SCHEDA sulla TECNICA di GESTIONE COLTURALE dell’INSALATA e della RUCOLA LA COLTIVAZIONE 1. Lavorazioni del terreno La lavorazione principale deve favorire lo sviluppo dell’apparato radicale della pianta nel suolo senza alterare la struttura del terreno e le sue condizioni chimico-fisiche. Il terreno per l’impianto deve essere preparato prima con aratura a doppio strato. A queste operazioni seguono una fresatura superficiale di 20 cm; eventuale disinfezione con impiego di fumiganti consentiti, con vapore surriscaldato oppure con solarizzazione. Le operazioni di impianto avvengono in relazione alle condizioni climatiche, tra la fine di agosto e la metà di settembre per la coltura invernale, tra la metà di e la fine di agosto per la coltura autunnale in serra; tra l’inizio di aprile e la fine di giugno per la coltura in pieno campo. 2. Concimazione La concimazione all’impianto prevede l’impiego di ammendanti organici e concimi minerali, con un apporto di N non superiore a 150 kg/ha, secondo le pratiche tradizionali e le indicazioni agronomiche emergenti dalle analisi chimico fisiche del terreno, che devono essere effettuate almeno ogni 2-3 anni. Per quanto riguarda le esigenze nutritive, in ordine di importanza riguardano azoto, potassio,fosforo e calcio. L’azoto esalta il vigore vegetativo ; la carenza di calcio, nelle lattughe, aumenta la suscettibilità alla bordatura della foglia (tip burn). 3. Epoca e sesti di impianto La scelta dell’epoca d'impianto avviene considerando le esigenze termiche della coltura e i parametri climatici del periodo nel quale la lattuga svolgerà il suo ciclo (trapianti in pieno campo:a partire da settembre; in serra: a partire da fine ottobre). Per preservare le risorse presenti nel terreno (acqua, elementi nutritivi), è opportuno non impiantare la coltura con una densità elevata. Questo permette anche di creare condizioni di maggiore aerazione tra le piante e quindi un microclima sfavorevole allo sviluppo di patogeni. La densità massima consigliata di impianto è di 12 piantine per m2, che possono variare da 10-12 per quanto riguarda la serra e 12-14 per quanto riguarda il pieno campo, secondo i sesti di impianto tradizionali: file binate con intervalli di 25 -30 cm tra le file, con un di stanziamento di 20 – 30 cm lungo la fila. La rucola viene invece seminata in file binate da 18 cm, la densità colturale ottimale è di 200-300 piante per m2 , da fine estate all’autunno (semina autunnale), per portare la raccolta fino alla primavera. 4. Interventi colturali Le piantine di lattuga in cubetto di torba pressata vengono trapiantate manualmente in terreno preparato a prode rialzate, in modo da evitare ristagni di acqua. La coltura della lattuga non richiede operazioni colturali particolari 5. Irrigazione Un’adeguata gestione delle risorse idriche è fondamentale per la coltivazione della lattuga . Un eccesso di acqua può provocare danni di asfissia radicale alla coltura, e favorire lo sviluppo incontrollato di patogeni; uno stress idrico causa uno squilibrio idrico dei tessuti, con gravi conseguenze sull’intera fisiologia della pianta quali blocco della fotosintesi, aumento eccessivo della temperatura, squilibrio nutrizionale. Per assicurare alla coltura della lattuga un rifornimento adeguato al suo fabbisogno idrico occorre utilizzare tecniche agronomiche che consentano di limitare le perdite di acqua dal terreno (aratura a doppio strato, controllo delle infestanti, densità di impianto) e di ottimizzare le tecniche irrigue. In inverno l’acqua non deve essere somministrata negli stadi subito successivi al trapianto poiché raffredda il terreno, rallentando l’accrescimento, impedendo all’apparato radicale di approfondirsi e favorendo le infezioni fungine alle radici. L’irrigazione viene eseguita secondo le necessità stagionali. I sistemi irrigui adottati possono essere ad aspersione nei primi stadi vegetativi o localizzata a microportata (per quanto riguarda la rucola). SCHEDA TECNICA sulla DIFESA FITOSANITARIA dell’INSALATA e della RUCOLA Avversità Parassiti fungini Tipologia Crittogame Virosi Alterazioni fogliari Malattia Marciumi da vivaio Agente Coltura Pythium sp., Rhizoctonia Insalata, rucola solani Peronospora Bremia lactucae Insalata Alternariosi Alternaria porri f. sp. Insalata cichorii Antracnosi Marssonina panattoniana Insalata Muffa grigia Botrytis cinerea Insalata, rucola Cercosporiosi Cercospora longissima Insalata Sclerotinia Sclerotinia sclerotiorum, Insalata, rucola Sclerotinia minor Ruggine bianca Albugo candida Rucola (domestica) Avvizzimento maculato TSWV Insalata del pomodoro Causate da patogeni Insalata, rucola fungini o batteri Parassiti animali Tipologia del danno Vettori di virus; Asportazione di tessuti vegetali Lesioni alle radici Lesioni alle foglie Sviluppo di fumaggini Parassiti animali tripidi (Franklinella occidentalis) piralide (Ostrinia nubilalis), nottue (Heliotis armigera) elateridi (Agriotes spp.), nematodi galligeni minatrice americana (Liriomyza trifolii), minatrice sudamericana (Liriomyza huidobrensis), tignola (Plutella xylostella) afide verde del pesco (Myzus persicae) Coltura Insalata Insalata, rucola Insalata, rucola Insalata, rucola Insalata, rucola