Pelvi e parete addominale II anno - canale B SINFISI PUBICA Sinfisi pubica • sinartrosi: connette saldamente le due ossa dell’anca anteriormente • superfici articolari: estremità anteriori ovalari, appiattite, alle quali si fissa una cartilagine fibrosa che le connette saldamente • legamenti disposti trasversalmente, robusti in alto (legamento superiore del pube) ed in basso (legamenti arcuati inferiori). • nella femmina la fibrocartilagine è più abbondante che nel maschio e le due ossa sono quindi un poco più distanziate; tale distanza aumenta ulteriormente nelle fasi terminali della gravidanza. • sinfisi pubica poco mobile; limitati movimenti di slittamento e diastasi (allontanamento); per stimoli ormonali al termine della gravidanza e nel parto la fibrocartilagine e le strutture ligamentose si imbibiscono di acqua: maggior diastasi (fino a 2 mm) • capsula articolare rinforzata anteriormente dai tendini del m. retto dell’addome, dell’obliquo esterno e dell’adduttore lungo; dietro si trova la vescica mediante l’interposizione di tessuto adiposo. Articolazione sacroiliaca • artrodia fra le faccette auricolari del sacro e le corrispondenti faccette auricolari dell’anca, rivestite di cartilagine ialina • andamento a S: movimenti di scivolamento molto limitati • capsula articolare molto tesa sistema di legamenti propri ed a distanza limitano la libertà di movimento dei capi articolari (articolazione in realtà quasi fissa) Articolazione sacroiliaca: movimenti • piccoli movimenti di rotazione attorno ad un asse trasversale detti di nutazione e contronutazione • normalmente trascurabile (in stazione eretta il sacro scende di 2 mm e ruota di circa 5°) • importante soltanto nel parto, grazie al rilasciamento dei legamenti che avviene per mezzo di stimoli endocrini, per cui si ha una retropulsione del coccige e un aumento dello stretto inferiore (il diametro anteroposteriore aumenta di 3-13 mm) Articolazione sacroiliaca • sul sacro grava tutto il peso della colonna, tramite un vettore a direzione verticale • a livello dell’anca tramite le articolazioni sacroiliache viene scomposto in due vettori obliqui, con un angolo ottuso aperto verso il basso • il sacro tende quindi a scendere verso il basso e l’avanti con la sua parte superiore, mentre la parte inferiore e il coccige tendono a ruotare indietro e verso l’alto. Il peso viene quindi sopportato dai legamenti. Articolazione sacroiliaca: legamenti • legamento sacro-iliaco interosseo, corto, spesso e robusto, teso fra la tuberosità sacrale e la tuberosità iliaca • legamento sacro-iliaco anteriore, largo e appiattito, dall’ala e dalla faccia anteriore del sacro al margine della faccetta auricolare dell’ileo: è più robusto nella femmina • due legamenti sacro-iliaci posteriori: corto (teso tra la cresta sacrale laterale a livello di S2-S3 e le spine iliache posteriori) e lungo (teso tra tutta la cresta sacrale laterale e le spine iliache posteriori) Articolazione sacroiliaca: legamenti a distanza • legamento ileo-lombare, teso fra i processi costiformi delle ultime vertebre lombari e la cresta iliaca; • legamento sacro-spinoso, teso fra il margine laterale del sacro e del coccige e la spina ischiatica; • legamento sacro-tuberoso, teso fra il sacro ed il coccige (inserendosi anche con alcuni fasci sulle spine iliache posteriori) e la tuberosità ischiatica; trasforma la grande incisura ischiatica nel grande forame ischiatico; dalla sua faccia posteriore origina il grande gluteo, mentre l’inserzione sulla tuberosità ischiatica è in comune con l’origine del capo lungo del bicipite. Forami ischiatici Forami ischiatici • sacrospinoso: piccolo foro ischiatico Forami ischiatici • sacrotuberoso: grande foro ischiatico, occupato in gran parte dal m. piriforme, che individua un canale sovrapiriforme (per cui passano i vasi e il nervo glutei superiori) e uno sottopiriforme (per cui passano i vasi e il nervo glutei inferiori, insieme al nervo sciatico). stretto superiore: - diametro