Chi è il primo della classe? Benedetto Matarazzo Facoltà di Economia Università degli Studi di Catania Giornate dalla Matematica ludica Gela, 7-8 aprile 2011 Sommario • Il problema dell’ordinamento • Aggregazione delle preferenze Transitività delle indifferenze e delle preferenze Paradossi di Luce e di Condorcet Teorema di Arrow Interazione tra criteri Integrale di Choquet Interpretazione geometrica Indipendenza delle preferenze Esempio didattico Ponderazione dei criteri • Condizioni di rischio o incertezza • Esempio di Slovic Effetto cornice Paradossi di Allais, di Ellsberg e di Monty Hall Conclusioni Il problema dell’ordinamento • Costruzione di una “graduatoria” (ranking) tenendo conto di un solo criterio Problema “banale” • Costruzione di una graduatoria considerando più criteri Concordanza/discordanza (dominanza) Compensazione Importanza dei criteri … Aggregazione delle preferenze Individuare degli opportuni operatori (funzioni di aggregazione) che soddisfino certe proprietà e che tengano conto di: Natura delle informazioni quantitative, qualitative, ordinali,… Preferenze del decisore parametri, soglie,… Problema decisionale affrontato scelta, ordinamento, classificazione,… … Problema di non facile soluzione Numerosi approcci proposti in MCDA (Multiple Criteria Decision Aiding) Approccio normativo Si focalizza su modelli basati su assunzioni (assiomi) che si dovrebbero prendere in considerazione per rendere razionali le decisioni. Esempi di assiomi (a, b e c sono alternative ammissibili): Transitività delle preferenze: se a è preferita a b e b è preferita a c, allora anche a è preferita a c Transitività delle indifferenze: se a e b sono indifferenti tra loro e b e c sono pure indifferenti, allora anche a e c sono indifferenti tra loro Completezza della preferenza debole: comunque si prendano a e b, o a è almeno tanto buona quanto b o b è almeno tanto buona quanto a (cioè riusciamo sempre a confrontare due alternative) Indipendenza delle preferenze: se su alcuni aspetti (criteri) due alternative sono indifferenti, allora la decisione si deve basare sui rimanenti criteri. E’ l’approccio preferito dai matematici. Ma ha molte contro-indicazioni. 5 Esempio didattico - 1 transitività della relazione di indifferenza Paradosso di Luce Si confronti una tazza di te senza zucchero con una tazza di te con un solo granellino di zucchero: indifferenti. Si confronti una tazza di te con un granellino di zucchero con una tazza di te con due granellini di zucchero: indifferenti. Si confronti una tazza di te con due granellini di zucchero con una tazza di te con tre granellini di zucchero: indifferenti. … Si confronti una tazza di zucchero con una gocciolina di te con una tazza di solo zucchero: indifferenti. Si confronti ora la tazza di te senza zucchero (la prima) con con la tazza di “zucchero senza te” (l’ultima): non sono più indifferenti Percezione per soglie di indifferenza 6 Esempio didattico - 2 transitività delle preferenze Paradosso di Condorcet, (Marie Jean Antoine Nicolas de Caritat, Marquis de Condorcet, 1785) Elettore1 Elettore 2 Elettore 3 1o posto x y z 2o posto y z x 3o posto z x y Confronti per coppie (maggioranza): • x è preferito a y, • y è preferito a z, • z è preferito a x!!! Si ottiene un “circuito”… x y z 7 Esempio didattico – 2 (segue) transitività delle preferenze Paradosso di Condorcet, (Marie Jean Antoine Nicolas de Caritat, Marquis de Condorcet, 1785) Elettore1 Elettore 2 Elettore 3 1o posto x y z 2o posto y z x 3o posto z x y Confronti per coppie: • • • • x è preferito a y, y è preferito a z, z è preferito a x!!! Riscoperto nel 1951 da Kenneth Joseph Arrow (premio Nobel per l’Economia del 1972) 8 Teorema (dell’impossibilità) di Arrow (1951) • • • • • Assiomi: Universalità: costruire un ordinamento deterministico e completo da qualsiasi insieme iniziale di preferenze individuali; Non imposizione (o sovranità del cittadino): qualsiasi possibile preferenza sociale deve essere raggiungibile a partire da un appropriato insieme di preferenze individuali; Non dittatorialità: la funzione di scelta sociale non deve seguire l'ordinamento delle preferenze di un solo individuo, ignorando le preferenze degli altri; Monotonia: se un individuo modifica il proprio ordinamento a favore di una data alternativa, la funzione di scelta sociale non può assegnare a tale alternativa una preferenza minore; Indipendenza dalle alternative irrilevanti: nella scelta fra due alternative x e y sono rilevanti solo le preferenze riguardanti questo specifico sottoinsieme (coppia x,y), non dovendosi quindi prendere in considerazione le preferenze riguardanti le altre coppie di alternative Teorema: Se i cittadini votanti sono almeno due e le alternative possibili almeno tre, non è possibile costruire una funzione di scelta sociale che soddisfi tutti le precedenti condizioni (assiomi). Approccio prescrittivo Evitare “trappole delle decisioni” Esempi di illusioni ottiche 10 Esempi di illusioni ottiche 11 Esempi di illusioni ottiche 12 Esempio didattico - 3 interazione tra i criteri Valutazione di alcuni studenti (Grabisch, 1996) Matematica Fisica Lettere Studente A 18 16 10 Studente B 10 12 18 Studente C 14 15 15 Valutazione degli studenti (segue) La scuola è ad indirizzo scientifico Matematica e Fisica sono considerate più importanti delle materie letterarie (Lettere) Aggregazione mediante somma (media aritmetica) ponderata dei voti (xl) m m i 1 i 1 U x wi xi / wi Assegnati i seguenti pesi (“importanza”) alle diverse materie wMatematica = 3 wFisica = 3 wLettere = 2 Valutazione degli studenti (segue) Matematica Fisica Lettere Valutaz. globale Studente A 18 16 10 15.25 Studente B 10 12 18 12.75 Studente C 14 15 15 14.62 Ma per il Preside lo studente C è da preferire allo studente A e questi a B Il Preside cambia i pesi, ma … niente da fare! In conclusione, la somma ponderata non è in grado di rappresentare le preferenze del Preside Integrale di Choquet (Ch) di x rispetto alla capacità : n Ch( x1,..., x n , ) (x (i) x (i 1) ) μ(A(i) ) i 1 (.) index permutation : x(i) x(i1) , i = 1,..,n-1, x (0) 0 A(i) i,...,n 1 Ch( x1,..., x n , ) = (i N : xi t)dt 0 con 3 criteri: t x(3)-x(2) x(2)-x(1) x(1)-x(0) C2 C3 C1 (1) (1,3) (1,2,3) Valutazione degli studenti (segue) Integrale di Choquet • Assegnazione di una capacità (misura) , ossia di un peso, ad ogni sottoinsieme di criteri, ad esempio: – ()=0, – ({Matematica}) = ({Fisica}) = 0.45, – ({Lettere}) = 0.3, – ({Matematica, Fisica}) = 0.5, – ({Matematica, Lettere}) = ({Fisica, Lettere}) = 0.9, – ({Matematica, Fisica, Lettere}) = 1. • Si prende in esplicita considerazione l’interazione positiva (sinergia) o negativa (ridondanza) tra i criteri, assegnando pesi non additivi – ({Matematica, Fisica}) = 0.5 < ({Matematica}) + ({Fisica}) = 0.9 – ({Matematica, Lettere})= 0.9 > ({Matematica}) + ({Lettere}) = 0.75. Valutazione degli studenti (segue) (con integrale di Choquet) Matematica Fisica Lettere Valutaz. globale Studente A 18 16 10 13.9 Studente B 10 12 18 13.6 Studente C 14 15 15 14.9 Adesso C è preferito ad A che a sua volta è preferito a B. Esempio di calcolo dell’integrale di Choquet per lo studente A: x( 0) 0, x(1) 10, x( 2) 16, x(3) 18 (1) ({M , F , L}) 1, ( 2) ({M , F }) 0.5, (3) ({M }) 0.45 Ch ( A) (10 0) 1 (16 10) 0.5 (18 16) 0.45 10 3 0.9 13.9 Valutazione degli studenti (segue) • L’integrale di Choquet è in grado di rappresentare