Sociologia economica mod. A

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T. Parsons osserva che il sistema si mantiene in vita per
necessità, per uno spirito di conservazione (concetto che
deriva dalla biologia); i teorici successivi a Parsons,
notando che comunque il sistema è in continua
trasformazione, teorizzano che il sistema ricerca una
posizione di equilibrio, situazione che può evolversi in
taluni casi in rivoluzione. Il concetto di equilibrio va a
confrontarsi con il concetto di modernizzazione e di
mutamento.
Modernizzazione = dinamiche progressive del sistema
(idea di miglioramento) - concetto positivo;
Mutamento = superamento del preesistente - concetto
neutro.
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Nell’ambito di ciascun SISTEMA SOCIALE, tra gli
elementi interagenti si considerano 4 sottosistemi:
Economico
Sociale biologico
E
P
Politico
S Bi
C
Culturale
Ognuno di questi 4 sottosistemi risponde ai 4 imperativi
e interagisce con gli altri fino a creare un circolo
virtuoso: senza lo sviluppo di uno non può esserci lo
sviluppo degli altri e, in prospettiva, di tutto il sistema.
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Il concetto di formazione economico-sociale
(Marx - Weber - Parsons)
Il sistema produttivo
Sistema produttivo = produzione di beni e servizi per il
consumo che a sua volta produce un profitto. Chi
consuma deve avere un reddito (Y) che deriva a sua
volta dalla produzione di beni e servizi (consumiamo per
soddisfare bisogni).
REDDITO (Y)
- BENI
- SERVIZI
CONSUMO
BISOGNI
PROFITTO
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POLANY
Definizione formale di economia: Comportamento razionale
che mira a soddisfare i bisogni in un contesto di mezzi
scarsi (Scarsità di mezzi v/s Soddisfare bisogni)
Questa definizione manca di una informazione sui bisogni,
sulla razionalità e sulla distribuzione tra di essi: bisogna
tenere conto, quindi, anche delle relazioni, delle ragioni,
del quid irrazionale che operano in economia. Lo studio
dell’economia è, infatti, lo studio delle Istituzione, delle
Strutture, delle Regole e delle Azioni che nascono nel
sottosistema economico e nel sistema sociale; ognuno di
questi può essere visto sia dal punto di vista sociale, sia
dal punto di vista economico.
Allora ci chiediamo: come si comporta il consumatore e
perché?
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Concetto di nucleo = Principio Informatore (PI)
Cosa c’è alla base delle scelte nell’ambito
del sistema Causale-economico?
Teoria sistemica: il sistema economico funziona come un
sistema informatore. Il PI anima e coordina le varie azioni
del sistema sociale, mettendo in equilibrio le componenti
del sottosistema: Valori (V), Simboli (S), Regole (R).
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V+S+R sono il nucleo alla base dell’equilibrio dei
sottosistemi (sono conosciute e condivise all’interno del
sistema sociale).
E
S Bi
P
C
U
S
R
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Valori = prospettive di media e lunga durata che….
Simboli = azioni, storie, miti, fatti, oggetti che
rappresentano ricordi e che sono capaci di far rivivere
quei momenti importanti di una società.
Regole = modalità con le quali si realizzano i
comportamenti: sono riferiti direttamente ai Valori e ai
Simboli e da essi prendono forza.
V+S+R sono condivisi dalla maggioranza ma vi può
essere una frangia che non ne riconosce la valenza: sono
gruppi che non riconoscono il nucleo ma che comunque
lo conoscono.
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La società in cui viviamo è polinucleare e corrisponde
a più interessi.
L’Interesse è strettamente connesso con le azioni.
MAX WEBER: Interessi, Binari, Orientamenti, Scambi,
Valori danno la forma
Materiali
Interessi
Immateriali
Valori
Simboli
Regole
Azioni
Profitto
+
Imprenditore
Interessi materiali
Strettamente economiche
Orientamenti
Direttrici
Salario
+
Dipendente
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Organizzazione e riorganizzazione non possono
prescindere dall’analisi di:
1 - Modo di produzione;
2 - Cultura;
3 - Riproduzione bio-psichica;
4 - Rapporto di potere
Il tutto è da tenere in considerazione in riferimento
al tempo (…noi siamo il tempo che trascorriamo) e
allo spazio (è nello spazio sociale che avvengono
le dinamiche sistemiche).
