Sangue ed
Ematopoiesi
Le Cellule del Sangue e
la loro Origine
Plasma
% in Peso
(% in peso)
% in
Volume
(5 litri)
Altri fluidi e tessuti
92%
Albumine 58%
Proteine 7%
Globuline 38%
Acqua
91%
Plasma
55%
Fibrinogeno 4%
Ioni
Nutrienti
Prodotti di Rifiuto
Gas
Sostanze regolatrici
(ormoni)
Composizione del
sangue
Sangue
8%
Altri soluti 2%
Elementi Figurati
Elementi
Figurati
45%
(x mm3)
Piastrine
250-400.000
Globuli Bianchi
5-20.000
Neutrofili 60-70%
Linfociti 20-25%
Globuli Rossi
4,2-6,2 milioni
Monociti 3-8%
Eosinofili 2-4%
Basofili 0.5-1%
Sangue
•
•
•
•
•
Connettivo specializzato
Fluido viscoso, leggermente alcalino, pH 7.4
Colore rosso
Circola all’interno del distretto vascolare
Plasma
– Porzione liquida
• Globuli Rossi, Globuli Bianchi e Piastrine
– Porzione corpuscolata o figurata
Sangue
• Plasma
– 55% del volume
– Acqua
– Elettroliti
– Proteine
plasmatiche
• Albumina
• Globuline
• Fibrinogeno
–Sostanze
trasportate dal
sangue
• Nutrienti
• Prodotti di
rifiuto
• Gas della
respirazione
• Ormoni
Proteine del Plasma
• Albumina
– Prodotta dal Fegato, mantiene pressione osmotica e trasporta
metaboliti insolubili
• Globuline
  e , prodotte dal Fegato, trasporto ioni metallici, proteine
che legano lipidi e vitamine liposolubili
 , prodotte da plasmacellule, anticorpi della difesa immunitaria
• Proteine della coagulazione
– Protrombina e fibrinogeno, prodotte dal Fegato
• Proteine del complemento
– C1-C9, prodotte dal Fegato, difesa microorganismi e risposta
infiammatoria
• Lipoproteine plasmatiche
– Chilomicromi, trigliceridi al fegato
– Lipoproteine a densità molto bassa (VLDL), trigliceridi dal fegato
alle cellule
– Lipoproteine a bassa densità (LDL), colesterolo dal fegato alle
cellule
Elementi Figurati
• Eritrociti (Globuli Rossi)
• 99% delle cellule
• Trasportano Ossigeno
• Leucociti (Globuli Bianchi)
– Proteggono dalle infezioni e insorgenza tumori
– Granulari
• Polimorfonucleati
• Neutrofili, basofili, eosinofili
– Agranulari
• Lnfociti e Monociti
• Piastrine
– Frammenti cellulari, coagulazione
Eritrociti (Globuli Rossi)
• 4-5 x 106/mm3
• Non-nucleati, nucleo perso
durante la maturazione
• Forma di disco biconcavo
• Dimensioni circa 8x2 µm
• Contengono:
– Emoglobina
– ATP, lipidi, anidrasi carbonica
• Trasporto ossigeno dai
polmoni ai tessuti ed
anidride carbonica dai
tessuti ai polmoni
Eritrociti
Eritrociti
Emoglobina
• Grossa proteina tetramerica, composta da 4 catene
legate covalentemente ad un gruppo Eme
• Trasportatore dei gas respiratori
– Ossiemoglobina, legata all’ossigeno
– Carbaminoemoglobina, legata alla CO2
– Trasporta anche ossido nitrico (NO)
• 4 tipi di globine, 
– Feto: HbF, 
– Adulto:
• HbA1,  96% del totale
• HbA2, , 2% del totale
• HbF, restante 2%
Eritrociti
Membrana cellulare
• Molto flessibile, resistente alle forze tangenziali
• Proteine 50% (prevalentemente integrali)
– Glicoforina A
– Canali ionici, potassio calcio-dipendenti e Na+-K+ ATP
– Trasportatori anioni, Banda 3 (ancoraggio anchirina)
– Banda 4.1 (ancoraggio glicoforine)
• Lipidi 40%
• Carboidrati 10%, superficie extracellulare, antigenici
