Liceo scientifico "G. Galilei", Alessandria
Classe V E
Anno scolastico 2008/2009
Gruppo composto da Davide Buzzi, Alessio Caracci, Eugenia Melia, Roberta Mogni
Criteri della selezione
Abbiamo scelto tra i 44 presidenti americani del
periodo 1789-1989 quelli a nostro avviso
maggiormente influenti e importanti, con
riferimento a decisioni di politica estera e interna,
provvedimenti di legge, popolarità, condotta
morale, effetti sulla politica e sull’economia
mondiale
George Washington
(1732 - 1799, presidente dal 1789 al 1797)
Fu comandante in capo dell'Esercito continentale nella guerra d'indipendenza
americana (1775)
Presiedette nel 1783 la Convenzione costituzionale che elaborò la nuova
Costituzione degli Stati Uniti
Nel 1789 fu eletto primo presidente della Federazione e riconfermato nel 1793
Durante il suo mandato fu votata l'ammissione nella federazione di altri tre stati:
Vermont, Kentucky e Tennessee
Inaugurò la tradizione, interrotta solo da Franklin D. Roosevelt e in seguito fissata
nella costituzione (1951), del limite di due mandati presidenziali
Nel suo celebre discorso di congedo del 19 settembre 1787, The Farewell Address,
si espresse decisamente contro alleanze a lunga scadenza con gli stati europei
Thomas Jefferson
(1743 - 1826, presidente dal 1801 al 1809)
• Fu il principale autore della Dichiarazione d'indipendenza (1776)
• Promulgò la Northwest Ordinance del 1787, che delineò il percorso per l'adesione di nuovi
Stati all'Unione
• Dal 1789 al 1793 fu segretario di Stato nel governo di George Washington, divenendo il
capo incontestato dei repubblicani
• Si adoperò per limitare i poteri del governo federale ed eliminare la corruzione e il debito
pubblico
• Decise il trasferimento della capitale da Filadelfia a Washington, appositamente fondata
• Fu sostenitore della filosofia dell’Illuminismo e dei princìpi del liberalismo: libertà, valore
dell'individuo, graduale emancipazione degli schiavi, tolleranza religiosa
Abraham Lincoln
(1809 – 1865, presidente dal 1861 al 1865)
Fu il primo presidente appartenente al Partito Repubblicano1
Pose fine alla schiavitù, prima con la proclamazione dell'Emancipazione (1° gennaio
1863), che dichiarò illegale la schiavitù nei territori del Sud, poi con la ratifica del 13°
Emendamento alla Costituzione, che abolì la schiavitù in tutti gli Stati Uniti (1865)
Guidò l’Unione nella vittoriosa guerra contro gli Stati Confederati d'America, che
volevano la secessione
Perseguì l'accentramento del potere nel governo federale
Rieletto presidente nel 1864, venne ucciso da un fanatico sudista
1. I partiti Democratico e Repubblicano hanno mutato le proprie caratteristiche dal XVIII secolo ad oggi
Thomas Woodrow Wilson
(1856 - 1924, presidente dal 1913 al 1921)
Fu esponente del Partito Democratico
Intraprese una vasta campagna di riforme: riduzione dei dazi doganali, limiti al
potere delle grandi società e delle banche
Wilson dichiarò la neutralità americana allo scoppio della prima guerra mondiale.
Ma dopo l’affondamento, da parte tedesca, del transatlantico inglese "Lusitania",
condusse gli Stati Uniti in guerra (6 aprile 1917)
L'8 gennaio 1918 Wilson tenne il suo famoso discorso dei "Quattordici Punti"2,
enunciando il "principio delle nazionalità" e avanzando la proposta di una Lega
delle Nazioni
Nel 1919 ottenne il Premio Nobel per la pace
2. Programma di politica estera enunciato in un messaggio al Congresso. Fissò le condizioni fondamentali che
gli Stati Uniti ritenevano necessarie ad assicurare una pace giusta e duratura.
