Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto Rete Scuole LSS A bottega di Invenzioni a.s. 2015/2016 DALLE OLIVE ALL’OLIO Istituto Comprensivo Scarperia – San Piero a Sieve Insegnanti coinvolti: Ciappelli C., Zito A. Stenta Angela COLLOCAZIONE DEL PERCORSO NEL CURRICOLO VERTICALE Il percorso si colloca all’interno del curricolo verticale di scienze che va dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, attraverso una didattica laboratoriale che permette a ciascun discente di essere attivo nella costruzione della CONOSCENZA, all’interno di una complessa dimensione sociale. OBIETTIVI L’obiettivo generale del progetto è quello di potenziare la capacità di osservazione dei bambini per avvicinarli alla realtà con un approccio percettivo diverso: attraverso l’esplorazione si favorisce la curiosità, l’attitudine a porsi domande, a riconoscere e soffermarsi sulle cose e aumentare l’attenzione e la capacità di percepire somiglianze e differenze, cosi che il bambino possa raggiungere una cognizione della realtà sempre più complessa e strutturata. Utilizzo di un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. Maturazione di condotte che gli consentono una buona autonomia. MODELLO METODOLOGICO DELLE 5 FASI 1a Fase 2° Fase 3a Fase 4° Fase 5a Fase ESPLORAZIONE LIBERA OSSERVAZIONE DELL’OGGETTO ELABORAZIONE INDIVIDUALE ELABORAZIONE COLLETTIVA VERIFICA APPROCCIO METODOLOGICO La dimensione metodologica si fonda sulla valorizzazione del bambino che acquisisce competenze e le interiorizza. I passaggi metodologici essenziali, nell’organizzazione delle proposte sono: FARE agire direttamente in un contesto esperienziale RAPPRESENTARE ripercorrere attraverso il ricordo l’esperienza diretta e ampliarla con la ricerca di particolari o elementi nuovi RIELABORARE formularizzare il ricordo attraverso i simboli Nello specifico le esperienze proposte sono state organizzate in modo da consentire sia il lavoro autonomo che di piccolo e/o grande gruppo: Contatto diretto con il materiale in modo che i bambini possano manipolarlo liberamente; Osservazione del materiale individuandone le caratteristiche distintive; Dare spazio alle domande senza anticiparne le risposte; Valorizzare il pensare individuale; Saper innescare processi individuale e collettivi di ricerca mediante l’osservazione e la discussione collettiva; Semplificare le situazioni e fare facili confronti in modi che abbiamo senso per i bambini; Non penalizzare l’errore ma ripartire da questo per l’autocorrezione. Strumenti e materiali impiegati: Macchina fotografica digitale Carta formato A3 per gli elaborati individuali, tempera, forbici, colla vinilica, pennarelli punta maxi e punta fine, matite, pongo, cartoncini bristol, olio, carta gialla, passaverdure, rastrellini per raccogliere le olive, panieri….. Spazi utilizzati: Gli spazi utilizzati per lo sviluppo del progetto sono stati: • La sezione con annesso laboratorio • Il giardino della scuola. • La fattoria didattica L’Oasi Durante l’attività viene curata: L’osservazione: cogliere le informazioni ricavate dall’ambiente Capacità di mettere in relazione, di ordinare e fare La descrizione linguistica individuale, la scoperta del lessico della realtà osservata. Tempo impiegato: Il tempo impiegato per la messa a punto preliminare nel Gruppo LSS è stato di 5 ore totali suddivise in 5 incontri distribuiti su tutto l’anno scolastico. Per la progettazione specifica e dettagliata che ha coinvolto 2 sezioni dello stesso istituto ma di plessi diversi, abbiamo effettuato 3 incontri di un’ora ciascuno. Questo documento riporta il lavoro della sezione gialla del plesso di San Piero. Il gruppo sezione formato da 29 bambini, 19 di cinque anni e 10 di quattro, ha lavorato al progetto dal mese di ottobre fino a giugno. Nella messa a punto di percorsi di questo tipo, nei quali l’operatività dei bambini, la messa a punto delle esperienze e il monitoraggio su lavoro individuale degli alunni rappresentano le discriminanti che incidono fortemente sui risultati del lavoro, c’è la necessità di organizzarsi prevedendo sia attività di grande gruppo che individuali. Ogni proposta, se attentamente studiata