COMUNICATO STAMPA Corsa contro il tempo per salvare una neonata colpita da grave cardiopatia congenita Salvata alle Scotte dalle équipe di Emodinamica e Cardiologia Ospedaliera Corsa contro il tempo per salvare una neonata venuta alla luce a Pontedera. Nella giornata di domenica 27 agosto la piccola, subito dopo il parto, è diventata cianotica e le sue condizioni si sono aggravate. Trasportata d’urgenza in elisoccorso al policlinico Santa Maria alle Scotte è stata stabilizzata dai medici della Terapia Intensiva Neonatale che hanno subito allertato i cardiologi ospedalieri. “La diagnosi – spiega il dottor Carlo Pierli, responsabile dell’U.O.S. Diagnostica e terapia cardiopatie congenite – è stata subito quella di trasposizione delle grandi arterie, una malformazione incompatibile con la vita poiché non consente al sangue di mescolarsi”. Il cuoricino della piccola paziente infatti, è nato con i grossi vasi invertiti per cui quando, subito dopo la nascita, il dotto che mette in comunicazione la parte destra e sinistra del cuore nella vita fetale si è chiuso, i vasi invertiti hanno impedito al sangue di ossigenarsi. “Si tratta di una grave cardiopatia cianotica – prosegue Pierli – che richiede un intervento immediato con farmaci specifici per ripristinare il flusso del sangue attraverso il dotto.” Subito dopo la terapia, che ha garantito la sopravvivenza della neonata, è stato nuovamente allertato l’elisoccorso per il trasporto all’ospedale di Massa Carrara, presso il centro di riferimento regionale per la cardiochirurgia pediatrica, dove è stato immediatamente aperto il setto interatriale del cuore, permettendo al sangue di mescolarsi ed ossigenarsi. “E’ stata una vera e propria staffetta tra le diverse strutture regionali, l’elisoccorso e i reparti del nostro ospedale – conclude Pierli – dove queste particolari malformazioni sono individuate e curate grazie alla stretta collaborazione tra l’Emodinamica, diretta da Achille Bravi, e la Cardiologia Ospedaliera, diretta da Roberto Favilli, con l’ausilio del dottor Stefano Lunghetti”. La piccola paziente, ormai salva, sarà nuovamente operata tra due settimane presso il centro regionale.