(A e B), determinano gruppo sanguigno
• Rh (macacus
85% Rh+
rhesus)
complesso gruppo di antigeni (C, D, E)
Eritrociti
Citoscheletro
• Reticolo esagonale di tetrameri di spectrina,
actina, adducina, ancorato ad ankirina e banda 4.1
• Contribuisce al mantenimento della forma e
dell’inegrità strutturale e funzionale
Complesso di giunzione
Adducina
Actina
Spectrina
Actina
Banda 4.1
Ankirina
Banda 4.1
Spectrina
Banda 3
Tropomiosina
Glicoforina
Anemia
• Condizione patologica in cui la
concentrazione di emoglobina e al di
sotto del normale
– Minor numero di Eritrociti
• Anemia aplastica
– Depressione del midollo osseo a causa di
tumore, radiazioni o trattamento medico
• Anemia Emorragica
• Anemia Emolitica
– Infezione Batterica
Altre anemie
Associate alla dieta
• Anemia perniciosa
– Incapacità ad assorbire
vitamina B12
• Anemia da deficienza
di ferro
– Sanguinamento
prolungato
– Cellule pallide
(ipocromiche) e piccole
(microcitiche)
Eritrociti Anormali
• Cambiamenti Osmotici
– Difetto funzionalità
renale
• Difetti genetici a
carico dell'emoglobina
– Anemia falciforme
– Talassemia
• Elissocitosi e
Sferocitosi
– Deficienza di spettrina
nella membrana cellulare
• Aumento degli eritrociti
circolanti
Policitemia
– Aumento della viscosità del
sangue che ostacola la
circolazione
– Policitemia secondaria
• Causata dall'altitudine, bassi
livelli ossigeno
– Policitemia vera
• Cancro al midollo provoca aumento
degli eritrociti
• Aumento dei reticolociti
– Precursori nucleati degli
eritrociti
– Emorragia
– Recenti ascese in alta quota
Rimozione degli Eritrociti
• Vita media = 120 giorni
• Intero sistema circolatorio
almeno 100.000 volte
• Milza o fegato
• Eritrofago
– Una forma patologica di
neutrofilo
Leucociti
• Sono le cellule bianche del sangue
• 5.000-20.000/mm3
• Non svolgono funzioni nel circolo, ma lo usano
per spostarsi. A destinazione escono
attraverso endotelio dei vasi e vanno nel
connettivo dove funzionano
• Forma tonda nei vasi, mentre varie forme nel connettivo
• Funzione di difesa dell’organismo da sostanze
estranee (microorganismi), rimozione cellule
morte e residui cellulari
Leucociti
• Si possono classificare in:
– Granulociti, granuli specifici nel citoplasma
• Neutrofili, piccole cellule fagocitiche
• Basofili, rilascio istamina, aumento della risposta
infiammatoria
• Eosinofili, diminuzione della risposta infiammatoria
– Agranulociti o agranulari, non presentano
granuli citoplasmatici
• Linfociti, immunità
• Monociti, divengono Macrofagi
Neutrofili
• Sono i leucociti più comuni, 60-70%
• Sono fagociti, distruggono i batteri che
invadono il connettivo
• Aspetto:
– Nucleo Multilobato, leucociti polimorfonucleati, 35 lobi connessi da sottili tratti di cromatina,
aumentano con l’età
• Cromosoma X inattivo, cromatina condensata a forma di
“bacchetta di tamburo” (drumstick) o corpo di Barr
– Diametro 9-12 µm
– Granuli citoplasmatici
Drumstick o Corpo di Barr
Nuclei
Centriolo
Granuli
Neutrofili
• Granulazione:
– Piccoli granuli specifici
• 0.1 µm Ø
• Collagenasi IV, fosfolipasi A2, lisozima,
fosfatasi alcalina
– Grossi granuli azzurrofili
• 0.5 µm Ø
