Modelli di insegnanti a confronto

Modelli di insegnanti a
confronto
L’insegnante culturale
 Obiettivi dell’I.C.: trasmettere il patrimonio culturale,
garantire la continuità della tradizione
 Origini: la formazione aristocratica nella Grecia
arcaica, la figura del precettore
 Idea della formazione aristocratica: strumento per
realizzare il pieno sviluppo umano, la perfezione
dell’uomo
 La formazione aristocratica come formazione di casta
L’insegnante culturale
 Il ruolo della tradizione: l’autorità di testi, canoni,
autori trasmessa tramite una didattica frontale basata
sul primato del contenuto sulle esigenze degli alunni
 Il successo dell’I.C., dalla pedagogia greca a quella
degli Stati nazionali europei, dal declino dell’IC nella
scuola democratica di massa al suo ritorno in tempi di
crisi economica
 Attualità del modello culturale: l’importanza della
preparazione culturale del docente
L’insegnante culturale
 La questione dei canoni culturali
 La funzione culturale dell’insegnante contemporaneo:
produrre insieme agli allievi una cultura all’altezza
della situazione contemporanea
L’insegnante competente
 Un modello attuale che rappresenta uno standard
contemporaneo
 Le origini: i Sofisti, dall’educazione alla virtù della
formazione aristocratica all’insegnamento di
competenze, i canoni di riferimento come strumenti
di apprendimento
 La tradizione didattica gesuitica: un’organizzazione
moderna dell’insegnamento
L’insegnante competente
 Il primato della razionalità tecnica: utilità ed efficacia
dell’insegnamento
 Il primato dell’approccio scientifico all’insegnamento:
sistematicità, intersoggettività, evidenza empirica
 Il primato dell’istruzione sull’educazione, le discipline
come strumenti per formare competenze spendibili
nel mercato del lavoro
 Il primato della didattica come tecnica
L’insegnante competente
 L’importanza della formazione delle competenze
professionali riflette il canone pedagogico
contemporaneo, un canone fortemente influenzato
dall’economia
 L’istruzione come strumento per produrre reddito
all’interno di una società stratificata in base alle
funzioni professionali
L’insegnante competente
 Le interferenze ideologiche: il neoliberismo, il primato del
mercato sulla società, la concorrenza economica come
criterio regolatore delle dinamiche sociali, la riduzione
dell’intervento statale, il declino del welfare state
 Il neoliberismo in ambito scolastico tra innovazione e
ritorno al passato: la scuola azienda, la competizione tra
scuole, il primato della qualità organizzativa, genitori e
alunni come clienti e consumatori, la formazione come
servizio,
L’insegnante competente
 Un approccio scientifico all’insegnamento, il primato
delle competenze didattiche, della programmazione e
della valutazione, la logica dell’indagine scientifica
 Il ruolo delle scienze dell’educazione e della comunità
scientifica di riferimento
 I rischi dell’approccio scientifico all’insegnamento:
es., valutazione oggettiva o selezione scientifica?
L’insegnante consapevole
 Le origini: Socrate, chi può essere educato e perché? Oltre
la formazione aristocratica e a pagamento, l’alunno non è
un vaso vuoto da riempire, la formazione per il bene
comune
 Perché insegnare: autonomia del soggetto che apprende e
desiderabilità sociale degli apprendimenti
 L’autonomia come consapevolezza della dipendenza
 La desiderabilità sociale degli apprendimenti come armonia
tra realizzazione individuale ed esigenze sociali
L’insegnante consapevole
 Conformismo e individualismo nella formazione
dell’uomo contemporaneo
 Conformismo: annichilimento dell’individuo tramite la
paura o il condizionamento
 Individualismo: esaltazione dell’individuo, narcisismo,
egocentrismo, competitività
 L’industria culturale esalta entrambe le dimensioni
attraverso la moda, la musica, il cinema,
l’arredamento, lo sport, ecc.
L’insegnante consapevole
 La formazione del consumatore ad opera dell’industria
culturale è precoce e intensa con effetti duraturi nei
comportamenti dei bambini
 L’insegnante consapevole comprende i comportamenti
degli alunni e dei loro genitori mettendoli in relazione con il
più ampio contesto sociale cui appartengono
 La funzione dell’insegnante consapevole è dunque quella
di favorire l’emancipazione del soggetto in formazione
L’insegnante consapevole
 Lo sguardo dell’I. Consapevole passa continuamente
dal contesto sociale a quello scolastico, dalla scuola
alla classe, dal gruppo classe all’individuo, alla ricerca
di una possibile coerenza tra loro
L’insegnante consapevole
 I principi didattici di una formazione consapevole
 1) il primato della didattica indiretta, la progettazione
del contesto scolastico, dell’ambiente educativo di
apprendimento, dei tempi, degli spazi, delle relazioni
(la giornata scolastica, la settimana, l’anno scolastico)
 2) L’importanza delle dinamiche interne al gruppo dei
docenti
L’insegnante consapevole
 3) la costruzione attiva e consapevole di conoscenze e
competenze da parte degli alunni
 4) la cooperazione come occasione per integrare
aspetti cognitivi e aspetti sociali