LE EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE E IL RATING Lezione 4 Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 2 Contratti bancari INVESTIMENTI A BREVE FONTI FINANZIARIE A BREVE CAPITALE DI DEBITO A BREVE TERMINE Contratti parabancari Emissioni CAPITALE DI DEBITO A M/L TERMINE INVESTIMENTI FISSI FONTI FINANZIARIE STABILI Apertura di credito Sconto di effetti Anticipo di effetti Finanziamenti stand by Finanziamenti evergreen Factoring Commercial paper Cambiali finanziarie Contratti bancari Mutui Contratti parabancari Leasing Emissioni Obbligazioni Contratti Mezzanino Emissioni Obbligazioni convertibili Emissioni Azioni STRUMENTI IBRIDI CAPITALE DI RISCHIO Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 Il capitale di debito: sintesi 3 A breve termine Contratti bancari Ibridi Mercato creditizio A medio/lungo termine A breve termine Emissioni A medio/lungo termine Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 Mercato mobiliare Il capitale di rischio: sintesi Nuovo capitale da azionisti tramite nuove emissioni azionarie CAPITALE DI RISCHIO Private Equity Quotazione in Borsa prossime lezioni Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 4 Le Commercial Paper La “Commercial Paper" (carta commerciale) è uno strumento finanziario a breve termine, costituito da una promessa di pagamento in forma cambiaria priva di garanzie reali, con scadenza fissa, emessa al portatore. Ha normalmente durata trimestrale e viene utilizzata dalle imprese per la copertura del fabbisogno di capitale circolante. In genere viene emessa da società con elevata solvibilità, a fronte di un finanziamento ottenuto sul mercato, garantito da fideiussione bancaria. Il mercato primario delle Commercial Paper vede, in prevalenza, come acquirenti imprese e investitori istituzionali (banche, assicurazioni, fondi pensione, intermediari, …) Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 5 Le Cambiali Finanziarie Le “Cambiali Finanziarie” sono titoli di credito all’ordine emessi in serie con scadenza compresa fra tre mesi e dodici mesi, tramite i quali le imprese possono raccogliere risparmio presso il pubblico. Possono emettere cambiali finanziarie le società e gli enti con titoli negoziati in un mercato regolamentato e le società che presentino utili di bilancio negli ultimi tre esercizi. Alle società non quotate che emettono cambiali finanziarie, devono essere rilasciate opportune garanzie (almeno sul 50% del valore di sottoscrizione delle cambiali finanziarie), da soggetti sottoposti a vigilanza. La Consob ha stabilito che il prospetto informativo e l’eventuale nota informativa sintetica potranno essere redatti secondo lo schema relativo all’offerta di titoli obbligazionari, e dovranno altresì contenere una descrizione esaustiva dell’operazione. Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 6 Le emissioni obbligazionarie 7 Definizione Operazione di finanziamento a medio-lungo termine basata sull’emissione di titoli al portatore, a scadenza predefinita e di durata generalmente compresa tra i 3 e i 15 anni. Vantaggi: • reperimento di risorse finanziarie appesantire rapporto con le banche; • pianificazione e possibilità di maggiore coincidenza tra le scadenze temporali di fonti e impieghi; • assenza di garanzie reali; • possibilità, in alcuni casi, di contenere il costo degli interessi; • possibilità, in alcuni casi, di programmare aumenti di capitale correlati. Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 direttamente sul mercato, senza Le emissioni obbligazionarie Svantaggi di funzionamento •Modalità fattore temporale • rigidità • valutazione di necessità di ricorso all’emissione e confronto con altri strumenti; • definizione del profilo temporale e tecnico dello strumento; • emissione (OPS); • pagamento interessi; • rimborso (in unica soluzione o con pagamenti periodici). Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 8 Le emissioni obbligazionarie 9 La dimensione del mercato italiano: evoluzione delle emissioni nette di banche e imprese (valori nominali in mln di Euro) Le emissioni nette delle società non finanziarie sono passate da 14 a 12 mld di Euro. Circa la metà delle emissioni lorde complessive è riconducibile unicamente Enel, Eni, Autostrade e Telecom Italia, mentre la quota delle imprese di piccole dimensioni è rimasta contenuta. Nota: Sono inclusi i soli titoli con durata all’emissione superiore all’anno. (2) Differenza tra il valore nominale dei titoli collocati e quello dei titoli rimborsati. (3) Dati di fonte BRI. La nazionalità e il settore di appartenenza sono quelli della società capogruppo e non della società emittente. Sono incluse anche le medium term notes con durata all’emissione inferiore all’anno. Il mercato internazionale è costituito da obbligazioni che vengono collocate anche presso investitori residenti in paesi diversi da quello dell’emittente. Fonte: Relazione Banca d’Italia 2010 Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 Le emissioni obbligazionarie 10 Alla fine del 2010 il fabbisogno finanziario si è ampliato sensibilmente passando da 26 a 54 miliardi di euro. Nel 2010 i debiti finanziari delle imprese sono aumentati di 19 miliardi (1,5 per cento). È cresciuta soprattutto la componente a medio e a lungo termine, nella forma sia di debiti bancari sia di titoli obbligazionari. Di cui 90.318 a medio/lungo termine CONSISTENZA DELLE OBBLIGAZIONI CORPORATE A FINE 2010: circa 90 miliardi di Euro Fonte: Relazione Banca d’Italia 2010 Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 Le emissioni obbligazionarie 11 La dimensione del mercato italiano: il trend 2007-2010 … e anche le emissioni di obbligazioni corporate In Italia l’ammontare delle emissioni di hanno subito una flessione di circa il 24%, obbligazioni bancarie si è ridotto del 40%, passando da 180 miliardi di euro nel 2009 a passando da 28 miliardi di euro nel 2009 a 22 miliardi di euro nel 2010. 110 miliardi di Euro nel 2010… L’accesso al mercato obbligazionario rimane comunque appannaggio quasi esclusivo delle grandi società quotate con elevato merito di credito Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 Le emissioni obbligazionarie 12 La dimensione del mercato internazionale: il trend 2007-2010 In Europa, l’ammontare di emissioni di obbligazioni corporate ha subito una riduzione del 40% circa (da 333 miliardi di euro nel 2009 a 198 miliardi di euro nel 2010) Negli Usa le emissioni delle obbligazioni nel settore corporate sono diminuite del 7% circa (da 406 miliardi di euro nel 2009 a 376 miliardi di euro nel 2010) Fonte: Relazione Annuale CONSOB Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 Le emissioni obbligazionarie Corporate Bond in default 265 57 … Conseguentemente, Nel 2010 il numero di emittenti di anche il valore dei bonds in default ha obbligazioni classificate in default subito una flessione rilevante, passando si è ridotto drasticamente, da 329 a 39 miliardi di dollari Usa (-88 passando da 265 a 57… per cento) Fonte: Moody’s Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 13 Le emissioni obbligazionarie Costi: • interessi passivi; • prezzo di emissione; • consorzio di collocamento. Gestione Finanziaria delle Imprese Principali tipologie: Lezione 4 • ordinarie; • indicizzate; • convertibili; • cum warrant; • zero coupon. 14 Le Obbligazioni: tipologie ORDINARIE INDICIZZATE ZERO COUPON Gestione Finanziaria delle Imprese ● Sono titoli di credito espressamente regolati dal codice e quindi “tipici”. ● Sono titoli obbligazionari il cui capitale e/o interesse è agganciato a parametri di rivalutazione (ISTAT, Tasso Bankitalia, Prime rate ABI). • Sono titoli obbligazionari privi di cedola il cui rendimento è dato dalla differenza fra prezzo di sottoscrizione e prezzo di rimborso; • il titolo viene emesso sotto la pari e viene rimborsato al valore nominale alla scadenza. Lezione 4 15 Le Obbligazioni Convertibili 16 Sono titoli obbligazionari che danno al possessore la facoltà di convertirli in titoli in un periodo ed a un rapporto prefissato della società emittente o di altra società