1F SCIENZE - Liceo Scientifico Talete

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “TALETE”
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SCIENZE NATURALI
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
CLASSE: 1 SEZ. F (LICEO SCIENTIFICO TRADIZIONALE – NUOVO ORDINAMENTO)
DOCENTE: PROF.SSA ALESSANDRA TOMEI
Libro di testo in adozione:
Scienze della Terra – E. Lupia Palmieri, M. Parotto “Osservare e capire # la Terra con Chimica” Ed. Zanichelli
Premessa
In base al nuovo ordinamento e sulla base di quanto stabilito in sede di Dipartimento di Scienze, lo studio
delle Scienze Naturali, nel primo anno del primo biennio, prevederà tematiche di Scienze della Terra e contenuti
fondamentali di Chimica necessari per lo studio dei fenomeni naturali.
Situazione di partenza
La classe è composta da 25 alunni (17 ragazzi e 8 ragazze). Lo stato attuale di conoscenza della classe,
ancora superficiale (visto l’esiguo monte ore settimanale previsto per l’insegnamento delle Scienze naturali nel
primo biennio) consente, in ogni caso, di evidenziare, sulla base dell’attività didattica svolta, che il livello generale
delle conoscenze scientifiche è disomogeneo. Alcuni studenti sembrano avere carenze nelle conoscenze di base di
tipo logico-matematico, mentre alcuni altri sembrano manifestare spiccata curiosità e intuito.
Diverso è l’impegno nello studio individuale. Alcuni studenti si applicano con costanza allo studio dei
contenuti disciplinari, consolidando in modo graduale le proprie conoscenze e competenze e partecipando perciò in
modo consapevole alle lezioni, mentre altri studiano in modo più discontinuo e meno proficuo.
Soddisfacente è, al momento, l’interesse per i contenuti disciplinari, il che lascia prevedere, superate le
prime difficoltà iniziali, la possibilità di svolgere un’efficace attività formativa nel corso dell’anno scolastico.
Da un punto di vista disciplinare gli studenti, pur mostrando una certa vivacità, hanno generalmente un
comportamento corretto, dimostrando di avere rispetto nei confronti dell’insegnante e dei compagni di classe e
consentendo un sereno svolgimento dell’attività didattica durante le ore di lezione.
Obiettivi generali della disciplina
Si cercherà di esporre gli argomenti in modo da sviluppare negli studenti la consapevolezza che ogni
ipotesi, teoria o legge che si andrà ad apprendere è conseguenza di dati raccolti in esperimenti e di fenomeni
osservati sistematicamente, e che la validità di tali ipotesi, leggi o teorie può essere smentita da nuove scoperte ed
esperimenti. Si cercherà cioè di dimostrare il modo in cui si realizza il progresso scientifico nelle scienze
sperimentali e i metodi di cui esse fanno uso (osservazione, misura, formulazione di ipotesi e loro verifica,
formulazione di leggi).
A questo scopo si cercherà, anche per connettere conoscenze e rafforzare l’apprendimento, di proporre agli
studenti collegamenti dei contenuti teorici proposti a fenomeni della realtà quotidiana e di verificare gli stessi,
laddove possibile e compatibilmente con l’esiguo monte ore previsto, con attività di laboratorio.
Obiettivi specifici e contenuti disciplinari
Gli obiettivi formativi ed educativi della disciplina, nel primo anno di studio delle Scienze naturali,
possono così essere delineati:
 Sviluppo di una positiva partecipazione al lavoro scolastico attraverso un metodo di lavoro basato sulla ricerca e
sulla collaborazione.
 Sviluppo di un’adeguata consapevolezza e valorizzazione delle proprie capacità, e di capacità di
autovalutazione, per promuovere il miglioramento di sé e facilitare la correzione dei propri errori.
 Acquisizione della capacità di adattarsi a situazioni nuove e di flessibilità nell'affrontare problemi in situazioni
sempre nuove.
 Sviluppo della capacità di elaborare in modo autonomo i contenuti della lezione, riportandoli in forma di
appunti ben organizzati e facilmente leggibili.
 Acquisizione di un corretto metodo di studio dei contenuti scientifici, che comprenda sempre un preliminare
studio teorico e una successiva fase di verifica della comprensione attraverso l’ordinato svolgimento di esercizi
applicativi.
 Acquisizione e il corretto uso di un linguaggio specifico e rigoroso relativo alle prime nozioni di Chimica e ai
contenuti proposti di Scienze della Terra.
 Sviluppo della capacità di analizzare un testo individuando ed interpretando i nuclei essenziali.
