Le Organizzazioni di
significato personale
Uno degli aspetti più caratteristici dei sistemi conoscitivi umani è la costante
RICERCA DI UN SIGNIFICATO.
Questa ricerca avviene ordinando, a livello tacito ed esplicito, l’esperienza e
stabilendo una relazione d’insieme fra tutti i processi cognitivi attraverso il
progressivo sviluppo di una differenziazione tra sé e non sé.
La ricerca di un senso si esprime nel bisogno di risalire dal cosa
e dal come (dell’esperienza immediata)
al perché delle cose (spiegazioni delle esperienze).
“Consiste in un pattern di regole tacite che
permette all'individuo di ordinare l'esperienza
all'interno di una propria coerenza,
elaborando quindi una personale visione di sé
e del mondo, in modo da mantenere un senso
di continuità individuale, di unicità e di
consistenza nel tempo"
I principali significati personali individuati da
Guidano sono quattro:
ORGANIZZAZIONE DEPRESSIVA
ORGANIZZAZIONE FOBICA
ORGANIZZAZIONE TIPO DISTURBO ALIMENTARE PSICOGENO
ORGANIZZAZIONE OSSESSIVA
In pratica l'individuo che interagisce con il mondo (esterno ed
interno) applica una propria coerenza di significato che si è
strutturata ed organizzata per tutto il suo arco di vita.
Evitante
 Genitori esplicitamente rifiutanti
A1-A2 Inibiti
Evitano contatto con i genitori, non esprimono
emozioni e sensazioni (abili nel fingere che va
tutto bene).
 Genitori indifferenti
A3 Accudenti compulsivi
Che si fa carico dei suoi genitori con attenzioni
e cure fisiche, deve meritare l’attenzione degli
altri
ORGANIZZAZIONE DEPRESSIVA
SENSAZIONI DIROMPENTI
DI RABBIA E DISPERAZIONE
COSTANTE SENSO DI PERDITA
'atteggiamento parentale rifiutante ed indifferente
Rabbia: strumento per impedire che la tristezza
e la disperazione diventino disadattive per il sistema
SENSO DI SOLITUDINE
anticipazione continua di perdite e fallimenti: controllo e riduzione dell’intensità
delle emozioni dirompenti derivanti da delusioni e fallimenti personali ritenuti certi
ed inevitabili
a non controllabilità delle esperienze viene attribuito ad una qualche caratteristica di sé
negativa ma stabile. In alcuni momenti il depresso, data la propria scarsa amabilità, si
utoaccuserà attivando il sentimento di disperazione, mentre in altri momenti, un senso
di sé come individuo competente e capace fa emergere la rabbia per combattere contro
uesto stato di cose
.
A livello cosciente "il tentativo dell'individuo di mantenere l'immagine di sé abituale è
ttuato principalmente mediante l'elaborazione di teorie causali che confermano
un'immagine negativa di sé del mondo e del futuro" (Guidano, 1988).
 Ambivalente
C (con strategia coercitiva)
Genitori abbastanza attenti, che trasmettono
l’idea che si vive in un mondo pericoloso e che
si può sopravvivere solo con la protezione delle
persone di fiducia.
Ma quanto più hanno bisogno di essere
protetti tanto più probabile è il presentarsi di
una discontinuità nella protezione. Proteggono
il bambino quando non ne ha bisogno.
(genitori fobici)
C1 minacciante più attivi
C2 disarmante
C3 aggressivo
C4 indifeso
C5 punitivo
C6 seduttivo più passivi
Amplificano tutti gli stati interni negativi.
Tendono a mantenere una costante
l’attenzione da parte dei genitori, attraverso il
controllo.
Il bambino coercitivo attivo può perdere il suo
equilibrio a scuola se non ha il controllo
dell’insegnate, il panico non è perdere il
contatto con la madre, ma il non avere il
controllo quindi successo con il suo
atteggiamento coercitivo
Il bambino coercitivo passivo può perdere il
suo equilibrio quando lo lasciano a scuola, i
genitori se ne vanno e rimane da solo
Si squilibra il primo giorno di scuola o
successivamente?
ORGANIZZAZIONE FOBICA
BISOGNO DI
PROTEZIONE
BISOGNO DI
LIBERTÀ
RISPOSTA EMOZIONALE: paura e ansia
modalità di attaccamento: ansioso e/o iperprotettivo
.
.
PERSONALITÀ "CONTROLLANTE"
FORMAZIONE DI UN SÉ COME ATTIVO PROTAGONISTA DELLA
PROPRIA REALTÀ
"l'attitudine verso di sé e verso la realtà è quindi la strategia di base che permette di
raggiungere un equilibrio stabile e dinamico fra i bisogni opposti e contrastanti di libertà e
protezione" (Guidano, 1988).
 Evitante
e ambivalente (componente
coercitiva)
Genitori che a volte possono sembrare
rifiutanti e molto critici perché vogliono che il
bambino sia un modello di perfezione che
rispecchi il livello di perfezione da loro
richiesto. Solo in questo caso viene
riconosciuto.
A4/C compulsivi compiacenti o con
componente coercitiva
Non esprimo mai ciò che realmente sentono,
cercano di corrispondere alle aspettative degli
altri (sé accettabile nella misura in cui
corrisponde alle aspettative dei genitori)
Con componente coercitiva= corrisponde alle
aspettative dei genitori ma attacca,
rimproverando il mancato riconoscimento e
attenzioni che si merita (anoressica).
ORGANIZZAZIONE TIPO DISTURBI ALIMENTARI
PSICOGENI (DAP)
bisogno di approvazione
paura di poter essere invasi o disconfermati
Interazione parentale ambigua
PERCEZIONE VAGA ED INDEFINITA DI SÉ
l'equilibrio tra queste due polarità emotive è mantenuto alterando l’immagine
corporea per mezzo di un comportamento alimentare irregolare.
FORTE SENSO DI DELUSIONE
Attribuzione interna
aspetti particolari del sé
Attacchi bulimici /obesità
Attribuzione esterna
persone viste come intrusive ed ambigue
Sfoghi anoressici
la spiegazione esplicita che il soggetto si da attraverso una immagine corporea
inaccettabile conferma un senso di sé incompetente ed inconsistente.
 Evitante
e ambivalente C
A = l’aspetto nel corrispondere agli altri, nel
senso dell’essere giusti
C= coercitivi con il loro partner nel risolvere i
dubbi e prendere decisioni.
Stile educativo da caserma, no emozioni solo
pensiero logico. (es. spiegazioni logiche non a
portata dello sviluppo cognitivo del bambino
sul perché rompe il vaso)
Ambivalenza = 50 % di essere amato 50% di
essere odiato
UNA MODALITÀ "TUTTO O NULLA“
BISOGNO ASSOLUTO DI CERTEZZE
paura dell’incontrollabilità
pensieri o comportamenti che resistono
oltre la volontà del soggetto “creazioni non proprie”
Interazione parentale ambivalente