ORDINARIE • • • CUM WARRANT • • • Gestione Finanziaria delle Imprese La loro emissione deve essere preceduta da un aumento di capitale; il rapporto di conversione è dato dal rapporto fra valore nominale dell’obbligazione e prezzo dell’azione; il periodo di conversione è il periodo nel quale può essere esercitata l’opzione. Il titolo obbligazionario è accompagnato da un diritto che consente di ottenere un certa quantità di azioni o obbligazioni contro il pagamento di una certa somma; warrant è l’opzione per l’acquisto di altri titoli ad un prezzo prefissato detto prezzo di esercizio; il warrant può essere staccato dall’obbligazione e negoziato separatamente avendo una vita più lunga dell’obbligazione. Lezione 4 Il Rating Il giudizio di rating esprime la capacità e la volontà di un’azienda di far fronte agli impegni assunti nei confronti dei finanziatori a titolo di credito Attraverso un dato sintetico, si definisce la qualità economica, finanziaria e patrimoniale del soggetto considerato e la sua capacità di far fronte ai propri impegni nel tempo. Il livello del rating è elemento che i finanziatori del mercato utilizzano per quantificare l’entità e le condizioni del proprio intervento. Il giudizio di rating determina il livello del costo del denaro nei prestiti. Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 17 Il Rating 18 Esistono due forme di rating: Rating Esterno Rating Interno Fornito dalle Rating Agencies Prodotti internamente dalla banca Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 Il Rating Il rating esterno Viene emesso dalle principali rating Agencies (Standard & Poor’s; Fitch; Moody’s). Le classi di rating rispecchiano attese qualitative di affidabilità. Ad esempio: il long-term credit rating di Standard & Poor’s AAA esprime la capacità del debitore di far fronte agli impegni finanziari “is extremely”; il long-term credit rating di Standard & Poor’s AA esprime la capacità del debitore di far fronte agli impegni finanziari “is very strong”. Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 19 Il Rating 20 Il rating esterno La definizione del rating prevede: una analisi preliminare, incontri con l’impresa emittente, presentazione al rating committee da dell’analytical team dell’istruttoria sviluppata, delibera del rating committee, comunicazione del rating all’impresa, discussione con essa di eventuale deliberazione del rating committee. Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 parte nuova Il Rating Il rating esterno Gli elementi che determinano il giudizio di rating derivano da: L’analisi del “business risk”, ovvero della posizione relativa dell’azienda nel suo settore di mercato L’analisi del “financial risk”, ovvero la valutazione della posizione finanziaria, attuale e prospettica, dell’azienda. Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 21 Il Rating Il rating esterno RISCHIO INDUSTRIALE Rischio settoriale: prospettive della domanda; dipendenza del fatturato e dei margini dai cicli economici, dalle evoluzioni tecnologiche, dai prezzi delle materie prime o da variazioni dei tassi di cambio; intensità del capitale impiegato; quadro legislativo e regolamentare; natura e intensità della concorrenza. Posizione competitiva: quote di mercato; efficienza operativa; dimensione; diversificazione; strategia e qualità del management. Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 22 Il Rating Il rating esterno RISCHIO FINANZIARIO analisi dei principi contabili; politica finanziaria; redditività; indebitamento finanziario; flessibilità finanziaria. Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 23 Il Rating 24 Moody’s S&P Fitch DCR Definizioni Aaa AAA AAA AAA Prime Maximum Safety Aa1 AA+ AA+ AA+ High Quality Aa2 AA AA AA Aa3 AA- AA- AA- A1 A+ A+ A+ A2 A A A A3 A- A- A- Baa1 BBB+ BBB+ BBB+ Baa2 BBB BBB BBB Baa3 BBB- BBB- BBB- Ba1 BB+ BB+ BB+ Non Investment Grade … … … … … Caa1 CCC+ CCC CCC Substantial Risk … … … … … - - DDD - DEFAULT Gestione Finanziaria delle Imprese Lezione 4 Upper Medium Grade Lower Medium Grade