Classe 2°A a.s. 2013/2014
Il Gatto
a cura di
GIANNI
FRANCESCO
Il Gatto
Il gatto domestico è un
mammifero carnivoro
appartenente alla famiglia dei
felidi. Si contano una
cinquantina di razze differenti
riconosciute con certificazioni.
Essenzialmente territoriale e
crepuscolare. Per comunicare
utilizza più di 16 vocalizzi, ad
esempio, le fusa.
Il Gatto
Il 1800 vede grandi cambiamenti
anche per quello che riguarda i
felini, che si riscattano da secoli di
persecuzioni. In questo secolo si
inizia ad apprezzare il gatto come
animale da compagnia e anche per
la sua bellezza.
Altra razza rara e' il Ragdoll,
affascinante gatto point dagli occhi
blu e dalla particolare caratteristica
di abbandonarsi tra le braccia del
padrone come la bambola di pezza
da cui prende il nome.
Il Gatto
I primi esemplari felini sono i gatti. Risalgono
ai tempi degli Egizi per i quali il gatto era un
animale sacro, apprezzato come cacciatore
di topi e serpenti.
Nel 1500, Pietro Della Valle porta in Europa i
primi gatti a pelo lungo. Una razza di origini
molto antiche e misteriose e' il Sacro di
Birmania, che viveva nella quiete mistica dei
monasteri birmani insieme ai monaci dalle
vesti arancioni.
Il Gatto
Predatore crepuscolare, il gatto possiede
dei sensi molto sviluppati. Percepisce
il mondo diversamente dagli esseri umani.
Il gatto riesce a vedere in condizione di
scarsissima luminosità grazie al tapetum
lucidum, Come l'uomo, il gatto ha una visione
binoculare cioè percepisce le distanze. Di
giorno la vista e più scarsa. Distingue
difficilmente i dettagli degli oggetti. Vede gli
oggetti senza colore. Addirittura, in alcuni casi
emergerebbe che alcuni gatti confondono il
bianco col giallo, il rosso col verde.
Il Gatto
Il gattino nasce cieco e sordo. Pesa da 100 a
110 grammi. Quando apre gli occhi, intorno
agli 8-12 giorni, questi hanno un colore blu,
cambiano definitivamente verso i due mesi.
Tutti i gatti nascono con delle striature
"fantasma" che spariscono lentamente con la
crescita del pelo. La gatta insegna ai gattini a
lavarsi e a nutrirsi. A quattro settimane
porta loro la prima preda viva.
Il gatto è un animale che può
condurre serenamente una vita
solitaria. Il gatto resta un
animale discreto e riservato. Di
fatto, nella vita di tutti i giorni,
ogni gatto regola i rapporti
imponendo, mantenendo,
gestendo specifiche distanze
per cui la prossemica, nel
linguaggio felino, insieme alla
comunicazione olfattiva, visiva e
tattile, assume un ruolo di rilievo
per la risoluzione delle
conflittualità. La predazione è
attività ludica e di
sostentamento: il gatto caccia
piccole prede che si muovono,
veloci, a scatti,
indipendentemente dal senso di
fame. Tuttavia si tratta, nel
contempo, di una specie
predata che adotta la fuga come
strategia difensiva primaria.
Il Gatto
Il Cane
a cura di
JIARANG
ALEX
Il Cane
Il cane è un mammifero comune , classificazione
biologica è una sottospecie del lupo. I cani sono
una delle più antiche specie domestiche. La vita
di un cane è circa 10 anni, con una speranza di
vita media simile a un gatto. Le analisi del DNA
dimostrano che gli antenati dei cani e lupi si
sono separati 100.000 anni fa. L’uomo ed il cane
si sono legati almeno 36.000 anni fa.
Il cane, rispetto al lupo, ha i canini meno aguzzi,
le zanne bianche, le zampe più estese, ed è
privo di artigli affilati.
Alcuni ricercatori sono riusciti a datare un cranio
di cane rinvenuto in una caverna sui Monti Altai
in Siberia.
Il cane può fare la caccia, trainare slitte,
tirare carri;può essere impiegato in
attività poliziesche e militari o come
animale domestico; può aiutare le
persone disabili e così via. Pertanto,
nella cultura occidentale, i cani si
chiamano "migliore amico dell'uomo".
