1febbraiodef - Dipartimento di Sociologia

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Politiche sociali
Lavinia Bifulco
Rescaling
• Sovranazionale
• Locale
Territorializzazione
•
•
•
•
Legge 328 del 2000
Politiche sociali e non solo
ridefinizione del concetto di territorio
"passaggio da un concetto di territorio come spazio
statico e passivo a una interpretazione del territorio come
un contesto dinamico e attivo" (Governa e Salone, 2004,
p. 797).
• il territorio come fattore di protezione e sostegno di
individui e collettività
Territorializzazione
• Territorializzazione come redistribuzione del potere e come approcci di
intervento
• Il riferimento territoriale significa anche un modo specifico di concepire,
programmare e realizzare servizi e interventi. Il welfare locale, perciò, non
consiste solo in una redistribuzione di potere ma anche in una ridefinizione
degli approcci e degli strumenti dell’azione pubblica.
• Il territorio, infatti, è la chiave di volta per una ricalibratura delle politiche
che prova a soddisfare esigenze quali: commisurare servizi e interventi ai
bisogni e alle risorse specifiche di una collettività; prendere in conto
l’interdipendenza fra i fattori da cui dipende il ben-essere (l’abitazione, il
lavoro, l’accesso ai servizi sanitari, etc); mobilizzare e coordinare più livelli,
attori e responsabilità; riconoscere il ruolo attivo di destinatari e cittadini
nelle politiche; mettere a frutto e alimentare i potenziali cooperativi locali.
• Vedi legge 328
Welfare locale
• Per questo motivo, da un punto di vista concettuale e analitico, il welfare
locale e le politiche locali di welfare non sono la stessa cosa.
• Il concetto di welfare locale, come del resto quello di welfare state, può
assumere una valenza normativa anche marcata, accogliendo in questo
modo il bisogno di individuare nuove prospettive o un qualsivoglia futuro
per il welfare. E’ il caso del cosiddetto welfare di comunità, un’articolazione
specifica del welfare locale che costituisce principalmente un modello di
ridisegno della protezione sociale contraddistinto dall’obiettivo di
recuperare e rilanciare i potenziali di integrazione sociale del welfare – in
termini di rafforzamento delle interazioni cooperative e dei legami sociali dislocandoli e ancorandoli alla comunità. In questo senso il welfare di
comunità sottintende la capacità di usare il territorio come fonte di processi
di organizzazione sociale . Con molti interrogativi.
Europa
Anni 50: patto fra economico e sociale.
Integrazione dell’economia nello spazio
europeo, la solidarietà e i diritti sociali nello
spazio nazionale (Natali 2013).
A cavallo fra gli 80 e i 90 ha inizio una fase
più ambiziosa che ingloba nel progetto di
integrazione anche le politiche sociali.
La coesione diventa una parola-chiave.
Europa
• strumenti che, anziché sul controllo, sono incentrati
su logiche soft di incentivazione e di verifica
• Metodo aperto di coordinamento, che vincola i
decisori nazionali al conseguimento di obiettivi
condivisi attraverso la valorizzazione delle buone
pratiche e l’individuazione di un set di indicatori da
soddisfare (lancio della strategia europea
dell’occupazione nel 1997).
• In teoria processi di apprendimento reciproco.
Europa
• la Strategia della coesione e il Summit di Lisbona del 2000_ “un
nuovo obiettivo strategico: diventare l'economia basata sulla
conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di
realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e
migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”.
• Nella sfera europea la coesione indica principalmente la
necessità di ridurre disparità territoriali e rafforzare legami
sociali. Ma anche l’esigenza di coordinare le politiche
economiche, del lavoro, sociali e ambientali in modo da
renderne evidente la reciproca interdipendenza; e di orientare la
crescita economica a parametri di sostenibilità. Gli strumenti
principali sono i finanziamenti disponibili grazie a diverse linee
di programmazione.
