TEMA 1 UN'AREA regioni dell’Europa Scheda IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI Italia talia La posizione e le dimensioni 2 Con una superficie di 300 mila km , l’Italia 1. L’ambiente naturale è un paese di medie dimensioni. A nord è chiusa dalle Alpi, che fanno da confine con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. A sud si osizione e le dimensioni protende nel centro del Mediterraneo, avviciuperficinandosi e di 300 mila lIta lia è all’Africa con la km sua2, isola maggiore, emerge di medilaeSicilia. dimenAsiovest oni. A nordun’altra èchigrande usa isola, la Sardegna, che a settentrione sfiora , che fanno da confine con Francia, la Corsica, appartenente alla Francia. A est Austria e Slovenia. A sud si protende si allunga la penisola Salentina, che dista ro delpoche Meddecine iterran , avvicinandosi dieo chilometri dalla penisola con laBalcanica. sua isola maggiore, la Sicilia. A rge un altra grande isola, la Sardegna, Lasfimorfologia tentrione ora la Corsica, appartenenSotto il l’Italia essere Francia. A estprofisloi morfologico allunga l a pepuò niso la suddivisa in tre parti. Le montagne, estese che dista poche decine di chilometri sul 35% del territorio, si ripartiscono in due isola Bal canica. catene: il grande arco delle Alpi, con vette che arrivano a superare i 4.000 m, e la dor- orfologia sale degli Appennini, che non oltrepassano tettonica (Trasimeno) o costieri (laguna di Nord (Adige, Brenta, Piave, Tagliamento), getazione naturale. Nella pianura Padana e Per la sua sulle formpendici a carainferiori tteristidei ca,rilievi prevalgono le Orbetello e laghi di Lesina e di Varano). esso è dotato di una portata superiore e più ografia l Italia vieforeste ne talvdiollatifoglie, ta chiamaampiamente ta “lo regolare rispetto ai fiumi appenninici (fra cui sostituite e occidenta- Stivale”. Peda re fiume ilitTevere alianoeèl’Arno), il Poessendo (652 km), chesia nasceIlsuclima lle Alpi r pcolture ura combinazione, un Anche le alimentato agricole e insediamenti. lai nvegetazione naturale dalle acque presentano a nellAdr iati co, dpiovane, opo avsia erdaraquelle ccoltprovenieno le acque d umerosi affluent i. altro stivalecoste si trov a agli aun ntiproblema podi analogo: gli L’Italia gode largamente di climi tempeti dalla fusione dei ghiacciai. ambienti boschivi sono altri fiumi del Nord (A dige,Brenta,Piave,Tagliamento), esso è dell Italia, cioè dalla parte opsempre posta meno estesi rati, che solo sui rilievi maggiori lasciano il I laghi più vasti sono quelli prealpini (di e anche la macchia mediterranea sopravuna portata superiore e più regolare rispettoposto ai aficlimi umi freddi. appennLeinfasce ici costiere del g lobo terrestre. Si tratta della sono Garda, Maggiore, di Como e d’Iseo), che vive solo dove la presenza umana è meno Tevereoccupano el Arno) , e s s e n d o a l i m e n t a t o s i a d a l l e a c q u e p i ov a n e , s i a Nuova Zelanda, soggette a un clima mediterraneo, poco conche scavate dai ghiacciai e invasiva. composta di due provenienti dalla fusione dei ghiacciai. iù vasti sono quelli prealpini (di Garda,Maggiore,di C o m o e isole che, messe assieme, richiamano anch esse la forma di uno stivale. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola profilo i m3.000 orfolm. ogico l Italia può essere Circa il 42% della superficie è occupata da in tre pa rti. Le montagne, esteèsecostituisul colline, mentre il restante 23% erritorito o,dasipianure. ripartiDiscqueste ono insolo duela cpianura ateande arcoPadana delle èAlpi, condimensioni, vette cheessendo ardi grandi al.15% dell’intero superarepari i4 000 m , e la territorio. dorsaleLedealtre, gli di proporzioni più ridotte, consistono in piane ni,che non oltrepassano i 3.000 m. costiere o in piccole conche interne agli 42% della superficie è occupata da colAppennini. tre il reIlsterritorio tante 2dell’Italia, 3% è cosgeologicamente tituito da pigiovaa35% queste ne, solèointeressato la pianura Padana è di da frequenti terremoti e da 23% Montagna Pianura mensioni, essendo pari al 15%attive, dellpresenti inmanifestazioni vulcaniche in Campania (Vesuvio, Campi Flegrei) e in itorio. Le altre, di proporzioni più riSicilia (Etna e isole Eolie). piovoso e con temperature calde in estate e nsistono in piane costiere o in piccomiti in inverno. La pianura Padana e le zone e interne agli Appennini. 