Il Cane
Anche se i cani sono carnivori tradizionalmente ,
possono alimentarsi anche con verdure e cereali.
Non tutti i tipi di cibo umano, invece, sono indicati
per i cani: un alto consumo di cioccolato, per
esempio, può causare avvelenamento da
teobromina, e anche far morire l’animale. Altri
effetti pericolosi sono dati dalla cipolla, uva e così
via. Anche alcuni medicinali a uso umano, può
esser veleno per i cani. Quindi non lasciare che il
cane abbia accesso ai farmaci per uso umano!
Il Cane
I proprietari di animali domestici
dovrebbero evitare, quando
possibile, di far mangiare alle loro
bestiole torte, biscotti o altri dolci
per il consumo umano, per non
sovraccaricare i reni del cane, con
conseguente accumulo di grasso
sottocutaneo e la rimozione dei
capelli e altri fenomeni.
L’istinto del cane:
1) fare la guardia
2) cacciare
3) Avere uno sviluppato senso dell'olfatto
Il Cane
I cani vedono solo due colori.
I loro occhi hanno una lente più piatta di
quella dell’uomo e sono più sensibili alla
luce e al movimento.
Alcuni tipi di cane hanno un raggio visivo
di 270°, ma la maggior parte di 180°
(quello umano è di 100°-120°).
Diritti degli animali
a cura di
SIMONE
MICHELE
Diritti degli animali
L’espressione “diritti animali” si riferisce all’estensione alle
specie animali dei diritti fondamentali dell’ uomo.
I sostenitori dei diritti animali sono i movimenti animalisti .
Una Dichiarazione universale dei diritti dell’animale è stata
approvata dall‘UNESCO nel 1978.
Attualmente una qualche forma di attribuzione di diritti agli
animali appare nelle legislazioni di diverse nazioni, tra cui
la Svizzera. La Dichiarazione universale dei diritti
dell'animale è stata sottoscritta il 15 ottobre 1978 presso
la sede dell‘UNESCO a Parigi, con lo scopo di fornire un
codice etico per sancire i diritti che spettano ad ogni
animali. Il documento mira ad indicare, sul piano giuridico,
un percorso verso il riconoscimento di diritti veri e propri
all'animale.
D'altro canto, il documento è stato sottoposto a critiche, da
parte degli animalisti più rigorosi, per alcune sue deroghe
alla rivendicazione senza compromessi dei diritti animali.
Infatti l'articolo 9, pur marcando la necessità di evitare
l'ansia ed il dolore inutili, contempla l‘allevamento e
l'uccisione di animali per l'alimentazione umana.
Diritti degli animali
I fautori dei diritti animali utilizzano spesso l'arma del
boicottaggio nei confronti delle industrie che usano
gli animali, ovviamente a partire dall‘industria
dell’allevamento.
In genere questi animalisti adottano una dieta
vegetariana o vegana ed evitano di acquistare indumenti
fatti di pelle animale o prodotti cosmetici o farmaceutici che
contengono sottoprodotti di origine animale, o che sono stati
sperimentati sugli animali.
Diritti degli animali
Una società apertamente osteggiata dai sostenitori
dei diritti animali è, per esempio, la Procter
& Gamble.
Esistono molte associazioni che cercano di diffondere
nel grande pubblico l'interesse per il tema
dei diritti animali; una delle più note è la
people for the Ethical treattament of animals.
Diritti degli animali
Gruppi come la Vegan Outreach e
Compassion over killing cercano di
osteggiare la pratica dell'allevamento
industriale pubblicizzandone gli aspetti
più crudeli, talvolta anche infiltrandosi
segretamente negli allevamenti
meccanizzati.
Fra gli atteggiamenti più radicali c'è
quello del "salvataggio allo scoperto", in
cui i sostenitori dei diritti animali
organizzano veri e propri "furti" di animali
sfruttati, senza tentare di celare la propria
identità e accettando le conseguenze
legali delle loro azioni, è il caso ad
esempio, dell’ALF: animal liberation
front
Diritti degli animali
Il delfinario
Il luogo dove i delfini si esibiscono per il divertimento del pubblico
Giornata internazionale per i diritti
degli animali
Nel 2007 il 10 dicembre è stato proclamato “Giornata internazionale per i
diritti degli animali”.
