Il ‘600 (XVII secolo) La crisi economica del ‘600 Nel ‘600 si ebbe in Europa una grave crisi economica, dovuta a varie cause: carestie, distruzioni provocate dalle numerose guerre, epidemie di peste Le conseguenze furono una forte diffusione della povertà e un calo demografico La Spagna (che non aveva saputo investire in attività economiche l’oro americano) fu tra i paesi più colpiti dalla crisi (assieme agli stati italiani, in buona parte dominati dalla Spagna) Lo sviluppo dei commerci Nonostante la crisi, alcuni stati europei riuscirono a sviluppare commerci in alcune zone della terra, soprattutto via mare In generale diminuirono i commerci nel Mediterraneo, mentre i porti sull’Atlantico, da cui partivano le navi per le Americhe, aumentarono nettamente i loro traffici In particolare il commercio fu dominato da inglesi, olandesi, francesi. Attraverso i commerci si ebbe anche una progressiva colonizzazione in America, Africa e soprattutto Asia Lo sviluppo commerciale e coloniale dell’Inghilterra Nel ‘600 l’Inghilterra ebbe un grande sviluppo economico: Migliorarono l’agricoltura e l’allevamento, e si svilupparono le manifatture, soprattutto nel settore tessile. Furono conquistate colonie molto importanti nell’America del Nord e anche in alcune zone dell’Asia, dove furono organizzate numerose basi commerciali Da queste terre venivano importate materie prime che poi erano utilizzate nelle manifatture inglesi Pirateria e Compagnia delle Indie Un ruolo molto importante nello sviluppo del commercio inglese lo ebbero le compagnie commerciali di navigazione. Erano società di privati a cui lo stato dava il controllo della navigazione e del commercio in una certa parte del mondo. La più importante fu la Compagnia delle Indie Orientali (in Asia). La pirateria aveva ancora un ruolo molto importante; su mandato dei re inglesi essi continuarono a depredare le navi; uno dei corsari più famosi fu Henry Morgan L’Olanda potenza commerciale Dopo aver lottato contro Filippo II anche gli olandesi conobbero un grande sviluppo economico e commerciale. Le loro navi raggiunsero territori in vari continenti. Anch’essi praticavano la pirateria In particolare gli olandesi costituirono colonie nell’Asia Orientale (anch’essi avevano organizzato una Compagnia delle Indie Orientali), in particolare in Indonesia. La tratta degli schiavi Una delle attività che arricchì moltissimo alcuni stati europei fu la tratta degli schiavi. I commercianti europei prelevavano gli schiavi africani per portarli a lavorare nelle miniere e nelle piantagioni americane (soprattutto dopo che milioni di indios erano stati sterminati) Le disumane condizioni degli schiavi A causa delle terribili condizioni dei viaggi e del durissimo lavoro nelle miniere e nelle piantagioni americane si calcola che siano stati circa 20 milioni gli schiavi africani vittime della tratta Il commercio triangolare Il commercio degli schiavi portò enormi ricchezze agli stati europei che lo praticarono, inizialmente Spagna e Portogallo , poi soprattutto Inghilterra, Olanda e Francia La guerra dei trent’anni Nella prima metà del ‘600 l’Europa fu attraversata da una serie continua di guerre, chiamate “guerra dei 30 anni” (dal 1618 al 1648). Le cause furono sia religiose che politiche. Parteciparono, in diverse fasi, quasi tutti gli stati europei. Le guerre causarono distruzioni e miseria in tutta Europa La pace di Westfalia Nel 1648 fu finalmente firmata la pace. Nel complesso alla fine della guerra si ebbero queste conseguenze: L’impero perdeva la sua importanza La Spagna era molto indebolita La Francia si affermava come potenza emergente Si affermavano anche nuovi stati, come Russia e Prussia L’avanzata dei turchi in Europa veniva bloccata L’Europa dopo la pace di Westfalia La situazione religiosa in Europa dopo la pace di Westfalia L’ascesa della Prussia Tra i vari stati germanici nel ‘600 si afferma, estendendo gradualmente il proprio territorio, la Prussia. Importante fu il ruolo del re Federico Guglielmo I, che pose la capitale a Berlino Lo sviluppo della Russia Tra il ‘600 e il ‘700 la Russia estese i suoi territori e divenne uno stato sempre più forte. Un ruolo importante lo ebbe lo zar Pietro I il Grande, che rafforzò il potere centrale e l’esercito e migliorò l’economia. Fondò anche la capitale del regno, Pietroburgo La crisi dell’impero turco e l’ascesa degli Asburgo Nella seconda metà del ‘600 i turchi, che dominavano nella penisola Balcanica, assediarono Vienna (come avevano già fatto nel secolo precedente). Ma furono sconfitti dall’imperatore Leopoldo I d’Asburgo. Gli Asburgo ottennero l’Ungheria e altri territori slavi, formando così un grande impero multietnico La situazione del ‘600 in Italia La Spagna controllava direttamente il sud e il ducato di Milano, che nel ‘600 vissero un grave periodo di decadenza La repubblica di Venezia, nonostante la diminuita importanza del suo porto, mantenne la propria indipendenza Il ducato di Savoia estese il suo territorio e divenne uno stato più forte e politicamente più importante Altri stati regionali importanti erano lo stato della chiesa, il granducato di Toscana e la repubblica di Genova