PRATICHE E FORMATI DEI SOCIAL NETWORK
Lettura, scrittura e conoscenza:
nuovi paradigmi
Massimiliano Padula
Roma, 08.04.2010
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Gli usi di internet e le fascie di età
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Social Media e Mobile Use è uno studio della società Pew Internet dal titolo
Le percentuali di uso della rete sono da sempre molto diverse tra le diverse fasce
di età:
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Il 93% degli statunitensi fino ai 29 anni utilizzano la rete regolarmente.
Questa percentuale diminuisce aumentando l'età fino a arrivare al 38% per le persone
sopra i 65 anni
Malgrado la concentrazione di uso della rete sia prevalentemente
nelle fasce giovani, anche le cosiddette persone anziane sopra i 65
anni, negli ultimi 10 anni hanno raddoppiato l'utilizzo della rete.
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La decadenza del blogging
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Dal 2006, il blogging è sceso tra gli adolescenti e tra i giovani adulti, mentre
contemporaneamente cresce tra gli adulti più anziani.
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Nel 2006 erano il 28%, oggi soltanto il 14%.
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È aumentato l’uso di strumenti e tecnologie “embedded” come i siti di social
networking che continuano a crescere.
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Il 73% dei giovani considera oggi i social network il principale strumento di
comunicazione on line contro il 65% del 2006.
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Sopra i 30 anni però questo gradimento crolla (40%,)
Oltre i 30 anni la rete sociale più usata è comunque Facebook esattamente come
per i più giovani. Ad essa seguono Mypace e LinkedIn.
È interessante notare che chi è presente su un social network lo è sempre più
frequentemente anche su altri social network. Ha diversi profili.
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Il rapporto teenager e Rete
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I giovani stanno modificando comportamenti e usi sociali in relazione ai nuovi
strumenti (i social network).
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Dal 2006 essi inviano sempre meno mail (dal 61 al 50%)
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Commentano sempre meno nei blog (dal 76 al 52%)
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Inviano sempre meno mail private (dall'82 al 66%)
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Inviano sempre più instant messages (58%)
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Commentano sempre più sulle aree deputate all’interno dei social network (wall)
(86%)
È in atto un processo di migrazione dalla blogosfera al socialnetworksfera
(facebooksfera)
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La frattura con gli adulti
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Il comportamento degli adulti è opposto
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Commentano di più di prima nei blog (dal 22% del 2006 al 26% del
2009).
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Questo gap tra giovani e adulti non vale solo in relazione ai blog ei
social network ma è relativo anche all’uso di Twitter.
Il 37% dei giovani twitta (cinguetta) contro il 22% degli ultra trentenni.
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Lettura e scrittura nei social network
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I social network permettono una comunicazione veloce con la
comunità di amici.
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La scrittura di un post o di un commento in un blog richiede più
tempo e più attenzione rispetto ad un messaggio su Facebook
che risulta immediato.
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I teenager vogliono leggere e scrivere in pochi secondi e non in
minuti.
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Usano i social network come spazi di comunicazione, ma
soprattutto come spazi di relazione.
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La fast food communication
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Siamo nell’epoca della fast food communication
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Proprio per questo il futuro di Internet è il mobile.
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Oggi sono i teenager e i giovani/adulti ad usare in prevalenza il
mobile Internet (smartphone, ipad) (81% degli invididui fino
a29 anni contro il 57% degli ultratrentenni).
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Il mobile è un traino per i social network
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Internet è la realtà
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La velocità di accesso e di consumo dei contenuti della rete, è quindi
il dato più importante che emerge nel comportamento dei teenager
rispetto alle fasce superiori di età.
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Questo tipo di divide non è relativo all’accesso al mero uso tecnico
delle tecnologie digitali ma investe gli spazi della rete coinvolgendo
comportamenti, lettura, scrittura e fruizione di contenuti (conoscenza
tout court) in funzione dell’età.
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Per questi motivi Internet tende ad assomigliare sempre più alla
realtà.
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Edith Ackermann
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Ricercatrice e docente in Psicologia
dello sviluppo, insegna al l’Università
di Aix-Marseille 1 e alla scuola di
architettura di Massachusetts Institute
of Technology. É consulente per il
LEGO Learning Institute, Create Tv &
Film, Media Lab Future of Learning
Group, oltre che per vari dipartimenti
del MIT ed altri importanti istituti e
organizzazioni che indagano la
relazione tra gioco, apprendimento,
insegnamento,
design,
pensiero
creativo e tecnologie digitali.