Viene tutelato il sentimento verso gli animali.
L'utilizzo di espressioni come "lesione" e "sevizie" porta a ritenere che il
maltrattamento sussista solo se dal comportamento dell'uomo deriva
all'animale una lesione fisica. Resterebbero, in questo senso, impunibili le
percosse da cui non conseguono danni fisici, né le condizioni di paura e di
patimento.
Addomesticamento
a cura di
RUSSELL
JERMIN
Addomesticamento
L’addomesticamento animale è uno degli eventi più importanti dell’uomo nella
storia perché ha permesso di disporre di fonti di cibo più sicure, consentendo
così la civilizzazione.
I primi popoli a praticarlo furono gli oloceni,da 11.000 anni fa.
Ad essere stati addomesticati furono
soprattutto alcuni dei grandi
mammiferi terrestri (megafauna),
erbivori o onnivori euroasiatici.
Si è calcolato che su 148 specie di
grandi mammiferi, solo 14 sono state
realmente addomesticate, fra le quali
la cosiddetta “big five”: mucca,
pecora, capra, maiale e cavallo.
Addomesticamento
Il motivo del mancato addomesticamento di determinate specie non dipende dalla
volontà degli umani, ma dalle caratteristiche della specie in questione; ad esempio,
si sono addomesticati cavalli e asini, ma non la zebra, animale “violento”, che
ferisce più inservienti di zoo di quanto possa fare la tigre e con una visione
periferica più acuta del cavallo, che rende praticamente impossibile prenderla al
lazo.
Oltre alla mancata collaborazione della specie (zebra, orso, rinoceronte), sono
ostacoli alla domesticazione la difficoltà a fornire l’alimentazione corretta
(formichiere), una crescita molto lenta e nascite a lunghi intervalli.
Addomesticamento del cane
Il primo animale domestico conosciuto sembra essere il cane, addomesticato
circa nel 14000 a.C., presso le popolazioni di cacciatori-raccoglitori, in diverse
località: Europa settentrionale e qualche migliaio di anni dopo in Asia nordorientale
Addomesticamento del gatto
L’addomesticamento del gatto è avvenuto tanto tempo fa in Mesopotamia, ma non
si sa ancora la precisa data.
I gatti vivevano con gli Egizi già a partire da circa il 3.000 a. C. Nell’Antico Egitto era
un animale sacro, l’incarnazione di Bastet, dea della maternità.
Animali nel cinema
a cura di
MIGUEL
PIERRE
Animali nel cinema
E’ Leo the Lion la mascotte della MGM il felino che ruggisce prima delle
pellicole. Leo è stato “interpretato”da cinque leoni il primo fu Slat che nacque
nello zoo di Dublino e morì nel New jersey.
Animali nel cinema
Commissario Rex
Rex (kommissar Rex) è una seria
televisiva poliziesca di produzione
austriaca, tedesca e italiana.
La seria è incentrata sulle indagini svolte
da una “squadra di omicidi”
i cui poliziotti sono affiancati da un cane
pastore tedesco chiamato Rex.
La prima stagione è andata in onda in
Austria nel 1994 e l’ultima nel 2012.
Animali nel cinema
Babe
Babe è un film del 1995. Gli effetti speciali
hanno vinto il premio Oscar nel 1996. Per
alcune scene sono stati usati animali
meccanici mentre per le altre sono stati
usati animali veri addestrati. Per il tenero
Babe sono stati usati 30 maialini perché
crescevano in fretta.
Animali nel cinema
Jurassic Park
Il film di Steven Spielberg del 1993 vinse il
premio Oscar per gli effetti speciali nel 1994.