• Lisosomi contenenti idrolasi acide,
mieloperossidasi, lisozima, elastasi, catepsina
G e collagenasi aspecifica
– Granuli terziari
• Gelatinasi e catepsine, glicoproteine
• Funzione
Neutrofili
– Cellule molto mobili, primi ad arrivare sul
luogo di un infezione
– Rispondono a fattori chemiotattici
• Rilasciati da tessuti danneggiati
– Lasciano il circolo
– Aderiscono alle selectine delle endoteliali delle venule,
che vengono indotte (IL-1 e TNF) a produrre ICAM-1
a cui si legano le integrine dei neutrofili
– Smettono di migrare e si preparano ad entrare nel
connettivo
– Producono e rilasciano leucotrieni innescando
il processo infiammatorio
Fagocitosi di un
batterio
• Fisiologica
– Stress, lavoro, neonati,
esercizio
• Infezione
• Infiammazione/necrosi di
tessuti
– Necrosi da tumore, trauma,
dermatite
• Droghe/sostanze chimiche
– Steroidi, epinefrina, digitale,
eparina
• Metabolica
– Acidosi daibetica, gotta,
ipertiroidismo, uremia
Neutrofilia
Neutropenia
• Il midollo osseo non produce le cellule
• Cellule non maturano (morte intramidollare)
– Depressione del midollo osseo
• Anemia aplastica, deficienza di vit b12,
chemioterapia, benzene, EtOH, radiazioni
– Reazione a medicinali
• Cloramfenicolo, PCNS, sulfonamidi, diuretici,
ipoglicemici
– Trapianto di midollo
– Difetto ereditario
• Anemia di Fanconi, sindrome di Kostman
Ipersegmentazione
• Troppe cellule mature
in circolo
• Focolai di infezione
ed infiammazione
• Ustioni
• Post chemio,
gravidanza
Eosinofili
• 2-4% di tutti i globuli bianchi
• Aspetto:
– Forma tonda nel circolo, 10-15 µm Ø
– Variabile nel connettivo
– Nucleo bilobato a forma di occhiale
• Granulazione:
– Granuli specifici
• 1-1.5x1 µm, "rosso-arancio”
• Parte interna, cristallina, elettrondensa
– Proteina basica maggiore, proteina cationica eosinofila e
neurotossina
• Parte esterna, meno elettrondensa
– Fosfolipasi, Fosfatasi acida, ribonucleasi, catepsine, perossidasi
– Granuli azzurrofili
• Aspecifici, lisosomi
• Funzione:
Eosinofili
– Cellule fagocitiche con affinità per i parassiti
– Contribuiscono ad eliminare i complessi
antigene-anticorpo
– Legame istamina, leucotrieni e fattore chemiotattico
eosinofilo (dai mastociti, neutrofili e basofili) ai recettori
degli eosinofili favorisce migrazione ai siti dove reazione
allergica, infiammatoria e parassiti presenti
– Rilascio proteina basica maggiore o cationica eosinofila,
causano buchi nella parete e morte del parassita. Rilascio
sostanze che inattivano iniziatori della risposta
infiammatoria (istamina e lucotriene C) e fagocitano
complessi antigene-anticorpo. Complessi internalizzati
vengono degradati dagli endosomi
Eosinofilia
• Neoplasia
• Reazioni allergiche
• Parassiti
Eosinopenia
• Stress acuto
• Infezioni
• Steroidi/sindrome
di Cushing
Basofili
– Sono i leucociti meno comuni, meno dell 1% di tutti i
globuli bianchi
• Aspetto:
– 8-10 µm di Ø
– Nucleo ad S, spesso mascherato dalla presenza di
numerosi granuli citoplasmatici
• Granulazione:
– Granuli specifici
• Blu scuro. Si dispongono alla periferia del citoplasma dando
origine al “perimetro rugoso”.