L'espressione delle emozioni deficitaria
comunicazione verbale a scapito delle emozioni

la propria coerenza ed unitarietà non potrà prescindere da una costante
ricerca di certezza in tutti i campi della vita.

Così Guidano: "dato che la percezione di un'identità unitaria corrisponde alla
certezza di avere un controllo assoluto su di sé, l'ossessivo, grazie all'estrema
fiducia riposta nel pensiero, riesce a raggiungere un rigido controllo e
un'esclusione delle proprie emozioni, usando come strumento preferenziale le sue
competenze linguistiche e logiche". Il suo atteggiamento verso la realtà è
caratterizzata da una attenzione verso l'esterno e gli altri molto scarsa, poiché il
suo pensiero principale è quello di mantenere una propria coesione attraverso
"l'adesione formale a regole astratte" (Guidano, 1988).
SCOMPENSO??
Quando viene raggiunto da "perturbazioni"
(stimoli ambientali o interni) nuove dell'ambiente
egli cercherà di integrarle con la struttura del Sé già
presente.
Quando tale integrazione,
per molteplici motivi,
non è raggiunta
l'organizzazione personale
potrebbe andare incontro
a seri problemi di funzionamento.
+ un sistema è flessibile
+ riuscirà a integrare le
nuove esperienze
Raggiungendo una complessità di
significato maggiore rispetto alla
precedente con la possibilità di
migliorare ulteriormente il proprio
funzionamento
La componete sicura B va vista come la parte
flessibile e armonica di un bambino evitante
(sicuro –riservato) o ambivalente (sicurosereno)