Elena Marescotti (a cura di) Limiti • Confini disciplinari Possibilità • Prospettive plausibili Sfide • Approcci coraggiosi La Scienza dell’educazione contiene un sistema regolativo che l’autrice definisce intrinsecamente sfidante. Teorico: criticare e verificare gli approcci; modificarli Pratico: spingere il soggetto a superare le condizioni limitanti Il carattere di particolarmente nell’EdA, perché: sfida è presente • 1. La persona adulta deve arrivare a concepirsi educando • 2. Deve ripensare e riconsiderare l’inerzia della propria identità Pars destruens: denunciare e combattere l’abuso umano sull’ambiente Pars construens: promuovere una formazione e azioni volte al benessere dell’uomo con l’ambiente Ambiente Uomo/natura Uomo/cultura Uomo/relazioni Anni ‘70: anche in Italia nascita di movimenti filosofici, sociali, politici intestati all’ambientalismo Anche la pedagogia tratta e frequenta un “paradigma ecologico” Le riflessioni e gli interventi rimangono tuttavia pressoché del tutto confinati ai bambini e agli adolescenti. EDUCAZIONE AMBIENTALE RIVOLTA A BAMBINI E ADOLESCENTI Offre una vasta gamma di possibilità multidisciplinari e didattiche È rivolta a un progetto antropologico adulto futuro EDUCAZIONE AMBIENTALE RIVOLTA AGLI ADULTI Si rivolge ai fruitori e ai facitori del rapporto ecologico Accetta la sfida del cambiamento degli adulti di oggi Deve combattere un modus operandi e di produzione/consumo estremamente consolidato Consapevolezza ecologica delle leadership Autodisciplina degli adulti comuni • Rischia di essere un nuovo business • Comporta una seria riconversione culturale da compiersi qui ed ora • Impone il disvelamento di attori invisibili • Richiede il propagarsi di un clima culturale e il coinvolgimento della comunità educante V Conferenza UNESCO sull’Educazione degli adulti (Amburgo, 1997) L’educazione degli adulti si lega strettamente al tema della sostenibilità ambientale L’EdA promuove programmi specifici in merito all’educazione ambientale ma contempla l’educazione ambientale in tutte le sue attività Essa promuove l’integrazione, a tale scopo, di competenze tradizionali e nuove V Conferenza UNESCO sull’Educazione degli adulti (Amburgo, 1997) Educazione familiare, sessuale, alla riproduzione Educazione alla salute Educazione di genere Responsabilità ecologica diffusa • I ruoli delle leadership politiche sono distinti dagli altri, ma richiamano l’azione della collettività Cultura ecologica diffusa • La sensibilità ambientale non deve ridursi a comportamenti minimali e tra loro slegati Adulto come “soggetto ecologico” Homo sapiens/homo demens (Morin) Terra come comunità di destino Conversione ecologica Polis “Per far crescere un bambino serve un intero villaggio” Comunità educante Corresponsabilità educativa Antipolitica • Atteggiamento dalle lontane radici storiche • Tendenza a riversare sui governanti ogni problema sociale • Tendenza a prendere le distanze da tutti (“qualunquismo”) • Necessità di una riabilitazione della politica da parte degli adulti Antipolitica in Italia • Si presenta ciclicamente in diverse fasi storiche • Individua nella forma-partito (e generalmente nella classe politica) la causa dei mali; trasversalmente alle classi sociali; utilizzando canali alternativi (anche se spesso a quelli tradizionali ritorna) POLITICA (determina ideali e modalità dell’educazione; orienta le “politiche” in merito ad essa) EDUCAZIONE (orienta e realizza gli ideali e gli orientamenti politici) Platone: ne La Repubblica, la comunità politica, è centrale lo spazio dell’educazione e degli educatori J. J. Rousseau: ne L’Emilio il sistema educativo rifonda quello politico/sociale J. Dewey: in Democrazia e Educazione si argomenta la totale biunivocità dei termini M. Nussbaum: la politica deve tornare a un concetto di benessere legato a criteri umanistici e non tecnico/finanziari Piero Bertolini in Educazione e politica • Tornare all’essenza dei termini e non alle loro distorsioni contemporanee, che hanno determinato la crisi della politica • La funzione della