• Eparina,istamina, perossidasi, fattore chemiotattico
eosinofilo e neutrofilo
– Granuli azzurrofili
• Aspecifici
• Lisosomi
Basofili
• Funzione:
– Reazioni di ipersensitività immediata (allergie), iniziatori della
risposta infiammatoria
– Recettori di membrana per le IgE presenti sui basofili ed i
mastociti, “attivati” dal legame con IgE prodotte da
plasmacellule. Secondo incontro con antigene induce la risposta
vera e propria
• Legame antigene alle IgE, induce rilascio dai Granuli
Specifici
– Fosfolipasi agisce su membrane e forma Acido Arachidonico,
metabolizzato a Leucotrieni (sostanze di reazione lenta
anafilattica)
– Istamina provoca vasodilatazione, contrazione muscolatura
liscia del respiratorio e alterata permeabilità vasi sanguigni
– Leucotrieni, effetto simile ad istamina ma più lento e
duraturo. Attivano leucociti e ne inducono la migrazione
Basofilia
• Reazioni di
ipersensibilità
– Allergie, asma,
eczema
• Ipotiroidismo
• Colite ulcerosa
• Varicella
Basopenia
• Stress
• Infezioni
• Steroidi/sindrome
di Cushing
Monociti
– Sono le cellule più grandi del sangue.
– 3-8% di tutti i globuli bianchi. Rimangono in
circolo solo pochi giorni, poi migrano nel
connettivo dove differenziano in Macrofagi
• Aspetto:
– 10-20 µm di Ø
– Nucleo grande, eccentrico, forma a ferro di
cavallo o fagiolo. Occupa circa 50% della cellula
– Citoplasma grigio-azzurro con granuli azzurrofili e
piccoli vacuoli
• Funzione:
Monociti
– Dopo aver lasciato il circolo si trasformano in
Macrofagi
– Sono fagociti molto efficienti, eliminano cellule morte
o danneggiate (eritrociti), antigeni e batteri
– Secernono citochine che attivano risposta
infiammatoria, la proliferazione e la maturazione di
altre cellule
– Cellule che presentano l’antigene fagocitano antigeni
ed espongono epitopi maggiormente antigenici alle
cellule immunocompetenti
– In presenza di antigeni corpuscolati molto grandi si
fondono tra loro e formano le cellule giganti da corpo
estraneo
Monociti
• Dove funziona il sistema MonociticoMacrofagico:
– Pelle -> Cellule di Langerhan
– Osso -> Osteoclasti
– Fegato -> Cellule di Kuppfer
– Cervello -> Microglia
Monocitosi
• Infezioni
–
–
–
–
–
Tubercolosi
Sifilide
Salmonella
Listeria
Brucellosi
• Tumore di Hodgkins
• Disturbi
Gastrointestinali
– Colite ulcerosa
Monocitopenia
• Steroidi
Linfociti
– 20-25% di tutti i globuli bianchi
• Aspetto:
– Nucleo eccentrico, denso e che occupa circa il 90%
della cellula
– Citoplasma scarso, color blu tenue con pochi granuli
azzurrofili
– 8-10 µm di Ø
– Visivamente non si distinguono
• Linfociti B (15%)
• Linfociti T (80%)
• Natural Killer (NK, 5%)
Funzione dei Linfociti
– Non svolgono attività in circolo, ma nel
connettivo. Acquisita la competenza migrano nei
linfonodi e nella milza, dove formano cloni di
cellule identiche
– Dopo stimolazione mediante antigene proliferano e
differenziano in due popolazioni:
• Cellule con memoria, non partecipano alla risposta
immunitaria, ma rimangono nel clone e sono pronte a
rispondere a quell’antigene
• Cellule effettrici, linfociti immunocompetenti che
possono essere classificate come Linfociti B e T
• Linfociti B:
– Si formano e divengono immunocompetenti nel
midollo osseo
– Responsabili della risposta immunitaria umorale
– Possono differenziare in Plasmacellule e produrre
anticorpi
• Linfociti T:
– Migrano dal midollo osseo al Timo dove maturano
– Costituiscono il sistema immunitario, risposta
cellulo-mediata
• T Citotossici: contatto diretto ed uccisione cellule
estranee o infette