offre alle insegnanti tempi distesi per seguire ogni singolo bambino. L’attività scientifica, così programmata ed organizzata, consente, di osservare e conoscere ogni bambino nella sua vera personalità, individuarne le conoscenze, osservarne le difficoltà, saper riconoscere le sue sicurezze o le sue ansie, così da aiutare ognuno nel proprio percorso di crescita. Le ore impegnate per la documentazione sono state 20. PERCHE’ E’ IMPORTANTE DOCUMENTARE? COSA DICONO LE INDICAZIONI SULLA DOCUMENTAZIONE? “… La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.” La documentazione stimola le insegnanti a riflettere sul loro operato e a condividere con gli altri percorsi significativi. Ai bambini, attraverso la costruzione di un libro che raccoglie lavori, foto e conversazioni, consente di rileggere il percorso fatto anche dopo del tempo. Il nostro lavoro scientifico di quest'anno è partito con la riflessione sull'autunno attraverso un appunto visivo. Questa è un'attività di gruppo in cui l'insegnante sollecita il bambino a parlare sintetizzando il proprio pensiero con il disegno adeguato. In didattica gli appunti visivi diventano un potente espediente per dare a tutti i bambini, la possibilità di comunicare anche, quando, non si trovano le parole. Sono una pratica con risvolti imprevedibili che consentono di arrivare con più facilità ai significati. Dal lavoro collettivo Al lavoro individuale TUTTI GLI ALBERI PERDONO LE FOGLIE IN AUTUNNO? Partendo da questa affermazione, abbiamo chiesto ai bambini se ne erano sicuri . Così hanno risposto: Maddalena: No, no io ho visto a San Piero tanti alberi che non le perdevano. Christian: Ci sono degli alberi che perdono le foglie. Lorenzo: Ad alcuni alberi non cadano. Vieri: E' vero, ad alcuni alberi non cadano. Alessandro: C'è un albero lì fuori che non cascano le foglie. Tosca: A casa mia c'è un albero grande che non perde le foglie. Sofia Pi.: A San Piero a Sieve, dove abito io, c'è una pianta che non cadano le foglie. Lapo B.: Io ho un albero che tiene sempre le foglie, è un susino. Abbiamo poi proposto la realizzazione di un grafico all’interno del quale ciascun bambino si è espresso. Abbiamo cercato informazioni per capire se tutti gli alberi perdono le foglie in autunno o se alcuni le mantengono. "Sofia Pi. lo ha chiesto alla mamma la quale le ha detto che non a tutti gli alberi cadono. Maddalena ci ha detto che lei sa chi ce lo può dire, è un amico del suo babbo, un esperto degli alberi che conosce anche le malattie degli alberi. Quando lo vedrà glielo chiederà. Matilde ha chiesto alla sua mamma che le ha detto che un pochine di foglie rimangono sugli alberi. Lapo B. ha chiesto al suo babbo che gli ha risposto che agli alberi giovani non cadono le foglie mentre a quelli vecchi si". Le maestre hanno cercato su internet ed hanno trovato che "Molti alberi d’autunno cominciano a perdere le foglie, fino ad apparire completamente spogli al sopraggiungere dell’inverno. Questo perché la luce del Sole è divenuta assai più debole rispetto ai mesi caldi e nella pianta si produce meno clorofilla. Con la riduzione della clorofilla diminuisce anche il colore verde delle foglie, che assumono un caratteristico colore giallastro e poi rossiccio. Quando con l’arrivo dei primi freddi alle foglie viene a mancare del tutto la clorofilla, si staccano dal ramo e cadono. Ci sono piante come il pino, l'abete, il leccio, l'ulivo, l'alloro ecc., che perdono poche foglie per volta durante tutto l'anno e queste foglie vengono subito rimpiazzate da foglie nuove; in questo modo le piante non rimangono mai senza foglie e sono dette piante sempreverdi". RILEVAZIONE DELLE PRECONOSCENZE Insegnante: Cosa sapete sull'ulivo? Lorenzo: a casa il mio nonno Zanobi ha fatto un olivo, lo ha piantato e innaffiato! Aurelio: l'ulivo fa crescere le olive. Tosca: a casa mia ci sono gli ulivi. L'ulivo è una pianta grande. Maddalena: L'olivo non è solo piccolo, ci sono di varie dimensioni: grandi, medio e piccoli. Alessandro: Stevan ha preso l'uva per fare il vino. Diego: il mio babbo ha fatto crescere l'ulivo nel vaso. Pietro: è una pianta che crescono le olive. Ho mangiato le olive sono con il