Europa
• Modello sociale europeo: modello di organizzazione
delle società europee caratterizzato dalla capacità di
tenere insieme inclusione sociale e crescita economica
• servizi di welfare e protezione sociale, regolazione
dell’economia, relazioni industriali basate sul dialogo
sociale.
• ‘The simplest difference between the USA and Europe is
that we have welfare states, they do not’ (Wickham, 2002:
1, cit.in Alber 2010).
Europa
• Strumenti per l’equilibrio fra economico e sociale che hanno dato prova di
debolezza fin dall’inizio.
• Il coordinamento fra le politiche nazionali in materia di lavoro e inclusione
sociale ha avuto risultati limitati
• Linee di finanziamento per la coesione: nel primo ciclo (2000- 2006) lo
sforzo di integrare la dimensione sociale con quella economica, di
promuovere insieme crescita e inclusione sociale è ben visibile in
programmi come Equal e come Urban. Il ciclo successivo (2007-2013) è
tutto concentrato sulla crescita, sull’occupazione, sulla creazione di
infrastrutture e posti di lavoro. Prevale perciò un’idea economica della
coesione incardinata sulla competitività.
• Leonardi (2009): la dimensione sociale è poco valorizzata anche a causa
della stessa predominanza degli attori politici economici − cioè dei ministri
dell’economia - al livello europeo.
Europa
• Dal 2009, a seguito della crisi finanziaria ed economica,
obiettivo della stabilità delle economie dei paesi membri (in
primis dei paesi dell’euro zona. Strumenti di controllo (ex-ante
ed ex-post) sulle politiche di bilancio dei paesi membri secondo
logica dell’austerità. (Natali 2013).
• Anche strumenti per coesione sociale:
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Libro bianco sulle pensioni del 2012,
Misure in materia di occupazione (Employment Package),
Misure per l’occupazione giovanile (Youth Employment Package)
Misure per Social Investment Package
Europa
• le misure di austerità sono una priorità. Tagli alla spesa
sociale
• Dualizzazione in atto tra paesi europei. . I paesi
dell’Europa continentale e del nord hanno ridotto la spesa
sociale, senza intaccare le istituzioni di welfare. Nei paesi
dell’est e del sud Europa i tagli sono maggiori
• Contraddizione: Le politiche d’investimento sociale,
centrali nella Strategia Europa 2020 , sono sottoposte a
riduzioni di spesa
Investimento sociale
• L’investimento sociale..
• Secondo la Commissione Europea, investimento sociale “[…] significa
politiche volte a rafforzare le competenze e le capacità delle persone e
aiutarle a partecipare pienamente al mondo del lavoro e alla vita sociale. I
settori chiave includono l'istruzione , l'assistenza all'infanzia, la sanità, la
formazione, l’assistenza nella ricerca di un lavoro”.
• Le politiche orientante all’investimento sociale mirano ”[…] a rafforzare le
capacità attuali e future delle persone, e a migliorare le loro opportunità di
partecipare nella società e nel mercato del lavoro” e sottolineano “la
necessità di prevenire piuttosto che curare, riducendo la necessità di
prestazioni. In questo modo, quando le persone hanno bisogno di sostegno,
la società può permettersi di aiutarle”. I beneficiari sono:
Investimento sociale
• “Bambini e giovani: sostegno precoce per interrompere la trasmissione
intergenerazionale dello svantaggio e affrontare il grave problema della
disoccupazione giovanile.
• Persone in cerca di lavoro: supporto integrato e più accessibile per trovare lavoro.
• Donne: accrescere le pari opportunità, migliore accesso al mercato del lavoro e
migliore protezione sociale.
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Anziani: più opportunità di partecipazione attiva nella società e nell'economia
Disabili: sostegno alla vita indipendente e luoghi di lavoro adeguati
Senzatetto: aiuto nel reinserimento sociale e nel lavoro
I datori di lavoro: una forza lavoro più numerosa, più sana e più qualificata
Le nostre società: maggiore produttività, maggiore occupazione, una migliore salute e
inclusione sociale, più prosperità e una vita migliore per tutti”.
• http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1044&
• http://www.oltreilgiardino.net/index.html
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