• T Helper: inizio e sviluppo della risposta immunitaria
• T Suppressor: soppressione della risposta immunitaria
• Null cells:
– Cellule Staminali
• Circolanti ed in grado di differenziare in
tutti gli elementi figurati del sangue
– Natural Killer
• Sono in grado di uccidere le cellule
estranee o trasformate senza l’intervento
dei Linfociti T
Linfocitosi
• Il numero varia con
gli anni
• Infezione virale
• Altre infezioni
– Sifilide
– Toxoplasmosi
– Micoplasma
• Altro
– Autoimmunità
– Ipertiroidismo
– Trapianto (rigetto)
Linfocitopenia
• Diminuzione nella
produzione
– Immunodeficienza
ereditaria
– AIDS
• Aumento
dell'eliminazione
– Steroidi/sindrome di
Cushing
– Radiazioni, chemio
Piastrine
• Residui cellulari derivanti dalla rottura dei
megacariociti nel midollo
• 2-4 µm di Ø, forma discoidale, regione
periferica chiara detta Ialomero, regione
centrale detta Granulomero
• Membrana plasmatica numerosi recettori e
glicocalice spesso
• 250-400.000/mm3
• Presentano molti organelli ma prive di nucleo
• Fondamentali per la coagulazione
Anatomia di una piastrina
• Sistema tubulare
denso e aperto sulla
superficie
• Granuli
– Granuli alfa
• Fibrinogeno
• Fattori di coagulazione
– Granuli delta
• Fattori aggregazione e
vasocostrizione
– Granuli lambda
• Enzimi idrolitici,
dissoluzione del
coagulo
Ialomero vs. Granulomero
PAUSA
SIGARETTA
Coagulazione
• Processo che impedisce l’emorragia in
caso dei rottura dei vasi
– Normalmente l’aggregazione delle piastrine
impedita dalle cellule endoteliali, produzione
di Prostaciclina e NO. Presenza sulla
membrana di Trombomodulina e Molecole
Eparino-simili
– Endotelio danneggiato rilascia Fattore di Von
Willebrand e Tromboplastina Tissutale e
cessa produzione inibitori. Endotelina
potente vasocostrittore
– Attivazione piastrinica
• Piastrine aderiscono al collagene subendoteliale, rilasciano il
contenuto dei granuli ed aderiscono le une alle altre
• Rilascio di ADP e Trombospondina rendono le piastrine
circolanti appiccicose e causano adesione a quelle già adese e
la degranulazione
– Acido arachidonico
• Formatosi nell’attivazione, viene convertito in trombossano A2
– Potente vasocostrittore ed attivatore delle piastrine
– Piastrine aggregate funzionano da tappo ed esprimono
sul plasmalemma il Fattore Piastrinico 3, superficie
fosfolipidica adatta per assemblaggio fattori di
coagulazione-Trombina
Attivazione dei fattori di coagulazione
• Tromboplastina tessutale e piastrinica
– Agisce sulla protrombina circolante e la trasformano in
trombina
• Trombina
– Aumenta l’attivazione delle piastrine e in presenza di Ca2+
trasforma il Fibrinogeno (solubile) in Fibrina (insolubile)
• Fibrina
– Monomerica si aggrega e polimerizza formando un reticolo di
fibrina
– Intrappola gli elementi figurati del sangue
– Si forma un ammasso gelatinoso, il coagulo sanguigno
(trombo)
– Eritrociti facilitano l’attivazione delle piastrine, mentre
neutrofili ed endoteliali la limitano, delimitando le dimensioni
del trombo
• Dopo circa 1 ora, dalla formazione del
coagulo, monomeri di actina e miosina
formano dei filamenti sottili e spessi
• Provocano la contrazione del coagulo (1/2
del volume iniziale)
– Riduzione della lesione e della perdita
emorragica
• Una volta che il vaso è stato riparato, le
endoteliali rilasciano attivatori del
plasminogeno, convertono plasminogeno
circolante in plasmina
• Insieme ai granuli lambda (lisosomi) delle
piastrine lisano il coagulo
Tessuti Ematopoietici Mieloidi
• Midollo osseo:
– Cavità midollare ossa lunghe e tra le trabecole delle
spugnose
– Consistenza gelatinosa, altamente vascolarizzato,
separato dal tessuto osseo dall’endostio
– 5% del peso corporeo
– Dal 5° mese è responsabile della produzione di tutte
le cellule del sangue Ematopoiesi
– Maturazione dei linfociti B e formazione dei linfociti
immaturi T
– Pluripotente Cellule Staminali Ematopoietiche
• Possono differenziare in tutti i tipi cellulari del sangue in
seguito a stimolo appropriato
• Midollo Rosso
– Nel neonato, molti eritrociti
• Midollo Giallo
– Nelle diafisi delle ossa lunghe dopo i 20 anni
– Accumulo di grasso che sostituisce i tessuti
ematopoietici
• Vascolarizzazione
– Arterie sfioccano in piccoli vasi che formano
ampia rete di sinusoidi, confluiscono in vena
longitudinale centrale e poi vasi in uscita
– Tra le maglie di questo comparto vascolare si
trovano isole di cellule emopoietiche, collegate tra
loro a formare il comparto ematopoietico
• Sinusoidi
– Tapezzati da endoteliali
– Circondati da
• Sottili fibre reticolari
• Cellule reticolari avventiziali
• Prolungamenti in direzione delle endoteliali, altri verso
altre cellule reticolari in modo da formare una rete
intorno alle cellule ematopoietiche.
• Accumulo di grasso nel loro citoplasma le trasforma in
cellule adipose, riduce volume del comparto
ematopoietico e trasforma midollo da rosso a giallo
• Isole ematopoietiche
– Cellule ematiche a diversi stadi di maturazione
– Macrofagi
• Distruggono nuclei eritrociti e cellule alterate
Midollo Rosso
Sinusoidi
Codoni ematopoietici
o Isole ematopoietiche
Endoteliali
Adipociti
• Prenatale
Ematopoiesi
– Divisa in 4 fasi
– Fase mesoblastica
• Mesoderma del sacco vitellino, seconda
settimana vita intrauterina, le cellule
mesenchimali si aggregano a formare isole
sanguigne
– Cellule periferiche danno origine alle pareti dei vasi,
mentre le altre divengono eritroblasti e differenziano
in eritrociti nucleati
– Fase mesoblastica
• Sesta settimana di gestazione.
• Eritrociti nucleati, verso l’ottava settimana
compaiono i leucociti
Ematopoiesi
– Fase splenica
• Secondo trimestre, prosegue fino al termine
della gravidanza, insieme a quella epatica
– Fase mieloide
• Emopoiesi midollare
• Inizia fine del secondo trimestre
• Sviluppo sistema scheletrico induce midollo ad
assumere ruolo predominante nella produzione
delle cellule ematiche
Ematopoiesi
• Postnatale
– Avviene quasi esclusivamente nel
midollo osseo
– Produzione continua di cellule ematiche
da precursori staminali
• Ogni giorno più di 1011 cellule
ematiche prodotte dal midollo
– Cellule staminali vanno incontro a
divisione e differenziamento
Ematopoiesi
Cellule staminali emopoietiche pluripotenti
– Circa 0,1% delle cellule nucleate del midollo
– Quiescenti, per mitosi generano
• Altre cellule pluripotenti
– Due tipi di staminali multipotenti, che
origineranno le varie cellule progenitrici
• CFU-S (Colony-Forming Unit-S)
– Precursore della linea mieloide (eritrociti, granulociti,
monocti e piastrine)
• CFU-Ly (Colony-Forming Unit-Ly)
– Precursore della linea linfoide (cellule B e T)
Ematopoiesi
• Cellule progenitrici
– Cellule unipotenti (formano una singola linea cellulare)
– Limitata capacità di autoriprodursi
– Attività mitotica e differenziamento controllati da
fattori ematopoietici specifici
• Cellule precursori
– Derivano dalle progenitrici
– Perso la capacità autoriproduttiva
– Caratteristiche morfologiche che permettono la
loro classificazione come i primi elementi di una
linea particolare
