ASPETTI CLINICI, EPIDEMIOLOGICI E MEDICO-LEGALI DEL SUICIDIO E DEL TENTATO SUICIDIO 1) Definizione di T.S. e di suicidio T.S. : Atto suicidarlo con intenzione variabile di morte. Suicidio: Atto a condotta suicidarla con esito quasi sempre fatale. 2) Epidemiologia del suicidio (alto, medio e basso tasso suicidarlo) 3) Suicidio e T.S. in Italia Il nostro è un Paese a basso tasso di suicidio e T.S. Suicidio = 250-2500 casi. T.S. = 2500-25000 casi. 4) Suicidio e T.S.: sesso, età (anziani e adolescenti) condizioni coniugali, condizioni sociolavorative Sesso: Suicidio = > nei maschi (armi da fuoco, impiccagione, gas di scarico). T.S. = > nelle donne (veleni, farmaci). Età: Il picco si ha nell’adolescenza, tra i 25-30 anni, e dopo i 65 anni. Condizioni coniugali: > nei single e nei divorziati. Condizioni socio-lavorative: > nei disoccupati, nei detenuti, molto frequenti nel postpensionamento. 5) Suicidio e T.S. : correlazione con patologie psichiatriche e non (malattie croniche, dolorose ed invalidanti) Malattie psichiatriche: Suicidio = depressione maggiore, schizofrenia, alcolisti, forme bipolari (depressione/atteggiamento maniacale), disturbi d’ansia. T.S. = disturbi bordeline, depressione reattiva, disturbi antisociali di personalità. Malattie croniche: AIDS, epilessia Malattie dolorose: neoplasie, artrite reumatoide Malattie invalidanti: cecità, sordità 6) Fattori di rischio generici (ceto, religione, stagione, menopausa, etc.) Ceto: suicidio e T.S. sono più frequenti nei ceti medio-alti, anche se di recente si nota un livellamento con i ceti medio-bassi. Religione: più frequenti nella religione protestante. Nella religione cattolica di meno. Stagione: più a rischio la primavera e l’autunno Menopausa: a rischio maggiore sono sottoposte le donne in post menopausa 7) Stereotipi culturali (karakiri) e contesto sociale (guerra, alto tenore di vita, depressione economica, economia fiorente, etc.) Karakiri: diffuso in Giappone. Guerra: il suicidio usato come espediente per non affrontare la paura di andare in guerra Alto tenore di vita: i casi di suicido e T.S. sono più frequenti nei Paesi ad alto tenore di vita Depressione economica: concetto di “anomia” (senza legge, legge non giusta) e di “suicidio anomico” (secondo Merton e Durcan). Negli USA, nel periodo della depressione economica, i ricchi riuscivano a trovare sostentamento, i poveri no. Durante il periodo dell’economia fiorente i ricchi divenivano sempre più ricchi, i poveri restavano poveri. Secondo Merton e Durcan ai poveri restavano 3 possibilità: rassegnazione, atteggiamento deviante (ladro, criminale…), o il suicidio anomico. 8) L’istinto di conservazione Il suicidio è considerato un atto patologico, in quanto va contro l’istinto di conservazione. Secondo alcuni, esistono talune circostanze (condannati a morte, malati terminali) per le quali il suicidio non assume carattere patologico, ma parafisiologico (è il tentativo si sottrarsi al dolore). 9) Il suicidio collettivo (Zelati, etc.) ed atre tipologie atipiche di suicidio (famiglie, giovani coppie, anziani etc.) Suicidio collettivo: presente in alcune sette religiose. Tipologie atipiche: Omicidio di massa in famiglia accompagnato da suicidio. In una coppia uno dei due uccide l’altro e si suicida. 10) Autoaggressività ed eteroaggressività Il suicidio è un atto di aggressività che inizia con l’idea di essere indirizzato agli altri, ma alla fine lo si rivolge contro se stessi. 10 bis) La sindrome presuicidaria Secondo Ringel esistono una serie di sintomi che farebbero prevedere il suicidio: Prima fase: ansia Seconda fase: manifestazioni autoaggressive Terza fase: negazione della realtà e della paura della morte 11) Freud e l’aggressività L’Aggressività è presente in tutti gli uomini. Quando essa non viene scaricata porta a malattie psicosomatiche. 12) Aspetti biologici del comportamento suicidarlo (condotte violente e controllo degli impulsi) La quantità si serotonina è più bassa nei soggetti depressi, che si suicidano, e in soggetti con comportamenti violenti. Si osserva un aumento compensatorio dei recettori per la serotonina. 13 Prevenzione primaria del suicidio (messaggi verbali e non, comportamenti inusuali, pregiudizi del “non parlarne” e di “chi ne parla non lo fa”). Il soggetto che vuole suicidarsi lancia dei messaggi (vocali e non). Alcuni comportamenti inusuali sono lo stipulare una polizza per la vita o stilare un testamento in età ancora giovane. E’ utile abituare il paziente a parlare (sfatare il pregiudizio del “meglio non parlarne”) del suo problema, a sfogarsi. La psicoterapia ha infatti un grande valore e una notevole importanza al fine di fornire un adeguato sostegno e dissuadere il soggetto dalla volontà di suicidarsi. E’ sbagliato credere che chi minaccia il suicidio, poi alla fine non lo fa (sfatare il luogo comune del “chi ne parla non lo fa”). 14) Prevenzione secondaria del suicidio (precedenti T.S., mezzi utilizzati, il perché, etc.) Un soggetto con precedenti T.S. è un soggetto a rischio. Cercare di capire il perché lo ha spinto a tentare il suicidio, e osservare e valutare i mezzi utilizzati. 15) Terapie delle condotte suicidarie Se un soggetto sopravvive ad un tentativo di suicidio malriuscito deve essere trattato con terapie di supporto (presenza di un tecnico specializzato che lo segua e lo ascolti). Farmaci utilizzati: stabilizzanti dell’umore, antidepressivi. Non usare benzodiazepine (hanno effetto disinibente). 16) Posizione giuridica del suicidio Ci sarebbero delle sanzioni per i casi di tentato suicidio, ma non vengono applicate. Secondo la legge italiana il suicidio è un bene gestibile ma non disponibile. Ognuno può fare quello che vuole della sua vita, ma non suicidarsi. 17) Pubblicazioni destinate alla stampa Un tempo non si potevano pubblicare foto o dettagli sul suicidio. Ora questa restrizione è prevista solo per i giornali destinati ai minori. 18) Utilizzazione di cadaveri a scopo didattico Non è consentito fare autopsia a scopo didattico sul cadavere di un suicida. 19) La partecipazione al suicidio (determinare, rafforzare, agevolare, omissione) L’art. 580 del Codice Penale prevede per l’istigazione al suicidio, la reclusione fino a 12 anni. 20) L’omicidio del consenziente e l’eutanasia L’art. 579 del Codice Penale prevede per gli atti di cooperazione (caricare la pistola, annodare il cappio…), la reclusione fino 15 anni. 21) Suicidio e assicurazione sulla vita Per un soggetto che si suicida, l’assicurazione non paga se il suicidio avviene prima dei 2 anni dalla stipulazione della polizza, a meno che al riguardo non ci sia un accordo tra le parti che preveda il pagamento anche prima dei 2 anni (ma in questo caso l’importo che l’assicurazione paga è inferiore a quello pattuito).