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Allievo: Castelli Miriam
Classe: 3 B BIO
Data 14/01/13
ATTIVITA’ DI LABORATORIO: Incidenza di fattori fisico- chimici nello sviluppo colturale
Fasi di lavoro
La prima operazione da fare è il RAVVIVO DEI
BATTERI :
Per preparare il terreno di coltura utilizziamo il terreno
NB.
Pesiamo 0,8 g di terreno con la bilancia
Motivazione
NB è la sigla che indica Nutrient brodo
Questi grammi si ottengono da una proporzione
( 8:1000 = x : 100 ) . Si eseguono questi calcoli
poiché sul contenitore del terreno è riportato il
valore 8 g / mL.
Dopo aver pesato i grammi di terreno prendiamo una
beuta e un cilindro .
Questa vetreria ci consente di preparare il
terreno.
Con il cilindro preleviamo 100 mL di H2O distillata e li
mettiamo nella beuta.
Utilizziamo il cilindro per essere precisi.
Accendiamo la piastra e poniamo la beuta sopra di essa.
Questa operazione ci consente di preparare il
terreno e di farlo diventare limpido .
Mescoliamo ( fino a che i grammi di NB non si siano ben
amalgamati) la soluzione con una bacchetta di vetro e
aspettiamo, poi, che il terreno diventi limpido .
Bisogna aspettare che il terreno diventi limpido
perché a quel punto vuol dire che il terreno è
sterile .
Una volta pronto si chiude la beuta con del cotone e della
carta stagnola.
Si chiude la beuta con cotone e stagnola per
preservare la sterilità del terreno.
Mettiamo, successivamente, in autoclave il terreno
preparato a 121° per 15 minuti . Tutto questo va fatto ad
una atmosfera
L’autoclave garantisce una maggior sterilità in
quanto elimina eventuali batteri entrati durante
la preparazione del terreno.
Seminiamo, poi i batteri liofilizzati oppure utilizziamo
1 ml di un precedente coltura conservati in un ambiente
asettico.
Utilizziamo dei batteri liofilizzati poiché in
pastiglia i batteri rimangono in una forma
quiescente .
Incubiamo la coltura limpida a 37 ° per 24 ore.
A questa temperatura i batteri non si alterano .
Preparazione del terreno per le provette :
Il terreno deve avere la seguente sigla N.B in
quanto deve essere un brodo.
Prendiamo una beuta per preparare il terreno.
Pesiamo con la bilancia tecnica 0,8 grammi di N.B.
Questi grammi si ottengono da una proporzione
( 8:1000 = x : 100 ) . Si eseguono questi calcoli
poiché sul contenitore del terreno è riportato il
valore 8 g / mL.
Con un cilindro graduato si misura 100 mL di acqua e si mette
nella beuta. Nella beuta mettiamo anche i grammi di terreno
precedentemente pesati.
Accendiamo la piastra e mettiamo sopra la beuta . Mescoliamo
la soluzione fino a quando non diventa limpida.
Utilizzando l’NaCl cambiamo la concentrazione
Aggiungere nella beuta NaCl per variare la concentrazione salina e quindi influenziamo con l’OSMOSI la
salina del terreno .Le concentrazione di NaCl variano da
crescita dei batteri.
gruppo a gruppo ( 3 %, 6% , 10 %, 15 % e 20 % )
Alcuni prepareranno il bianco ed il controllo nel quale non Il bianco ci servirà per tarare lo spettrofotometro
va versato l’ NaCl
mentre il controllo ci servirà per osservare come è
avvenuta la crescita dei batteri.
Travasiamo in 7 provette 10 ml di terreno
Prendere le provette preparate dagli altri gruppi
In questo modo quando ci scambieremo le
provette preparate ogni gruppo avrà tutte le
concentrazioni.
Siglare le provette
In questo modo ogni gruppo ha 7 provette con
concentrazioni saline differenti.
Ci permetterà di riconoscere quali sono le nostre
Riporre le provette in autoclave .
Questa operazione ci garantisce una maggior
sterilità in quanto nelle azioni precedenti
potevano accidentalmente finire dei batteri
Seminiamo 1 ml di coltura viva ( escherichia coli e
stafilococchi ) nelle provette tranne in quella del bianco
poiché in essa mettiamo 1 ml di acqua sterile .
L’acqua sterile , nel bianco, la mettiamo con le micro
pipette e i puntali sterili .
Mettiamo le provette a 37 ° per 24 ore nell’incubatore
Il bianco siccome ci serve per tarare lo
spettrofotometro non deve avere batteri .
Con le micro pipette riusciamo ad essere molto
precisi e grazie ai puntali sterili continuiamo a
garantire la sterilità del bianco
A questa temperatura i batteri non si alterano
Alla fine dell’esperienza si fanno 2 analisi :


VISIVA : in questa analisi si deve controllare che il
bianco non sia contaminato , verificare come sono
cresciuti i batteri nel controllo e vedere come si sono
comportati i batteri in base alla diversa concentrazione
di sale posta in precedenza nel terreno .
SPETTROFOTOMETRO: bisogna tarare con il bianco
questo strumento poi andare con le altre provette 15 %,
10 % , 5 % ed infine con la provetta del controllo.
Quando effettuo l’analisi devo osservare anche la
torbidità dei vari terreni.
Se il brodo è limpido non avviene
l’assorbimento se , invece, è torbido la luce
viene assorbita. Più torbido sarà il campione ,
maggiore sarà la sua assorbanza.
Infine eliminare tutto in autoclave.
L’autoclave ci garantisce la sterilità per questo è
ottimo per eliminare i batteri.
Si raccolgono i dati ottenuti dai vari gruppi e si
confrontano
Questa operazione serve per verificare se ci
sono stati eventuali errori, per riflettere e
migliorare.