RICERCA DI
MANONI E OGA
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INFORMAZIONI
GENERALI
TERRITORIO
POPOLAZIONE
STORIA
ECONOMIA
Superficie: 270.500 Km²
Abitanti: 3.826.000
Densità: 14 ab/Km²
Forma di governo: Democrazia
parlamentare
Capitale: Wellington (334.000 ab.)
Altre città: Auckland 992.000 ab.,
Christchurch 325.000 ab., Hamilton
158.000 ab., Dunedin 111.000 ab.
Gruppi etnici: Europei Neozelandesi
72%, Maori 14,5%, Polinesiani 5%,
Asiatici 4,5%
Paesi confinanti: -
Monti principali: Mount Cook
3754 m
Fiumi principali: Waikato 425
Km, Clutha 340 Km
Laghi principali: Taupo 606
Km²
Isole principali: Isola del Sud
150.437 Km², Isola del Nord
113.729 Km²
Clima: Temperato
Lingua: Inglese, Maori (entrambe
ufficiali)
Religione: Anglicana 17,5%,
Cattolica 13%, Presbiteriana
12,5%, Metodista 3,5%
Moneta: Dollaro neozelandese
Territori: Isole Cook(240 Km²,
20.600 ab.), Niue(259 Km², 2100
ab.), Tokelao(10 Km², 1450 ab.)
Le alpi neozelandesi
Il paesaggio neozelandese è scolpito
dalle profonde fratture e dalle linee di
faglia che attraversano il paese
evidenziando i blocchi geomorfologici il
cui sollevamento ha creato, circa 26
milioni di anni fa, i rilievi che dominano
l'Isola del Sud. Esse rappresentano
tuttora la causa dell'incessante attività
vulcanica tipica dell'Isola del Nord.
Entrambe le isole sono attraversate da
catene montuose: l'Isola del Sud dalle
Alpi neozelandesi e l'Isola del Nord da
catene di minore altitudine. Il monte
Cook (in lingua maori Aorangi, “che
trapassa le nubi”), nella sezione
centrale delle Alpi neozelandesi,
con i suoi 3.754 m è la vetta più
elevata del paese.
I numerosi corsi d'acqua, la
maggior parte dei quali nasce nei
rilievi, sono brevi e di difficile
navigabilità. Solo l'Isola del Sud
possiede vaste pianure alluvionali,
tra le quali la pianura costiera di
Canterbury, che sorge a est delle
Alpi neozelandesi. Diffusi sono
cascate e laghi; questi ultimi sono
originati da antichi crateri
vulcanici spenti e si trovano
soprattutto nella zona centrale
dell'Isola del Nord, come ad esempio
il lago Taupo (606 km²), o nelle valli
delle Alpi neozelandesi, nell'Isola del
Sud. La costa della Nuova Zelanda,
che ha uno sviluppo di 15.134 km, è
molto frastagliata nell'Isola del Nord,
particolarmente nella zona
peninsulare a nord di Auckland.
Nell'Isola del Sud poche sono le
insenature naturali, a eccezione della
zona sudoccidentale il cui litorale è
inciso da fiordi e lagune.
CLIMA
Il clima della Nuova Zelanda è
temperato, umido e non soggetto a
significative variazioni stagionali. Le
temperature più elevate si registrano
nella regione del Northland, le più
basse in corrispondenza dei versanti
sudoccidentali delle Alpi neozelandesi.
La media delle precipitazioni supera
ovunque i 500 mm annui, con maggiori
concentrazioni sui versanti occidentali,
dove possono raggiungere una media
annua di 5.000 mm. A Wellington la
temperatura media varia dai 20 °C di
gennaio, il mese più caldo, ai 5,6 °C di
luglio, e le precipitazioni medie si
aggirano attorno ai 1.230 mm. Ad
Auckland le temperature medie di
gennaio e luglio sono rispettivamente
di 23,4 °C e di 7,8 °C, mentre le
precipitazioni medie annuali si
attestano attorno ai 1.850 mm.
Le isole, originariamente abitate dal
popolo polinesiano dei maori,
vennero colonizzate dagli europei a
partire dal 1820. Oggi l'83% della
popolazione è di origine europea
(soprattutto britannica) e solo il 9%
è maori. Il 2% proviene da altre
isole del Pacifico e sono presenti
altre minoranze etniche, soprattutto
asiatiche.
Nel 2005 la popolazione del paese
era di 4.035.461 abitanti, con una
densità media di 15 unità per km².
Quasi tre quarti della popolazione
vive nell'Isola
del Nord e prevalentemente in
insediamenti urbani (86%). I
maori, che vivono soprattutto nei
pressi di Auckland e nella regione
costiera del Capo, costituiscono la
maggioranza della popolazione
anche a Capo Est, o Aotearoa,
considerato la culla della loro
lingua e della loro cultura.
I maori arrivarono in Nuova Zelanda
probabilmente tra il 950 e il 1350.
In seguito, nel 1642, il paese venne
scoperto dall'olandese Abel Tasman per
la Compagnia Olandese delle Indie
orientali. La scoperta, però, fu tenuta
segreta per prevenire eventuali
insediamenti della rivale Compagnia
Britannica delle Indie orientali. Nessun
altro europeo vi giunse fino al 1769, con
l’arrivo dell'inglese James Cook, seguito
da varie spedizioni commerciali inglesi,
francesi, spagnole, americane e russe.