Il tempo dà la misura della riorganizzazione, lo
spazio dà la relatività dell’analisi.
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I gruppi sociali, trovandosi nelle Istituzioni, da una
parte si devono integrare, dall’altra devono rispettare le
regole; possono, però, anche trasformare le Istituzioni.
Quindi, mentre da un lato potrebbero subire le
Istituzioni, dall’altro possono operarsi per cambiarle
(mutamento).
Tra le cause del mutamento:
1 - La nascita di conflitti. La conflittualità si ha quando
gruppi sociali non si identificano nei valori del sistema;
2 - Gli interessi. C’è un’analogia tra valori e interessi:
l’interesse da solo è una necessità dell’azione (è la
spinta all’azione); il valore è la modalità di realizzazione
degli interessi.
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Porta a un riordino dei quadri istituzionali =
REISTITUZIONALIZZAZIONE
VALORI
GUERRA
- conflitto non
risolvibile in
maniera
pacifica
CONFLITTO
INTERESSI
SOLUZIONE
ACCORDO
- all’interno del
- entrambi i
quadro istituzionale gruppi cedono
su qualche
punto
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SVILUPPO
Spiegazione poco raffinata del mutamento (del
quale i gruppi sociali sono gli attori), attraverso il
sistema è in continua ricerca dell’equilibrio.
Perché il sistema è sempre in mutamento?
I gruppi sociali sono portatori di interessi che il
quadro istituzionale non riesce a soddisfare. Gli
interessi possono essere conflittuali e sono motivo
di scontro anche a livello istituzionale. I gruppi
sociali sono portatori di interessi differenti che
possono essere in conflitto.
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Perché i gruppi sociali hanno interessi diversi?
I gruppi sociali fanno riferimento alla sfera biopsichica
del sottosistema. Un gruppo sociale è formato da
persone ciascuna con una propria storia, ciascuna con
esperienze individuali differenti che, però, portano a una
omogeneità dei bisogni (orientamenti e valori che si
aggregano in piccoli e grandi gruppi). I gruppi, una volta
aggregati, si riconoscono tra di loro, hanno una sorta di
codice,riconoscendo, così, le differenze con gli altri
gruppi/interessi: diventano, cioè, consapevoli delle
diversità rispetto agli altri gruppi entrando in conflitto
con gli interessi di questi.
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Quando c’è conflittualità di interessi ciascun gruppo lotta
per prevalere. Il tutto avviene all’interno di un qualche
quadro istituzionale perché è l’intero quadro istituzionale
che riconosce certi valori anziché altri (es. Nella ricerca
del lavoro il conflitto avviene nel mercato del lavoro).
Qualunque sia il gruppo vincitore, il risultato è una
riorganizzazione del quadro istituzionale a partire dal
sottosistema.
Il riassetto, dovuto ai conflitti, del quadro istituzionale
è un tipo di sviluppo?
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SVILUPPO
Superamento dello status quo
verso il miglioramento
Dipende dai gruppi che lo hanno
provocato e dagli interessi che
sono alla base.
È un riassetto organizzativo
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S
Riassetto quadri istituzionali
V
I
Miglioramento soglia dei
bisogni (Maslow)
Sono tutti
presenti nei
sottosistemi
L
U
P
P
O
Trasformazione dei processi
produttivi
E
P
S Bi
C
Modernizzazione dei quadri
valoriali
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Sviluppo e progresso sono differenti.
Quando il concetto di sviluppo viene inteso come
progresso si creano problemi che passano dal
conflitto d’interesse al conflitto di valori.
A differenza degli interessi, per i valori la situazione è
più difficile perché, tra gruppi con quadri valoriali
differenti, non ci sono punti di incontro e se ci sono
non sono visibili dall’interno dei gruppi sociali. Il
quadro valoriale fa degli interessi, per questi gruppi, la
necessità esistenziale dei gruppi stessi: i valori
rispecchiano gli interessi.
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CONFLITTO
Si risolve e porta a una
riorganizzazione dei quadri
istituzionali; il processo successivo è
ISTITUZIONALIZZAZIONE
di nuovi interessi e valori
I nuovi interessi e valori si istituzionalizzano perché
le istituzioni sono alla base del sistema: non vi
possono essere nuovi interessi fuori dalle
istituzioni.
