L’uomo e l’animale manifestano comportamenti di
esplorazione spontanea del loro ambiente destinati
a soddisfare alcuni bisogni vegetativi elementari
necessari alla sopravvivenza
Dobbiamo considerare il cervello come un sistema
motivato munito di disposizioni innate ad
acquisire conoscenze a esplorare il mondo e a
classificarlo in categorie (appetitus noscendi)
Tutto ciò che contribuisce al bagaglio delle nostre
conoscenze (sensazioni, percezioni, immagini visive,
sentimenti, azioni) costituisce l’aspetto cognitivo del
comportamento
Il comportamento dipende anche dai bisogni
e dai desideri
La motivazione è una condizione interna dell’organismo la cui
esistenza è stata postulata per spiegare la variabilità delle
risposte comportamentali
Stati motivazionali = le condizioni interne che
guidano e regolano il comportamento volontario
Gli stati motivazionali specifici, chiamati impulsi, sono
controllati da processi omeostatici regolatori di base
essenziali per la sopravvivenza (fame, sete, respirazione,
temperatura)
I bisogni interni forniscono motivazioni al nostro
comportamento e l’orientano verso particolari direzioni al fine
di raggiungere o di evitare certi obiettivi specifici.
Queste attività sono fonte di piacere e quindi c’è una grande
sollecitazione naturale a ripetere questi comportamenti
Livello di vigilanza
aumentano
riducono
Stati
motivazionali
potenziano
Soglia comportamentale
l’individuo si “accontenta”
Capacità di agire
I bisogni interni richiedono l’organizzazione delle singole
componenti comportamentali in sequenze specifiche ordinate
per il raggiungimento di particolari obiettivi
Raggiungimento
di un
obiettivo
innalza
Soglia comportamentale
Scomparsa di uno o più componenti
della sequenza comportamentale
riduce
l’intensità
Stato
motivazionale
Eliminazione della risposta
Stati
motivazionali
Funzione guida:
dirigono il comportamento
verso particolari
obiettivi
Funzione attivante:
aumentano lo stato
di vigilanza e spingono
l’individuo all’azione
Funzione organizzativa:
Fondendo le singole componenti comportamentali
in sequenze coerenti indirizzate al raggiungimento
dell’obiettivo
Meccanismi omeostatici come dei servomeccanismi
Stimoli interni
incentivi (odore, vista)
Segnale del
valore di
riferimento
Elementi di
controllo
+,-
+,-
esterni
+,-
+
Sistema da
controllare
(Endocrini,
comportamentali,
autonomi)
Rivelatori a
feed-back
Nell’uomo le abitudini apprese con l’esperienza e i gusti soggettivi possono
annullare i segnali a feed-back enterocettivi
La temperatura viene regolata da afferenze
periferiche e centrali.
Ipotalamo anteriore
(area preottica)
dissipazione del calore
Ipotalamo posteriore
conservazione del
calore
La sete viene regolata dall’osmolarità tissutale e
dal volume del liquido intravascolare
Le esigenze ecologiche particolari dell’organismo
La selezione evolutiva ha
fissato certi comportamenti
in modo che le risposte
fossero appropriate alle
esigenze ecologiche
dell’animale.
Un’analisi dei costi e dei
benefici ci aiuta a capire in
qual modo l’ambiente modelli
gli schemi comportamentali
delle specie animali
I meccanismi anticipatori
I meccanismi biologici attivano o disattivano alcune risposte
comportamentali fisiologiche prima che si stabilisca un deficit
o venga avvertito un bisogno.
Ogni funzione ha un proprio ritmo circadiano.
L’ipotalamo può essere la sede di coordinazione dei ritmi dei
vari sistemi
Vengono definiti impulsi anche altre condizioni più
complesse (la curiosità e l’appetito sessuale) che
alla base non hanno condizioni ben definite di
privazione fisiologica, ma anch’esse implicano un
bisogno e il suo soddisfacimento
E’ uno dei fattori che contribuiscono alla
genesi dei comportamenti motivati
Nel 1954 Olds e Miller scoprono l’esistenza di
“centri del piacere ” nel cervello
Una delle aree coinvolte nel piacere è il setto.
La liberazione di acetilcolina nell’area del setto
sembra indurre l’orgasmo
La risposta elettrica di questa struttura all’orgasmo
è un’attività parossistica simile ad una crisi
epilettica
L’orgasmo può essere considerato il meccanismo di
gratificazione per eccellenza
I meccanismi di ricompensa vengono attivati da segnali del
mondo esterno che stimolano reazioni interne di desiderio o
di avversione.
Alcuni circuiti neuronali determinano in modo quasi
automatico una sensazione positiva o negativa secondo il
tipo di stimolo ricevuto dall’ambiente
Sono delle vie
dopaminergiche, partono
dal tronco e dal
mesencefalo (area
tegmentale) e si
proiettano sul nucleo
accumbens e sulla
corteccia pre-frontale.
Ricevono afferenze dal
diencefalo e dal
telencefalo
Quando l’esecuzione di un’attività è
accoppiata a un rilascio di dopamina
nel nucleo accumbens, questa
provoca piacere e quindi si
cercherà di eseguirla nuovamente.
In particolare la zona del nucleo
accumbens detta “conchiglia” ha
un ruolo essenziale nelle
emozioni per i suoi collegamenti
con l’amigdala e il sistema
limbico (apprendimento).
amigdala
dopamina
Sistema
limbico
N. accumbens
Area Tegmentale
Ventrale
noradrenalina
telencefalo
Talamo e ipotalamo
Il nucleo accumbens serve da interfaccia tra la
motivazione e l’azione. Esso svolge un ruolo centrale
individuando la dopamina liberata e regolando così il
contatto selettivo del cervello con il mondo esterno.
Questi sistemi neuronali sono implicati nel creare la
dipendenza
Si ammette oggi che la dipendenza indotta dall’abuso di droghe è legata alla
capacità che queste ultime hanno di stimolare la liberazione di dopamina
attraverso le proiezioni dei neuroni dopaminergici del tronco cerebrale
verso il nucleus accumbens.
dopamina
Inducono cambiamenti
adattativi nei circuiti
cerebrali così possono
funzionare
Area Tegmentale
regolarmente solo in
Ventrale
presenza di esse
Talamo e ipotalamo
Cocaina –
amfetamina
(struttura
chimica simile)
N. accumbens
telencefalo
In assenza di droga la traccia
neuronale persiste e la brusca
interruzione dell’assunzione
della stessa induce la cosiddetta
“sindrome da astinenza”
(malessere, sofferenza, ansia…)
Dopamina --
N. accumbens
Area Tegmentale
Ventrale
Talamo e ipotalamo
telencefalo
Studi sperimentali mostrano che questi sintomi sono di natura
“motivazionale” più che “edonistica”. La disfunzione biochimica (diminuzione
della trasmissione di dopamina nel n. accumbens) del sistema motivazionale
porta a una perdita di controllo dell’assunzione di droga, all’uso coatto di
essa e alla dipendenza.
Uno studio fatto su dei
giocatori di slot machines con
l’uso della PET ha evidenziato
che quando il soggetto vince
una somma si ha una liberazione
di dopamina nel corpo striato,
che include il n. accumbens,
accompagnata da un’attivazione
dei neuroni del cervello medio e
della corteccia frontale (dorsolaterale e orbitale).
Non accadrà la stessa cosa con la ricerca del piacere
legato alla conoscenza e con la ricerca scientifica in
generale? J.P. Changeux
motivazione
Meccanismi
motivazionali
Il piacere
ricompensa