08/09/2016 Wurm e Nyman tra i protagonisti del festival Firenze

08/09/2016
Wurm e Nyman tra i protagonisti del festival Firenze Suona Contemporanea
Dal 14 al 30 settembre. Eventi a ingresso libero
Nona edizione per Firenze Suona Contemporanea, dal 14 al 30 settembre, il festival internazionale dedicato
alla musica del novecento e contemporanea coniugata all'arte visiva che, anche quest’anno, avrà prime
assolute e ospiti d’eccezione. L’artista austriaco Erwin Wurm presenterà in anteprima il progetto Fallen Falls,
una video installazione realizzata per l’occasione, con musica di Andrea Cavallari, eseguita dal vivo da
Klangforum Wien; Michael Nyman, in prima mondiale, porterà nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio WAR
WORK: 8 Songs with Film, una sua installazione con concerto live, mentre Roberto Fabbriciani e Giuliano
Scabia presenteranno un progetto su Luigi Nono.
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
“Il suono nel gesto”, come suggerisce il titolo del festival, diretto dal compositore italo-americano Andrea
Cavallari, vuole colpire l'immaginario con una proposta che non si accontenta di sentieri tradizionalmente
battuti: concerti e esposizione d'arte si uniscono in eventi che si pongono al confine fra dimensioni diverse,
sperimentando le inedite forme di accompagnamento reciproco fra la musica e l'immagine. Firenze Suona
Contemporanea conterà su scenografie straordinarie e insolite, luoghi storici e spazi museali della città come
il Tepidarium del Roster, il Museo Novecento, la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e Le Murate. Progetti Arte
Contemporanea.
Il festival è realizzato nell’ambito dell’Estate Fiorentina, in collaborazione con Museo Novecento, Fondazione
Berengo e Ernest von Siemens Music Foundation.
IL PROGRAMMA
Il programma di questa nuova edizione si inaugura il 14 settembre, ore 21, al Tepidarium del Roaster con
un’anteprima internazionale, un video-concerto che vede l'ensemble austriaco Klangforum Wien e il soprano
Giulia Peri interpretare Fallen Falls, opera video di Erwin Wurm, commissionata all’artista dal Festival,
concepita ai limiti del movimento per accompagnarsi alla musica, a sua volta ai limiti del suono, di Andrea
Cavallari. Si prosegue poi con musiche di Gerard Grisey e Beat Furrer: Vortex Temporum, del compositore
francese, capolavoro dai contorni netti e dalle sottigliezze ipnotizzanti, e Intorno al bianco, brano del
compositore austriaco, fondatore e direttore dei Klangforum, realizzato sempre per l’occasione e proposto in
prima mondiale alla presenza dell’autore.
Evento fra concerto e installazione, il 17 settembre alle Murate. Progetti Arte Contemporanea (ore 21), con
la musica contemplativa di Morton Feldman “For Philip Guston”, opera per pianoforte, celesta, flauti e
percussioni. Se, da un lato, costringe gli interpreti, FLAME Ensemble, a una performance continua di quattro
ore e mezza, dall'altro permette al pubblico di ribellarsi al suo ruolo di ascoltatore passivo - nelle intenzioni
del compositore americano, il pubblico è seduto di fronte a un quadro, ed è libero di far vagare lo sguardo fra
il tutto e le piccole parti.
Il 18 settembre, al Museo del Novecento si tiene un omaggio a Luigi Nono. Alle ore 18, Roberto Fabbriciani
e Giuliano Scabia raccontano i loro anni con il compositore veneziano. Segue, alle 21, un concerto, pensato
come retrospettiva su Luigi Nono, che ne indaga la poetica, fra sperimentazione e fragilità. Due frammenti di
opere, da Das atmende Klarsein (il respiro della chiarezza), e da La Fabbrica Illuminata, incorniciano il
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capolavoro per pianoforte e nastro magnetico dedicato a Pollini ...sofferte onde serene..., descrivendo un
panorama estetico che oscilla fra l'ispirazione dettata dalla riflessione politica e quella nata dalla meditazione
spirituale. Solisti d'eccezione, Roberto Fabbriciani al flauto basso, Silje Aker Johnsen soprano, e Ciro
Longobardi al pianoforte, svelano un trittico che ripercorre le ricerche di Nono nell'elettronica (curata da
Thorolf Thuestad).
La Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, il 20 settembre alle ore 21, ospita un’altra eccezionale prima mondiale,
WAR WORK: 8 Songs with Film di Michael Nyman che realizzerà dal vivo la colonna sonora. WAR WORK è
un’installazione formata da una serie di video basati su materiali d’archivio della Grande Guerra. Le immagini
dei corpi straziati dei soldati, girate in Gran Bretagna, Francia e Germania, si alternano ai filmati fanatici della
campagna di reclutamento, a immagini del movimento Dadaista e a testi di poeti espressionisti. Il film è
accompagnato da una colonna sonora appositamente scritta, a volte realizzata dal vivo dalla Michael Nyman
Band, altre volte registrata.
Le 8 Songs formano un ciclo di melodie che si ispirano a una serie di componimenti del poeta francese
Gaston de Ruyter dal titolo Chansons vieilles sur d'autres airs, ovvero Vecchie canzoni su altre arie. Vi sono
compresi testi di poeti della Prima guerra mondiale, tra cui David Bomberg, Isaac Rosenberg e Alfred
Lichtenstein. Questo “film con musica” ricorda le sonorizzazioni di film muti già realizzati da Nyman e, da un
punto di vista tematico, è legato ad alcune sue opere che hanno una prospettiva utilitaristica sul corpo, come
L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello e Facing Goya.
WAR WORK: 8 Songs with Film (2014) è stato diretto e composto da Michael Nyman, e curato da Max
Pugh, ma la versione in questa forma a sette schermi è la prima esecuzione mondiale. L’installazione video
sarà visibile al pubblico dal 21 al 23 settembre.
La sola serata del 19 settembre (ore 21), CinemAnemico, presso il Teatro di Settignano, in collaborazione
con Firenze Suona Contemporanea, presenterà la versione per cinema di WAR WORK (a uno schermo).
L’autore sarà presente.
Con Electronics & Flutes, il 21 settembre (ore 21), al Museo Novecento, prosegue il dialogo fra la
dimensione acustica e quella elettronica. Interprete magistrale di questo appuntamento è Michele Marasco,
primo flauto dell'ORT e solista nelle più importanti sale da concerto in Europa e in America, accompagnato
dai giovani flautisti Rebecca Asso e Francesco Gatti e da Michele Greco all'elettronica. In programma titoli
che, non a caso, evocano le nuove estetiche del flauto - Density 21.5 di Varèse, Organum II di Antonioni,
Sistema di Gatti e infine Musica su due dimensioni di Maderna - con musiche stratificate sia nel timbro che
nella architettura compositiva, tanto da suggerire un Rinascimento in chiave elettronica di questo strumento
dalla storia antichissima.
Il 23 Settembre, ore 21, sempre al Museo Novecento, il concerto per soprano e pianoforte è affidato alla
voce di Karina Oganjan - soprano lettone di origini armene, apprezzata interprete sia di musica
contemporanea che di musica popolare - e alle mani della pianista e compositrice Luisa Valeria Carpignano.
Un’occasione unica per ascoltare un repertorio vocale in sei diverse lingue (fra cui russo, ungherese e
armeno), un percorso originalissimo che da Schönberg arriva alle tradizioni popolari dell'Ungheria e
dell'Armenia, reinterpretate da Bartòk e da Komitas; tocca poi un gioiello della produzione di Sostakovic – il
ciclo Satires, e prosegue con Stripsody della Berberian, Banshee di Cowell, Bacchanale di Cage, per finire
con le canzoni popolari di Berio.
Dal 24 (vernissage ore 18) fino al 28 settembre alle Murate. Progetti Arte Contemporanea verrà presentata
l’installazione video Inspector Sorrow della video-artista iraniana Negin Sharifzadeh.
Il festival si chiude il 29 Settembre nel Semiottagono delle Murate (due spettacoli ore 19, ore 21.30) con una
produzione italo-inglese, un’altra prima assoluta, ad alto tasso di sperimentazione, dedicato alla vita e alle
vicende travagliate della poetessa milanese Alda Merini, La pazza della porta accanto. Ispirata dall'omonimo
libro, rivive la follia, la tragica esperienza del manicomio - subita fino all'elettroshock - ma anche gli amori e gli
affetti personali, osservati dalla sensibilità intellettualmente vivacissima della poetessa. L'allestimento si
colloca ai confini fra la dimensione teatrale, quella musicale e quella della performance, rimanendo “dramma”
in senso ampio di grande intensità. In scena il talento di Alwynne Pritchard, artista eclettica, performer
trascinante dal curriculum internazionale, le musiche sono di Andrea Cavallari, col supporto di Michele Greco
all'elettronica.
http://www.firenzesuonacontemporanea.it/it/
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