 Acquisizione delle capacità di elaborare schemi corretti, completi ed esemplificativi dei principali argomenti
oggetto di studio.
 Sviluppo della capacità di comunicare i risultati riguardanti le caratteristiche studiate attraverso forme di
espressione orale, scritta e grafica.
 Acquisizione progressiva della consapevolezza della unitarietà dei saperi scientifici e della loro continua
evoluzione.
 Acquisizione della capacità di rilevare, descrivere, rappresentare e spiegare le caratteristiche fondamentali della
materia, oggetto di studio della Chimica.
 Acquisizione della capacità di rilevare, descrivere, rappresentare e spiegare le caratteristiche fondamentali del
sistema Terra ai diversi livelli: geologico, idrologico, etc.
Vengono elencati di seguito i contenuti (quelli sottolineati corrispondono ai contenuti minimi, concordati a livello
di Dipartimento) che s’intende proporre alla classe con riferimento, in particolare, agli obiettivi di apprendimento
in termini di abilità e competenze. Verranno proposte, ad inizio anno scolastico, tematiche preliminari generali con
l’obiettivo di fondare un metodo di studio basato sulla sperimentazione (proprietà della materia, grandezze fisiche e
loro misura, errori di misura, ecc.), cui seguiranno i primi contenuti di Chimica. Si passerà quindi allo studio dei
contenuti di Scienze della Terra, avendo cura di trattare con maggiore approfondimento, rispetto a quanto previsto
nelle Indicazioni nazionali, gli argomenti di Astronomia che gli studenti di nuovo ordinamento non avranno più
occasione di affrontare nel corso del loro percorso di studio liceale e che, di solito, sono per loro di grande
interesse.
CONOSCENZE
OBIETTIVI DIDATTICI (ABILITÀ, COMPETENZE)
CHIMICA
MODULO 1
INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLE SCIENZE DELLA
TERRA E DELLA CHIMICA
-I
CAMPI DI STUDIO E DI APPLICAZIONE DELLE
SCIENZE
DELLA
DELLA CHIMICA
TERRA
E
- RICONOSCERE L’IMPORTANZA DEL METODO SPERIMENTALE
- IL METODO COMUNE ALLE SCIENZE SPERIMENTALI
- LE DIVERSE COMPONENTI DEL SISTEMA TERRA
MODULO 2
CONOSCENZE DI BASE PER LE SCIENZE NATURALI
- COMPRENDERE DATI ESPRESSI SOTTO FORMA DI
- IL LINGUAGGIO MATEMATICO DI BASE E LA NOTAZIONE SCIENTIFICA
PROPORZIONI, FRAZIONI E GRAFICI
- LE UNITÀ DI MISURA NEL SISTEMA INTERNAZIONALE
- UTILIZZARE LA NOTAZIONE SCIENTIFICA
- LE GRANDEZZE FISICHE: MASSA, PESO, DENSITÀ, PRESSIONE, ENERGIA,
- DISTINGUERE LE GRANDEZZE INTENSIVE ED
CALORE E TEMPERATURA
- PRINCIPALI STRUMENTI E TECNICHE DI MISURAZIONE
- GLI ERRORI DI MISURA
RAPPORTI,
ESTENSIVE,
FONDAMENTALI E DERIVATE
- ASSOCIARE A CIASCUNA GRANDEZZA L’UNITÀ DI MISURA
APPROPRIATA
- DESCRIVERE LE PRINCIPALI GRANDEZZE FISICHE CHE SERVONO A
DESCRIVERE LA MATERIA E A CARATTERIZZARLA
- RAGIONARE CON GLI ORDINI DI GRANDEZZA
- SAPER INDIVIDUARE RELAZIONI DI PROPORZIONALITÀ DIRETTA E
INVERSA FRA GRANDEZZE
- UTILIZZARE
STRUMENTI DI MISURA E SAPER ESEGUIRE MISURE
DIRETTE E INDIRETTE
MODULO 3
MATERIA ED ENERGIA
- CONCETTO DI SISTEMA
- GLI STATI FISICI DELLA