pedagogia e dell’educazione è centrale in questo Gli adulti di fronte alla politica A fronte di un Rappresentazione grande La politica è una limitante e distorta faccenda dispiegamento della politica teorico non vi è un “anagraficamente” presso le giovani intervento pratico adulta generazioni corrispondente Principio responsabilità in Hans Jonas Riabilitare la politica agli occhi dei giovani Adulto Genitore Uomo di Stato Farsi carico del mondo che accoglie bambini e giovani Educazione alla legalità (educatori; insegnanti, genitori,..) Legalità (giustizia, uguaglianza, libertà, solidarietà,…) Adulti (definizioni giuridiche, psicologiche, sociali, ecc…) Educazione alla legalità Condizioni d’illegalità diffusa Spinte educative a superarle Impossibilità dell’azione educativa Permanenza strutturale delle condizioni Azione educativa sterile Azione educativa in profondità Agisce in modo specifico e trasversale affondando alle radici Creando il “piacere” della società fondata su tali principi Educazione all’illegalità • • • • • Agisce a livello minuto e informale Modelli illegali vincenti Debolezza e lungaggini del sistema giuridico Opinion leader ambigui Narrazioni che ammantano di fascino comportamenti illegali • Zone di tolleranza di comportamenti minimali • Incapacità di dare spessore storico e ideale alla legalità Adulto educatore Adulto educato La sua azione, tuttavia, può essere rivolta al negativo (come nelle sottoculture criminali) Una quota d’illegalità è consentita sino all’adolescenza ed è sinonimo d’immaturità Il ruolo è reso complesso da molte variabili L’educazione alla legalità riguarda, invece, tutte le fasi e i segmenti della crescita Educazione degli adulti alla legalità come esercizio del senso critico Educazione alla legalità Educazione alla cittadinanza Educazione all’idea fondante di “bene comune” Forte disagio educativo da parte degli adulti Comportamenti devianti da parte di alcuni giovani (il rapporto non è lineare ma complesso, tuttavia presente) Rivalutazione dell’importanza dell’esempio ADULTI “TRADIZIONALI” Responsabilità Autorità/autorevolezza Esemplarità Società che sostiene i loro compiti NUOVI ADULTI Rimando delle responsabilità Fragilità Struttura sociale che non li aiuta a superarle in virtù della sua liquidità e insicurezza (Z. Bauman) Mancanza di futuro; precarietà, insicurezza, rapido cambiamento Solidarietà; partecipazione; scelta; testimonianza Le tre dimensioni dell’educazione degli adulti, D. Demetrio 1997 Educazione permanente (teorica, metareferenziale) Educazione degli adulti (pratica, intenzionale, eteroreferenziale) Educazione in età adulta (soggettiva, non intenzionale, autoreferenziale) Bisogni formativi dei nuovi adulti •Prendersi cura della propria vita interiore serietà solitudine Responsabilità, presa in carico distanza Direzione di senso Crisi dell’autorità educativa; disagio educativo adulto • Stile comunicativo incoerente • Relazioni simmetriche • Scarsa autorevolezza; assenza di direttività • Crisi dell’esemplarità Recuperare il ruolo di guida e di testimonianza “Educarsi per educare” Pedagogia fenomenologica Filosofie orientali Liberarsi dalla schiavitù del tempo; coltivare la pura attenzione Vivere il presente (che contiene passato e futuro) Aver chiara la direzione; recuperare progettualità futura Differenze: accoglienza della diversità in un contesto di uguaglianza Disuguaglianze: difficoltà a includere le diversità in un ordine prestabilito e gerarchico Pensiero femminile sulla differenza Pensiero maschile sulla differenza Differenze di genere Differenza di genere Scardinare il logos maschile universale Virilismo, proposta di questo paradigma come universale Culture di dominanti genere oggi • Primato della generazione rispetto al genere • Si accosta al tema della differenza quello dell’androginia • Compresenza di tendenze all’omologazione e alla divergenza Ermafrodito “Mostro” Ideale di perfezione e armonia Elizabeth Badinter • Si è, innanzitutto, femmine e maschi • L’accoglimento dell’androginia risulta da un lungo