Il DEBITO PUBBLICO

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IL DEBITO PUBBLICO
Crisi del debito nella zona euro.
Panek Damian
Indice
• I problemi del debito pubblico nel Eurozona
• Effetti della moneta unica
• Il debito sovrano fuori dal UE
Cos’è il debito pubblico?
Il debito pubblico lo possiamo definire come il debito
che ha uno Stato nei confronti del settore privato e
dell’economia, compreso famiglie, imprese, banche di
credito ordinario e/o della Banca Centrale. Dall’altro
lato, il settore privato e/o la Banca Centrale sono
creditori nei confronti dello Stato.
Il debito pubblico nel Eurozona
Debiti
dei
singoli
paesi
Due sono i problemi principali
La sostenibilità del debito pubblico.
• Difficile che nel lungo
periodo possano
convivere all’interno
dell’Eurozona realtà
virtuose e altre oggetto
perenne di revisione
contabile.
Le politiche di austerity
• Oltre ad aver avuto pochi
effetti sulla riduzione del
debito hanno anche
rallentato in qualche modo
la crescita del Pil dei singoli
stati.
Il debito pubblico è sostenibile?
Il debito pubblico è sostenibile quando il tasso di interesse applicato all’ indebitamento
pubblico è inferiore al tasso di crescita del PIL.
In tale situazione la crescita economica consente di ottenere un reddito nazionale futuro
più elevato
Il maggiore reddito nazionale permette di ottenere un aumento del gettito fiscale, tale da
poter pagare gli interessi sul debito pubblico senza dover aumentare le aliquote di
imposta e la pressione fiscale sulla generazione futura.
Invece il debito pubblico diventa difficilmente sostenibile nelle economie stazionarie, in
recessione o in paesi dove si finanziano spese pubbliche improduttive.
Le politiche di
Austerità
La politica di austerità ha prodotto
risultati paradossalmente
controproducenti.
Spagna e Portogallo hanno
diligentemente applicato la politica
dei tagli di spesa e hanno visto
aumentare drammaticamente e
non ridurre il rapporto debito/PIL
(che in Portogallo è raddoppiato
superando il 130% e in Spagna è
quasi triplicato passando dal 36,3%
a quasi il 100% dal 2007 ad oggi).
Anche in Italia e Francia il
rapporto è aumentato.
Fonte : Ansa
Considerazioni
L’errore di chi sostiene queste politiche è
quello di avere una visione troppo
elementare del funzionamento dell’
economia ,″riduciamo la spesa pubblica e
quindi il debito scenderà″. Ma ciò che conta
non è il valore assoluto del debito, bensi il
rapporto debito/PIL. E i tagli della spesa
possono paralizzare la domanda interna,
incidendo negativamente sul denominatore.
La moneta unica ha portato benefici?
Si discute nel ultimo periodo se la moneta unica ha portato benefici sul debito degli
Stati.
Naturalmente, i benefici e i costi dell’euro devono essere valutati sulla base di un
insieme ampio di fattori.
Sicuramente la «protezione» che i paesi in difficoltà hanno ricevuto in termini di
riduzione delle pressioni dei mercati e riduzione degli spread è soltanto uno di questi.
D’altra parte, la politica economica europea non sembra avere avvantaggiato in misura
particolare i paesi della periferia.
Un punto che non va trascurato è che negli ultimi anni i tassi d’interesse sono scesi
molto, ma a fronte di una discesa altrettanto marcata sia della crescita che dell’
inflazione.
La moneta unica ha portato benefici?
Innanzitutto, si sostiene
comunemente che uno dei benefici
dell’euro sia stato rappresentato
dalla caduta dei tassi d’interesse,
con una flessione maggiore nei
paesi periferici, come Italia e
Spagna. Questo è certamente
vero, ma non è l’unico elemento
da prendere in considerazione
La moneta unica ha portato benefici?
• Infatti negli ultimi anni si è vista una
marcata flessione dell’inflazione. Il
costo del debito dei paesi periferici
negli anni della crisi è sceso poco in
termini nominali e non è sceso affatto
in termini reali, questo ridimensiona
l’entità dei benefici legati
all’appartenenza alla moneta unica.
E quindi?
Almeno con riferimento alle condizioni di
stabilizzazione del debito pubblico, i benefici
dell’ingresso nella moneta unica per i paesi
periferici sembrano essere stati limitati e
certamente inferiori rispetto a quanto si ritiene
comunemente basandosi solamente
sull’andamento del livello dei tassi d’interesse
nominali.
Il debito sovrano nel Eurozona
La crisi del debito sovrano non ha avuto solo effetti all’interno
del Eurozona ma ha colpito anche le altre economie mondiali.
E arrivato a creare uno shock a livello mondiale colpendo
principalmente il mercato finanziario fuori dal euro. In
particolare un effetto della crisi è stata un avversione al
rischio maggiore e un minore ritorno dei investimenti e
quindi una caduta dei rendimenti a livello mondiale.
Il debito sovrano nel Eurozona
La caduta dei
rendimenti è
avvenuta
soprattutto nel
settore finanziario
suggerendo che le
vicende la crisi del
debito sovrano non
è un qualcosa
limitato
all’eurozona.
Fonte:
Il debito sovrano nel Eurozona
Le cause principali di questa avversione maggiore al
rischio e della caduta dei rendimenti viene imputata al
incremento dello spread tra i titoli di Stato Italiani e
Spagnoli e quelli Tedeschi.
Le transazioni economiche e il commercio sono stati i
maggiori canali di contagio, colpendo quasi tutti i beni.
Contagiando quindi l’economia reale.
Il debito sovrano nel Eurozona
Una delle soluzioni più accreditate per ridurre il
debito pubblico consiste nella vendita dei
patrimoni pubblici degli Stati sul mercato. Senza
quindi creare particolari effetti sul economia.
FINE
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