COMUNICATO STAMPA Eccezionale lavoro di squadra per salvare la vita di una neonata prematura. La piccola è stata dimessa: nata sotto i 750 grammi, oggi pesa poco più di 3 kg, sta bene e mangia da sola Ottimo risultato del Dipartimento Materno-Infantile del policlinico Santa Maria alle Scotte E’ proprio vero che l’unione fa la forza e, in questo caso, la collaborazione di tanti professionisti del Dipartimento Materno-Infantile delle Scotte ha salvato la vita ad una mamma e alla sua neonata, nata prematuramente in condizioni critiche e operata due volte, con un peso inferiore ai 750 grammi. Il lungo percorso della bambina è iniziato 4 mesi fa quando, a causa della temuta influenza da virus H1N1, la mamma ha partorito in urgenza e prematuramente, con grande collaborazione da parte dei professionisti dell’Ostetricia e Ginecologia, diretta da Felice Petraglia e del Dipartimento di Rianimazione, diretto da Pierpaolo Giomarelli. La bambina è stata affidata ai professionisti esperti della Terapia Intensiva Neonatale, diretti da Franco Bagnoli ma le sue condizioni erano piuttosto critiche a causa di un serio problema intestinale. “Abbiamo operato la piccola direttamente in Terapia Intensiva – spiega il professor Mario Messina, direttore della Chirurgia Pediatrica – grazie alla dedizione e collaborazione di tutti, in particolare di anestesisti e infermieri specializzati nella gestione delle emergenze neonatali”. Il primo intervento ha permesso di risolvere una necrosi intestinale, il secondo intervento ha consentito di ricanalizzare l’intestino. Il successivo ricovero nella Pediatria Neonatale, diretta da Giuseppe Buonocore, ha permesso alla bimba di stabilizzarsi. “Finalmente la piccola è stata dimessa – aggiunge il professor Messina – anche se è venuta alla luce 4 mesi fa è come se fosse nata oggi, pesa poco più di 3 chili, può mangiare da sola e sta bene. Siamo felici e orgogliosi del risultato raggiunto, frutto della collaborazione di tutti. Capita sempre più spesso di operare bambini che pesano meno di 750 grammi e sono interventi molto complessi. Negli ultimi 3 anni abbiamo operato 10 casi del genere ed è sempre un impegno professionale ed emotivo immenso. La microchirurgia su corpicini così piccoli è la nuova frontiera del nostro lavoro ed è anche come entrare a far parte della famiglia del bimbo”.