nocciolo e senza nocciolo. Cristiano: io ho un olivo a casa, in un vaso grosso, lo tengo sulla terrazza. Si annaffia. Andrea: io a casa ne ho 2 in un coso di legno pieno di terra. Si stanno allungando così tanto che fra poco vanno di sotto. Anna: io a casa ce l'ho nel giardino le olive, ne sono nasciute 2. Non le mangiamo le olive però le teniamo. Emma: a casa ho l'ulivo, dentro casa, lo annaffia la mamma. Christian: le olive si mangiano sono buone. Sofia Pi.: la mia mamma è esperta di fiori e dice che gli ulivi vanno piantati prima sennò non nascono le olive. Matilde: io a casa mia ho l'olivo, giù in taverna. Mia: le olive nascono solo se le piantano la gente. Lapo R.: a casa mia c'è un olivo che noi si annaffia sempre. Fa le olive. Thomas: è una pianta molto grande e poi sono verdi. OSSERVO L’ULIVO E LO DISEGNO: LA PRIMA E LA SECONDA FASE SONO QUELLE DELL’OSSERVAZIONE, PRIMA LIBERA E POI GUIDATA, DELL’OGGETTO D’ INDAGINE INDIVIDUANDONE LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE. Alessandro: Ho visto le olive, le foglie tante, il tronco marrone. I rami erano lunghi, bassi, bassi. Ritej: E' con le foglie tante e le olive. Andrea: Siamo andati a vedere gli olivi, ho visto le olive viola, le foglie erano verdi. C'erano tanti rami grandi fino in terra. Thomas: Siamo stati all'olivo, è un albero che serve perchè si mangiano le olive. Ha il tronco, le foglie tante, i rami che arrivano in terra. Tommaso: Siamo andati in gita a vedere l'olivo. L'olivo è un albero che fa le olive. E' una pianta con le radici, ma non si vedevano, le olive di colore viola scuro, il tronco, i rametti e le foglie... un miglione! Vieri: Siamo andati a vedere l'olivo, è un albero che serve per fare l'olive. Ho visto le foglie tante, le olive viola, il troco e anche i rami con le foglie e le olive attaccate. Poi c'era l'erba. Mia: Siamo andati in gita a vedere le olive, sono nere. Erano attaccate agli alberi. C'erano anche le foglie. Lapo B.: Siamo andati in gita a vedere l'olivo. L'olivo è una pianta che fa le olive. L'ulivo aveva le foglie, i rami e le olive di colore viola scuro. Lapo R.: Siamo andati in gita a vedere l'olivo. Era piantato sotto terra. C'ha le foglie. Yanka: Siamo andati a vedere l'olivo, è un albero. Ho visto le olivine, erano viola scuro. Poi ho visto le foglie erano tante. Poi ho visto il tronco un pò grande. Tosca: Siamo andati a vedere l'olivo. è una pianta serve per cogliere l'olive. Le olive si mettono nella pizza. L'olivo ha le foglie, i rami, il tronco, le olive e l'erba. Matteo: Siamo andati in gita a vedere l'olivo. L'olivo ha le olive, le foglie tante, il tronco e l'erba. Christian: Il tronco, foglie, olive e rametti sono il nome dell'olivo. L'olivo è una pianta che sta in giardino. Pietro: Siamo andati a vedere l'olivo era con le foglie, il ramo e le olive. Erano belli. Sara: Siamo andati in gita a vedere l'olivo. Ha i rami lunghi fino in terra, le olive viola, le foglie verdi. Maddalena: Siamo andati a vedere l'olivo: ho visto le olive, il tronco, le foglie e i rami. La pianta era grande perchè aveva i rami che ciondolavano. Le olive erano viola. Sofia Pi.: Siamo andati a vedere l'olivo. Ho visto: le foglie, il tronco, i rami e le olive viola chiare. La pianta era grande. Aurelio: Le foglie, il gambo e le olive. Ho disegnato la pianta do olivo, si è vista da Lorenzo. Cristiano: Siamo andati a disegnare l'albero di olivo. C'ha le olive bone annusate, le foglie, il tronco che deve stare in piedi sennò cade. Emma: Siamo stati in gita a vedere l'olivo, è un albero. Ha le olive blu, il tronco marrone. Ho annusato il profumo dell'olivo era buono. Sofia Petr.: Siamo andati in gita a vedere le olive, erano sopra gli alberi. Erano alberi piccoli e grandi. Avevano le olive viola scuro, i rami grandi e piccoli, le foglie verdi. Matilde: Siamo andati alla gita a vedere le olive. Sono viola. Le foglie sono verdi, tante. La pianta era grande, con le olive. Anna: Siamo andati in gita a vedere l'olivo. Viola scuro sono le olive, le foglie sono verdi, poi c'è il tronco e i rami grandi. Mathias: Siamo andati in gita a vedere l'olivo. Sono viola le olive. C'erano i rami lunghi e il