– Si dividono e differenziano, originando un clone di
cellule mature
Ematopoiesi
• Maturazione dei precursori è
caratterizzata da
– Riduzione delle dimensioni
– Scomparsa dei nucleoli
– Addensamento della cromatina
– Comparsa nel citoplasma delle
caratteristiche della cellula
matura (granuli)
Ematopoiesi
Fattori di crescita
• Regolazione dell’ematopoiesi dipende da
numerosi fattori di crescita e citochine,
prodotti da differenti tipi cellulari
• Azione di un fattore su una particolare
staminale, progenitrice o precursore ne
induce proliferazione, differenziazione o
ambedue
• Molti sono glicoproteine
• 3 vie per raggiungere la cellula bersaglio
– Tramite il circolo sanguigno
• Ormoni
– Secrezione da parte delle cellule stromali del
midollo, in vicinanza delle cellule
ematopoietiche
• Ormoni paracrini
– Contatto diretto cellula-cellula
• Molecole segnale della superficie
• Interleuchine
– Stimolano la proliferazione delle staminali
pluripotenti e multipotenti, per mantenere
costante il numero
• IL-1, -3, -6
– Responsabili della mobilitazione e del
differenziamento in progenitrici unipotenti
• IL-3, -7, -8 , -11 , -12, eritropoietina, proteina 
inibente i macrofagi, etc
• Fattori stimolanti le colonie (CSF)
– Stimolano la mitosi e la differenziazione delle
cellule unipotenti della serie granulocitica e
monocitica
• Eritropoietina
– Attiva le cellule della serie eritrocitaria
• Trombopoietina
– Stimola la formazione delle piastrine
• Fattore delle cellule staminali
– Prodotto dalle cellule stromali ed esposto sulla
superficie
– Agisce sulle staminali, che devono venire a
contatto con le stromali
– Confinamento nel midollo
Eritropoiesi
• Processo tramite il quale vengono
prodotti 2,5x1011 eritrociti al giorno
• Due tipi di progenitrici unità
eritrocitarie
• BFU-E (blast-forming units-erithrocyte)
– Responsabili della maturazione
• CFU-E (colony-forming units-erithrocyte)
– Formano colonie
• Abbassamento degli eritrociti circolanti,
induce il rene a produrre eritropoietina
Eritropoiesi
• Eritropoietina insieme a IL-3 e -9,
fattore delle staminali e fattore
stimolante le colonie monocitarie e
granulocitarie induce differenziamento
CFU-S in BFU-E
• “Esplosione” mitotica BFU-E produce un
elevato numero di CFU-E
– Bassa concentrazione di eritropoietina per
sopravvivere e generare proeritroblasto
primo elemento della serie eritrocitaria
•Proeritroblasto
• 14-19 µm, nucleo rosso,
cromatina sottile, mitosi,
aggregati citoplasmatici
grigio-blu periferici
•Eritroblasto basofilo
• 12-17 µm, cromatina
granulare, un po’ di
emoglobina
•Eritroblasto
policromatofilo
• 12-15 µm, nucleo denso,
cromatina molto
granulare, no nucleoli,
più emoglobina
•Eritroblasto
ortocromatico
• 8-12 µm, nucleo piccolo
tondo e denso, in fase di
espulsione, molta
emoglobina
•Reticolocita
• 7-8 µm, nucleo assente,
assomiglia alla cellula
matura ma si può colorare
reticolo citoplasmatico blu,
ricco di emoglobina
•Eritrocita
• Nucleo assente, citoplasma
rosa, solo emoglobina
Granulocitopoiesi
• 800.000 neutrofili, 170.000 eosinofili e
60.000 basofili al giorno
• Unico precursore staminale unipotente origina
i tre tipi di granulociti
– Staminali pluripotenti CFU-Eo e CFU-Ba si dividono
e originano il Mieloblasto
– CFU-GM
• Bipotente, origina la serie neutrofila (CFU-G) e quella
Monocitaria (CFU-M)
– CFU-G si divide ed origina Mieloblasto
• Precursore di tutte e 3 le serie, indistinguibili tra loro
• Originano i Promielociti
• Mieloblasto
–12-14 µm, nucleo
rosso-blu, cromatina
sottile, mitosi.