MATERIA E I PASSAGGI DI STATO: DESCRIZIONE
MACROSCOPICA E PARTICELLARE
- DESCRIVERE GLI STATI FISICI DELLA MATERIA E I PASSAGGI DI STATO
- LA
DAL PUNTO DI VISTA MACROSCOPICO E MICROSCOPICO
- ILLUSTRARE I DIVERSI TERMINI CON CUI SI CLASSIFICA LA MATERIA,
SAPENDO INDIVIDUARE LE DIFFERENZE FRA I DIVERSI TIPI DI SISTEMA
- LE TRASFORMAZIONI FISICHE E CHIMICHE DELLA MATERIA
- L’ENERGIA E LE SUE TRASFORMAZIONI
MATERIALE A LIVELLO MACROSCOPICO E PARTICELLARE
- DESCRIVERE LE TECNICHE DI SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DEI
MISCUGLI
- DISTINGUERE I FENOMENI FISICI DAI FENOMENI CHIMICI
- ILLUSTRARE LE DIVERSE FORME DI ENERGIA ED ANALIZZARE LE
POSSIBILI TRASFORMAZIONI ENERGETICHE
CLASSIFICAZIONE DELLA MATERIA: SOSTANZE PURE ELEMENTARI E
COMPOSTE, MISCUGLI OMOGENEI ED ETEROGENEI
- I METODI DI SEPARAZIONE DEI MISCUGLI
- LE PARTICELLE CHE COSTITUISCONO LA MATERIA: ATOMI, MOLECOLE, IONI
MODULO 4
LE PARTICELLE DELLA MATERIA
-
LA TEORIA ATOMICA DI DALTON
LA TEORIA CINETICO-MOLECOLARE
PARTICELLE SUBATOMICHE: ELETTRONI, PROTONI, NEUTRONI
LA STRUTTURA DELL’ATOMO: MODELLO ATOMICO DI THOMPSON
RUTHERFORD
- CENNI AI LEGAMI CHIMICI: LEGAME COVALENTE, IONICO, METALLICO
- LA MOLECOLA DELL’ACQUA: STRUTTURA E PROPRIETÀ
- SAPER
UTILIZZARE UN MODELLO PER DESCRIVERE UN FENOMENO
REALE
E
- DESCRIVERE LA STRUTTURA DELL’ATOMO E LE SUE PROPRIETÀ
- SPIEGARE LE PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DELLA MATERIA
MEDIANTE IL MODELLO ATOMICO
- RICONOSCERE L’APPLICAZIONE DEL METODO
ESPERIMENTI DI THOMPSON E RUTHERFORD
SCIENTIFICO NEGLI
SCIENZE DELLA TERRA
MODULO 5
L’AMBIENTE CELESTE: L’UNIVERSO E IL SISTEMA
SOLARE
- LA SFERA CELESTE, LE COSTELLAZIONI E LE COORDINATE CELESTI
- LE STELLE E LE LORO CARATTERISTICHE
- FORMAZIONE STELLARE ED EVOLUZIONE DI UNA STELLA
- LE GALASSIE E LE CARATTERISTICHE DELLA NOSTRA GALASSIA
- LA LEGGE DI HUBBLE E L'ORIGINE DELL'UNIVERSO
- IL SOLE: STRUTTURA, COMPOSIZIONE E ORIGINE
- I PIANETI DEL SISTEMA SOLARE: I PIANETI TERRESTRI E GIOVIANI
- LE LEGGI CHE REGOLANO IL MOTO DEI PIANETI
- DESCRIVERE
LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE STELLE E
DELLE GALASSIE
- STABILIRE LA LUMINOSITÀ RELATIVA DI DUE STELLE CONOSCENDO
LA LORO MAGNITUDINE APPARENTE
- SAPER SPIEGARE IL PROCESSO DI FORMAZIONE DI UNA STELLA
- CONOSCERE LE FASI EVOLUTIVE SUCCESSIVE ALLA FASE STABILE DI
VITA DI UNA STELLA
- DESCRIVERE IL MODELLO DELL’UNIVERSO INFLAZIONARIO
ILLUSTRARE LA STRUTTURA INTERNA DEL SOLE
- CONOSCERE L’ORIGINE E I DIVERSI CORPI DEL SISTEMA SOLARE E
INDIVIDUARE LE DIFFERENZE TRA PIANETI TERRESTRI E GIOVIANI
- ENUNCIARE LE LEGGI CHE REGOLANO IL MOTO DEI PIANETI
MODULO 6
LA TERRA
- LA FORMA E LE DIMENSIONI DELLA TERRA
- IL RETICOLATO GEOGRAFICO E LE COORDINATE GEOGRAFICHE
- IL MOTO DI ROTAZIONE DELLA TERRA ATTORNO AL PROPRIO
ASSE E LE
PRINCIPALI CONSEGUENZE
- IL
MOTO DI RIVOLUZIONE DELLA
PRINCIPALI CONSEGUENZE
- L’ALTERNANZA DELLE STAGIONI
- I MOTI MILLENARI DELLA TERRA
MODULO 7
TERRA
ATTORNO AL
SOLE
E LE
- DESCRIVERE L'EFFETTIVA FORMA E LE DIMENSIONI DELLA TERRA.