tronco. Poi c'erano le foglie verdi, tante. Diego: Siamo andato all'olivo dove c'è il cane e le galline. L'olivo ha le olive viola scuro, tanti rami che arrivano in terra e poi c'erano tante foglie. Olivia: Siamo andati a vedere l'olivo, era con i rami grandi, fino in terra. Poi c'era il tronco, le olive di colore viola chiaro e le foglie tante. I BAMBINI HANNO REALIZZATO L’ALBERO DELL’OLIVO INDIVIDUALMENTE E COLLETTIVAMENTE OSSERVAZIONE IL SUSINO DEL GIARDINO In parallelo abbiamo proposto ai bambini l’osservazione dell’albero del susino accompagnata da disegno e verbalizzazione individuale. LA SCOMPOSIZIONE DELL’ULIVO: COSA HA? NELLA TERZA FASE CIASCUN BAMBINO CERCA DI DARE SENSO , ALLA PORZIONE DI MONDO CHE STA INDAGANDO IN CLASSE. AVVIENE LA TRADUZIONE IN DISEGNO E LINGUAGGIO DI CIÒ CHE SI SPERIMENTA E/O SI OSSERVA. Lavoro individuale Lavoro collettivo Ha le radici e la resina, sono elementi emersi non dall’osservazione ma dalle conoscenze di alcuni bambini. COME E’ LA FOGLIA? La quarta fase è quella della discussione collettiva, del confronto tra « pari» che genera un conflitto sociocognitivo in cui lo scambio con l’altro diventa prezioso, e conduce l’alunno a cercare di risolvere le contraddizioni tra i suoi giudizi , e quindi ad entrare nel campo della razionalità. Lavoro individuale Lavoro collettivo COME E’ L’OLIVA? Lavoro individuale Lavoro collettivo LA RACCOLTA DELLE OLIVE Tornati in classe i bambini hanno verbalizzato e disegnato l’esperienza vissuta. Alessandro: Siamo andati dalla Tosca a raccogliere le olive e si sono raccolte con le mani e con il rastrello. Mi è piaciuto raccogliere le olive. Ritej: Siamo andati a raccogliere le olive, erano sull'albero. Le olive erano giù e si mettevano nella scatola. Mi è piaciuto. Matilde: Siamo andati a vedere le olive, a raccoglierle con il rastrello e con le mani. Mi è piaciuto raccogliere le olive. Emma: Siamo andati in gita a raccogliere le olive, siamo andati lontano, a Scarperia. Siamo andati con il pulmino. Si sono raccolte con il rastrello, era facile. Mia: Siamo andati a raccogliere le olive dalla Tosca. Si mettevano in un sacchetto, sai quando siamo andati via, e poi ci facciamo il vino. Olivia: Siamo andati a raccogliere le olive a casa dalla Tosca, siamo andati con il pulmino. Abbiamo usato il rastrellino e tirato giù le olive dall'albero. Si mettevano in un cestino. Ne abbiamo raccolte tante. Cristiano: Siamo andati a raccogliere le olive dalla Tosca. Siamo andati con il pulmino, è lontano. Le ho raccolte con le mani e le mettevo nel cestino. Mi è piaciuto usare il rastrello, tirava giù le olive. Lapo R.: siamo andati in gita dalla Tosca e si sono viste le olive, le foglie... Poi si è visto quello blu, il veleno. Si è raccolto le olive e si sono messe in un cestino. Le ho prese con le mani e poi con il rastrello. Mi è piaciuto. Yanka: Siamo andati a raccogliere le olive a casa della Tosca. servono per fare l'olio . si sono usati i rastrelli, pettinava le olive e cascavano. Mi è piaciuto moltissimo! Anna: Siamo andato dalla Tosca a raccogliere le olive. Mi è piaciuto usare il rastrello, si raccoglievano le olive che cadevano a terra. Io le raccoglievo e le mettevo nella cesta. Matteo: Abbiamo preso le olive, erano sull'albero, si sono prese con il rastrello, anche con le mani e si sono messe nel cestino. Mi è piaciuto , perchè si! Mi è piaciuto prendere con il rastrello. Diego: Siamo andati all'olivo, si è raccolto le ulive, una mano teneva il ramo e l'altra prendeva l'oliva. Si mettevano nella cassetta, servono a fare l'olio. Mi è piaciuto. Sofia Pi.: Siamo andati a raccogliere le olive con il pulmino. Abbiamo rastrellato con i rastrelli, cadevano le olive. Si mettevano nel cestino. Servono per fare l'olio. Mi è piaciuto raccogliere le olive. Sofia Pe.: Siamo andati a vedere le olive a casa di Tosca e le abbiamo raccolte e si mettevano in un cestino. Era facile raccogliere, si usavano le manine. Ho provato ad usare anche il rastrello, cadevano le olive giù in terra, era facile. Maddalena: Siamo andati a casa della Tosca a cogliere le olive. Si toglievano con le mani e si mettevano nella cassa. Ho usato anche il rastrello che