anteroposteriore (coniugata anatomica)di norma 11 cm, va dal promontorio al margine superiore della sinfisi pubica; - diametro trasverso, la distanza tra le due linee arcuate,13,5 cm; - diametro obliquo tra l’articolazione sacro-iliaca e l’eminenza ileopettinea opposta, di circa 12 cm - coniugata ostetrica, dal promontorio in perpendicolare alla sinfisi, di circa 10,5 cm; - coniugata obliqua dal promontorio al margine inferiore della sinfisi pubica, circa 12 cm stretto inferiore: - diametro anteroposteriore dalla sinfisi all’apice del coccige, di 9,5 cm - diametro trasverso, detto bisischiatico, di 11 cm bacino femminile meno robusto, molto più basso e slargato; fosse iliache più larghe e svasate, sinfisi pubica più bassa e sacro più corto; stretto superiore ellittico (in quello maschile ha forma di cuore di carta da gioco); angolo sottopubico è più ampio nella femmina (110°) che nel maschio (70°) nella femmina acetaboli più distanziati fra loro che nel maschio e quindi i femori saranno più obliqui: questo è uno dei motivi più importanti che giustificano la maggiore velocità del maschio nella corsa: favoriti nella corsa (ed in generale in tutte le attività sportive che richiedono particolare "spinta" degli arti inferiori) gli uomini e, tra le donne, quelle a bacino stretto (bacino androide) Deficit dei mm retti • Un deficit dei mm. retti si evidenzia con la difficoltà a flettere anteriormente il tronco: se il soggetto è posto in decubito dorsale (con il dorso appoggiato al terreno) presenta difficoltà a sollevare la testa e il tronco. Se il soggetto è in stazione eretta presenta una accentuazione della lordosi lombare. • La linea alba viene messa in tensione in alcune situazioni tra cui la gravidanza e poi il parto: in questi casi può cedere, causando una separazione dei margini mediali dei muscoli retti (diastasi dei retti) di alcuni centimetri. Il canale inguinale legamento inguinale spina iliaca anteriore sup. tubercolo del pube orifizio interno orifizio esterno Legamento inguinale (di Poupart) • lungo nastro connettivale, dipendenza dell’aponevrosi di inserzione del muscolo obliquo esterno • dalla SIAS alla sinfisi pubica; • corrisponde alla piega dell’inguine, confine anatomico tra regione dell’addome, radice della coscia e regione genitale • sotto al legamento inguinale: spazio addominocrurale: passano il m. ileo-psoas, il n., l’a. e la v. femorali Dipendenze del leg. inguinale • legamento lacunare: estensione della parte mediale che unisce il tubercolo pubico al pecten pubis; è una parte appiattita dell’aponevrosi del m. obliquo esterno che proietta posteriormente dal tubercolo del pube; costituisce il limite mediale dell’anello femorale e del pavimento del canale inguinale all’orifizio • legamento pettineo (di Cooper): ispessimento della fascia sul pecten pubis, sembra un’estensione del legamento lacunare lungo la superficie della linea pettinea Canale inguinale • • • • • • • • • • • fessura allungata fra i mm larghi dell'addome direzione obliqua alto-basso, lat-med e profondità-superficie parete inferiore: legamento inguinale; parete anteriore: aponevrosi del m. obliquo esterno; parete superiore: margine libero inferiore dei mm obliquo interno e traverso (tendine congiunto); parete posteriore: fascia trasversale e peritoneo parietale; orifizio profondo (interno), addominale; orifizio superficiale (esterno), sottocutaneo (borsa scrotale nel maschio e grandi labbra nella femmina). nella vita fetale, nel maschio, si fa strada il testicolo nel maschio adulto vi passa il funicolo spermatico (dotto deferente, vasi, linfatici e nervi avvolti dalle diverse guaine) nella femmina passa solo il legamento rotondo dell’utero Ernie inguinali Ernie crurali CAVITA’ ADDOMINALE - ovoide - robusto pilastro posteriore (colonna lombare e mm quadrati dei lombi) - pilastro anteriore: mm retti e linea alba - i mm larghi dell’addome formano una sorta di robusta cinghia muscolare che da un lato contiene i visceri