lezione 21_22 febbraio - Dipartimento di Scienze Politiche e

Facoltà di Scienze Politiche
Corso di Laurea in
Scienze dell'Amministrazione
Processi migratori, territorio e
politiche
Docente: Anna Elia
a.a. 2010/11
Chi sono i migranti?
• Migrante: una persona che si è spostata in
un paese diverso da quello di residenza
abituale e che vive in quel paese da più di
un anno
PROBLEMA
• Difficoltà ad individuare chi siano gli
immigrati: es. seconde generazioni;
cittadini comunitari e neo-comunitari
Chi sono i migranti?
• Non arrivano dai paesi più poveri del
mondo
• Non sono di solito i più poveri dei loro
paesi
• Hanno spesso titoli di studio e
competenze difficilmente riconosciute
Le migrazioni: alcune specificazioni
• E-migrazione e Im-migrazione
• Migrazioni interne e migrazioni internazionali
• Migrazioni come processi e come sistemi di
relazioni
• Migrazioni trasnazionali.
I luoghi e i soggetti delle migrazioni:
• le società di provenienza e di origine
• i migranti attuali e potenziali
• Il territorio
Diversi tipi di migranti
• a) gli immigrati per lavoro.
• b) gli immigrati stagionali o lavoratori a contratto.
• c) gli immigrati qualificati e gli imprenditori (skilled
migrations; imprenditoria etnica)
• d) i familiari al seguito (ricongiungimenti familiari)
• e) i rifugiati e richiedenti asilo (più ampiamente:
“migrazioni forzate”)
• f) immigrati irregolari, “clandestini”, vittime del traffico di
esseri umani.
• g) migranti di seconda generazione
• h) migranti di ritorno
• i) minori stranieri non accompagnati; minori stranieri non
accompagnati richiedenti asilo
Europa meta di immigrazione
•
•
•
•
il periodo della ricostruzione, dal 1945 ai primi
anni ’50
il periodo del boom economico (dalla metà
degli anni ’50 al primo choc petrolifero del ’74)
Recessione economica e blocco ufficiale delle
frontiere (dal ‘74 in avanti).
Il nuovo contesto post-fordista (accordi di
Schengen, allargamento dell’Unione)
Le Migrazioni nel periodo
post-fordista
• Carenza di politiche esplicite di
reclutamento
• Ingresso dei migranti attraverso canali
indiretti o irregolari
• Occupazione
nei
settori
poveri
dell’economia - Paesi di destinazione:
“Importatori riluttanti – aumento della
domanda di lavoro di cura
• Meccanismi di inclusione/esclusione dal
sistema dei diritti
Migrazioni fordiste e post-fordiste
Settori di
inserimento
Società industriale Economia postfordista
Industrie, miniere Terziario povero,
ec. sommersa
Politiche di
reclutamento
Accordi
internazionali
Ingressi irregolari,
reti migranti,
sanatorie
Orizzonte
temporale delle
migrazioni
Temporaneità
(smentita)
migrazione
stabilizzata;
stagionale
Offerta di lavoro
Subordinata
Parziale
autonomia
Le cause delle migrazioni
• Spiegazioni macro
• Spiegazioni micro
• Spiegazioni intermedie
Spiegazioni macro
• Spiegazioni basate sui fattori di spinta e
sui fattori di attrazione
• Teoria della dipendenza
• Teoria del sistema mondo
• Teorie della domanda
Spiegazioni basate sui fattori di spinta
e sui fattori di attrazione
• Push factors: fuga da condizioni di
sottoviluppo e di miseria
• Pull factors: fattori di attrazione economici
da parte dei sistemi economici più
sviluppati
Dinamiche analoghe a quelle dei vasi comunicanti:
pressione migratoria dalla sponda sud a quella
nord del mediterraneo
Teoria della dipendenza (Amin)
• Migrazioni indotte dalle relazioni coloniali e
neocoloniali che riproducono lo
sfruttamento del Terzo mondo attraverso
rapporti di scambio ineguali.
• La fuga dei cervelli (brain drain) accresce
il divario tra luoghi di origine e di
destinazione dei migranti
Teoria del sistema mondo
(Wallerstein)
Globalizzazione degli scambi e delle
comunicazioni effetti:
• migrazioni come conseguenza della
dominazione dei paesi del centro su quelli della
periferia
• colonizzazione delle culture diverse da quelle
occidentali. Creazione di condizioni culturali e
materiali che favoriscono e accrescono le
migrazioni dalle ex-colonie verso i paesi
dominanti.