Nel 1814 i Trattato di Waitangi, con cui i
maori cedettero la Nuova Zelanda alla
Gran Bretagna. La politica
discriminatoria intrapresa dagli inglesi
a danno degli indigeni fu la causa di
sanguinose rivolte fra il 1843 e il
1869. Mentre, nel 1852, la Gran
Bretagna creava la Costituzione per la
Nuova Zelanda. Nel 1861 la scoperta
dell‘oro incrementò l‘immigrazione
europea e già alla fine del secolo la
Nuova Zelanda era uno degli stati
dell'impero britannico a più avanzata
legislazione sociale. Il ministro Seddon
intraprese diverse nazionalizzazioni,
estese il suffragio universale alle
donne e introdusse la pensione di
vecchiaia.
La Nuova Zelanda divenne dominio
britannico nel 1907 e nel 1914
partecipò alla prima guerra mondiale
al suo fianco, ottenendo il mandato
sulle isole Samoa Occidentali,
sull'isola di Nauru e nel 1931 venne
creato lo stato indipendente
nell'ambito del Commonwealth. Nel
corso della seconda guerra mondiale
la Nuova Zelanda, minacciata
direttamente dall’espansione
giapponese, inviò le sue truppe in
Asia, Africa ed Europa e nel 1949
estese il proprio dominio alle Samoa
Occidentali e alle Isole dell’Unione.
Il paese partecipò, inoltre, alla Guerra
di Corea del 1950-1953, tra le forze
ONU ed entrò, nel 1955,
nell’Organizzazione del Sud-Est
asiatico. Nel 1961, la Nuova Zelanda
accolse le richieste di indipendenza
delle isole Samoa occidentali e nel
1965 mandò le proprie truppe nel
Vietnam del Sud in appoggio al
governo, durante la Guerra del
Vietnam.
Nelle elezioni del 1975 vinse il
National Party e il premier Robert
Muldoon introdusse un programma di
austerità. Seguito poi, nel 1984, dal
premier David Lange che vietò
l'accesso ai suoi porti alle navi
nucleari. Nelle elezioni del 1987 vinse
il Labour Party e Lange fu sostituito da
Geoffrey Palmer, che si dimise l'anno
successivo e James Bolger divenne
primo ministro, dopo aver sconfitto il
Labour Party alle elezioni . Nel 1996
Jenny Shipley divenne primo ministro
con le prime elezioni a sistema
proporzionale. Infine, le elezioni del
1999, furono vinte dal Labour Party,
guidato da Helen Clark, in carica
tuttora.
Negli ultimi trent'anni l'economia
neozelandese, precedentemente
basata sull'agricoltura, si è orientata
progressivamente verso l'industria e
il settore terziario; una voce
importante è costituita dal turismo
(2,10 milioni di arrivi nel 2003).
Dalla metà degli anni Ottanta il
governo ha gradualmente
abbandonato il protezionismo
economico iniziale, in favore di una
politica di apertura e
deregolamentazione allo scopo di
incentivare la crescita economica,
controllando l‘inflazione e riducendo
il deficit e il debito pubblico.
Questi obiettivi appaiono ora
raggiunti o prossimi al
compimento, anche se le riforme
economiche e la deregulation
hanno provocato un aumento della
disoccupazione. Nel 2003 il PIL del
paese era di 79.572 milioni di
dollari USA, pari a 19.850 dollari
pro capite.
Solo il 7% del territorio neozelandese è
coltivato; il settore primario fornisce il
9% del PIL annuo, occupando il 9%
della forza lavoro. Le fattorie
neozelandesi sono tra le più produttive
al mondo e l'allevamento resta
un’importante fonte di ricchezza. Nel
2004 erano presenti nel paese
9.720.000 bovini, 390.000 suini, 13,3
milioni di polli e altri volatili,
40.065.000 ovini. La produzione
agricola è basata sulle colture
cerealicole (frumento, orzo, mais);
importanti sono altresì i pomodori, le
patate, l'avena, la colza, il tabacco e la
frutta come gli agrumi o il Kiwi; di
quest'ultimo la Nuova Zelanda è il
maggiore esportatore mondiale. Un
altro settore in via di sviluppo è la
viticoltura. La produzione di carne e di
lana e l'industria lattiero-casearia
rimangono le attività più importanti per
l'economia neozelandese, formando un
terzo degli utili derivati dalle
esportazioni.
L'economia neozelandese
dipende in ampia misura dal
commercio. Fino agli anni
Settanta il più importante
partner commerciale era il
Regno Unito e l'esportazione si
limitava essenzialmente a carne
e prodotti caseari. Dopo
l'ingresso del Regno Unito nella
Comunità Europea (attuale UE)
la Nuova Zelanda dovette
affrontare il protezionismo dei
paesi occidentali e iniziò a
effettuare scambi con Australia,
Giappone e Stati Uniti. Nel corso
degli anni Novanta sono
aumentati gli scambi con i paesi
del Pacifico, come la Cina,
l'Indonesia e la Malaysia. Nel
2003 il valore totale delle
esportazioni fu di 16.231 milioni
di $ USA, a fronte di
importazioni per un valore di
18.199 milioni di $ USA.