- INDIVIDUARE LA POSIZIONE DI UN OGGETTO SULLA SUPERFICIE
TERRESTRE ATTRAVERSO LE SUE COORDINATE GEOGRAFICHE.
- PORRE IN RELAZIONE I MOTI DELLA TERRA CON LE RISPETTIVE
CONSEGUENZE.
- INDIVIDUARE LE ZONE ASTRONOMICHE SU UN PLANISFERO.
- PORRE IN RELAZIONE MOTI LUNARI E RELATIVE CONSEGUENZE.
- ESPORRE LE DIVERSE IPOTESI SULL’ORIGINE DELLA LUNA
L’ATMOSFERA
- L’ATMOSFERA: COMPOSIZIONE, ORIGINE E STRUTTURA
- IL RISCALDAMENTO TERRESTRE: IL BILANCIO TERMICO GLOBALE E
L’EFFETTO SERRA
- LA TEMPERATURA DELL’ATMOSFERA E I FATTORI CHE LA CONDIZIONANO
- L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO E IL BUCO NELL’OZONOSFERA
- LA PRESSIONE ATMOSFERICA E I VENTI
- LA CIRCOLAZIONE GENERALE DELL’ATMOSFERA
- I FENOMENI METEOROLOGICI E LE LORO CAUSE
- LA DEGRADAZIONE METEORICA: DEGRADAZIONE FISICA E CHIMICA DELLE
-
ILLUSTRARE LA COMPOSIZIONE E LA SUDDIVISIONE
DELL’ATMOSFERA
- ILLUSTRARE IL BILANCIO TERMICO DEL PIANETA E IL FENOMENO
DELL’EFFETTO SERRA
- INDIVIDUARE LE CAUSE DEL FENOMENO DEL RISCALDAMENTO
GLOBALE E DELLA RIDUZIONE DELL’OZONOSFERA
- DESCRIVERE IL PROCESSO DI FORMAZIONE E SVILUPPO DEI CICLONI
TROPICALI ED EXTRATROPICALI
-VALUTARE LE DIFFERENZE DELLA PRESSIONE ATMOSFERICA
-VALUTARE LE CONSEGUENZE DELL’INQUINAMENTO
ROCCE
MODULO 8
L’IDROSFERA MARINA E CONTINENTALE
- IL CICLO DELL’ACQUA
- LE CARATTERISTICHE
CONTINENTALI
CHIMICO-FISICHE DELLE ACQUE OCEANICHE E
- ANALIZZARE
DELL’ACQUA
GLI SCAMBI TRA SERBATOI NATURALI NEL CICLO
- INDIVIDUARE I FATTORI CHE CONDIZIONANO SALINITÀ, DENSITÀ,
- LA DINAMICA DELLE ACQUE OCEANICHE: ONDE, MAREE E CORRENTI
PRESSIONE E TEMPERATURA DELL’ACQUA MARINA
E
ACQUE
SOTTERRANEE
-L
- I FIUMI E I LAGHI: CARATTERISTICHE, BACINO IDROGRAFICO, AZIONE - DISTINGUERE LE FALDE FREATICHE DALLE FALDE ARTESIANE
- ILLUSTRARE LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE ACQUE
GEOMORFOLOGICA DELLE ACQUE CORRENTI
CORRENTI, DELLE ACQUE LIMNETICHE E DEI GHIACCIAI
- CARATTERISTICHE E AZIONE GEOMORFOLOGICA DEI GHIACCIAI
- ANALIZZARE GLI EFFETTI DELLE PRINCIPALI FORME DI
INQUINAMENTO DELLE ACQUE MARINE E CONTINENTALI
- L’INQUINAMENTO DELLE ACQUE CONTINENTALI E OCEANICHE
-VALUTARE LA PORTATA DI UN FIUME
- RISALIRE ALL’ORIGINE DI UN LAGO
Metodologie di lavoro
La conoscenza degli argomenti sopra elencati e la capacità di applicazione della stessa in contesti diversi da
quello scolastico (competenza), costituiscono gli obiettivi didattici perseguiti.
Si precisa che per gli allievi D.S.A. e per gli allievi B.E.S. (Direttiva 27 dicembre 2012 – C.M. n.8 del 6 marzo
2013 – Nota di chiarimenti 2013), non rientranti nella tutela della legge 170 e della legge 104, si perseguirà la
personalizzazione degli apprendimenti. Resta inteso che il diritto alla personalizzazione è un principio generale
rivolto a tutti gli allievi.
