James Clerk Maxwell Ilaria Vaccaro Classe 5G a.s 2014/2015 Liceo scientifico «G. Ulivi» 1 Sommario Biografia……………………………………………………………………………….. 3 - 6 Prime scoperte…………………………………………………………………….. 4 La teoria dei colori…………………………………………………………………. 7 - 10 La prima fotografia a colori……………………………………………………. 11-12 Probabilità atomiche…………………………………………………………….. 13-14 Teoria cinetico………………………………………………………………………. 15-20 Equilibrio termico…………………………………………………………………18 Calore e lavoro……………………………………………………………......... 19-20 Le equazioni di maxwell……………………………………………………………. 21-26 2 Biografia James Clerk Maxwell nacque il 13 giugno 1831 ad Edimburgo. La madre, Frances Cay, lo seguì nella sua istruzione giovanile fino alla sua precoce morte. Il padre poi, lo iscrisse all’Accademia dove conobbe Lewis Campbell. 3 Prime scoperte A 14 anni iniziò a studiare come poter disegnare gli ovali. Il metodo più efficace fu quello di utilizzare uno spillo, uno spago e una matita. Dopo vari studi riuscì a dedurre l’equazione generale di tutti gli ovali: mxp + nxq = s M,n: numeri naturali interi • P,q: distanze della matita • S : lunghezza del filo • 4 A 16 anni iniziò a frequentare l’università di Edimburgo che abbandonò in seguito per seguire le lezioni al Trinity Colledge di Cambridge, dove conobbe William Thomson. Dal 1855 al 1872 iniziò a pubblicare articoli con argomento principale la percezione del colore. 5 Nel 1859 vinse il premio Adams sul saggio: «Sulla stabilità degli anelli di Saturno». Nel quale dimostrò che la stabilità degli anelli di Saturno poteva esistere solo se in essi era presente una quantità di pezzi di roccia orbitanti intorno al pianeta. 6 La teoria del colore Maxwell iniziò ad interessarsi alla questione dei colori da quando frequentava il laboratorio di Forbes ad Edimburgo. Il suo mentore sosteneva che si potessero creare tutti i colori usando un disco cromatico classico opportunamente modificato. Primo disco disco cromatico con la relazione tra colori primari e secondari. Opera di Newton 7 James capì che utilizzando un disco cromatico avente i tre colori primari (rosso, verde e blu) tutto funzionava perfettamente. Ma non soddisfatto dei risultati ottenuti, modificò il disco cromatico, in modo da poter scegliere le singole quantità di colore da utilizzare. Successivamente aggiunse anche un dico più piccolo così da poter ottenere lo stesso colore in entrambi. 8 Tutto era regolato da una semplice equazione dove A, B, C e D sono colori; a, b, c e d sono le quantità di ciascun colore; «+» significa combinando tra loro; «=» significa ha lo stesso colore di. cC+dD=aA+bB È possibile affermare quindi che per un qualsiasi colore X esisteva una miscela di colori per cui: xX=aA+bB+cC 9 Con un’altra semplice equazione: Colore=%R+%V+%A Dove: R=rosso V=verde A=blu Maxwell riuscì a completare più precisamente i diagrammi di Newton. 10 La prima fotografia a colori Nel maggio del 1871 Maxwell fu invitato dalla Royal Society a spiegare la teoria dei colori in una conferenza. Aiutato da Thomas Sutton, fotografo esperto, Maxwell decise di far vedere praticamente ciò che avrebbe poi spiegato. Utilizzò una macchina da lui creata che gli permetteva di mescolare due colori, dello spettro della luce, inquadrando una sola persona. 11 I due scattarono tre fotografie su un nastro di tartan scozzese utilizzando filtri di colore diverso: rosso, verde e blu. Dopo averle sovrapposte i formò la prima fotografia a colori nella storia. La Kodak molti anni dopo riprese questo esperimento sostenendo che fu possibile solo perché la stoffa di colore rosso rifletteva anche la luce ultravioletta che oltrepassava il filtro rosso. 