Fede e Ragione Quid animo satis? Premessa Amore per la Ragione. Percezione del Mistero che solo la fede può “risolvere”. Conseguente amore illimitato per la Fede intesa come mezzo per arrivare alla verità. Desiderio di far capire come queste due “forze” siano utili solo se usate insieme. Conosci te stesso L’uomo in quanto “conoscitore di se stesso” è in continua ricerca. Oggetto di questa ricerca è la Verità. Filosofia: mezzo per procedere nella ricerca. L’eccessiva fiducia nella Ragione ha portato a disconoscere la nostra naturale inclinazione verso una realtà che ci trascende: il Mistero. Ragione, Rivelazione e Fede Il messaggio sul Mistero che la Chiesa annuncia all’uomo non proviene da una sua speculazione, ma ha origine in Dio stesso: Rivelazione. Atto gratuito scaturito dalla bontà di Dio. Ragione, Rivelazione e Fede La Rivelazione salvifica di Dio è di carattere soprannaturale, pertanto permane carica di Mistero e solo la Fede permette di entrare all’interno di esso favorendone la coerente intelligenza (conoscenza di Fede). Con la Fede l’uomo riconosce pienamente la verità di quanto rivelato. Nell’adesione ad essa intelletto e volontà esercitano al massimo la loro natura spirituale e la libertà personale è vissuta in maniera piena, dato che si aderisce a una Verità che permette di realizzarsi. Credo ut Intelligam Con la Rivelazione l’uomo ha potuto scandagliare in profondità ciò che con la Ragione cercava di raggiungere senza riuscirvi. Dio si è rivelato con la morte e resurrezione del Figlio proprio sul punto che la ragione umana reputava follia: la morte. Credo ut Intelligam La sapienza di croce rivelata, quindi, inizia dove la sapienza umana si infrange La difficoltà dell’accettare questo è grande per la ragione Da qui nacque il contrasto con la Fede Se l’uomo si apre alla fede potrà raggiungere la Verità e il proprio compimento (credo ut intelligam). Intelligo ut credam Dio è “la Via, la Verità e la Vita” Il corretto pensatore che cerca la Verità arriva quindi a misurarsi con la Rivelazione. Conoscenza per credenza. Conoscenza per personale verifica. La Rivelazione soddisfa il corretto pensatore perché concilia i due tipi di conoscenza. Intelligo ut credam Da qui: intelligo ut credam. Si arriva così a conoscere la Verità che si rivela essere non un contenuto (ed è questo il bello del Cristianesimo!), ma bensì qualcosa di molto più reale, un Uomo. Compimento di ogni essere umano. Fede e Ragione nella storia L’incontro del Cristianesimo con la filosofia non fu immediato né facile, perché in un primo momento la risposta alle domande irrisolte che forniva il Vangelo era così appagante che la filosofia sembrava superata. Padri greci: filosofia greca come strumento. Origene. Agostino. Fede e Ragione nella storia 1. 2. 3. Anselmo: amore della Verità che spinge la Ragione sempre oltre. Tommaso: la realtà è segno di Dio Fede e Ragione sono contigue e della stessa natura. La saggezza è dono dello Spirito Santo. Ruolo della filosofia: dimostra, chiarisce e combatte. Conclusioni Col tempo i progressi della ragione umana ci hanno fatto credere che con essa tutto è spiegabile e ammettere la Rivelazione è diventato un segno di debolezza che ci rimembra la finitezza della nostra Ragione. Fede e Ragione si sono separate perché nessuno ha continuato a tenere a mente che la nostra debolezza (la finitezza) è la nostra forza. Ma la Verità è bella e desiderabile ed è raggiungibile solo per mezzo della Fede e della Ragione unite.