Indice Premessa 1. Introduzione metodologica 2. I fenomeni devianti nella città: insicurezza e paura 3. Specificare l’argomento oggetto della trattazione: allarme sociale, mass media e insicurezza, degrado urbano, prevenzione, ecc… 4. Progettazione operativa Indice Premessa 1. Indicare sinteticamente l’argomento oggetto di analisi, le motivazioni dello studio, gli obiettivi generali della ricerca 1. Introduzione metodologica 1. Illustrare quali e come sono state percorse le varie fasi della ricerca; è utile definire puntualmente l’oggetto della ricerca, scomporlo eventualmente in aspetti critici, rispetto ai quali raccogliere il maggior numero di informazioni, selezionando le più significative. 2. Indicare, per ciascuna informazione la fonte di riferimento (specificandola in maniera puntuale). Le fonti possono essere di diversi tipi tipi: - Studi e ricerche, come quelli condotti dall’ ISTAT (in questa voce si fa riferimento anche alle fonti di carattere giudiziario/amministrativo e a quelle di origine campionaria), dall’CENSIS, le biografie, ecc… - Popolazione di riferimento, ossia le persone direttamente coinvolte nel fenomeno studiato. - Le persone coinvolte indirettamente nel fenomeno oggetto di studio. -Osservatori privilegiati, come ad esempio esperti delle problematiche connesse al fenomeno o operatori coinvolti a qualche titolo di attività nello stesso 3. Indicare di che tipo di ricerca trattasi, se quantitativa, caratterizzata dalla finalità della misurazione e dalla generalizzabilità dei risultati, qualitativa, è focalizzata sulla comprensione dei fenomeni cui pervenire a partire dalle rappresentazioni che di questi fenomeni danno i soggetti direttamente coinvolti o anche, quali-quantitaviva, ossia che parte dall’analisi statistica dei dati raccolti per poi arrivare a ragionare e interrogarsi su possibili soluzioni alternative, fornendosi del supporto di altre fonti (di ordine strettamente qualitativo) per capire come modi di agire, valutazioni e orientamenti culturali e valoriali assumono significato in rapporto alla situazione e al contesto a cui si inscrivono. 4. definire la popolazione di riferimento: identificazione di quella che è la collettività su cui si va ad identificare la ricerca; scegliere l’unità di analisi: un’unità della popolazione che costituisce un’entità sociale significativa in rapporto alla quale rilevare le informazioni e interpretare il fenomeno oggetto di studio; selezione delle unità di popolazione (campionamento): risponde all’esigenza di ottenere un campione rappresentativo della popolazione di riferimento su cui concentrare l’attività di indagine prevista. 5. Specificare il metodo di rilevazione dei dati, quello cioè più consono alla tipologia di ricerca adottata, definendo lo/gli strumenti di indagine più appropriati. Nell’ambito della ricerca quantitativa, i metodi di indagine più conosciuti sono: - inchiesta campionaria (survey) - sondaggio di opinione - indagine psico-sociale a carattere sperimentale Gli strumenti di indagine più utilizzati: - questionario - test Nel caso della ricerca qualitativa, i metodi di indagine più conosciuti sono: - metodo etnografico - approccio biografico - studi di caso Le tecniche di indagine più utilizzate: - osservazione - osservazione partecipante - intervista - uso dei documenti 2. I fenomeni devianti nella città: insicurezza e paura Si rappresenta in maniera teorica il problema dei comportamenti devianti all’interno delle città, specificandone il significato in rapporto alle altre categorie sociologiche fondamentali, le teorie che sono state elaborate a supporto della spiegazione del fenomeno e individuando quali sono le principali caratteristiche dei fenomeni devianti che generano insicurezza, sfiducia e paura nei centri urbani. 