La statistica descrittiva ha lo scopo di analizzare: A Solo dati campionari B Solo dati di popolazioni C Entrambi (E) D Nessuna delle precedenti Nella programmazione di una ricerca o indagine statistica l’ipotesi di lavoro va formulata: A Prima di impostare la ricerca (E) B Durante la raccolta dei dati C Dopo l’elaborazione dei dati D Durante l’analisi dei risultati Per unità statistica (u.s.) si intende: A L'elemento oggetto di osservazione (E) B Il collettivo statistico C La caratteristica dell’osservazione D Nessuna delle precedenti La media aritmetica è, per definizione, quel valore che: A Divide in due parti uguali la distribuzione di frequenza B Massimizza la somma delle modalità C Occupa la posizione centrale D Sostituito a ciascun dato ne fa rimanere invariata la somma delle modalità (E) Se la variabile in esame è continua e il campione è di numerosità elevata (n >100), la misura di posizione più appropriata è: A La moda B La mediana C La media aritmetica (E) D Nessuna delle precedenti Le frequenze percentuali sono A Le frequenze cumulate divise per la numerosità della popolazione e moltiplicate per 100 B Le frequenze assolute divise per la numerosità della popolazione e moltiplicate per 100 (E) C Le frequenze assolute moltiplicate per 100 D Tutte le precedenti La frequenza assoluta di una modalità della variabile rappresenta: A L’intensità del carattere B Il numero di volte che si presenta la stessa modalità (E) C La percentuale di unità statistiche indagate D Nessuna delle precedenti Date le seguenti cinque osservazioni (10, 11, 11, 13, 15) la mediana è: A 10 B 14 C 13 D 11 (E) Il valore modale di un insieme di dati è dato da: A La frequenza più elevata B La modalità che divide la distribuzione in due parti uguali C La modalità che si presenta con la massima frequenza (E) D La modalità meno rappresentata Si ipotizzi che ad un esame quattro studenti hanno riportato 27, tre studenti 28 e cinque studenti 30, il voto modale è: A 30 (E) B 27 C 28 D Nessuno dei precedenti La media geometrica di due termini x1 e x2 è uguale a: A x1 ⋅x2 B x1 + x2 C x1 − x2 D (x1 ⋅ x2)1/2 (E) Due distribuzioni di dati attinenti lo stesso fenomeno possono avere: A La stessa media aritmetica, ma diversa variabilità B La stessa media aritmetica e stessa variabilità C Diversa media aritmetica e diversa variabilità D Tutte le precedenti (E) Se quattro misurazioni della pressione arteriosa di un soggetto assumono i valori 140, 135, 145, 130, il range è: A 15 (E) B 30 C 10 D 5 La variabilità di un insieme di dati misurata come Devianza, è data da: A La somma degli scarti della media aritmetica (mx) al quadrato (E) B La somma dei valori assoluti della variabile scarto C La radice quadrata della somma della variabile scarto D Nessuna delle precedenti La Deviazione Standard è definita come: A La radice quadrata della varianza (E) B La radice quadrata della devianza C Il rapporto tra la varianza e la devianza D Nessuna delle precedenti I valori pressori minimi rilevati su cinque un pazienti sono risultati di (70, 75, 80, 85 e 90), la devianza è: A 20 B 250 (E) C 200 D 300 La glicemia di un gruppo di pazienti risulta di media 100 e di deviazione standard 50, il coefficiente di variazione risulta di: A 20 % B 50 % (E) C 40 % D 80 % La distribuzione gaussiana è definita come: A Distribuzione Normale (E) B Distribuzione T di Student C Distribuzione χ2 D Nessuna delle precedenti Se la distribuzione di Gauss viene standardizzata (Z): A La deviazione standard di Z è uguale a 0 B La deviazione standard di Z è uguale a 1(E) C La deviazione standard di Z è uguale a +∞ D La deviazione standard di Z è uguale alla media della variabile di origine L'area sotto la curva normale racchiude, nell'intervallo media±2DS è circa: A Il 50% dell'area totale B Il 20% dell'area totale C Il 95% dell'area totale (E) D Il 68% dell'area totale Un evento E che è a priori noto essere certo ha: A P(E)=0 B P(E)=1 (E) C P(E)=0.5 D P(E)=2 Due eventi E1, E2 si dicono compatibili se: A La loro unione E1∪E2 = Ω B Uno influenza la probabilità dell'altro C Si possono verificare contemporaneamente nella stessa prova (E) D Tutte le precedenti Due eventi E1, E2 si dicono indipendenti: A Se non possono verificarsi contemporaneamente B Se p(E1) = p(E1| E2) (E) C Se p(E2) = p(E2| E1) p(E1) D Il verificarsi dell'uno modifica il verificarsi dell'altro In un campione di 1000 pazienti sui quali si è osservato l'esito del ricovero si sono riscontrati 700 pazienti guariti, 200 pazienti non guariti e 100 deceduti. Qual è la probabilità che estratto a caso un paziente, questo non sia deceduto? A 100/1000 B 900/1000 (E) C 700/1000 D 1 La logica dell’inferenza statistica è di tipo: A Induttivo (E) B Deduttivo C Entrambi i precedenti D Nessuno dei precedenti L’ipotesi nulla (Ho) rappresenta: A L’ipotesi da sottoporre a verifica (E) B L’ipotesi che si vuole accettare C L’ipotesi di controllo D Nessuna delle precedenti I gradi di libertà generalmente sono dati da: A Il numero delle unità statistiche meno il numero delle variabili B Il numero delle modalità meno il numero dei vincoli (E) C Il numero delle modalità più il numero dei vincoli D Il numero delle variabili meno il numero dei vincoli Se il test χ risulta non significativo, le due variabili in esame sono da considerarsi: A Dipendenti B Correlate C Indipendenti (E) D Disgiunte 2 Il test χ assume valori: A Sempre negativi B Sempre positivi (E) C Compresi tra 0 e 1 D Compresi tra -1 e 0 2