Dalla frazione al numero Il significato della linea di frazione ci appare ormai chiaro: esso equivale ad una divisione tra numeratore e denominatore della frazione. 5 Scrivere perciò — equivale a scrivere 5 : 2, cioè 2,5. 2 Una frazione può essere facilmente trasformata in numero dividendo il numeratore per il denominatore. Qualche esempio: 841 = 0,841 1000 8 =2 4 12 = 12 1 15 =5 3 Un caso piuttosto semplice è costituito dalle frazioni decimali, cioè quelle frazioni che hanno per denominatore una potenza di 10 (per esempio 10, 100, 1000 ecc.) 18 13 238 841 = 1,8 = 0,13 = 23,8 = 0,841 10 100 10 1000 Ricordiamo che dividere per 10, 100, 1000… vuol dire spostare la virgola verso sinistra di uno, due, tre… posti. A questo punto riprendiamo il disegno di pag 5: nell’ insieme dei numeri razionali, che si indica con la lettera Q, possiamo quindi inserire non solo qualsiasi numero decimale finito (che come abbiamo appena visto non è altro che una frazione), ma anche qualsiasi frazione: 3 N .1 19 .5 .13 .11,08 …. 7306,92 . .48 .1541 .2 . 1,25 .0,2 . 34,1 12. 5 Q . Il passaggio inverso: dal numero alla frazione. Consideriamo ora il numero 5,3. È possibile scriverlo sotto forma di frazione? Certamente! Per farlo basterà fare ricorso a una frazione decimale. In pratica metteremo a numeratore il numero scritto senza la virgola, e a denominatore un uno seguito da tanti zeri quante sono le cifre decimali del numero: 53 5,3 = 10 Altri esempi: 9 285 677 2341 9 0,9 = 2,85 = 0, 677 = 23, 41 = 0,9 = 10 100 1000 100 10 23 Ci capiterà di dover calcolare espressioni contenenti sia frazioni che numeri decimali. In questi casi trasformeremo tutti i numeri decimali in frazioni e poi calcoleremo l’espressione frazionaria. Vediamo un esempio: 12 3ö æ ö æ1 ç1,1 + - 0,5 ÷ × ç + 0, 75 - ÷ + 0, 25 = 5 5ø è ø è 10 æ 11 12 5 ö æ 1 75 3 ö 25 = ç + - ÷ ×ç + - ÷+ = è 10 5 10 ø è 10 100 5 ø 100 æ 11 + 24 - 5 ö æ 10 + 75 - 60 ö 25 =ç = ÷ ×ç ÷+ 100 è 3 10 ø è ø 100 30 25 25 75 25 100 = × + = + = = 1 101 100 100 100 100 100 Esercizi 3 æ ö 2 1) ç 0,15 × - 0,315 ÷ + 0, 2 = 10 è ø 1ö æ2 1 ö æ æ 1ö 2) ç + - 0,5 ÷ : ç 0, 2 - 0,8 × ÷ - 0, 2 × ç 3 + ÷ = 8ø 3ø è3 2 ø è è 3) 2 2 ( 0,1) : æç ö÷ × 22 è5ø 2 ( ) 2 éæ 2 ö æ 1 öù : êç + 0,5 : 3 ÷ × ç1 + ÷ ú = ø è 5 øû ëè 3 é2 ù êë 5 = 0, 4 úû [6] [1] I numeri decimali periodici. La trasformazione di una frazione in un numero, che si ottiene dividendo il numeratore per il denominatore, può presentare a volte un risultato che non è un numero decimale finito, ma illimitato (cioè con un numero infinito di cifre dopo la virgola). Per esempio trasformiamo in numero la frazione 16 = 5,3333333333… 3 Numeri di questo genere si chiamano numeri decimali periodici e si indicano con una scrittura come la seguente: 5, 3 dove si segna il periodo (cioè le cifre della parte decimale che si ripetono all’infinito) con una linea sopra le cifre relative. Altri esempi di numeri periodici: 41,538 8, 37 ( = 8,37373737...) qui le cifre che si ripetono sono due: il 3 e il 7 24, 648 ( = 24, 64864864...) qui si ripetono le tre cifre 648 6, 492 ( = 6, 492929292...) qui si ripetono le cifre 92 (ma non il 4!) 6, 492 Consideriamo meglio quest’ultimo numero: Esso è costituito da una parte intera (tutte le cifre prima della virgola): il 6 una parte decimale (tutte le cifre dopo la virgola): il 492 24 Però a differenza dei primi due esempi, qui non tutte le cifre decimali sono periodiche: esiste una cifra (il 4) che, pur appartenendo alla parte decimale, non è soprasegnata: essa si chiama antiperiodo. Un numero di questo genere prende il nome di decimale periodico misto. Vediamo un altro esempio: 41,538 Parte intera: 41 Parte decimale: 538 di cui: antiperiodo 53 (due cifre) periodo 8 (una cifra) Nel caso dovessimo fare calcoli in cui sono presenti numeri periodici è indispensabile trasformarli in frazione. In questa situazione, però, non vale più la regola che si usa per i numeri decimali semplici che vengono trasformati in una frazione decimale (pag. 23). Per trasformare un numero periodico in frazione si usa la regola seguente: Frazione generatrice di un numero periodico Numeratore si scrive: il numero senza virgola e senza segno di periodo, meno tutte le cifre che precedono il periodo. Denominatore Si scrivono: tanti 9 quante sono le cifre del periodo, seguiti da tanti 0 (zero) quante sono le cifre dell’antiperiodo. Esempi: 52 - 5 5, 2 = 9 0, 86 = 86 99 6, 2 1 = 621 - 62 90 32, 427 = 32427 - 3242 900 0,5 + ( 0, 2 + 0,16 ) : ( 0,83 - 0, 7 ) = 51 æ 2 16 - 1 ö æ 83 - 8 7 ö = +ç + - ÷= ÷:ç 102 è 9 90 ø è 90 9ø 1 æ 2 151 ö æ 755 7 ö +ç + - ÷= ÷:ç 2 è 9 906 ø è 906 9 ø 1 æ 4 + 3 ö æ 15 - 14 ö 1 7 1 = +ç :ç = + : = ÷ ÷ 2 è 18 ø è 18 ø 2 18 18 1 7 18 1 1 + 14 15 = + × = + 7= = 2 18 1 2 2 2 = Esercizi 0, 75 × ( 6 + 0, 6 ) - éë 4 - 0,5 × ( 5 - 2, 3 ) ùû : 0, 6 = 1) [1] 2) [0] 3) 4) 0,5 × éë0, 75 + 0, 6 × ( 0,8 + 0,5 :1, 3 ) - 0, 3 ùû × 0, 25 - 0,15 = 0, 27 + 1, 6 + 0, 39 = 0, 2 + 0,16 3, 5 2 - 2, 7 2 = ( 3, 5 + 2, 7 ) × (3, 5 - 2, 7 ) [6] [1] 25