tirava giù le olive e si raccoglievano. Mi è piaciuta questa gita! Christian: Si sono raccolte le olive dall'olivo. Mi è piaciuto, si staccavano le olive e si mettevano in un cestino. Usavo le mani, giravo e poi staccavo. Aurelio: Siamo stati dalla Tosca a prendere le olive, erano sugli ulivi. Abbiamo usato il rastrello, si raccoglievano e si mettevano dentro una cesta. Mi sono divertito a raccogliere le olive. Thomas: Siamo andati a casa della Tosca e abbiamo visto le olive, erano sull'albero. Si doveva prendere le olive e si mettevano sul cestino. Mi sono divertito. Sara: A vedere gli olivi dalla Tosca . Abbiamo visto gli olivi e raccolto le olive, si sono messe nel cestino. Tommaso: Siamo andati a casa della Tosca, a raccogliere le olive. Ci ha portato il pulmino perchè era lontano. Ho visto l'olivo, erano quattro. Erano pieni di olive. Ho raccolto le olive con il rastrello e con le mani. Era più facile con le mani. Mi è piaciuto. Lapo B.: Siamo andati a vedere gli olivi e abbiamo raccolto le olive. Le abbiamo raccolte con le mani e un pò anche con i rastrelli. I rastrelli erano uno grande e uno piccolo. Mi è piaciuto raccogliere le olive e guardare il bruco che usciva, però non usciva! Tosca: Siamo andati a casa mia a cogliere le olive. Si doveva mettere in una cesta per mangiarle. Si sono usati il rastrello e le mani. Con le mani è più facile perchè il rastrello era peso. Sabina: Siamo andati a casa della Tosca a prendere le olivine dagli alberelli. Erano grossi e avevano tante olive. Mi è superpiaciuto!!! Avevo le mani lunghe e potevo fare ogni cosa, si mettevano in un cesto e poi si mangiano. Andrea: Siamo stati a raccogliere le olive, abbiamo usato i rastrelli che facevano cascare le olive in terra. Si raccoglievano e si mettevano dentro la cassetta, servono per fare l'olio. RIELABORAZIONE GRAFICA DELL’ESPERIENZA PREPARAZIONE DELLE OLIVE IN SALAMOIA I bambini sono stati invitati ad assaggiare le olive raccolte e sono risultate amare. Abbiamo così spiegato che per togliere l’amaro, occorreva metterle a bagno in acqua salata per 30 giorni. Si è proceduto alla preparazione invitando ciascun bambino a lavare le olive per poi metterle in un grande recipiente con acqua e sale. Per tenere il conto dei giorni è stata poi preparato il calendario dell’attesa, una lunga striscia numerata partendo dal numero 30. Ogni giorno un bambino incaricato cancella un numero. Al trentesimo giorno abbiamo invitato i bambini ad assaggiare le olive, erano diventate buone! Così ciascuno di loro ha preparato il proprio vasetto da portare a casa in occasione del Natale. L’esperienza è stata poi ricostruita e verbalizzata da ciascun bambino. LABORATORIO DALL’OLIVA ALL’OLIO SI PARTE CON IL FARE L’ESPERIENZA DELLA TRASFORMAZIONE ADERENDO AL LABORATORIO PRESSO LA FATTORIA DIDATTICA L’OASI. RIELABORAZIONE GRAFICA DELL’ESPERIENZA RACCONTIAMO L’ESPERIENZA Ritej: Si è raccolto le olive e si è fatto il miele (l'olio). Si è messo nella scatole le olive. Vieri: L'Elena e le pecore. Va ad aprire il cancello e ci fa vedere le pecore. Mi è piaciuto. Sara: L'Elena fa l'olio con la macchina, aveva messo le olive. Poi c'erano i conigli nella gabbia e il cane. Tommaso: La casa con l'Elena. C'era l'olivo. Abbiamo accarezzato i conigli, poi abbiamo fatto l'olio con il frullatore. Anna: Elena che dava da mangiare alle pecore, con la lana erano le pecore. Dall'Elena abbiamo fatto l'olio, prima si sono lavate e abbiamo tolto la noce (nocciolo). E poi dalle olive è uscito l'olio, e l'Elena ci ha dato una bottiglina con l'olio, ce lo ha regalato. Andrea: Il cane pastore che fa la guardia alle pecore, l'agnellino. La scala dove è salito il babbo con il bambino. Un bambino stava prendendo le olive con il rastrello. L'Elena ci ha fatto fare l'olio. Nel frullatore si è messo le olive, si sono schiacciate tutte. Ho fatto anche il coniglio nel recinto. Maddalena: Il tavolo con tutte le cose, poi ho fatto una pecora e il pulmino con i bambini e l'autista. L'Elena ci ha fatto fare l'olio: ha preso il frullatore e sta frullando le olive, prima ancora si erano lavate e tolto il nocciolo. Poi si è messo nello spiaccicatore, non so come si