L’ASSOCIAZIONE FISSA DI PERINDOPRIL E INDAPAMIDE Il farmaco studiato nello studio ADVANCE è l’associazione fissa di perindopril, un ACE inibitore, e di indapamide, un diuretico. Questo farmaco già in commercio in Italia dal 2001 per la terapia dell’ipertensione arteriosa con 2 formulazioni (Prelectal: 2.0 mg perindopril / 0.625 mg indapamide; Prelectal Forte: 4,0 mg perindopril / 1,25 mg indapamide), sfrutta la sinergia dei 2 principi attivi per ottenere un’efficace azione antiipertensiva, costante per tutto l’arco della giornata e una protezione degli organi vitali come cuore e reni, assicurando al tempo stesso una buona tollerabilità clinica e metabolica. L’associazione nello studio ADVANCE Lo studio ADVANCE (Action in Diabetes and Vascular Disease: Prelectal and Dramion 30 Controlled Evaluation) è il più ampio trial di mortalità e morbilità mai condotto su pazienti con diabete di tipo 2, pazienti ipertesi e normotesi. Lo scopo dello studio è stato di determinare, in questi pazienti, gli effetti dell’associazione fissa perindopril/indapamide aggiunta ad una terapia già ritenuta ottimale dai clinici. L’associazione fissa perindopril/indapamide è stata scelta per questo studio in base alle sue riconosciute doti di efficacia clinica nella riduzione della pressione arteriosa e nelle alterazioni di macro e microcircolo (alterazioni particolarmente importanti nei pazienti diabetici) il tutto associato ad una buona tollerabilità metabolica. Efficacia L’efficacia dell’associazione fissa perindopril/indapamide è stata dimostrata in precedenza in numerosi studi clinici controllati: Grazie alla sinergia dei 2 componenti, l’associazione perindopril/indapamide riduce significativamente la pressione arteriosa, fino alla normalizzazione, in un maggior numero di pazienti rispetto alle strategie terapeutiche convenzionali, anche considerando i criteri di normalizzazione più stringenti (pressione sistolica <140 e diastolica <90 mmHg). Oltre a ciò, l’associazione fissa perindopril/indapamide possiede vantaggi peculiari, spiegabili con le sue azioni specifiche su grandi arterie e microcircolo: o il progressivo irrrigidimento delle grandi arterie con l’avanzare dell’età o con la presenza di malattie metaboliche come il diabete, contribuisce ad incrementare la pressione sistolica (la cosiddetta “massima”), che è un importante predittore del rischio cardiovascolare. L’associazione di perindopril e indapamide ha dimostrato di ridurre la rigidità delle arterie e di aumentarne significativamente l’elasticità, rispetto ad una terapia antiipertensiva con betabloccante. o L’azione specifica sul microcircolo è stata dimostrata dall’associazione fissa perindopril/indapamide a livello renale, dove che l’associazione aumenta significativamente la perfusione renale. Questi risultati sono stati confermati, mediante metodica Pet, in pazienti ipertesi, anche a livello cardiaco. L’azione dell’associazione fissa perindopril/indapamide sui grandi vasi e sul microcircolo costituisce perciò ulteriore evidenza dell’efficacia di tale agente nella riduzione dei valori pressori e nella prevenzione del danno d’organo. In aggiunta, in una popolazione di persone con diabete di tipo 2, l’associazione fissa perindopril/indapamide è risultata maggiormente efficace rispetto ai farmaci di riferimento, nel ridurre i valori pressori, l’albuminuria e nel rallentare la progressione delle patologie cardiovascolari. Tollerabilità Una revisione sistematica e una meta analisi su 11 trial (5.936 pazienti) hanno dimostrato che la combinazione fissa perindopril/indapamide ha un profilo di tollerabilità molto alto sia nel medio che nel lungo termine. Un aspetto molto importante sia nel paziente diabetico sia in quello iperteso. L’associazione di perindopril/indapamide ha dimostrato di avere una tollerabilità glucidica e lipidica sovrapponibile al placebo.