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L’azione è limitata dal sistema sociale:
- Agire all’interno delle istituzioni economiche non
sempre corrisponde ad agire in termini di logica
economica;
- qualunque sia l’azione essa è limitata da:
carenze informative;
complessità della realtà;
struttura normativa-simbolica-valoriale (V+R+S) che
influenzano il nucleo informatore.
L’ottimalità nella relazione Mezzi-Fini è una mera
astrazione degli economisti.
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Il Potere pur presente negli altri sottosistemi, è legato
al sottosistema politico. Il potere legale opera
mediante codici operativi; è importante perché è il
potere che esprime la necessità dei rapporti tra
economia e società: il tipo di azioni che si verificano
generano altro potere.
Il potere sociale non deriva dal parlamento ma dal
gruppo sociale. Esiste, però, anche il potere
economico che non solo governa il sottosistema
economico ma che può governare l’intero sistema
sociale.
Legale
P
Sociale
Economico
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Tutte queste 3 tipologie di potere da sole non
funzionerebbero mai. Il potere legale da solo sarebbe
dittatura; il potere sociale da solo non riuscirebbe a
governare le dinamiche economiche; il potere
economico da solo non può funzionare.
Solo in teoria c’è la politica del totale LAISSEZ-FAIRE;
insieme i 3 poteri non si muovono mai in sintonia e
questo perché ognuno di essi è rappresentato da
gruppi sociali diversi che tentano di imporsi l’uno
sull’altro. Alla fine però questi 3 poteri devono trovare
dinamiche integrate per ottenere l’Integrazione.
In che modo succede ciò?
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L’Integrazione avviene attraverso il quadro
istituzionale all’interno del quale le azioni vengono
definite come permesse oppure no. La sanzione è
un’arma a favore del quadro istituzionale: non avrebbe
senso un Istituzione che non sanzionasse i
comportamenti illeciti: questa azione è fondamentale
affinché l’Istituzione possa essere in grado di
governare.
Sanzione sociale
rifiuto collettivo, sociale, del
deviante: qualunque azione sociale risponde a uno
dei 3 poteri o a tutti e 3
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Riassumendo...
 Il potere ha bisogno di legittimazione per far
funzionare il quadro istituzionale;
 Il potere è un efficace strumento per regolare le
dinamiche sociali.
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MECCANISMI DI REGOLAZIONE SOCIALE
 Potere;
 Reciprocità (società tradizionale);
 Redistribuzione (società feudale);
 Mercato (società moderna)
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2 - RECIPROCITÀ
In una società tradizionale i soggetti vengono a contatto
tra loro, si scambiano qualcosa e lo scambio avviene
senza pensare al prezzo: il valore economico non è la
misura dello scambio.
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R
E
Generalizzata = ti do qualcosa ma
non penso a nulla in cambio
C
I
P
R
O
Bilanciata = ti do qualcosa e mi
aspetto qualcosa di pari valore in
cambio
C
I
T
À
Generalizzata = ti do qualcosa ma già
so che da te non voglio nulla in
cambio (rapporto genitori-figli)
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3 - REDISTRIBUZIONE
Tipico delle società feudali in cui i rapporti gerarchici
sono di dipendenza di molti rispetto a uno. Tutto
confluisce al re che poi redistribuisce: la
redistribuzione è insindacabile.
E’ la situazione che, più o meno, si vetrifica oggi con lo
stato sociale: tutti pagano le tasse che poi vengono
redistribuite sulla base di un principio solidaristico.
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4 - MERCATO
Funziona sullo scambio tra valori economici*
Lo scambio è economico-monetario
(salario/dipendente - reddito/imprenditore). Il
meccanismo di regolazione sociale del mercato vale
anche per i sottosistemi non economici.
*Più o meno direttamente indicano o sono indicati da valori monetari.
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SOCIETÀ
ISTITUZIONI
- Costringono le
azioni in una
determinata
direzione
attraverso V+S+R
ECONOMIA
AZIONI SOCIALI
VALORI-INTERESSI
- Singoli
- Gruppi
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STRATIFICAZIONE SOCIALE
Stratificazione sociale: è influenzata da 3 elementi che
dividono la società in 2 grandi blocchi:
A
B
I 3 elementi sono:
 Ricchezza;
 Prestigio sociale;
 Cultura del sapere.