42% L’idrografia pedemontane risentono invece di un clima Collina rio dellI alia, geologicamente ovaIltmaggiore fiume italiano è il Pogi (652 km), semicontinentale, dotato di maggiori preeressatoche da nasce frequenti teroccidentali remoti ee sfocia da chiuse da colline moreniche. Nell’Italia sulle Alpi cipitazioni e di sensibili escursioni termiche sono(Ve invece i laghi di tazioninell’Adriatico, vulcaniche presenti Campania suvinumerosi o, dopoattive, aver raccolto le acque inpeninsulare annue. origine vulcanica (Bolsena e Bracciano), glile altri Le differenze climatiche influiscono sulla vegrei) e di innumerosi Siciliaaffl(uenti. EtnaCome e iso Eofilumi ie)del . Lo sapevi che...? TEMA 1 UN'AREA IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI di pollame al Nord, di ovini e caprini nelle regioni centro-meridionali. Discreto è il ruolo della pesca, benché i nostri mari forniscano soprattutto pesce azzurro. Un ruolo crescente spetta all’acquacoltura, da cui si ricavano pesce pregiato, molluschi e crostacei. Le attività industriali E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola I maggiori laghi italiani, tutti di origine glaciale, si trovano lungo la fascia prealpina. Nella foto, il lago Maggiore. Le attività primarie Un tempo praticata con tecniche arretrate, l’agricoltura italiana è oggi un’attività specializzata, che fa largo ricorso alla meccanizzazione, all’uso di sementi selezionate e agli impianti di irrigazione. Nelle pianure del Nord prevalgono i cereali (grano tenero, mais, orzo, riso) e le colture industriali (barbabietole da zucchero, soia, colza e girasoli), mentre al Sud si coltiva largamente il grano duro. Per quanto riguarda le piante a fusto legnoso, la maggiore produzione riguarda la vite, che è diffusa in tutte le regioni e alimenta un’industria enologica che pone l’Italia ai vertici mondiali. Dall’olivo, diffuso nelle regioni del Sud e del Centro, si ricavano olive e olio d’oliva, di cui l’Italia è il primo produttore mondiale. Particolarmente ricca è infine la produzione di frutta: nelle regioni meridionali si coltivano soprattutto gli agrumi, mentre al Nord prevalgono mele, pere, pesche, albicocche, susine. Anche la zootecnia si differenzia, con prevalenza di allevamenti bovini, suini e Robot industriali al lavoro in un moderno stabilimento automobilistico della Fiat. L’Italia è quasi priva di metalli e carbone, mentre petrolio e metano non coprono che minima parte dei consumi, obbligando il nostro paese a costose importazioni. L’elettricità si ricava in impianti termoelettrici e idroelettrici, perché l’Italia ha rinunciato alle centrali nucleari, giudicate pericolose. Un ruolo marginale svolgono le fonti alternative, e dunque molta elettricità viene importata. Fra le industrie primeggiano i grandi impianti siderurgici e chimici, ma grande importanza hanno anche i cantieri navali e le industrie meccaniche, che realizzano automobili, camion, motocicli, treni, trattori, aerei, macchine utensili ecc. Grande successo hanno anche le industrie del mobile e degli elettrodomestici, mentre la produzione elettronica è poco sviluppata. Nei settori tessile, dell’abbigliamento e delle calzature l’Italia si pone ai vertici mondiali, grazie soprattutto all’elevato livello tecnico e alla qualità dei prodotti. Le attività terziarie e le vie di comunicazione Come in tutti i paesi sviluppati, anche in Italia è molto importante il ruolo delle attività terziarie. Un servizio in cui l’Italia occupa un posto di rilievo a livello mondiale è il turismo. La presenza di numerose località balneari e montane, di città d’arte, di luoghi d’interesse termale o religioso alimenta un considerevole flusso di turisti, italiani e stranieri. L’Italia dispone di una fitta rete di vie di comunicazione. La rete stradale può contare, oltre che su un’infinità di strade statali, provinciali e comunali, su 6.500 km di autostrade. Meno efficiente è la rete ferroviaria, che presenta ancora linee a binario unico e dispone di pochi chilometri adatti ai treni ad alta velocità. Notevole importanza per il traffico delle merci hanno i trasporti marittimi. Il movimento dei passeggeri è notevole nei collegamenti con le isole, garantiti da un efficiente sistema di traghetti. Grande importanza hanno TEMA 1 UN'AREA IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI ne. La prima è insediata nell’Alto Adige (o Südtirol), mentre la seconda risiede nelle province di Gorizia, Trieste e Udine. Altre minoranze parlano dialetti franco-provenzali o si esprimono in ladino. L’ordinamento istituzionale Il piccolo centro montano di Cogne, in Valle d’Aosta. Questa regione, insieme a Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia, è a statuto speciale. anche i trasporti aerei. Gli aeroporti sono diffusi in tutte le regioni, ma solo due hanno rilevanza internazionale: quello milanese della Malpensa e quello romano di Fiumicino. L’Italia ha una popolazione di quasi 60 milioni di abitanti, pari a una densità media di 199 ab./km2. Tale valore si riduce nelle vallate alpine e appenniniche, mentre viene superato nelle pianure e lungo alcune fasce costiere. Cresciuta fino al termine del Novecento, la popolazione registra oggi un saldo naturale negativo, perché le nascite non compensano più i decessi. Si sta dunque avviando un declino demografico, solo in parte contrastato dal recente fenomeno dell’immigrazione. Dopo un processo di inurbamento durato oltre un secolo, oggi il 67% della popolazione italiana risiede nei centri