chiama, ed è venuto a galla l'olio e domattina l'olio sarà su e l'acqua giù. Mathias: La pecora e l'Elena. Si faceva l'olio. Matilde: I conigli nel recinto, Elena e un albero. Ci ha fatto fare l'olio, abbiamo lavato le olive, poi si è tolto il nocciolo, poi nel frullatore ed è diventato viola. Poi è diventato olio. Pietro: I bambini, siamo andati dall'Elena a cogliere le olive, e fare l'olio. Si è usato il frullatore. Si sono lavate le olive, levato il nocciolo e poi si è fatto l'olio. Sofia Pet.: Siamo andati a raccogliere le olive e le abbiamo messe in un cestino e poi abbiamo tirate con un rastrello. Poi si sono lavate, si è tolto il nocciolo. Dopo si è accarezzato i conigli e poi siamo andati a vedere le pecore. Aurelio: Con il pulmino siamo andati a Vicchio a raccogliere le olive e poi abbiamo fatto l'olio con una frullatrice. La cosa che mi è piaciuto, raccogliere le olive. Emma: Siamo andati in gita dall'Elena a cogliere le olive e a fare l'olio. Le abbiamo schiacciate con la ruota, quella grande e abbiamo visto l'olio. Mi è piaciuto. Yanka: Siamo andati dalla Elena a fare l'olio. Abbiamo levato il samaro (nocciolo) poi con i rastrelli siamo andati a prendere l'olivo, le abbiamo portate e lavate. Le abbiamo mischiate con il coso lì (frullatore) e c'era tutto il viola. Thomas: Siamo andati in gita a fare l'olio. Si è lavato le olive, abbiamo levato il nocciolo, abbiamo tagliato le olive e poi abbiamo messo la buccia nel frullato. E' diventato tutto arancione, poi si è messo in quello che girava ed è uscito il viola. Mi è piaciuto dare il mangiare alle pecore. Olivia: Siamo andati dall'Elena a fare l'olio. Si è fatto con le mani. Ci ha fatto rastrellare, poi si sono lavate, tagliate con il coltello. Poi c'era il frullatore, è venuto viola, poi s'era messo nel coso grigio (torchio) l'ha girato e tirato su e poi Fabio, il babbo dell'Elena, ha girato con più forza ed è venuto l'olio. Si è messo in una bottiglina e si è portato in classe. Sofia Pi.: Siamo stati a raccogliere le olive e fare l'olio. Poi abbiamo dato da mangiare alle pecore , poi siamo andati ad accarezzare i conigli. Poi siamo tornati, è venuto l'olio e l'Elena ce lo ha messo in una bottiglina e oggi si mangia. Matteo: La pecora e l'Elena, si è fatto l'olio. Ho lavato, levato i nocciolini e poi fare l'olio con quello che schiacciava. Mi è piaciuto. Lapo R.: I coniglietti erano lì nel recinto. Poi ho disegnato l'Elena e io, si era a fare l'olio. si è preso la macchinetta e si è fatto l'olio. Mi è piaciuto. Alessandro: L'agnellino che scappava dal recinto, non si voleva fare accarezzare Christian: Siamo andati a raccogliere le olive alla fattoria e poi le abbiamo levato il nocciolo, poi è uscito l'olio. Mi è piaciuto, l'olio sarà buono! RICOSTRUIAMO L’ESPERIENZA ANALIZZANDO GLI ELEMENTI DEL COPIONE : LO SPAZIO, GLI AGENTI, IL TEMPO, LE AZIONI E GLI OGGETTI Configurazione del copione: Lavoro individuale Copione: Lavoro collettivo “Questo passaggio lo realizziamo sistemando, sostituendo, integrando i disegni appesi chiedendo ai bambini di leggere i disegni delle azioni e di ordinarle in successione; diventa un momento gestito dal gruppo in cui è possibile dire che “il posto è quello”, scoprire che “non deve stare lì perché c’è l’altro”, “perché succede prima”, spostare perché “lo facciamo dopo che abbiamo fatto…”. Questa possibilità di discutere facendo fisicamente muovere i disegni permette ai bambini di ragionare in modo efficace sulla temporalità e sulle azioni che caratterizzano l’esperienza”. (tratto da Copioni e comprensione del testo storico di Vania Giacomelli e Luciana Coltri) COSTRUIAMO L’ESPERIENZA DALL’APPUNTO VISIVO “DALL’OLIVA ALL’OLIO” PARTENDO Dopo aver messo tutte le azioni in successione, abbiamo dato a ciascun bambino una striscia divisa in 8 parti sulla quale hanno rappresentato le sequenze . “Il momento della drammatizzazione permette di far sperimentare ai bambini contemporaneamente sia la sequenza delle azioni sia l’armonizzazione di tutti gli elementi coinvolti. In questa situazione i bambini giocano, ma come nel teatro, non sono coinvolti realmente, connettono consapevolmente le diverse parti che