addominali, d’altro canto contraendosi entra pesantemente in gioco nella dinamica articolare del corpo Funzioni vegetative • a) la pressione endoaddominale: mantenere in sede e nel favorire la funzione dei visceri contenuti nella cavità addominale; • b) i movimenti espiratori: facendo punto fisso sul bacino abbassano le coste; aumentando la pressione sui visceri addominali spingono verso l’alto il diaframma. • c) il torchio addominale: aumento significativo e concentrato nel tempo della pressione endoaddominale (nella defecazione, minzione e parto; nel vomito e nella tosse); contrazione simultanea di tutti i muscoli della parete addominale. Fasce della parete addominale • Aponevrosi toracolombare: dai processi spinosi ricopre i mm profondi della regione toracica lombare (qui più spessa); forma l’origine aponevrotica del gran dorsale • tendine congiunto (o falce inguinale); adeso al tubercolo e al pecten pubis; le fibre tendinee mediali inferiori dell’obliquo interno si uniscono con le fibre aponevrotiche del trasverso • fascia cremasterica: rivestimento intermedio del funicolo spermatico derivato dal m. obliquo interno • fascia spermatica esterna: ricopre esternamente il funicolo spermatico, deriva dal m. obliquo esterno • fascia spermatica interna: ricopre internamente il funicolo spermatico, deriva dalla fascia trasversalis • fascia lata: fascia profonda che forma un rivestimento tubulare della coscia e si ispessisce lateralmente nel tratto iliotibiale • fascia del retto Nervi della parete addominale • n. intercostali: rami ventrali primari dei nn spinali T1-T11: branche cutanee laterali e anteriori, mm della parete addominale (via T7T11), mm dell’avambraccio e della mano (via T1), cute anterolaterale della regione pettorale e dall’addome, cute del lato mediale dell’arto superiore (via T1-T2) • n. sottocostale: ramo ventrale primario di T12; rami cutanei laterale e anteriore, mm. della parete addominale • n. ileoipogastrico (dal plesso lombare, ramo ventrale di L1), rami cutanei laterale e anteriore della parete addominale inferiore, cute dell’anca e della coscia • n. ilioinguinale (dal plesso lombare, nervo L1); ramo anteriore cutaneo (n. labiale o scrotale anteriore), mm. della parete addominale, cute della parete addominale inferiore, anteriore dello scroto o delle grandi labbra; passa nel canale inguinale Vasi della parete addominale • A. epigastrica inferiore deriva dall’a. iliaca esterna, dà l’a. cremasterica e vascolarizza la parte inferiore del m. retto, il m. piramidale; si anastomizza con l’a. epigastrica superiore dentro al m. retto • A. epigastrica superficiale dell’a. femorale, fornisce rami cutanei, irrora la fascia superficiale la cute della parete addominale inferiore; è una delle tre arterie superficiali della femorale (con la circonflessa iliaca superficiale e la pudenda esterna superficiale) • A. epigastrica superiore, dall’a. toracica interna, irrora la parte sup. del m. retto e la parete addominale superiore; si anastomizza con l’a. epigastrica inferiore • A. intercostale posteriore, dalle intercostali superiori (2 spazi intercostali sup.), aorta toracica discendente (spazi da 3 a 11) ; fornisce rami posteriori, spinali, anteriori, collaterali, cutanei laterali; irrora i mm intercostali, il midollo spinale e la colonna vertebrale, i muscoli profondi del dorso, la cute e la fascia superficiale • A. sottocostale dall’aorta toracica, fornisce rami spinali, collaterali, cutanei laterali, vertebrali, per il midollo spinale, per la cute, i mm e la fascia della parete addominale superiore Linfatici della parete addominale • linfonodi inguinali superficiali (12-20), nella fascia superficiale parallelamente al leg. inguinal e alla parte terminale della v. grande safena; drena la superficie dell’arto inferiore, la parete addominale, il perineo • linfonodi iliaci esterni e inguinali profondi, drenano la parete addominale inferiore, i genitali esterni e le parti superficiali dell’arto inferiore