Aggregati
citoplasmatici blu e
processi
citoplasmatici
• Promielocita
–16-24 µm, nucleo
rosso-blu, cromatina
granulare, mitosi.
Citoplasma blu, no
processi
• Granuli azzurrofili
• Mielocita
–10-12 µm, nucleo
appiattito eccentrico,
cromatina granulare,
mitosi. Citoplasma blu
pallido
• Granuli specifici ed
azzurrofili
• Matamielocita
–10-12 µm, nucleo
forma di fagiolo,
denso, cromatina
granulare, no mitosi,
no nucleoli. Citoplasma
blu pallido
• Granuli specifici ed
azzurrofili
• Neutrofilo giovane
– Nucleo a ferro di
cavallo, cromatina
molto granulare, no
mitosi
– Citoplasma blu pallido
• Granuli specifici ed
azzurrofili
• Neutrofilo
– Nucleo multilobato,
cromatina molto
granulare, no mitosi
– Citoplasma rosabluastro pallido.
• Granuli specifici ed
azzurrofili
Monocitopoiesi
• Monociti condividono con i neutrofili la stessa
staminale bipotente CFU-GM
• Per mitosi originano CFU-G e CFU-M
(monoblasti)
• Promonociti
– Derivano da CFU-M
– Cellule grosse (16-18 µm), nucleo reniforme
eccentrico
– Citoplasma bluastro numerosi granuli azzurrofili
• Si formano 1010 monociti al giorno, maggior
parte entrano nel circolo
• Nel giro di un paio di giorni entrano nel
connettivo e differenziano in Macrofagi
Formazione delle piastrine
• Progenitore unipotente CFU-Mg
origina il Megacarioblasto
– 25-40 µm
– Nucleo unico multilobato
– Endomitosi, cellule non si dividono ma
nuclei polipliodi, fino 64 N
– Citoplasma bluastro con Granuli
azzurrofili
– Stimolato a proliferare e differenziarsi
dalla trombopoietina
• Megacarioblasto differenzia in
Megacariocita
– 40-100 µm
– Nucleo unico plurilobato
– Si dispongono vicino ai sinusoidi ed inviano al
loro interno dei prolungamenti citoplasmatici
– Si frammentano in seguito ad invaginazioni
del plasmalemma, canali di demarcazione, e
danno origine a gruppi di propiastrine
– Propiastrine appena rilasciate si risolvono in
singole piastrine
– Rimasugli cellulari vengono fagocitati dai
macrofagi
Megacariocita
Linfopoiesi
• Staminali multipotenti CFU-Ly, si dividono nel
midollo osseo e formano
– CFU-LyB
• Negli uccelli migrano in diverticoli intestinali (borsa di
Fabrizio), e si dividono varie volte dando origine a linfociti B
immunocompetenti, che esprimono marker di superfice tipici.
• Nei mammiferi gli stessi eventi si verificano nel midollo
osseo
– CFU-LyT
• Si dividono e danno origine a linfociti T immunocompetenti,
che migrano al timo dove proliferano, maturano ed
incominciano ad esprimere i marker di superficie.
• Elevata selezione ad opera del timo stesso e dei macrofagi
• Linfociti migrano negli organi linfoidi, milza e
linfonodi, dove formano cloni di cellule
immunocompetenti
Ematopoiesi
Cellula
Staminale
Proeritroblasto
Eritroblasto
basofilo
Mieloblasto
Linfoblasto
Mielocita
Basofilo
Eritroblasto
ortocromatico
Megacarioblasto
Promielocita
Eritroblasto
policromatofilo
Espulsione
del nucleo
Monoblasto
Eosinofilo
Reticolocita
Megacariocita
Neutrofilo
Metamielocita
Monocita
Rottura
Piastrine
Eritrocita
Cellule Rosse del sangue
Basofilo
Eosinofilo
Neutrofilo
Linfocita
Granulociti
Cellule Bianche del sangue
Agranulociti