Uno stravagante miliardario americano, di nome
John Hammond, allestisce un misterioso parco
su un’isola caraibica chiamata Nublar. Dopo
aver riportato in vita alcune specie di dinosauri,
utilizzando il sangue trovato in alcune zanzare
vissute nel giurassico, proprio per far approvare
il suo progetto agli azionisti, invita sull’isola per
,
un week-end il paleontologo Alan Grant, la
paleobotanica Ellie Sattler, l’Avvocato Gennaro,
il matematico Ian Malcom e i nipotini. Si crea
dunque il connubio tra uomo e dinosauro, tra
scienza e fantascienza…
Animali nel cinema
Gli uccelli di Hitchcock
Gli uccelli del (1963) è uno dei film di
Alfred Hitchcock. Gli uccelli addestrati
da Ray Berwick che utilizzò furono
corvi,gabbiani e cornacchie. Durante la
scena dell’attacco ai bambini furono
usati uccelli meccanici.
Bodega Bay è una cittadina californiana vicino a San Francisco dove arriva quasi
casualmente un'intraprendente e ricca ragazza (Melanie Daniels interpretata da Tippi
Hedren) sulle tracce di un giovane e affascinante uomo (Mitch Brenner interpretato
da Rod Taylor) molto legato alla madre (Lydia Brenner - Jessica Tandy).
All'improvviso e senza apparente motivo gli uccelli, in particolare i gabbiani e i corvi,
cominciano ad attaccare con crescente aggressività e ferocia gli esseri umani,
formando gruppi sempre più numerosi e compatti.
Perché gli uccelli assaltano gli uomini, in un crescendo angoscioso? Il film non dà
risposta: chi vincerà?
Animali nel cinema
4 bassotti per 1 danese
E’ un film della Disney creato nel
1966 sulle disavventure di Brutus
, cagnone danese, e di 4 pestiferi
bassotini che vivono con lui.
Nella casa dei coniugi Mark e Francis
Carrison vivono ben cinque cani: un
danese e quattro bassotti. Mentre Francis
svolge tutte le cure per i bassotti e
manifesta la sua insofferenza per
l'ingombrante danese, Mark predilige
quest'ultimo e mal sopporta la presenza in
casa dei bassotti. I frequenti incidenti
provocati dai cinque cani sono
naturalmente fonte di continui battibecchi
tra i due coniugi. Alla fine i due coniugi
decidono di dare ai cinque cani minore
importanza per occuparsi principalmente
del loro bambino in arrivo.
Animali nel cinema
Hachiko - Il tuo migliore amico
E’ un film del 2009 basato sulla storia del
cane giapponese Haciko e sul film
giapponese del 1987 Haciko Monogatari.
"Hachi" in giapponese significa “otto": il cane
viene chiamato così per via di una
medaglietta di legno portata al collo nella
quale è rappresentato il numero otto in
caratteri giapponesi; il "-ko" finale vuol dire
"buono, giusto" ed in giapponese è anche
omofono di "piccolo, bambino" ed usato
come vezzeggiativo.
Fu un cane di razza Akita divenuto famoso
per la sua fedeltà nei confronti del padrone il
professor Hidesaburo Ueno.Dopo la morte di
Ueno, il cane si recò ogni giorno per quasi
10 anni ad attenderlo alla stazione.
Gli animali nella letteratura
a cura di
SOUHAIL
GUIDO
Gli animali nella letteratura
Decrepita, senza più denti,
sulle corna il volume degli anni,
la percuote l’uomo violento
lungo i campi e lungo gli stagni.
La Mucca
Sergej Esenin
L’anima è aliena al rumore
mentre le talpe raspan nei campi,
in cuore essa medita ancora
al vitello dai piedi bianchi.
Le hanno tolto la sua creatura,
le han negato la gioia più bella.
Su una pertica oscilla alla furia
del vento la povera pelle.
Presto nei campi silvestri,
come hanno fatto al vitello,
le metteranno il capestro
e la condurranno al macello.
Le corna con un lamento
si pianteran nel terreno.
Essa sogna boschetti lucenti,
pascoli grassi e sereni.
Mucca al pascolo
Questione di razza
Trilussa
Che cane buffo! E dove l' hai trovato? Er vecchio me rispose: -é brutto assai,
ma nun me lascia mai: s'é affezzionato.
L' unica compagnia che m' é rimasta,
fra tanti amichi, é 'sto lupetto nero:
nun é de razza, é vero,
ma m' é fedele e basta.
Io nun faccio questioni de colore:
l' azzioni bone e belle
vengheno su dar core
sotto qualunque pelle.