Questi 3 elementi
combinati tra di loro
portano alla formazione
del POTERE SOCIALE
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ELEMENTI CHE DETERMINANO LA
STRATIFICAZIONE SOCIALE
Società tradizionale: sesso ed età
Società moderna: reddito e, di
riflesso, stile di vita
Società post-industriale: livello
culturale del sapere
Società feudale: vicinanza al
signore feudale e, di riflesso,
l’ampiezza quantitativa del feudo.
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La cultura del sapere è elemento che comunque,
anche col passare del tempo, influenza sempre lo
status perchè non si possono perdere le
conoscenze acquisite nel tempo.
E’ quindi pacifico affermare che è l’azione combinata
della ricchezza, del prestigio sociale e del livello
culturale a influenzare la posizione nell’ambito della
stratificazione sociale. I tre elementi discriminatori
appena citati agiscono su due diverse sfere
operative:
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RICCHEZZA
PRESTIGIO SOCIALE
Mercato dei beni
e servizi
Istituzioni non
economiche
LIVELLO CULTURALE
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KARL MARX
Molti fanno coincidere l’inizio dello studio
della sociologia economica con lo studioso
tedesco che, tra l’altro, è il primo a
introdurre il concetto di classe nello studio
delle dinamiche economiche.
C
L
A
S
Gruppo di persone che hanno
le stesse idee sulla produzione
e sulla proprietà dei mezzi di
produzione.
S
E
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Con Marx si ha una definizione della classe vista sotto
un triplice aspetto:
Bipolare - conflitto tra 2 classi:
Capitalisti-borghesi da un lato
e proletari dall’altro
CLASSE
Giuridico - deriva dalla proprietà dei
mezzi di produzione
Economico - lo scontro tra le
2 classi si verifica nell’ambito
del mercato dei beni e servizi.
Per Marx è inevitabile il
conflitto tra le classi
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MAX WEBER
Rispetto a Marx, Weber introduce il concetto di
Ceto, pur affermando la bontà teorica delle
asserzioni marxiste. In un primo momento il
concetto di ceto si affianca a quello di classe per
poi progressivamente sostituirlo. Accanto al
rapporto di produzione, tra le dinamiche
discriminatorie c’è lo stile di vita. Da sola la
proprietà dei mezzi di produzione non basta a
giustificare la stratificazione sociale.
Da un lato c’è il REDDITO, dall’altro lo STILE DI
VITA. E’ altresì importante il PRESTIGIO che è
l’immagine di se che si dà agli altri.
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Il concetto di ceto è poi influenzato dalle
dinamiche della cultura e del sapere.
Reddito
CETO
POTERE
Prestigio
Cultura/sapere
I ceti possono vivere senza conflitti e ciò
serve alla integrazione...
A
I
L
G
...molto più della classe che provoca solo un
aumento della soglia di latenza.
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MOBILITÀ
Spostamento di posizioni, in alto o in basso, di un
soggetto sociale singolo o in gruppo.
Come avviene?
Quando un soggetto singolo o un gruppo sociale
attivano a proprio favore uno o più elementi
discriminatori (ascendente) tanto più è repentino lo
spostamento in positivo, tanto più ne può essere la
discesa (caso Di Bella).
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La posizione sociale è legata a 2 fattori:
CREDIBILITÀ
1
2
TEMPO
Devono consolidarsi nel tempo le posizioni
Matrimonio = apparentamento sociale
TEMPO
Generazioni = passaggio generazionale
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CONSUMO E STILI DI VITA
Il consumo è strettamente legato alla produzione: non
esiste economia senza consumo.
C
O
N
S
U
M
O
- legato al reddito
- influisce sugli stili di vita
- è l’elemento quantitativo più importante nella
determinazione della posizione nella
stratificazione sociale
- è legato alla cultura e influenzato da: FamigliaScuola-Gruppi
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Più alto è il livello del consumo, più alta sarà
la posizione nella scala della stratificazione
sociale.
Il consumo deve essere, comunque, inteso in
termini qualitativi e non quantitativi.
CONSUMO
Qualità della
vita
in riferimento
a determinati
livelli
di consumo
SVILUPPO
SOSTENIBILE
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