Al fine di facilitare l’apprendimento di tutti gli allievi si ricorrerà anche all’utilizzo di schemi e diapositive
sintetiche, utilizzate a lezione, come guida allo studio individuale. Per questo motivo l’insegnante invierà attraverso
email il materiale didattico utilizzato a lezione ai singoli allievi.
In generale si preferirà la lezione frontale, privilegiando comunque il coinvolgimento della classe durante ogni
forma di attività didattica. Si ricorrerà a lezioni interattive in cui gli allievi interagiscono con il docente anche
attraverso domande stimolo; questa modalità sarà finalizzata anche a poter valutare gli apprendimenti raggiunti,
con strumenti diversi rispetto a quelli tradizionali.
Si darà spazio a lavori di gruppo e a discussioni, cercando comunque di rendere interessante l’attività didattica,
cercando di collegare gli argomenti studiati a fatti ed esperienze della realtà quotidiana.
Sarà possibile utilizzare diversi strumenti didattici, oltre al libro di testo, come la LIM per la proiezione di lezioni
in Powerpoint, audiovisivi, articoli scientifici, ecc.
Sarà utilizzata inoltre l’attività di laboratorio come indispensabile strumento nell’apprendimento delle scienze
sperimentali, soprattutto per gli argomenti trattati di Chimica.
Verifica e valutazione
Si effettueranno frequenti verifiche del grado di apprendimento e del raggiungimento delle abilità richieste,
al fine di programmare eventuali recuperi o approfondimenti. Si utilizzeranno verifiche scritte ed orali (formative e
sommative; strutturate e non strutturate) che costituiranno anche momento di riesame del lavoro svolto in classe e
della programmazione stessa. Nel caso in cui saranno effettuate esercitazioni di laboratorio, verranno valutate
anche le relazioni tecniche redatte sulla base di un protocollo proposto dall’insegnante. Per il numero di verifiche
da svolgere nel corso dell’anno, si rimanda a quanto stabilito nel Piano dell’Offerta Formativa.
Nella valutazione globale si terrà conto, oltre che delle verifiche eseguite, anche della situazione iniziale,
dei progressi compiuti nelle capacità espositive e nella proprietà di linguaggio, dell’impegno e della partecipazione
in classe, della continuità e dell’assiduità nell’impegno di studio. Per i criteri di valutazione adottati si fa
riferimento alle griglie di valutazione incluse nel Piano Dell’Offerta Formativa dell’Istituto, e a quelle elaborate
all’interno del Dipartimento di Scienze, al fine di garantire uniformità di giudizio nelle diverse classi.
Alunni D.S.A.
Ai sensi della legge 170, del Decreto Attuativo n. 5669 e delle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e
degli studenti con D.S.A., le verifiche saranno costruite tenendo conto degli alunni D.S.A. presenti nella classe.
Sarà consentito a questi alunni di utilizzare gli schemi prodotti durante le verifiche orali e scritte e l’utilizzo di
qualsiasi altro strumento necessario al successo scolastico.
Alunni B.E.S.
Ai sensi della Direttiva 27 dicembre 2012, della C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, della Nota di chiarimenti 2013, per gli
alunni B.E.S., individuati formalmente dai C.d.C., non rientranti nella tutela della legge 170 e della legge 104, le
verifiche saranno costruite tenendo conto della situazione di Bisogno Educativo Speciale. In particolare sarà
consentito a questi alunni di utilizzare gli schemi prodotti durante le verifiche orali e scritte e l’utilizzo di qualsiasi
altro strumento compensativo necessario al successo scolastico.
Iniziative di recupero, potenziamento ed arricchimento
Nello svolgimento dell’attività didattica si presterà particolare attenzione a quegli studenti che dovessero
presentare difficoltà nell’apprendimento; in questi casi si potrà programmare una pausa didattica, per consentire il
recupero in orario curricolare. Se, nonostante le strategie messe in atto, alcuni degli studenti dovessero presentare
conoscenze lacunose degli argomenti proposti, sarà compito dell’insegnante valutare, in sede di scrutinio, se
l’alunno sia in grado di recuperare autonomamente le carenze della sua preparazione, o se dovrà frequentare un
corso di recupero o uno sportello metodologico.
In orario curricolare si potranno programmare anche iniziative di potenziamento ed arricchimento per gli
studenti più brillanti ed interessati ad approfondire le tematiche previste nel corso.
Roma, 4 novembre 2016
L’insegnante
Alessandra Tomei
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