le preferenze del Preside • E’ possibile rappresentare le stesse preferenze usando una funzione valore additiva? m U x ui ( xi ) i 1 ui : una opportuna trasformazione (funzione valore o funzione di utilità) non decrescente dei voti xi Esempio didattico – 4 indipendenza delle preferenze Scelta di un’automobile Auto Prezzo Consumo A 10000 10l/100Km Ottimo B 10000 8l/100Km Scegliere tra A e B Comfort Buono Esempio didattico – 4 (segue) Scelta di un’automobile Auto Prezzo Consumo C 40000 10l/100Km Ottimo D 40000 8l/100Km Scegliere tra C e D Comfort Buono Esempio didattico – 4 (segue) Scelta di un’automobile Auto A Prezzo 10000 Consumo Comfort 10l/100Km Ottimo B C D 10000 40000 40000 8l/100Km Buono 10l/100Km Ottimo 8l/100Km Buono Si è scelto prima tra A e B e poi tra C e D. Esempio didattico – 4 (segue) Indipendenza delle preferenze Auto A B Prezzo 10000 10000 Consumo Comfort 10l/100Km Ottimo 8l/100Km Buono C D 40000 40000 10l/100Km Ottimo 8l/100Km Buono Se il principio di indipendenza delle preferenze valesse, confrontando rispettivamente A con B e C con D si potrebbe eliminare il criterio prezzo (stessa valutazione per coppie di alternative). Supponiamo che B A. Ci dovremmo aspettare anche D C (perché eliminando il criterio prezzo le altre valutazioni corrispondono rispettivamente a quelle di B e di A)? Molto probabilmente ciò non accade! La ragione è che, se il prezzo aumenta, per il decisore anche l'importanza (relativa) del comfort aumenta, mentre l'importanza del consumo di carburante diminuisce. Ma se non vale l'indipendenza delle preferenze, non si possono rappresentare le preferenze con una funzione additiva delle valutazioni. Esempio didattico – 5 ponderazione dei criteri Scelta tra due pacchi–dono (Slovic, 1975) Pacco Denaro Buono-merce A 100 ……… B 200 180 1) Inserire il dato mancante (…) affinché i due pacchi risultino indifferenti Scelta tra due pacchi-dono (segue) Pacco Denaro Buono-merce A 100 X B 200 180 2) Indicare il criterio che si ritiene più importante (denaro o buono-merce) Scelta tra due pacchi-dono (segue) Pacco Denaro Buono-merce A 100 X B 200 180 3) Scegliere adesso tra il pacco A (100, X) ed il pacco B (200, 180) Scelta tra due pacchi-dono (segue) Commento • A e B dovrebbero essere indifferenti; invece … • Differente natura dei “pesi” “trade-off” (fattori di scala) coefficienti di importanza Corrispondente atteggiamento psicologico compensatorio non compensatorio • Ma … netta separazione? Condizioni di rischio o incertezza La considerazione della probabilità complica notevolmente le cose • Concezione e percezione del rischio • Atteggiamento psicologico di avversione/propensione al rischio • Valutazione delle probabilità • Rappresentazione e misurazione del rischio • Modelli matematici più o meno complessi ESEMPIO DIDATTICO - 6 Effetto cornice • Un paese del Sud-Est dell’Asia è minacciato da una grave epidemia che mette in pericolo la vita di 600 persone. Sono in fase di elaborazione due possibili tipi di interventi sanitari, rispettivamente designati con le lettere A e B. – Se si adotta il programma A, si salvano certamente 200 vite umane. – Se si adotta il programma B, c’è una probabilità di 1/3 di salvare 600 vite umane e una probabilità di 2/3 di non salvare nessuna vita umana. • Sapendo questo, quale dei due programmi vi sentireste di raccomandare? • Risposte di esperti: 72% A, 28% B Effetto cornice (segue) Un paese del Sud-Est dell’Asia è minacciato da una grave epidemia che mette in pericolo la vita di 600 persone. Sono in fase di elaborazione due possibili tipi di interventi sanitari, rispettivamente designati con le lettere C e D. Se si adotta il programma C, moriranno certamente 400 vite