Le teorie della domanda
• Spiegazione marxista: immigrati come esercito
industriale di riserva
• La teoria dualistica del mercato del lavoro
(Piore): il fabbisogno permanente di lavoro
instabile e subtutelato; il migrante come perfetto
homo oeconomicus, sostenuto dall’idea di
provvisorietà del soggiorno
• La teoria delle città globali (S.Sassen):
polarizzazione delle economie urbane e
fabbisogni di lavoro povero (manutenzione,
servizi alle persone)
Critiche delle teorie macro
• Migranti come soggetti passivi, mossi da
forze strutturali che li dominano
• Soggettività e autodeterminazione dei
migranti vengono offuscate
• Non spiegano perché, tra quanti sono
sottoposti ai medesimi vincoli e pressioni,
alcuni partono e altri no
Spiegazioni micro
• Spiegazioni basate sull’economia
neoclassica – migrazione come scelta
individuale razionale
• New economics of migrations (nuova
economia delle migrazioni) – la
migrazione risponde ad un progetto
familiare
New economics of migrations
• Le migrazioni rispondono ad una scelta familiare
finalizzata alla diversificazione dei rischi
(investimento delle risorse della famiglia nella
partenza; turnazione nei trasferimenti;
reinvestimenti nelle rimesse; assicurazioni per le
condizioni di vita dei familiari);
• Incremento delle aspettative: dipendenza dalle
migrazioni in assenza di garanzie politiche e
sociali nel contesto di partenza.
Spiegazioni intermedie
Teorie dei networks: le reti migratorie
• Definizione:complessi di legami
interpersonali che collegano migranti,
migranti precedenti e non migranti nelle
aree di origine e di destinazione,
attraverso i vincoli di parentela, amicizia e
comunanza di origine (Massey)
La funzione delle reti
• Ruolo attivo dei migranti nei progetti di
sviluppo dei luoghi di origine
(associazionismo tra migranti)
• Reti come “ponti sociali” che attraversano
le frontiere (Portes 1995)
• Migrante come attore sociale dinamico in
grado di mutare la realtà di destinazione e
di provenienza
I migranti nel mercato del lavoro
contemporaneo
• La prospettiva liberale o assimilazionistica
• La prospettiva strutturalista
• La segmentazione del mercato del lavoro
(sistema occupazionale suddiviso in nicchie
dove si collocano le minoranze etniche)
• La prospettiva della nuova sociologia economica
(risorse relazionali che facilitano l’incontro tra
domanda e offerta di lavoro straniero; l’azione
delle reti etniche)
La prospettiva liberale o
assimilazionistica
• Gli immigrati si inseriscono nei gradini più
bassi, ma gradualmente avanzano
• Concetto di assimilazione come processo:
a) auspicabile; b) individuale; c) anzitutto
culturale
La prospettiva strutturalista
• Le visioni di derivazione marxista: gli immigrati
come esercito industriale di riserva
• La teoria del mercato del lavoro dualistico
(Piore)
• Teorie città globali (Sassen)
• Segmentazione del mercato del lavoro (Castles
e Miller 1993)
Gli immigrati come esercito
industriale di riserva
• Una massa di lavoratori deboli serve a tenere a
freno le rivendicazioni della classe operaia
nazionale
• I migranti assolvendo i lavori peggiori restano
separati dalla società ricevente così si evitano
fenomeni di conflittualità sociale (pratiche
discriminatorie verso seconde generazioni e
migranti primo residenti, fenomeni di
competizione tra lavoratori migranti)
Segmentazione del
mercato del lavoro
• Strumentalizzazione delle “diversità”
legate ad una presunta “appartenenza
etnica” (nazionalità, minoranze etniche)
• I migranti oggetto di esclusione sociale e
causa dei problemi legati alla modernità
(Bauman 1998)
Teorie città globali (Sassen)
• il lavoro straniero funzionale alla
manutenzione delle infrastrutture urbane
ed al mantenimento del tenore di vita delle
classi professionalmente privilegiate
La prospettiva della nuova
sociologia economica
• Interazione tra domanda della società
ricevente e offerta immigrata (nuove
professionalità e forme di imprenditoria
legate alle reti etniche);
• Autonomia relativa e spazi di iniziativa
degli immigrati nel MDL. Polanyi
(costruzione socaile dei processi
economici)
• Tre concetti: network, embeddedness
(radicamento delle azioni economiche
nella società) (Polanyi 1998). Datori di
lavoro e migranti attori negoziano forme di
collaborazione reciproca
• capitale sociale: l’insieme delle risorse
relazionali come risorse di inserimento e di
promozione sociale