12 Probabilità atomiche Nella seconda metà del XIX secolo molti scienziati intrapresero degli studi incentrati sulla spiegazione del moto di milioni di atomi che costituiscono un gas. Nel 1859 Maxwell intuì la soluzione durante la spiegazione, fatta a Clausius, di come le particelle di un profumo possano arrivare dall’altro capo della stanza. 13 Associò la teoria della probabilità e la statistica dei gas formulando la prima legge statistica nella storia. Suppose che come si può descrivere il comportamento di un gas a livello microscopico si può fare anche a livello macroscopico, come formulò Waterston. James collegò quindi la temperatura di un gas e le proprietà meccaniche delle sue molecole. 14 Teoria cinetica Maxwell ottenne varie intuizioni di alcune proprietà dei gas: Sono composti da un numero enorme di particelle identiche che si muovono freneticamente. • La loro dimensione è trascurabile, non dissipano l’energia originaria, al massimo può avvenire un passaggio di energie tra molecole. • L’unica energia che possiedono è l’energia cinetica. • 15 Grazie a questi presupposti ottenne uno dei più importanti risultati della neonata teoria cinetica dei gas: L’energia cinetica media dipende esclusivamente della temperatura e non dalla massa o dal numero di atomi che compongono la molecola. 16 Se si paragonano due gas a temperature diverse, il gas più caldo è quello le cui molecole hanno un’energia cinetica maggiore. Il gas più freddo invece ha energia cinetica minore. To = 80K T1 = 400K T2 = 50K 17 Equilibrio termico Se si mettono a contatto due gas con temperature diverse è possibile notare, dopo un tempo opportuno, che i due gas hanno la stessa temperatura. A = gas caldo B = gas freddo 18 Calore e lavoro L’energia di un gas è sostanzialmente la somma di tutta l’energia delle varie molecole. Si può fare inoltre un distinzione tra calore e lavoro che dipende dal tipo di movimento prodotto dalle particelle. Se si prende in considerazione una macchina a vapore è possibile notare questa differenza, in quanto trasforma il calore in lavoro. 19 Un gas caldo con la sua energia cinetica, movimento disordinato delle particelle (calore), esercita una pressione sul pistone. Quando il pistone si sposta, producendo lavoro, le particelle del gas si muovono tutte in modo ordinate. 20 Le equazioni di Maxwell Nel 1864 pubblicò nel suo articolo “A dynamical theory of the electromagnetic field’’ le equazioni che regolano il comportamento dei campi magnetici ed elettrici. Riformulando i teoremi già conosciuti: Legge di Gauss elettrica; • Legge di Faraday; • Legge di Gauss magnetica; • Legge di Ampere. • 21 22 La legge di Gauss: descrive il flusso di campo magnetico che attraversa una superfice chiusa nello spazio; • La legge di Faraday: afferma che la forza elettromotrice indotta è direttamente proporzionale alla rapidità della variazione del flusso di campo magnetico; • La legge di Gauss: sostiene che è impossibile trovare un polo nord ed un polo sud magnetico isolato; • La legge di Ampere: stabilisce che una corrente elettrica stazionaria genera un campo magnetico statico. • 23 La legge di Ampere venne corretta da Maxwell introducendo la corrente di spostamento. Nel caso del vuoto con l’assenza sia di cariche elettriche che di correnti elettriche le equazioni sono: 24 Che prendono la forma di un’onda elettromagnetica che viaggia nello spazio ad una velocità pari alla velocità della luce: 25 Maxwell arrivò ad affermare che la luce è costituita da onde elettromagnetiche, infatti alla Royal Society disse: “Essa consiste in variazioni magnetiche trasversali rapide e alternate, accompagnate da spostamenti elettrici, la cui direzione è perpendicolare alle perturbazioni magnetiche, anch’esse, a loro volta, perpendicolari alla direzione del raggio” 26