17. I nazionalisti - Dipartimento di Scienze Politiche

I nazionalisti

Probabilmente l’idea politica più
universale della storia degli ultimi due
secoli:
1. Sviluppo ininterrotto sino a oggi (esempi
innumerevoli)
2. Vastità geografica enorme
 non solo i grandi paesi:
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Danimarca dopo la guerra dei ducati del 1862
Irlanda
Alsazia
Paesi Bassi
Catalogna
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3. Cresce soprattutto nelle aree dai confini
elastici
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Austria-Ungheria
Balcani
Impero Russo
Balcani
Italia
Germania
persino la Svezia dopo la secessione norvegese
del 1905
4. Enorme sviluppo nei paesi extra-europei:
 Es. rivolta dei Boxers, 1900
I nazionalisti
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Non l’ultima ondata
 un fenomeno trasversale che si mescola a tutte le
correnti precedenti
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Anche qui idea politica
 pietismo; romanticismo
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ma anche problema sociale
 interessi economici:
○ Zollverein, Italia

Tuttavia, politicamente indeterminato:
 può essere di destra come di sinistra
I nazionalisti
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Ambivalenti sono infatti le sue origini:
A. la rivoluzione:
○ Prima, adesione alla corona:
 al lealismo dinastico si sostituisce un sentimento collettivo
(esempio degli inni nazionali)
○ La guerra rivoluzionaria diviene guerra ideologica
 crociata che divide tutte le società sulla base del principio
nazionale
- diritto dei popoli, liberazione dei popoli oppressi
○ La guerra rivoluzionaria diviene guerra popolare:
 il cittadino-soldato; la nazione in armi
○ Le relazioni internazionali su basano ora sul principio
della sovranità nazionale
I nazionalisti
B. L’anti-rivoluzione:
○ La tradizione del pietismo e del
romanticismo (tradizione, storia, lingua,
religione)
○ La lotta contro Napoleone (Spagna, Tirolo,
Russia, Germania):
 Lipsia 1813 “Battaglia delle nazioni”
I nazionalisti
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Dunque radici di sinistra e di destra assieme
che si intersecano:
 chi vuole proseguire il messaggio rivoluzionario
 chi vuole tornare a una società tradizionale
○ L’idea volontaristica di nazione:
 “il plebiscito di ogni giorno” (Renan)
 condividere valori comuni di cittadinanza
○ L’idea immanentistica di nazione:
 nascita, lingua, storia, religione
○ Il primo modello è prevalente in Francia
○ il secondo in Germania
○ ma spesso essi si intrecciano (es. la stessa
Marsigliese)
 https://youtu.be/TF_9zuCB_BI
I nazionalisti
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Il problema storico: le nazioni fanno gli
Stati o gli Stati le nazioni?
• Le due interpretazioni prevalenti degli storici:
A.
interpretazione marxista: Gellner; Anderson,
Hobsbawm:
• nazionalismo come “invenzione”, bisogno indotto dall’alto,
• strumento di governo (l’invenzione della tradizione; “comunità
immaginarie”)
B.
interpretazione Mosse:
• nazionalismo come risposta a bisogni, fatto anche spontaneo dal
basso
• il principio della “volontà generale” (Rousseau): come va intesa?
Democrazia rappresentativa / Democrazia comunitaria
• la religione della nazione (templi, monumenti, riti, feste)
I nazionalisti
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Fino al 1830 prevale un movimento delle
nazionalità che si ispira a un modello
liberale:
 i patrioti sono liberali (Francia, Belgio, Italia,
Germania, Russia)
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Fra il 1830 e il 1848 prevale un modello
democratico
 destinato però a cocenti fallimenti (Mazzini,
Francoforte, Kossuth)
I nazionalisti
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Fra il 1848 e il 1870 il mezzo principale dei
movimenti nazionali non sono più
l’agitazione politica o l’insurrezione, ma le
alleanze, la diplomazia, la guerra
Dopo il 1870:
 nuove rivalità (panslavismo, pangermanesimo)
 soprattutto movimento nazionale xenofobo ed
esclusivo
 polemico con l’internazionalismo socialista
(Francia)
 strumento della politica di governo
(imperialismo popolare di Disraeli)
I nazionalisti
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Dopo il 1914:
 in Europa nazionalismo radicale e integrale
 nei continenti extraeuropei nazionalismo
democratico
○ Sun-Yat-Sen
○ Gandhi
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Dopo il 1917:
 socialista
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Dopo il 1945:
 anche comunista
Sun-Yat-Sen