percorso culturale compiuto soprattutto dal pensiero femminile/femminista Cos’è, in definitiva, l’androginia? • Può essere un’alternanza di sensibilità che è in ciascuno di noi • Figura reale o immaginaria che, comunque, ha un potere educativo empirismo controllo Medicina/ Pedagogia immagin azione razionalità Medicina e pedagogia • Scienze eidetiche • Empirico/pratiche Hanno a che fare con una persona in carne e ossa, dotata di Devono non solo spiegare e diagnosticare ma • Credenze, vissuti • pregiudizi • guarire • significare Educazione degli Adulti Formazione dei medici e degli infermieri Educazione terapeutica del Paziente Al medico è richiesto di: • • • • • • • • • • Creare e mantenere una relazione col paziente Mantenere un equilibrio in situazione up-down Fare i conti col proprio potere Rispettare la dignità del paziente Prendere decisioni in considerazione del vissuto di vulnerabilità del paziente Adeguarsi alla cultura e all’emotività del paziente Ponderare le parole con la speranza Mettersi nei panni Mettersi in gioco come persona Evitare la routine nell’incontro Relazione medicopaziente come relazione di cura non solo “sanitaria” Essa presume una “presa in carico” e in quanto tale è di carattere anche educativo Assume la relazione m/p come in sé terapeutica Presuppon e un recupero delle medical humanities Più efficace con personale formato ad hoc ETP Presuppone l’apprendim ento da sé e l’autoeducazione del paziente Sviluppa competenz e emancipati ve Fenomenologia e problematicismo pedagogico Pedagogia militante Prossemicità Socialità Engagement Abitare etico Intercultura Cambiamento di paradigma (Bateson) Communitas vs immunitas PRIMA SFIDA: DIRITTO DI AVERE DIRITTI Si fonda sul riconoscimento dell’universale umanità Valorizzare l’intersoggettività Valorizzare la differenza Operare il passaggio dall’ospitalità alla solidarietà (idea della terra-patria) Utilizzare la risorsa della learning society per la riprogettazione esistenziale Validare le altrui competenze SECONDA SFIDA: APPRENDERE E AUTO-EDUCARSI Métissage delle società attuali, che richiede un impegno interculturale L’impegno è volto (non basta la sola disposizione etica) ad accogliere l’alterità più che ad assimilare Serres: funzione del “terzo istruito” Butler: disinnescare la violenza possibile nell’incontro Morin: identità terrestre e antropoetica TERZA SFIDA: DALL’OSPITALITÀ ALLA SOLIDARIETÀ La solidarietà non è solo un principio etico, religioso o politico che costituisce qualcosa d’“altro” rispetto a ciò che comunemente è umano, ma è un’esigenza di riconoscimento essenziale dell’uomo Essa da sola realizza pienamente la democrazia e, oggi, rappresenta il sovvertimento della nuda logica del potere QUARTA SFIDA: ABITARE ETICO E PROSSEMICITÀ L’abitare etico non risponde solo alla realtà della coabitazione sulla terra, ma è un progettarsi continuo verso di essa La capacità prossemica rimanda a un essere-nelmondo manifestandosi e accogliendo la differenza Educazione permanente: sviluppo di nuove competenze in direzione interculturale Dedica «Nel cimitero di Bagneux, nel dipartimento della Senna, riposa mia madre. Al vecchio Cairo, nel cimitero di sabbia, riposa mio padre. A Milano, nella morta città di marmo, è sepolta mia sorella. A Roma, dove, per accoglierlo, l’ombra ha scavato la terra, è sotterrato mio fratello. Quattro tombe. Tre paesi. La morte conosce frontiere? Una famiglia. Due continenti. Quattro città. Tre bandiere. Una lingua, quella del nulla. Un dolore. Quattro sguardi in uno. Quattro esistenze. Un grido. Quattro volte, cento volte, diecimila volte un grido. - E quelli che non hanno avuto sepoltura? Domandò Reb Azel. - Tutte le ombre dell’universo, rispose Yukel, sono grida. (Madre, rispondo al primo richiamo della vita, alla prima parola d’amore pronunciata e il mondo ha la tua voce.)» Edmond Jabès (Il Cairo 1912 – Parigi 1991) Il libro delle interrogazioni, Marietti, Genova 1988, p. 123. Identità personale Identità di apprendimento nel lifelong learning e capability approach Identità professio