urbani. Le città piccole e medie disegnano una fitta rete urbana, nella quale spiccano soltanto tre metropoli: Roma (quasi 3 milioni ab.), Milano (1.310.000, oltre 3,5 milioni con l'area metropolitana) e Napoli (980.000, oltre 2 milioni con l'area metropolitana). A loro volta circondate da molti centri minori, L'Italia sta diventando un paese multietnico. Il numero degli immigrati regolari è di 3 milioni, e rappresenta quasi il 5% della popolazione complessiva. Nella foto, immigrati in coda per il permesso di soggiorno. Gli italiani e le minoranze etniche Quando venne realizzata l’unità d’Italia, la maggior parte della popolazione si esprimeva mediante i dialetti. Dopo un lungo processo di unificazione linguistica, oggi gli italiani appaiono come un popolo sostanzialmente omogeneo. Non mancano tuttavia alcune minoranze etniche, che conservano una propria identità culturale. Le più consistenti sono quelle di lingua tedesca e slovena, che contano rispettivamente 300 mila e 50 mila perso- La qualità della vita Negli ultimi decenni l’Italia ha conosciuto una significativa crescita del reddito medio pro capite, che a sua volta ha prodotto un miglioramento del tenore di vita. Tuttavia, malgrado sia compresa fra le dieci maggiori potenze economiche del pianeta, l’Italia risente di forti disparità di sviluppo fra E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola La popolazione e la rete urbana esse formano altrettante aree metropolitane, che integrandosi con le città vicine danno vita a grandi conurbazioni. Dopo la seconda guerra mondiale l’Italia cessò di essere una monarchia costituzionale e divenne una Repubblica parlamentare. Il capo dello stato viene eletto da camera e senato, che esercitano il potere legislativo, mentre il potere esecutivo spetta al governo, presieduto da un presidente del consiglio, nominato dal capo dello stato sulla base dell’esito delle elezioni. L’Italia è suddivisa in regioni, province e comuni. Le regioni sono 20, ciascuna delle quali dispone della facoltà di fare leggi valide in campi che riguardano l’amministrazione locale, fra cui scuola, sanità e polizia locale. Minori poteri spettano alle 109 province e agli oltre 8.100 comuni, che rappresentano le unità amministrative di minori dimensioni. Membro fondatore della Comunità economica europea, oggi divenuta Unione Europea, l’Italia partecipa a molti organismi internazionali, fra i quali l’ONU e la Nato. TEMA 1 UN'AREA aree forti, localizzate in massima parte nel Nord del paese, e aree deboli, concentrate soprattutto nel Centro-Sud e nelle isole. Tale divario riguarda anche la qualità della vita: nel Mezzogiorno, per esempio, sono peggiori la disponibilità di servizi sanitari, l’offerta ricreativa, i trasporti ecc. Ancora maggiori sono le disparità nel campo dell’occupazione. Nel Sud, in particolare, le imprese sono poche e quasi un quarto della popolazione è priva di lavoro. L'Italia nella storia E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola Come si è formato il nostro stato Lo stato italiano si costituì nel 1861 in seguito all’unificazione dei diversi stati in cui, per secoli, era rimasta divisa la nostra penisola. Il processo di formazione dello stato unitario fu lungo e continuò anche dopo il 1861, giungendo a compimento solo dopo la prima guerra mondiale. Queste le tappe: nel primo decennio dopo l’unità nazionale entrarono a far parte del territorio italiano lo Stato della Chiesa e il Veneto, mentre solo con la vittoria ottenuta contro l’impero austriaco, nel 1918, anche il Trentino-Alto Adige IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI e la provincia di Trieste diventarono italiani. L’Italia di allora aveva una superficie superiore a quella di oggi, perché a oriente i confini abbracciavano terre che vennero poi perse con la sconfitta subita nella seconda guerra mondiale. Fino ad allora, per esempio, facevano parte integrante del territorio italiano l’Istria e la città di Zara, in Dalmazia, ora incluse nella Croazia. Due stati nello stato Il territorio italiano comprende al suo interno due microstati. Con i suoi 0,44 km2 di superficie e 800 abitanti, la Città del Vaticano è il più piccolo stato del mondo. Comprende la basilica di San Pietro con la piazza antistante, i musei e i palazzi vaticani (la “Santa Sede”), in cui vivono il pontefice e le gerarchie cattoliche che dirigono gli organi centrali della Chiesa. Più esteso è San Marino (61 km2 e 30.000 abitanti), fra l’Emilia-Romagna e le Marche, il cui territorio comprende il monte Titano e un piccolo lembo della pianura sottostante. Questa repubblica, la più antica del mondo, ha stabilito con l’Italia STATI SIGNIFICATIVI un’unione monetaria e doganale e basa la sua economia sul turismo e sull’emissione di francobolli. Cerimonia di canonizzazione alla basilica di San Pietro, nella Città del Vaticano. Sulla facciata sono visibili le immagini di coloro che verranno dichiarati santi.