Il “Lupetto nero “ della poesia di
Trilussa
Il cane mi domanda e non rispondo.
Salta, corre pei campi e mi domanda
senza parlare e i suoi occhi
sono due richieste umide, due fiamme
liquide che interrogano e io non rispondo,
non rispondo perché non so, non posso dir nulla.
In campo aperto andiamo uomo e cane.
Brillano le foglie come se qualcuno le avesse baciate
a una a una, sorgono dal suolo tutte le arance
a collocare piccoli planetari su alberi rotondi
come la notte, e verdi, e noi, uomo e cane, andiamo
a fiutare il mondo, a scuotere il trifoglio,
nella campagna cilena, fra le limpide dita di settembre.
Il cane si ferma, insegue le api, salta l'acqua trepida,
ascolta lontanissimi latrati, orina sopra un sasso,
e mi porta la punta del suo muso,
a me, come un regalo.
E' la sua freschezza affettuosa,
la comunicazione del suo affetto, e proprio lì mi chiese
con i suoi due occhi, perchè è giorno, perchè verrà la notte,
perchè la primavera non portò nella sua canestra
nulla per i cani randagi, tranne inutili fiori,
fiori, fiori e fiori. E così m'interroga il cane
e io non rispondo. Andiamo uomo e cane uniti
dal mattino verde,
dall'incitante solitudine vuota nella quale solo noi
esistiamo, questa unità fra cane con rugiada
e il poeta del bosco, perchè non esiste l'uccello nascosto,
ne' il fiore segreto, ma solo trilli e profumi
per i due compagni:
un mondo inumidito dalle distillazioni della notte,
una galleria verde e poi un gran prato,
una raffica di vento aranciato, il sussurro delle radici,
la vita che procede, e l'antica amicizia,
la felicità d'essere cane e d'essere uomo trasformata
in un solo animale che cammina muovendo sei zampe
e una coda con rugiada.
Ode al cane
Pablo Neruda
Gli animali furono imperfetti
lunghi di coda plumbei di testa
piano piano si misero in ordine
divennero paesaggio acquistarono nèi grazia volo
il gatto soltanto il gatto apparve completo
e orgoglioso nacque completamente rifinito cammina solo
e sa quello che vuole l’uomo vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali il cane è un leone spaesato
l’ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine il poeta cerca di imitare la mosca
ma il gatto vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo dalla notte fino ai suoi occhi d’oro
non c’è unità come la sua non hanno
la luna o il fiore una tale coesione
è una sola cosa come il sole o il topazio
e l’elastica linea del suo corpo salda e sottile
è come la linea della prua di una nave
i suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi le monete della notte
oh piccolo imperatore senz’orbe
conquistatore senza patria minima tigre da salotto
nuziale sultano del cielo dalle tegole erotiche
il vento dell’amore all’aria aperta
reclami quando passi e posi
quattro piedi delicati sul suolo
fiutando diffidando di ogni cosa terrestre
perchè tutto è immondo per l ‘immacolato piede del gatto
oh fiera indipendente della casa arrogante vestigio della notte
neghittoso ginnastico ed estraneo profondissimo gatto
poliziotto segreto delle stanze insegna di un irreperibile velluto
probabilmente non c’è enigma nel tuo contegno
forse non sei mistero tutti sanno di te ed appartieni
all’abitante meno misterioso forse tutti si credono padroni
proprietari parenti di gatti compagni colleghi
discepoli o amici del proprio gatto
io no, io non sono d’accordo
io non conosco il gatto so tutto la vita e il suo arcipelago
il mare e la città incalcolabile la botanica
il gineceo coi suoi peccati il per e il meno della matematica
gli imbuti vulcanici del mondo il guscio irreale del coccodrillo
la bontà ignorata del pompiere l’atavismo azzurro del sacerdote
ma non riesco a decifrare un gatto sul suo distacco la ragione slitta
numeri d’oro stanno nei suoi occhi
Ode al gatto
Pablo Neruda
Tengo 'nu cane ch'è fenomenale,
se chiama "Dick", 'o voglio bene assaie.
Si perdere l'avesse? Nun sia maie!
Per me sarebbe un lutto nazionale.
