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BENI PUBBLICI
ECONOMIA POLITICA 2016-2017
LEZIONE 23
IL GOVERNO E I BENI PUBBLICI
I governi sono anche soggetti produttori di
quei beni e servizi che il mercato non ha
convenienza a produrre o che verrebbero
prodotti in quantità insufficienti o tali da
non garantire un equa allocazione pur
esendo ritenuti necessari per le finalità
della società.
• Es.: servizi sanitari, istruzione, edilizia residenziale
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TIPOLOGIE DI BENI PUBBLICI
Beni pubblici puri: beni o servizi che sono
sia non rivali sia non escludibili
• Non rivali: il loro consumo da parte di un individuo
non ne riduce la disponibilità per gli altri
• Non escludibili: è difficile, o costoso, impedire il
consumo ai non paganti
Beni collettivi/tariffabili/club goods: beni o
servizi che, almeno in parte, sono non
rivali, ma escludibili
• Es.: TV via cavo pay-per-view
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Beni privati puri: bene di cui non può fruire
chi non paga e per il quale il consumo da
parte di un individuo determina una
riduzione nella disponibilità del bene per gli
altri
Beni a proprietà comune (commons): beni
rivali e non escludibili
• Es.: pesci oceanici
• Tragedy of the Commons
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BENI PUBBLICI
Il bene pubblico è un bene per il quale il consumo di
altri è un perfetto sostituto rispetto al consumo di un
individuo.
Rivalità
Escludibilità
• Tecnicamente possibile
• Economicamente possibile
• Desiderabile
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ESCLUDIBILITÀ
escludibilità tecnica se esiste un meccanismo
tecnologico tale da permettere l'individuazione del
consumatore.
escludibilità economica. Una volta accertata la
possibilità tecnica di esclusione, bisogna accertare se
l'esclusione è economicamente possibile. L’esclusione
potrebbe comportare dei costi non recuperabili per cui
l'esclusione tecnica sarebbe non economicamente
conveniente.
escludibilità sociale. Infine, per un bene potrebbero
essere possibili l'escludibilità tecnica e quella
economica, ma la collettività potrebbe decidere di non
escludere nessuno dal consumo (bene di merito).
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IL FREE RIDING
In una economia in cui sono presenti solo beni privati le funzioni
di domanda rispecchiano la volontà a pagare, in quanto se un
individuo vuole avere un bene deve essere disposto a pagare il
prezzo di mercato. Le caratteristiche di rivalità ed escludibilità
dei beni privati fanno sì che non si ponga un problema di
corretta rivelazione delle preferenze, in quanto solo in questo
modo un individuo può ottenere il bene voluto. Il fatto che un
individuo acquisti una certa quantità di bene al prezzo di
mercato significa inequivocabilmente che l'utilità che ne deriva è
maggiore rispetto a qualsiasi altro acquisto.
Con i beni pubblici, invece, gli individui possono avere un
interesse a non rivelare correttamente le loro preferenze. La non
rivalità e la non escludibilità proprie dei beni pubblici rendono
possibile il consumo anche senza spendere, se la quantità
messa a disposizione dal consumo degli altri è sufficiente.
Nasce il problema del free-riding, comportamento in cui
l'individuo rifiuta il suo contributo all'acquisto del bene pubblico.
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LA CURVA DI DOMANDA PER UN
BENE PUBBLICO
• Per un bene privato, a tutti gli
acquirenti viene offerto lo stesso
prezzo e ciascuno di loro sceglie la
quantità che desidera acquistare a
quel prezzo
• La curva di domanda aggregata si
costruisce sommando orizzontalmente
le curve individuali
• Per un bene pubblico tutti gli acquirenti
consumano la stessa quantità, ma
differiscono in termini di disponibilità a
pagare per il bene
• La curva di domanda aggregata per un
bene pubblico si costruisce sommando
verticalmente le curve individuali
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LA QUANTITÀ OTTIMA
• Per ogni quantità, queste curve dicono quanto l’individuo sarebbe
disposto a pagare per un’unità supplementare del bene
•La curva della disponibilità marginale a pagare (DMAP) è inclinata
negativamente per la legge dell’utilità marginale decrescente
• La curva del costo marginale per un bene pubblico è inclinata
positivamente per il principio del frutto più accessibile
• In corrispondenza della quantità ottima, la disponibilità a pagare
eguaglia il costo marginale
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ESERCIZIO
Due soggetti Alessia e Lorenzo, relativamente alla
trasmissione di opere in televisione, hanno le seguenti curve
di domanda
Palessia =12–Q
Plorenzo =12–2Q
Sapendo che il costo marginale è
CM = 15
Rappresentare la curva di domanda aggregata.