hanno rilevato, rappresentato e riletto. Attraverso la simulazione, che pur essendo vissuta direttamente resta rappresentazione della realtà, i bambini possono sperimentare una prima formalizzazione del copione elaborata attraverso il movimento del corpo” (tratto da Copioni e comprensione del testo storico di Vania Giacomelli e Luciana Coltri) . DRAMMATIZZAZIONE VERIFICA RACCONTO DEI BAMBINI SUL "FARE L'OLIO" Per fare l'olio prima si deve raccogliere le olive sennò non si fa l'olio. Poi bisogna snocciolarle e poi tagliarle. Si mette nel frullatore, si frulla, poi si mette nel torchio, si gira bene e sotto c'è un contenitore per l'olio. Dopo averle raccolte si doveva lavarle. Poi si snocciolano, si mette le olive nel sacchettino e poi va via l'olio e rimane la polpa. Il sacchettino si infilava nel torchio. L'olio si metteva in una bottiglia e si portava all'asilo e poi si assaggiava sul pane. Giochiamo con l’olio e lasciamo l’impronta COME E’ L’OLIO? Lavoro collettivo Lavoro individuale GIOCO : CARTELLONE DELLE FRASI Partendo dalla simbologia individuata e condivisa sulle caratteristiche dell’olio, abbiamo proposto ai bambini di riportarle su cartoncini della stessa forma utilizzata nella scheda individuale. Questi cartoncini sono utilizzati per giocare, inizialmente con la guida dell’insegnante, attaccandoli su una base di compensato predisposta. Inizia con il cartoncino di forma rotonda dove è disegnato l’olio (soggetto) segue quello di forma quadrata dove sono riportate le caratteristiche (attributo). ES. L’OLIO E’ BUONO BUONO E’ L’OLIO INVERNO Dal lavoro collettivo Prima di proporre l’osservazione dell’ulivo e del susino in inverno, abbiamo chiesto ai bambini cosa sapevano dell’inverno costruendo un altro appunto visivo. Al lavoro individuale Osservazione dell’ulivo e del susino nella stagione invernale PRIMAVERA Prima di proporre l’osservazione dell’ulivo e del susino in primavera, abbiamo proposto la costruzione dell’appunto visivo con le loro conoscenze. Dal lavoro collettivo Al lavoro individuale Osservazione dell’ulivo e del susino nella stagione primaverile COSA SUCCEDE SE PIANTIAMO DELLE OLIVE? Abbiamo pensato di proporre ai bambini di piantare delle olive. L’esperienza è stata accompagnata dalla rappresentazione grafica e dalla verbalizzazione iniziale, dopo quaranta giorni e al momento dello smontaggio. I bambini hanno trovato nell'angolo della conversazione un bonsai olivo. Le insegnanti non hanno detto niente, hanno chiesto solo di osservare. E' nata una discussione tra i bambini: Matteo: E' una mini piantina. Yanka: Le foglie sembrano dell'olivo. Lorenzo: Ci sono dei cosini verdi, dei pallini. Tommaso: Il vaso è con la terra, ma quanti giorni ci ha messo per crescere? Aurelio: Tanti! Sofia Pi.: E' uguale al nostro olivo ma però è un pò più piccino. Lorenzo: Va annaffiato. Mia: A sete. Yanka: Va messo al sole. Sofia Pi.:Quei cosini verdi sono fiorellini. Vieri: Dentro ci sono i fiori. Thomas: Dentro ci sono le olive. Aurelio: Secondo me nascono le bacche bianche. Christian: Nascono però bacche selvatiche. Yanka: Ci sono dei ramini piccoli piccoli che nascono da quelli grandi. Maddalena: Io quella pianta ce l'ho a casa e so che ha i pallini velenosi. Credo che sia velenoso! Sara: C'ha un tronco piccino. Conclusa questa conversazione le insegnanti hanno solo confermato che si tratta di una piccola pianta di olivo chiamata BONSAI. In merito ai pallini verdi non è stata data nessuna risposta, solo dall'osservazione diretta troveranno la soluzione giusta. DISEGNO DAL VERO DEL BONSAI OLIVO Matilde: Vedo dei pallini che per me diventeranno olive. Vedo dei ramettini, le foglie sono tante e verdi. Ci sono anche dei cosini gialli sui rami. Il tronco è piccolo e i rami sono invece un po’ lunghini. Lapo R.: Questi sono dei fiorellini che nascono e dopo nascono le olive e poi si può mettere sul pane l’olio. Questa pianta ha il vaso, il tronco, i rami e le foglie verdi. Yanka: Vedo che ci sono delle fogliette un po’ gialle e un po’ verdi. La terra fa crescere un po’ il tronco. Vedo dei pallini verdi che secondo me diventeranno delle fogliette piccole. I rametti sono piccoli- piccoli. LA