nale Adattivo Dentro gli schemi e le prospettive di significato Trasformativo Modificando gli schemi e le prospettive di significato Apprendimento adulto Apprendimento formativo • Attiene alle prospettive di significato • Riguarda l’esperienza distribuita, culturalmente mediata, socialmente condivisa e partecipata Informalità: conoscenze implicite/tacite;imita zione, identificazione, apprendere dall’esperienza; life skills Formalità: spazi di costruzione delle conoscenze, in cui i processi sono esplicitati apprendimen to Competenze chiave “Capabilità” • Struttura intellettuale, di ordine professionale (hardware e software) • Struttura morale/psicologica: organizzare la vita come “narrazione organizzata” • Approccio critico/riflessivo, ispirato all’”apprendere ad apprendere” • Competenze chiave e life skills • Reinvenzione professionale attraverso risorse • - Culturali • - Personali • - Apprenditive • - Professionali Identità di apprendimento: relativa alle capacità individuali di apprendimento e riflessione su di esso Identità narrativa: relativa al racconto di sé come continuità al di là dei cambiamenti, finalizzato a trovare le risorse per affrontarli Ecologia dell’apprendimento (riferita all’Ecologia della mente di G. Bateson) Cibernetica Autoregolazione nei sistemi e negli organismi viventi Superare il dualismo mente/corpo; maschio/femmina; individuo società: soggetto e oggetto della conoscenza Il vero pensiero ecologico considera mente, sé e società come un unico sistema vivente Ne consegue che l’apprendimento sia uno tra i fondamentali sistemi regolativi di tale sistema Pensiero sistemico e della complessità Benessere Formazione degli adulti Apprendimento riflessivo e trasformativo Progresso democratico Lotta all’esclusione Società dell’apprendim ento Apprendere ad apprendere Sviluppo di competenze complesse Crescita del divario economico e culturale Necessità di formazione continua Le transizioni nell’apprendimento permanente: • • • • Hanno carattere formativo Sono momenti di adultizzazione In epoca di precariato sono vissute come rotture Comportano apprendimenti trasformativi più che compensativi • Integrano apprendimento formale e informale • In ottica cibernetica e di responsabilità planetaria Concezione relazionalecomunicativa dell’apprendimento Nuova epistemologia Prendere coscienza delle strutture attraverso cui apprendiamo e costruiamo il mondo Da una nuova epistemologia discende il rifiuto della separazione tra soggetto e oggetto, che sposta il focus dell’apprendimento dalla trasmissione alla relazione e all’educabilità cognitiva. Educazione come critica sociale della formazione e costruzione di un sapere creativo, generoso e solidale. Apprendimento Permanente e istruzione superiore Responsabilità sociale dell’università “Terza Mission”: abbattere le barriere d’accesso; incentivare le competenze dei giovani e degli adulti svantaggiati Processi di adultizzazione Apprendere ad apprendere Il learner adulto al centro della riflessione Rientro nel sistema formativo e accesso al mondo del lavoro Personalizzazione dei percorsi Scuola Post Lauream Università Mondo del lavoro Formazione professionale Direttive UNESCO L. 92/2012 Apprendimento permanente: fare narrativo; pratica riflessiva Extra-Università Sistemi integrati formale/non formale; spazi urbani “educativi” Università Democrazia educativa (obiettivo storico dell’EdA) Paradigma dell’educazione degli adulti e Università Ricerca: studio della natura e della implementazione delle competenze Didattica incentrata sull’adultità e la continuità formativa dei discenti Terza missione Svolta narrativa e discorsiva dell’Università • • • • • Ascoltare e “validare” le storie di formazione degli studenti Riconoscere loro adultità Puntare a una formazione integrale Riconoscere l’unicità dell’identità di apprendimento Integrare le modalità didattiche Valore formativo del lavoro; valore professionalizzante della formazione L’educazione degli adulti rappresenta le radici e le ali dell’apprendimento permanente all’università.