Trovare la quantità socialmente ottimale
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Palessia =12–Q
Intercetta orizz. p=0 q=12
Intercetta vert. q=0 p=12
Pendenza= -1
P
Plorenzo =12–2Q
Intercetta orizz. p=0 q=6
Intercetta vert. q=0 p=12
Pendenza= -2
12
DA
DL
6
1
2
Q
12
Per costruire la curva di domanda aggregata di un bene
pubblico si sommano i prezzi – operativamente, si sommano
le curve di domanda esplicitate rispetto al prezzo.
Nel caso specifico
Per Q<=6, Pb.pubbl = PA + PL
(12 – Q) + (12 – 2Q) = 24 – 3Q
Per Q > 6, solo Alessia è disposta a pagare un importo
positivo per assistere all’opera, quindi
Pb.pubbl =PA =12–Q
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Il numero di ore di trasmissione di opere socialmente efficiente
è di 3 ore, cioè il punto in cui la curva dei costi marginali
interseca la curva di domanda totale.
Pb.pubbl = 24–3Q
CM = 15
24-3Q = 15
3Q= 24-15
Q=9/3 =3
CM
15
3
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IL TEOREMA DI SAMUELSON
(1954) (1915-2009)
Analogo dei modelli di scelte ottime sociali, con
in più l'introduzione dei beni pubblici. Si ipotizza
un meccanismo di allocazione delle risorse che
conduce alla massimizzazione del benessere
sociale
Economia di scambio
• la somma dei saggi marginali di sostituzione tra un
bene privato e il bene pubblico deve essere pari al
prezzo relativo dei due beni
Economia di scambio e produzione
• la somma dei saggi marginali di sostituzione tra un
bene privato e il bene pubblico deve essere pari al
saggio marginale di trasformazione
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LA CURVA RESIDUALE
figura 1
figura 2
x bene privato
Y bene pubblico,
T(x,Y) frontiera di trasformazione
UA una qualsiasi curva di indifferenza per
l'individuo A.
x*-x*A quanto rimane per il consumo di bene
privato all'individuo B,
il consumo di bene pubblico è uguale per
tutti e due.
HEL curva delle possibilità residuali di
consumo per B, data la curva di indifferenza
di A
E punto di ottimo dell'individuo B (tangenza
della curva di indifferenza di indice più
elevato, UB).
Il saggio marginale di sostituzione di B sarà,
in E, alla differenza tra le pendenze delle
due curve e quindi alla differenza tra il
saggio marginale di trasformazione e il
saggio marginale di sostituzione di A, cioè
SMTxY-SMSxYA=SMSxYB
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LA CURVA RESIDUALE
Ripetendo l'operazione per tutti i possibili
(CONT.)
livelli di utilità dell'individuo A si ottengono
tutte le coppie (UA, UB) che soddisfano i
seguenti requisiti:
•le quantità consumate sono producibili;
•l'utilità di un individuo non può essere
aumentata senza danneggiare l'altro, quindi
siamo in presenza di punti di ottimo
paretiano;
•la somma dei saggi marginali di
sostituzione dei due individui è pari al
saggio marginale di trasformazione.
Dalle coppie dei livelli di utilità (UA, UB)
deriva una frontiera delle possibilità di
utilità. Tra tutti questi punti ottimi secondo
Pareto, la curva di indifferenza sociale di
indice più elevato sceglie il punto F che
rappresenta la soluzione del modello.
I livelli di utilità indicati dal punto F
identificano le curve di indifferenza dei due
individui e quindi i livelli di consumo dei
beni.
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PAGARE PER USUFRUIRE DEI BENI
PUBBLICI
• Il modo più equo per finanziare un bene pubblico consiste nel
tassare le persone in proporzione alla loro disponibilità a pagare
• I governi però non hanno le informazioni sulla disponibilità a
pagare di ciascun individuo
Poll tax
Imposta regressiva
Imposta proporzionale sul reddito
Imposta progressiva
Ricorrere al governo per la fornitura di beni pubblici ha dei vantaggi:
Ampliare le competenze a un costo basso
Possibilità di assegnare sommariamente il costo di un bene pubblico
Unico fornitore possibile quando non è possibile escludere I nonpagatori
Lo svantaggio è che l’approccio one size fits all impone a molte persone
di pagare per beni pubblici che non vogliono
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LA FORNITURA PRIVATA DI BENI
PUBBLICI
• Finanziamento tramite donazione
• Sviluppo di strumenti per l’esclusione dei nonpagatori
• Stipula di contratti privati
• Vendita di sottoprodotti
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