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Rappresentazione iconica vs lettura e scrittura
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Per un bambino di 3 anni non molto diverso rappresentare una scenetta,
mimare un personaggio o raccontare una storia.
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Il passaggio dall’oralità all’alfabetizzazione è una sofferenza
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La studiosa evidenzia come le transazioni narrative mediate dal digitale, la
partecipazione a MUD, il racconto/costruzione di storie interattive e il gioco
con pupazzi elettronici, forniscono a molti bambini nuove opportunità di
utilizzo della loro capacità di narratori.
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Dall’oralità alla scrittura: perdite consistenti
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Il passaggio dalla comunicazione orale a quella scritta, mentre
favorisce benefici inestimabili, implica anche grandi perdite:
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La scrittura separa l’autore dal pubblico, il pubblico dal luogo della trama, e la
parola dalla voce.
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La lingua parlata consente ai narratori di suonare la propria musica, di
rispondere al proprio pubblico, di essere attori in una conversazione [Ong,
1982].
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Narratori e annotatori
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Prima del loro ingresso a scuola, la maggior parte dei
bambini è composta da narrators discretamente dotati e
da avidi notators.
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Prima della scuola imparano a fare scarabocchi (scribble)
prima di imparare a scrivere e a recitare prima di sapere
leggere.
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Questo processo è detto, appunto, transazione dialogica
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Le transazioni dialogiche
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Conversazioni a tavola
Conversazioni con amici immaginari
Finzione con bambole
Giochi di ruolo
Ascolto e rielaborazione di storie
Accentuano il potere della lingua parlata
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Esempi
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Conversazione a tavola
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Gioco con altri bambini
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I racconti della buonanotte
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Gli scarabocchi
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A quattro anni usano grafemi onomatopeici di scarabocchi per
indicare qualcosa (è la scrittura che precede le lettere)
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A sei anni inventano una loro ortografia
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Il passaggio all’alfabetizzazione
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Può essere repentino o molto difficile per i buoni conversatori
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Come per l’imbarazzo del messaggio lasciato in segreteria, anche per
un bambino è complesso decifrare un testo fuori dal contesto
dialogico.
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Questo avviene per i bambini cresciuti in contesti prevalentemente
orali che per i nativi digitali
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Una nuova alfabetizzazione
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Le alfabetizzazioni relative all’uso di media digitali sono degli
ibridi.
Esse riportano:
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Il testo al contesto
Gli enunciati agli atti linguistici
La parola alla voce
L’autore al pubblico
Già Ong evidenziava come il telefono, la radio, la Tv che dipendono,
per il loro funzionamento, dalla scrittura e dalla stampa, producono una
forma di oralità secondaria
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Moose crossing
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Si tratta di un MUD basato su testo creato da
Amy Bruckman nel quale i bambini possono
conversare, scambiarsi gesti ed esprimere
emozioni in tempo reale. I bambini
descrivono luoghi usando le parole.
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Usano convenzioni tipografiche come gli
emotrons al posto dei gesti fisici e delle
espressioni del volto, usano particelle
espletive onomatopeiche e spesso ignorano
gli errori di ortografia.
In sostanza, è un sistema MUD realizzato per capire come i bambini
cambiano il modo di pensare, imparare e giocare quando vengono
Inseriti in una comunità telematica.
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Il patchwork
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Diversamente dalla parola scritta sulla carta, il testo digitale è
configurabile e riciclabile, ed ha l’effetto collaterale di rompere
fortemente la distinzione classica fra lettore e scrittore.
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I lettori/scrittori possono facilmente aggiungere, cancellare,
incorporare scarabocchi testuali come parte del testo, rieditare,
risistemare paragrafi.
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I testi digitali, in questo senso, sono costruiti come un patchwork o
un montaggio.
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Non si deve cominciare da zero in quanto si possono assemblare
pezzi e frammenti.
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Come cambia la scrittura
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I testi digitali consentono anche di processare le parole e le immagini in
modo simultaneo,cosa che aiuta i bambini ad esprimersi nei loro cento
linguaggi.
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Il testo digitale permette a generi di scrittura completamente nuovi di
emergere.
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Lo scrivere diventa informale, multiautore, consentendo agli utenti di
incarnare più voci.
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La cyberscrittura ripristina la possibilità del multidialogo.
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Il digitale però da solo non garantisce un rafforzamento della scrittura, della
lettura ed del pensiero creativo del bambino ma si pone come trade union
di quel percorso complesso tra lingua parlata e scritta.
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Esercizio
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Scegliete un personaggio e rappresentatelo
usando tutti i codici che il web vi mette a
disposizione
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http://www.youtube.com/watch?v=KLnCmzQyb58
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