umane. Se si adotta il programma D, c’è una probabilità di 1/3 che nessuno muoia e una probabilità di 2/3 che muoiano 600 persone. Sapendo questo, quale dei due programmi vi sentireste di raccomandare? Risposte di esperti: 22% C, 78% D Effetto cornice (segue) Ma i programmi A e C e, rispettivamente, B e D sono identici (ossia A C e B D), ma presentati in maniera diversa E’ molto importante il modo con cui vengono fornite le informazioni (mezzo bicchiere vuoto o mezzo bicchiere pieno …) Risposte di esperti contraddittorie (inversione delle preferenze): (72%) A ≽ B (28%) e (78%) D ≽ C (22%) ESEMPIO DIDATTICO -7 Paradosso di Allais (1953) Scommessa Probabilità Vincita A 100% 1.000.000 B 10% 89% 1% 5.000.000 1.000.000 0 Preferenze Paradosso di Allais (1953) (segue) Scommessa Probabilità Vincita C 11% 89% 1.000.000 0 D 10% 90% 5.000.000 0 Preferenze Paradosso di Allais (1953) (segue) campione di 72 persone Scommessa Probabilità Vincita Preferenze A 100% 1.000.000 82% B 10% 89% 1% 5.000.000 1.000.000 0 18% Scommessa Probabilità Vincita Preferenze C 17% D 11% 89% 10% 90% 1.000.000 0 5.000.000 0 83% Paradosso di Allais (1953) (segue) ma… Scommessa Probabilità Vincita A 89% 1.000.000 11% 1.000.000 10% 5.000.000 B 89% 1.000.000 1% 0 Scommessa Probabilità Vincita C 11% 1.000.000 89% 0 10% 5.000.000 D 89% 0 1% 0 Preferenze 82% 18% Preferenze 17% 83% ESEMPIO DIDATTICO - 8 Paradosso di Ellsberg URNA: 90 palline, di cui PROBABILITA’: 30 rosse (r) 60 blu (b) o gialle (g) p(r) = 1/3 p(b) + p(g) = 2/3 p(r) + p(b) + p(g) = 1 Lotteria 1 Colore rossa blu gialla Probabilità A B 1/3 100 0 p(b) 0 100 p(g) 0 0 Paradosso di Ellsberg (segue) URNA: 90 palline, di cui PROBABILITA’: 30 rosse (r) 60 blu (b) o gialle (g) p(r) = 1/3 p(b) + p(g) = 2/3 p(r) + p(b) + p(g) = 1 Lotteria 2 Colore Probabilità C D rossa 1/3 100 0 blu p(b) 0 100 gialla p(g) 100 100 Paradosso di Ellsberg (segue) Lotteria 1 Colore Probabilità A rossa 1/3 100 blu p(b) 0 gialla p(g) 0 0 100 0 Colore Probabilità rossa 1/3 blu p(b) gialla p(g) C 100 0 100 D 0 100 100 B Lotteria 2 Molto spesso: A ≽ B e D ≽ C p(b) < 1/3 in Lotteria 1 e p(b) > 1/3 in Lotteria 2 Esempio didattico - 9 Un celebre paradosso (Monty Hall), dal nome del conduttore del quiz americano Let’s make a Deal Cambiare o no? Partecipando ad un gioco televisivo, vi sia data la possibilità di scegliere tra tre pacchi. Dentro ad uno di essi c’è un’automobile, dentro agli altri due delle capre. Il conduttore conosce il contenuto dei pacchi. Dopo che avete scelto un pacco, il conduttore apre uno dei pacchi scartati e mostra che contiene una capra. Poi vi chiede: “Volete cambiare pacco?” Vi conviene fare cambio? La giornalista Marylin vos Savant … Paradosso di Monty Hall Probabilità di vincere 1/3 (scelta iniziale) 6 casi possibili: auto auto capra 1 capra 1 capra 2 capra 2 capra 1 capra 2 auto capra 2 auto capra 1 capra 2 capra 1 capra 2 auto capra 1 auto 41 Paradosso di Monty Hall (segue) Probabilità di vincere 2/3 nel caso di cambio del pacco 42 Conclusioni Esistono molti modelli in grado di rappresentare opportunamente le preferenze ed aiutare il decisore a prendere le decisioni Approccio assiomatico ed atteggiamento psicologico Diversi approcci per costruire il modello delle preferenze quanto più fedele possibile alle prefenze del decisore Una decisione “migliore “è una decisione che è meglio giustificata, anche in vista di una sua accettazione, cioè più comprensibile, meglio spiegata, più convincente. E’ allora sufficiente un modello in grado di rappresentare formalmente le preferenze per giustificare le decisioni? La risposta è: occorre costruire ed utilizzare modelli “ben fondati”, che possano anche giustificare le decisioni.