3. Specificare l’argomento oggetto della trattazione: allarme sociale, mass media e insicurezza, degrado urbano, prevenzione, ecc… Riprendendo in parte quanto già specificato nell’Introduzione metodologica, si illustra il fenomeno deviante che è oggetto della propria ricerca, procedendo ad una chiarificazione concettuale dello stesso, dei fenomeni implicati nonché dei termini utilizzati per indicare tali fenomeni. In questa fase è utile fare dei riferimenti a studi già condotti in materia o riportare, se si hanno a disposizione, informazioni recepite attraverso colloqui con esperti o persone che a diverso titolo sono coinvolte nel fenomeno oggetto di indagine. Se necessario, identificare le questioni aperte rispetto alle quali si prevedono ulteriori approfondimenti. In questa fase si concentra l’analisi dei dati che sono stati raccolti e che daranno l’illustrazione concreta del fenomeno. I dati analizzati e raccolti verranno rappresentati in forma grafica e tabellar e, eventualmente facendo delle proiezioni anche per il futuro. L’analisi può essere condotta in tre modi diversi: Analisi monovariata: lo scopo e quello di descrivere i caratteri della popolazione indagata e la distribuzione delle risposte fornite a ciascuna domanda, ovvero stabilire delle misure sintetiche attraverso la costruzione di indici statistici. Analisi bivariata: quando si analizzano due variabili per volte stabilendo in grado di interazione e verificando se tra di esse esistono delle variazioni concomitanti significative Analisi multivariata: quando si analizzano non solo due ma più variabili contemporaneamente, verificando se tra di esse esistono delle variazioni concomitanti significative che possano segnalare la presenza di nessi causali tra i fenomeni. 4. Progettazione operativa 1. Chiarito il problema sul quale si vuole intervenire, è necessario formulare un progetto le cui fasi seguano un percorso razionale (razionale si riferisce a quella progettazione capace di identificare chiaramente i problemi, le azioni, gli obiettivi, i risultati e di collegare in maniere logica tutte questa componenti fondamentali), attraverso il quale arrivare a dare una adeguata soluzione al problema stesso. E’ importante tener presente che le azioni da porre in essere per la risoluzione di un qualsiasi problema devono essere strategiche, ovvero riuscire ad attivare un insieme di meccanismi e processi realmente capaci di inibire o quanto meno diminuire il fenomeno di interesse. Per questo, si procederà come di seguito: - identificazione dello scopo del progetto, ciò che si vuole ottenere con l’implementazione del progetto: ridurre il fenomeno dello spaccio di droga -identificazione dell’obiettivo* del progetto, il risultato concreto che si vuole raggiungere nell’ambito dello scopo generale: ridurre il fenomeno dello spaccio di droga, di un x%. * La scelta dell’obiettivo è fondamentale poiché può portare vantaggi ma anche svantaggi derivanti magari dalla particolare natura del problema; in ogni caso, occorre sempre verificare che l’obiettivo scelto sia SMART (specifico, misurabile, raggiungibile, realistico, definito nel tempo). 2. Identificare gli Input del progetto, risorse finanziare e umane necessarie per all’esecuzione e gli Output, tutte le azioni che devono essere svolte per raggiungere il risultato desiderato 3. Monitoraggio e valutazione del progetto - il primo corrisponde alla verifica in itinere della capacità del progetto di raggiungere quanto prefissato; la seconda riguarda la misurazione in un dato momento del risultato raggiunto rispetto all’obiettivo principale. In questo secondo caso, due sono i metodi previsti, la comparazione con progetti analoghi e gli indicatori di performance (che possono essere di tipo statistico o qualitativi, basati sulla misura dei sentimenti e della percezione delle persone). Riferimenti per l’impostazione grafica del rapporto: Carattere “Time New Roman”, formato 12, rientro Prima riga 0.5, interlinea 1,5 Margini: superiore, inferiore, destro 2.5; sinistro 3 I dati nelle tabelle e nei grafici devono essere scritti in formato 9, così come anche per il titolo e la fonte di riferimento. Le tabelle vanno inserire nel testo ma in caso di dimensioni che superino i margini della pagina è preferibile riportarle in appendice.