il monachesimo - Istituto San Giuseppe Lugo

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IL MONACHESIMO
Attorno all’anno
mille, la società
appare divisa
in:
bellatores: coloro
che combattono (i
soldati che
difendono lo stato)
Oratores:
coloro che pregano
(il clero)
laboratores
coloro che
lavorano (i
contadini)
Che cos’è il monachesimo?
Il monachesimo (dal greco monachos, persona
solitaria) è un modo di vivere la propria
religiosità, caratterizzata da alcune rinunce agli
interessi terreni, per dedicarsi in modo più
completo all'aspetto spirituale.
 Molte
religioni
sono caratterizzate
dal
monachesimo:
Buddhismo,
Induismo,
Islamismo
 Noi ci occuperemo del monachesimo in ambito
cristiano, limitatamente al periodo medioevale.

Due tipi di monachesimo
Anacoretismo
Cenobitismo

“Anacoreta” è detto un religioso
che abbandona la società per
condurre una vita solitaria
dedicandosi alla preghiera.
 L'anacoretismo
è
dunque
caratterizzato da isolamento e
preghiera.
 Tra gli anacoreti più noti si può
ricordare Sant’Antonio Abate



Il cenobitismo è una forma
comunitaria di monachesimo,
praticata in monasteri (cenobi)
sotto la guida di un'autorità
spirituale, secondo una disciplina
fissata da una regola. Si
contrappone alle forme individuali
di isolamento monastico (gli
anacoreti).
I cenobiti si differenziano dagli
anacoreti in quanto praticano una
vita comunitaria anziché solitaria.
Il cenobitismo fu diffuso in
occidente da San Benedetto da
Norcia .
In sintesi:
Monaci che vivono in isolamento
Anacoreti
Monaci che vivono in comunità
Cenobiti
SANT’ANTONIO ABATE
SAN BENEDETTO
L’ anacoretismo
 E’ più
antico del cenobitismo
 Si diffuse soprattutto in Oriente (Siria,
Egitto)
 E’ caratterizzato da forme particolarmente
“estreme” di vita solitaria.
Un anacoreta egiziano : Sant’Antonio abate
Antonio nacque a Coma in Egitto (l'odierna Qumans) intorno al 251. Rimasto orfano
prima dei vent'anni, sentì ben presto di dover seguire l'esortazione evangelica "Se
vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri" (Mt 19,21).
Così, distribuiti i suoi beni ai poveri, seguì la vita solitaria che già altri anacoreti
facevano nei deserti attorno alla sua città, vivendo in preghiera, povertà e castità.
 In seguito Antonio si spostò verso il Mar Rosso sul monte Pispir dove esisteva una
fortezza romana abbandonata, con una fonte di acqua. Era il 285 e rimase in questo
luogo per 20 anni, nutrendosi solo con il pane che gli veniva calato due volte
all'anno. In questo luogo egli proseguì la sua ricerca di totale purificazione, pur
essendo aspramente tormentato, secondo la leggenda, dal demonio.
 Un po’ alla volta attorno a lui si raccolsero dei seguaci che vivevano imitandolo e lo
riconoscevano come guida spirituale (è per questo che è chiamato “abate”).
 Antonio contribuì a diffondere l’anacoretismo in oriente a scapito del cenobitismo

La grotta nei pressi di Qumans (Egitto) in cui,
secondo la tradizione, sarebbe vissuto
Sant’Antonio Abate.
Siria, i resti della colonna su cui
Simeone restò “appollaiato” per 37 anni
Il cenobitismo

Come l’anacoretismo, è nato ad oriente,
nell’Egitto del IV secolo, ma si è diffuso
soprattutto in occidente grazie alla figura di
Benedetto da Norcia
Vita di san Benedetto:
da anacoreta a cenobita
Nacque a Norcia (PG) verso il 480 d.C. da una famiglia benestante, che lo
mandò a Roma per studiare. Inorridito dalla corruzione romana si spostò
ad Affile poco distante da Roma, e in seguito, desideroso di maggior
solitudine, a Subiaco (sempre nei pressi di Roma).
Dopo tre anni, trascorsi in una grotta del monte Taleo (sulla quale sarà
costruito Il Sacro Speco), alcuni monaci dei dintorni lo vollero come padre
spirituale. Interrompendo la sua solitudine, Benedetto accettò, ma i monaci
trovandolo troppo severo, tentarono di avvelenarlo, ed egli tornò alla sua
grotta.
In seguito iniziò la sua esperienza monastica.
Fondò dodici piccoli monasteri nella valle di Subiaco, con propri superiori e
dipendenti da lui, composti ciascuno di 12 monaci.
Si trasferì poi a Montecassino, dove fondò il celebre monastero nel 529.
Anche la sorella gemella Scolastica, seguì il fratello, fondando un
monastero femminile.
Il Monastero di Montecassino divenne il punto di partenza dell’Ordine dei
Benedettini, basato sulla Regola che Benedetto scrisse nel 540, che venne
così sintetizzata: ORA et LABORA
Morì nel 547 a Montecassino, pochi giorni dopo sua sorella e fu sepolto
accanto a lei nel monastero di Montecassino.
IL MONACHESIMO BENEDETTINO

NASCE IN OCCIDENTE

FONDATO DA SAN BENEDETTO DA NORCIA

A MONTECASSINO (LAZIO, PROVINCIA DI
FROSINONE) NEL 529 d.C.

DIFFUSO IN TUTTA EUROPA
Capillare diffusione
delle abbazie
benedettine in Europa
IL MONASTERO DI MONTECASSINO
IL MONASTERO DI MONTECASSINO
Ancora il monastero di Montecassino
Il monachesimo benedettino ha avuto
Lo stendardo dei
benedettini
Importanza culturale
Importanza sociale
ed economica
Importanza culturale DEL
MONASTERO
Trasmissione della cultura greca e latina
attraverso gli amanuensi
 Grande impulso alle scienze mediche attraverso
lo studio dell’erboristeria.
 Introduzione del minuscolo carolino
 Invenzione dell’antecedente del rigo musicale

L’antecedente
del rigo
musicale
Lo Scriptorium
Il
Uno dei luoghi più importanti del monastero era lo
scriptorium.
Era di solito un vasto ambiente esposto a sud e con
molte vetrate per godere di tutta la luce possibile.
Gli amanuensi trascrivevano i testi sacri ma anche
opere di
grandi autori latini e greci.
minuscolo
carolingio
IMPORTANZA SOCIALE ED ECONOMICA
DEL MONASTERO
Grande impulso all’agricoltura e all’economia.
 Bonifica di vasti territori (trasformazione di
boschi in vigneti e seminativi).
 Costruzione di ospedali e scuole.
 Le Abbazie a volte possedevano una (o più)
Curtis.

IL SACRO SPECO A SUBIACO
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