Ll 'aggio crisciuto comm'a 'nu guaglione,
cu zucchero, biscotte e papparelle;
ll'aggio tirato su cu 'e mmullechelle
e ll'aggio dato buona educazione.
Gnorsì, mo è gruosso.È quase giuvinotto.
Capisce tutto... Ile manca 'a parola.
È cane 'e razza, tene bbona scola,
è lupo alsaziano,è poliziotto.
Chello ca mo ve conto è molto bello.
In casa ha stabilito 'a gerarchia.
Vo' bene ' a mamma ch'è 'a signora mia,
e a figliemo isso 'o tratta da fratello.
'E me se penza ca lle songo 'o pate:
si 'o guardo dinto a ll'uocchie me capisce,
appizza 'e rrecchie, corre, m'ubbidisce,
e pe' fa' 'e pressa torna senza fiato.
Ogn'anno, 'int'a ll'estate, va in amore,
s'appecundrisce e mette 'o musso sotto.
St'anno s'è 'nnammurato 'e na basotta
ca nun ne vo' sapè: nun è in calore.
Povero Dick, soffre 'e che manera!
Porta pur'isso mpietto stu dulore:è cane,
si…ma tene pure ‘o core e ‘o sango dinto
‘e vvene… vo ‘a mugliera…
Dick
Antonio De curtis (Totò)
Una capinera
Giovanni Verga
Avevo visto una povera capinera chiusa in una gabbia: era timida, triste, malaticcia; ci guardava con occhio spaventato, si rifugiava in un
angolo della sua gabbia, e quando sentiva il canto allegro degli altri uccelletti che cantavano sul verde prato o nell'azzurro del cielo, li
seguiva con uno sguardo che avrebbe potuto dirsi pieno di lacrime.
Eppure i suoi custodi le volevano bene, cari bambini che si trastullavano col suo dolore e le pagavano la sua malinconia con molliche di
pane e con parole gentili.
La povera capinera cercava di rassegnarsi; la meschinella non era cattiva, non voleva neanche rimproverarsi col suo dolore, poiché
tentava tristemente di beccare quel miglio e quelle molliche di pane, ma non poteva inghiottirle.
Dopo due giorni chinò la testa sull'ala e il terzo giorno fu trovata stecchita lì nella sua prigione..
Era morta, povera capinera!
Eppure il suo scodellino era pieno. Era morta perché in quel corpicino c'era qualche cosa che non si nutriva soltanto di miglio, e perché
soffriva qualche cosa oltre la fame e la sete.
Pinocchio
Collodi
Due imbroglioni che campano di elemosina e raggiri fingendo di essere zoppi (la Volpe), e ciechi (il
Gatto). Avendo incontrato Pinocchio che mostra loro le monete d'oro regalategli da Mangiafoco,
decidono di rubargliele. Lo convincono a sotterrarle nel Campo dei miracoli, dove sarebbero secondo
loro cresciuti alberi colmi di zecchini d'oro seminando monete. Durante il tragitto si fermano per cenare
e riposarsi all'osteria del Gambero Rosso: i due compari si offrono un pranzo luculliano, mentre
Pinocchio non mangia nulla avendo preso «un'indigestione anticipata di monete d'oro». Mentre
Pinocchio dorme qualche ora, il Gatto e la Volpe escono in segreto, accordandosi con l'oste perché
svegli a mezzanotte il burattino per riprendere il cammino verso il Campo dei miracoli, giustificando con
una scusa la loro partenza anticipata. Quando Pinocchio si avvia nella notte buia, il Gatto e la Volpe,
travestiti da briganti, cercano con la violenza di sottrargli le monee d'oro che il burattino aveva
nascosto in bocca. Non riuscendo nell'intento (Pinocchio riesce anche ad amputare una zampa del
Gatto con un morso), impiccano Pinocchio ad una quercia per potere l'indomani mattina tornare e
prelevare le monete dalla bocca spalancata del burattino; Pinocchio però viene salvato dall'intervento
della Fata……….
Mi piacerebbe un giorno
poter parlare
con tutti gli animali
Che ve ne pare?
Chissà che discorsi geniali
sanno fare i cavalli;
che storie divertenti
conoscono i pappagalli,
i coccodrilli, i serpenti...
