LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE E I PRIMI IMPERI COLONIALI Dalla fine del 1400 le potenze economiche europee promossero viaggi per mare alla ricerca Di nuove vie per raggiungere i paesi orientali, produttori di spezie e seta. Perché proprio ora? Le strade commerciali per l’Oriente erano da sempre controllate da Istanbul (Costantinopoli) e le alleanze fra l’Imperatore di Bisanzio e i Veneziani avevano permesso il flusso di merci in Occidente per tutto il Medioevo attraverso la via che aveva percorso Marco Polo. 1483 I Turchi ottomani, una tribù mongola guidata da Maometto II conquistano Costantinopoli, da allora chiamata Istanbul, causando la fine dell’Impero Bizantino. I Turchi impongono tasse pesantissime ai mercanti Veneziani che vogliono raggiungere le Indie e i Veneziani aumentano i prezzi delle merci di lusso. Per questo le potenti monarchie iberiche, Spagna e Portogallo, finanziano spedizioni per mare alla ricerca di nuove vie commerciali per le Indie (che allora era il nome che si dava a tutti i paesi orientali, compresa la Cina) nella speranza di togliere il monopolio ai Veneziani e procurarsi da soli i beni di lusso. La rotta orientale per le Indie I Portoghesi, dopo ottanta anni di tentativi, raggiunsero l’India circumnavigando l’Africa nel 1498 con una spedizione guidata dall’esploratore Vasco da Gama, che fu il primo europeo a doppiare il Capo di Buona Speranza. La rotta occidentale per le Indie Un marinaio genovese, Cristoforo Colombo, sulla base degli studi di un geografo fiorentino, Paolo Toscanelli, cerca di farsi finanziare una nuova impresa: raggiungere le Indie attraverso l’Atlantico. Il re del Portogallo e i suoi banchieri inglesi bocciano questo progetto, ma i re di Spagna Ferdinando di Aragona e Isabella di Castiglia, che hanno appena terminato la reconquista cristiana della Spagna, decidono di dargli fiducia. Partito il 3 agosto dal porto di Palos con due caravelle e una nave ammiraglia, il 12 ottobre del 1492, Colombo approda sull’isola di San Salvador, da lì prosegue per Cuba e per Hispaniola. Colombo crede di essere nelle Indie e chiama Indios gli abitanti delle isole in cui è approdato, in realtà si trova nel Mare delle Antille e gli Indios non somigliano ai raffinati Indiani con cui gli occidentali commerciavano in spezie e beni di lusso. L’America e l’inizio dell’età moderna Il cartografo e navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, al servizio della Spagna, per primo si rende conto (1499-1501) che il continente toccato da Colombo non è l’India, ma un Nuovo Mondo, che non frutterà spezie e sete ai re che hanno appoggiato la sua scoperta, ma segnerà l’inizio di una nuova epoca dal punto di vista politico, sociale ed economico. E’ l’inizio dell’età moderna Ferdinando Magellano 1519-1522: lo spagnolo Ferdinando Magellano per la prima volta compie la circumnavigazione dell’intero globo terrestre e dimostra così che la terra ha la forma di una sfera. I vantaggi della scoperta dell’America • I maggiori vantaggi della scoperta dell’America vanno alla Spagna. • Gli Spagnoli Cortes e Pizzarro (chiamati Conquistadores) conquistano le terre dei Maya, degli Aztechi e degli Incas nell’America Centrale e Meridionale, uccidono molti abitanti, distruggono le loro civiltà ( chiamate civiltà precolombiane = prima di Colombo) e portano in Spagna grandi quantità di oro e di argento. Anche i Portoghesi conquistano il Brasile, nell’America Meridionale. Conseguenze delle scoperte geografiche La scoperta dell’America porta grandi trasformazioni in Europa ed in Italia ed ha importanti conseguenze economiche, sociali, culturali e politiche CONSEGUENZE ECONOMICHE 1. 2. Il centro dei commerci per mare si sposta dal Mediterraneo all’Atlantico ed i paesi europei sull’Atlantico: la Spagna, il Portogallo, poi la Francia e l’Inghilterra diventano più ricchi, mentre quelli sul Mediterraneo come l’Italia diventano più poveri. Arrivano in Europa molto oro e argento e piante sconosciute (pomodori, patate, mais, tabacco). CONSEGUENZE SOCIALI 1. 2. 3. 4. Aumenta l’importanza della borghesia che con i commerci diventa sempre più ricca Diminuisce l’importanza della nobiltà che vive della rendita della terra Si inizia a deportare in America schiavi di colore dall’Africa per farli lavorare nelle miniere e poi anche nelle piantagioni (soprattutto di canna da zucchero, perché buona parte della lavorazione doveva essere fatta a mano da gente che sopportasse bene il caldo). Vengono distrutte le civiltà precolombiane (Maya, Aztechi, Incas) a causa delle stragi compiute dai conquistadores, delle malattie portate dagli Europei, del duro lavoro nelle miniere Conseguenze culturali • Le varie esplorazioni portarono al miglioramento delle conoscenze geografiche europee e delle scienze naturali, come si può capire dalle seguenti cartine: Mappa del 1508 Mappa del 1570 CONSEGUENZE POLITICHE • I paesi europei sull’Atlantico formano grandi imperi coloniali, al Portogallo va il Brasile, il resto dell’America centro meridionale va alla Spagna. • Le monarchie iberiche non sanno sfruttare le ricchezze che provengono dalle colonie. L’economia di questi paesi non riesce a decollare a causa di una classe dirigente improduttiva (gli aristocratici non pagano le tasse, vivono di privilegi e consumano grande quantità di beni di lusso) • L’Inghilterra nel 1600 raggiungerà uno sviluppo economico notevole grazie alla nascita della Compagnia delle Indie orientali, che commercia con la Cina e l’India .e l’esplorazione dell’America settentrionale. • L’Inghilterra diventa la più grande potenza coloniale con l’esplorazione dell’America settentrionale e la fondazione di tredici colonie (da cui un giorno nasceranno gli Stati Uniti), insieme a parte del Canada, tolto alla Francia. Conseguenze della «scoperta» europea delle Americhe per i nativi americani Genocidio Immagine dal XII libro del Codice fiorentino, scritto tra il 1540 e il 1585, che mostra i Nahua del Messico centrale ammalati di vaiolo durante la colonizzazione europea delle Americhe. Uccisione degli indios da parte degli Spagnoli Il massacro iniziò praticamente pochi anni dopo la scoperta del continente americano e si concluse alla soglia della Prima Guerra Mondiale, Il massacro del Washita, 1866 29 Dicembre 1890: il massacro di Wounded Knee La tratta degli schiavi L'espressione tratta atlantica degli schiavi africani si riferisce commercio di schiavi di origine africana attraverso l'Oceano Atlantico fra il XVI e il XIX secolo. Il motivo di questa deportazione di africani nelle colonie europee americane fu la robustezza fisica degli africani, rispetto alla fragilità dei nativi nel compiere lavori pesanti.