Franklin Delano Roosevelt
(1882 – 1945, presidente dal 1933 al 1945)
Fu esponente del Partito Democratico
Fu l’artefice del New Deal3
Promulgò il Social Security Act, che istituì la previdenza sociale, e il Wagner Act, che
concedeva ai lavoratori nuovi diritti sindacali
Favorevole a una politica isolazionista, approvò il Neutrality Act, con cui fu limitata
l'interferenza negli affari interni degli stati latino-americani
Nel dicembre 1941, dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor, decise l'entrata in
guerra degli Stati Uniti
Concordò con Winston Churchill la Carta Atlantica (1941), che conteneva gli obiettivi
politici statunitensi per il dopoguerra
Nonostante il limite di due mandati, fu talmente popolare da essere eletto quattro volte
3. L’imponente piano di riforme economiche e sociali promosse fra il 1933 e il 1937, allo scopo di risollevare il
paese dalla "Grande depressione" che aveva colpito gli Stati Uniti d'America dopo il crollo finanziario del 1929
Henry Truman
(1884 - 1972, presidente dal 1945 al 1952)
Fu esponente del Partito Democratico
Ordinò il bombardamento nucleare delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki
(6 e 9 agosto 1945)
Enunciò la cosiddetta "dottrina Truman": consolidare i rapporti politico-economici
tra i Paesi occidentali e ricostruire l'Europa divisa dalla "Guerra fredda"
Propiziò il varo del "Piano Marshall" per favorire la ripresa economico-finanziaria
delle nazioni europee devastate dalla guerra, e la creazione della NATO (NorthAtlantic Treaty Organization, 1949), l'alleanza militare dei Paesi occidentali in
funzione antisovietica
Rieletto, sostenne l'intervento militare americano in Corea (1950-1951)
Dwight David Eisenhower
(1890 - 1969, presidente dal 1953 al 1961)
Fu esponente del Partito Repubblicano
Fu comandante in capo delle truppe alleate nel Mediterraneo nella seconda
guerra mondiale
Organizzò e diresse lo sbarco in Normandia (6 giugno 1944)
Fu capo di stato maggiore dell’esercito Usa e comandante in capo della NATO
Enunciò la "dottrina Eisenhower": estensione degli aiuti economici e militari
agli stati del medio Oriente e intervento armato in caso di aggressione da parte di
un paese comunista
Durante la sua presidenza fu costituita la NASA, l’agenzia spaziale americana
Nel 1959 ricevette a Washington Nikita Chruscëv: fu il primo incontro tra un
presidente Usa e un segretario del Pcus dal 1945
John Fitzgerald Kennedy
(1917 - 1963, presidente dal 1961 al 1963)
Fu esponente del Partito Democratico
Autorizzò il tentativo anticastrista di invadere Cuba nel 1961, e l’anno dopo fu
protagonista, con Chruscëv, della "crisi dei missili cubani"
Delle sue tre grandi direttrici di politica estera (distensione, rafforzamento
dell’atlantismo, sviluppo), la prima ebbe risultati consistenti: l’accordo di Mosca
per la sospensione delle esplosioni atomiche nell’atmosfera
Decise l‘intervento militare americano in Vietnam, che si sarebbe presto
trasformato in guerra4
Fu assassinato nel 1963 in circostanze mai del tutto chiarite
4. La guerra del Vietnam venne combattuta tra il 1964 e il 1975 sul territorio del Vietnam del Sud e delle aree
confinanti di Cambogia e Laos, e in missioni di bombardamento sul Vietnam del Nord.
Richard Nixon
(1913 - 1994, presidente dal 1968 al 1973).
Fu esponente del Partito Repubblicano
Nel corso della guerra in Vietnam, autorizzò l’invasione della Cambogia (1970) e
del Laos (1971) e il bombardamento a tappeto del Vietnam del Nord
Ottenne un "cessate il fuoco" in Vietnam e iniziò il ritiro delle truppe statunitensi
Firmò con l'Unione Sovietica il trattato SALT per la riduzione delle armi nucleari
Visitò nel 1972 la Repubblica popolare cinese, ristabilendo relazioni diplomatiche
con la Cina
Nel corso del suo secondo mandato fu coinvolto nello "scandalo Watergate"5 e
costretto, primo presidente nella storia americana, a dimettersi
5. "Scandalo Watergate", dal nome della celebre inchiesta giornalistica, designa l'uso illecito che l'amministrazione
Nixon fece dei poteri dello Stato per indebolire l'opposizione dei movimenti pacifisti e del Partito Democratico
Ronald Reagan
(1911- 2004, presidente dal 1981 al 1989)
Fu esponente del Partito Repubblicano
Introdusse la cosiddetta "reaganomics": ridurre la spesa pubblica nei settori dell'
assistenza sociale e dell'istruzione, smantellare il Welfare State6, ridurre la pressione fiscale,
eliminare i controlli pubblici sull’iniziativa privata, aumentare le spese militari.
Durante il suo secondo mandato la Borsa registrò un crollo del 22,6% (il "lunedì nero" di
Wall Street, 19 ottobre 1987): molti economisti vi videro la prova del fallimento della
politica economica perseguita dalla sua amministrazione
Attuò una politica interventista anticomunista in America centrale (Panama e Nicaragua)
Avviò relazioni diplomatiche distensive con l’URSS di Gorbacëv
6. Il Welfare State (stato del benessere), conosciuto anche come "Stato sociale", è un sistema di norme e servizi con
il quale lo Stato cerca di ridurre le diseguaglianze sociali ed economiche fra i cittadini, aiutando in particolar modo i
ceti meno abbienti.
Bibliografia & Sitografia
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Enciclopedia “Encarta 2000”
Enciclopedia “La biblioteca di Repubblica”
http://www.pbmstoria.it/dizionario
http://it.wikipedia.org
Crediti musicali:
A. Neumann, Twentieth Century-Fox Fanfare, Hollywood Bowl Orchestra, John Mauceri
E. Bernstein, I magnifici sette: tema, London Festival Orchestra, Stanley Black