L’ IMPERIALISMO
A cura della
prof.ssa Daniela Melone
PAROLA CHIAVE: IMPERIALISMO
 Questo termine fu coniato in Francia ai tempi di
Napoleone III, in riferimento ai suoi progetti egemonici.
 A partire dal 1870 il termine fu utilizzato per indicare il
programma di espansione coloniale inglese.
 Quindi entrò nell’uso comune come sinonimo di politica di
potenza e di conquista territoriale su scala mondiale.
 In generale con il termine imperialismo si indica la
tendenza degli Stati europei a proiettare in modo
aggressivo verso l’esterno i propri interessi economici, le
proprie esigenze di difesa, la propria immagine nazionale
e la propria cultura.
LA FEBBRE COLONIALE
A
partire dalla seconda
metà
dell’Ottocento
l’espansione
coloniale
divenne l’obiettivo della
politica nazionale di molti
governi. Alla penetrazione
commerciale
subentrò,
infatti,
un disegno di
assoggettamento politico
e
di
sfruttamento
economico.
LA NUOVA POLITICA COLONIALE
 Dal 1878 (Congresso di Berlino) al 1900 più
di 100 milioni di persone in tutto il mondo
vennero “colonizzate”
 Il colonialismo diventa il principale
fenomeno di fine 800
 Da
esperienza
commerciale
diviene
conquista
militare,
acquisizione
territoriale, asservimento e sfruttamento
CAUSE DEL
COLONIALISMO
MOTIVI
ECONOMICI
MOTIVI
MILITARI
MOTIVI
POLITICI
LE MOTIVAZIONI ECONOMICHE
 Stretta correlazione con il ritorno
al Protezionismo
 Era infatti impossibile richiudere le
economie nelle singole nazioni
 Il
Colonialismo
consentiva
protezione delle economie nazionali,
sviluppo dei traffici col resto del
mondo,
crescita
dell’area
commerciale di ogni paese
LO SFRUTTAMENTO DELLE COLONIE
 Attraverso la politica coloniale le
potenze industriali raggiungevano
i seguenti obiettivi:
1. Nelle colonie si commerciavano i
beni prodotti in madrepatria
2. si attingevano materie prime
3. si reclutava manodopera a buon
mercato
4. si facevano investimenti in
attività produttive o in servizi
(ferrovie, strade...)
LE CAUSE MILITARI
 L’ Imperialismo rappresentava per le forze
armate uno strumento per incrementare la loro
influenza e il proprio potere
 Molte imprese coloniali furono determinate
direttamente dagli stati maggiori
LE CAUSE POLITICHE
 Si diffondono teorie e convinzioni razziste
 Le colonie come merce di scambio e di trattativa
politico-diplomatica
 Politica di potenza.
 Spirito missionario
L’IMPERIALISMO EUROPEO
IN AFRICA
 Fino verso il 1880 solo alcune zone costiere assai ristrette erano
colonizzate
 Verso l’interno c’erano solo le colonie di popolamento francesi
(Algeria) e britanniche (Sudafrica)
 Il primo passo verso la colonizzazione dell’Africa fu
rappresentato dalla lunga stagione di scoperte geografiche
nell‘entroterra.
MODELLI DI
COLONIALISMO
BRITANNICO
FRANCESE
TEDESCO/BELGA
Modello britannico
 Colonia di popolamento (maggioranza bianca, con o senza
segregazione) con autonomia amministrativa (Canada,
Sud Africa, Australia)
 Colonia indigena, senza autonomia, relativa tolleranza
per culture locali (India, Africa)
 Tendenza al decentramento pol.
 Commercio triangolare
Modello francese
 Si
differenzia per il forte
accentramento e per la negazione
delle culture locali
 Sono però meno razzisti
 Investimenti
economici
molto
inferiori in quanto l’impero era meno
redditizio
 I francesi non cercavano materie
prime, ma una riserva di uomini (la
Force Noire)
Modello tedesco
 Colonialismo finalizzato solo a scopi
diplomatici di trattativa
 Non c’erano motivi economici
 Spaventosa violenza di metodi e
sfruttamento
 Controllo spietato della manodopera
locale fino allo sterminio . Simile fu il
colonialismo belga (sterminio di
elefanti, distruzione di villaggi...)