FIORITURA I PALLINI SI SONO TRASFORMATI IN FIORI CHE SONO STATI OSSERVATI DAI BAMBINI E RIPRODOTTI CON LE TEMPERE LAVORO COLLETTIVO ESTATE I bambini esprimono le loro conoscenze sull’estate attraverso l’appunto visivo. LAVORO INDIVIDUALE CONTIAMO CON LE OLIVE… POESIE FILASTROCCA DELL’OLIVA Da un fiore giallo nasce l’oliva Quando il sole arriva. A poco a poco matura E da verde diventa scura. A novembre viene battuta e raccattata Ed infine viene schiacciata. Dal suo cuore esce un tesoro, Che vale oro. I DONI di Angiolo Silvio Novaro Primavera vien danzando vien danzando alla tua porta Sai tu dirmi che ti porta? Ghirlandette di farfalle, campanelle di vilucchi, quali azzurre, quali gialli; e poi rose, a fasci e a mucchi. E l'estate vien cantando, vien cantando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? Un cestel di bionde pesche vellutate, appena tocche, e ciliege lustre e fresche, ben divise a mazzi e a ciocche. Vien l'autunno sospirando, sospirando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? Qualche bacca porporina, nidi vuoti, rame spoglie, e tre gocciole di brina, e un pugnel di morte foglie. E l'inverno vien tremando, vien tremando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? Un fastel d'aridi ciocchi, un fringuello irrigidito; e poi neve neve a fiocchi e ghiacciuoli grossi un dito. La tua mamma vien ridendo. vien ridendo alla tua porta, sai tu dirmi che ti porta? Il suo vivo e rosso cuore, e lo colloca ai tuoi piedi, con in mezzo ritto un fiore: Ma tu dormi e non lo vedi VERIFICHE Le produzioni spontanee in situazioni non legate all'attività. Nella quinta fase si sono verificate l'acquisizione di concetti e competenze attraverso l'utilizzo di schede individuali, rappresentazioni grafiche, attività di costruzione e conversazioni guidate. Dall'altra sono state verificate le modalità comportamentali attraverso l'osservazione sistematica dei comportamenti e degli atteggiamenti iniziali / finali rispetto a materiali e strumenti e delle produzioni spontanee in situazioni non legate all'attività . Il racconto di esperienze vissute con la famiglia. IL RACCONTO DI MADDALENA Stamani Maddalena ha raccontato ai bambini di essere andata a fare la raccolta delle olive. Così in preparazione alla nostra uscita, ha raccontato a loro ciò che sa. "Ci serve 1 rete, 1 rastrello, 1 scala e i picchetti. Si prende un rametto e si raschia tutto con il rastrello, si leva le olive dal rametto. Si piantano i picchetti, si mette la rete sopra. La rete serve perchè quando si tira giù le olive cascano nella rete e poi si mettono nella cassetta. Se si pestano le olive viene l'olio. Le olive se non si trasformano in olio mi sa che marciscono.... Io ho visto anche come è l'olio, è verde pisello. L'olio non va subito a male, mi sembra che duri 1 o 2 anni". IL RACCONTO DI LAPO B. Domenica sono andato al frantoio, dove si impara a fare l'olio. Ho visto l'olio e poi ho visto dei quadratini che buttavano le olive , poi andavano su una specie di scala mobile , poi tornavano giù e poi si lavavano. Poi ho visto che le olive devono fare prima l'olio. Ho visto l'olio che usciva, era quello chiaro. Ho portato le olive nelle cassette e ho portato via l'olio nella bottiglia grigia. INDIVIDUAZIONE DELLE FASI DI UNA LAVORAZIONE Capacità di descrivere la spremitura delle arance nelle sue fasi. GENERALIZZAZIONE DELLE CARATTERISTICHE… Appuntita come ….. Tonda come ….. Ruvida come ….. Liscia come ….. VALUTAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO Il percorso ha visto i bambini impegnati in attività che vanno oltre le esperienze strettamente scientifiche. Partendo da elementi già parzialmente conosciuti, l’osservazione, la negoziazione e la condivisione di significati, hanno permesso ai bambini di esplorare più linguaggi, arrivando ad apprendimenti significativi. I bambini hanno mostrato interesse e curiosità per le attività, sviluppando più capacità di osservazione, descrizione e confronto. Le verifiche effettuate hanno confermato le aspettative che ci eravamo prefissate. LA GIOIA NELL’OSSERVARE E NEL COMPRENDERE E’ IL DONO PIU’ BELLO DELLA NATURA. ALBERT EISTEIN GRAZIE PER L’ATTENZIONE