PUBALGIA
Sindrome dolorosa interessante la regione addomino-pubo-crurale
Almeno 72 cause di pubalgia
Patologie muscolari e tendinee (tendinopatie inserzionali, avulsioni, ernie)
Patologie ossee ed articolari (fratture da stress, osteocondrosi-necrosi)
Patologie infettive e tumorali
Borsiti
Intrappolamenti nervosi
(Jarvinen et al. 1997)
Classificazione in 3 gruppi in base a:
•Lesione anatomo-patologica
•Sintomatologia
•Approccio terapeutico
GRUPPO I (piùfrequente)
Tendinopatia inserzionale degli adduttori e/o degli addominali eventualmente associata ad
osteoartropatia della zona inserzionale pubica
Genesi microtraumatica
Distrazione muscolo-tendinea in prossimità:
•dell’inserzione dell’adduttore al pube
•della giunzione mio-tendinea (adduttore lungo)
•inserzione al tubercolo pubico del retto addominale
•alterazione ossea della sinfisi pubica
Patologia gesto-specifica: calcio
•Salti
•Dribbling
•Contrasti
•Cambi di direzione
Sollecitazioni sulla sinfisi pubica da parte dell’azione combinata di adduttori ed addominali
Patologia gesto-specifica: atletica leggera
•salto in alto
•salto in lungo
•salto con l’asta
•corsa ad ostacoli
Sollecitazioni sulla sinfisi pubica da parte dell’azione combinata di adduttori ed addominali
GRUPPO II
Lesioni della parete addominale, in particolare del canale inguinale:
•ernia inguinale vera
•anomalie del tendine congiunto
•debolezza della parete posteriore del canale inguinale
GRUPPO III (“Pseudopubalgia”)
•patologia muscolare (ileo-psoas, quadrato del femore, otturatore interno)
•sd. da compressione nervosa
(n. otturatore, n. femoro-cutaneo,
n. femorale)
•fratture da stress (ossa iliache, sinfisi pubica)
Diagnosi clinica
•dolore (localizzato all’inguine con irradiazione in regione adduttoria e retto-pubica, risvegliato
dall’attività sportiva)
•valutazione del rachide
•articolazioni coxo-femorali
•sinfisi pubica e regione adduttoria
•esame neurologico completo
•esplorazione del canale inguinale
Diagnosi strumentale
•Rx bacino in A-P ed in ortostatismo
•ecografia (lesioni tendinee e muscolari)
•TC (fratture da stress, patologia cronicizzata)
•RMN (patologia tendinea acuta e studio dei tessuti molli)
•scintigrafia
Terapia conservativa
Efficace nel 90% dei casi
•stretching ischio-crurali ed addominali
•allungamento della catena cinetica posteriore
•immobilizzazione sconsigliata (ipotonotrofiamuscolare)
•FKT di mobilizzazione articolare (sotto la soglia del dolore)
•potenziamento muscolare isometrico
•recupero di compensi muscolari e posturali
Tollerata lieve dolorabilità che scompare con il
riposo
Terapia chirurgica
•intervento di Nesovic in caso di lesioni della parete addominale
(miorrafia inguinale bilaterale)
•revisione degli adduttori
LASER TERAPIA AD ALTA ENERGIA con Nd-YAG LASER (1064 nm)
Ciclo di sedute multiple a cadenza giornaliera con potenze variabili dai 15 ai 25 w (da tre a cinque
applicazioni/die)
Durata singola applicazione
30’’ per punto con focalizzione fissa
Pausa di circa 20’ tra una applicazione e la successiva.
Spot di defocalizzazione
dai 2 ai 5 cmq