Una semplice gallina
che fa l'uovo ogni mattina
che lo taglia a metà.
chissà cosa ci vuol dire
con il suo coccodè...
E l'elefante, così grande e grosso,
la deve saper lunga
più della sua proboscide.
Ma chi lo capisce
quando barrisce?
Nemmeno il gatto
può dirci niente.
Domandagli come sta:
Non ti risponde affatto.
O - al massimo - fa «miao»
che forse vuol dire «ciao».
Miao! Ciao!
Gianni Rodari
Divina Commedia
Dante Alighieri
leone
Le tre fiere sono simbolicamente tre impedimenti
che ostacolano la via alla salvezza dell’uomo,
corrotto per natura, dal peccato originale.
lupa
Lonza
La lonza è una specie di lince, simile alla pantera..
Il suo significato simbolico è la "lussuria“.
Leone
Il significato simbolico è la "superbia“.
Lupa
Il significato è la "cupidigia" o l'"avarizia", in cui va inteso non solo il desiderio di denaro, ma anche
quello degli onori e dei beni terreni. Questo è l'impedimento di cui è più difficile liberarsi poiché è quasi
istintivo nell'uomo. Per questo motivo la lupa è la più pericolosa.
lonza
Il libro della giungla
Rudyard Kipling
Le storie de “Il libro della giungla” narrano del piccolo Mowgli, il “cucciolo d’uomo”, che
è stato rapito da una tigre, Shere Khan e poi viene adottato dai lupi, che lo educano
insegnandogli come riuscire a sopravvivere nella giungla.
E’ grazie alla sua nuova famiglia, all’orso buono e saggio Baloo e alla pantera
Bagheera che Mowgli riesce a sopravvivere nella giungla e impara il linguaggio degli
animali.
“Il libro della giungla” è composto da altri racconti in cui la protagonista che lega le
varie storie è sempre la giungla, ma non quella che possiamo immaginare, quella a
cui si riferisce Kipling è la giungla che sta dovunque ci siano delle avversità in
agguato
“Il libro della giungla” è un libro “rivoluzionario”. Kipling ha scritto un romanzo
educativo che trasmette i valori dell’amicizia, della famiglia e della fedeltà, spiegando
il concetto di libertà e ironizzando verso le usanze civili che “imprigionano” coi loro
schemi.
Decamerone
Boccaccio
Chichibìo e la gru (ms. XV sec.)
Chichibio cuoco di Currado Gianfigliazzi, con
una presta parola a sua salute l’ira di Currado
volge in riso, e sé campa dalla mala ventura
minacciatagli da Currado.
Animali nell’Arte
a cura di
BRANDO
SAMUELE
Animali nell’Arte
L’uomo sin dalle origini ha sentito il bisogno di raffigurare animali
attraverso l’arte.
Toro di
Lascaux
1500 – 10000 ac
Di solito, nell’epoca paleolitica e neolitica, gli animali venivano dipinti
con graffiti sulle pareti delle grotte auspicando che la caccia del giorno
successivo fosse più redditizia.
Animali nell’Arte
Horus
Rah
Nell’arte dell’antica civiltà degli egizi gli
animali venivano usati per raffigurare gli
dèi.
Qui sopra appaiono gli dèi Rah e Horus.
Animali nell’Arte
1200-1300
Gli animali nel 1200 -1300 venivano rappresentati anche
nell’ arte religiosa.
Per esempio in alcuni quadri di Giotto che raffigurano anche
animali oltre che San Francesco.
Animali nell’Arte
nel Rinascimento
Gli animali venivano utilizzati
anche nell’ arte rinascimentale.
Alcuni di questi sono stati
ritrovati anche nelle pagine
degli appunti di Leonardo da
Vinci.
Animali nell’Arte moderna e
contemporanea
Nell’ età moderna e contemporanea gli animali
divennero un vero e proprio modello per la pittura.
Antonio Ligabue
Fattori 1887
E ADESSO IL
BACKSTAGE
Simone…Cerca delle
immagini dell’ ALF
PROF
Ok…………....
Simone
Souhail, cerca
un’ immagine
della lonza.
PROF
Va bene,
prof!
SOUHAIL