CAPITOLO 6a Il modello atomico a orbitali Indice 1. Limiti del modello di Bohr 2. Gli elettroni come onde 3. Principio di indeterminazione di Heisenberg 4. La meccanica ondulatoria e l’orbitale atomico 5. Numeri quantici 6. L’ordine di riempimento degli orbitali © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 1 1 Limiti del modello di Bohr CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Il modello atomico di Bohr non dà una spiegazione degli spettri di atomi con più elettroni. Per superare questa difficoltà fu introdotta la meccanica ondulatoria. 800 700 600 550 500 450 400 Spettro atomico di emissione del sodio (Na): ogni riga è caratterizzata da una definita lunghezza d’onda in nm. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 2 2 Gli elettroni come onde CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI De Broglie formulò, nel 1924, una teoria in cui assegna all’elettrone natura ondulatoria, la cui lunghezza d’onda () è data dalla relazione: = h m×v dove h è la costante di Planck, m la massa dell’elettrone e v la sua velocità. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 3 3 Principio di indeterminazione di Heisenberg CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Il principio di indeterminazione di Heisenberg afferma che è impossibile conoscere con la stessa precisione sia la posizione che la velocità di un elettrone. A differenza di Bohr, per Heisenberg risulta impossibile conoscere per una piccola particella, come l’elettrone, l’orbita che percorre e la sua velocità. Una palla da biliardo può essere seguita nel suo movimento perché la luce non ne modifica la traiettoria. Il principio di indeterminazione perde importanza nel mondo macroscopico, dove è possibile seguire, ad esempio, il movimento di una sfera da biliardo. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 4 4 La meccanica ondulatoria e l’orbitale atomico CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Il fisico austriaco Erwin Schrödinger visualizzò gli elettroni negli atomi come vibrazioni simili a onde. L’equazione matematica che Schrödinger applicò all’elettrone è alla base della meccanica ondulatoria. Le soluzioni di questa equazione sono funzioni matematiche, chiamate funzioni d’onda, indicate con la lettera greca (psi). Il quadrato della funzione d’onda ()2 dà la probabilità di trovare l’elettrone in una determinata regione di un atomo. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 5 4 La meccanica ondulatoria e l’orbitale atomico CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Viene definito orbitale la regione dello spazio attorno al nucleo dove è elevata la probabilità di trovare l’elettrone. Nube di probabilità e orbitale atomico. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 6 5 Numeri quantici CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Per descrivere il livello di energia degli elettroni negli atomi, la forma e l’orientamento degli orbitali, si utilizzano tre numeri quantici per ciascun elettrone. I tre numeri quantici si ricavano dall’equazione d’onda di Schrödinger. Il numero quantico principale (n) individua il livello di energia di un elettrone. n = 1, 2, 3, 4 ……………. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 7 CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI 5 Numeri quantici Il numero quantico secondario (ℓ) indica quanti tipi di orbitali possono esistere in un definito livello energetico. ℓ= 0, 1, ……….(n 1) Ciascun valore di ℓ corrisponde ad un particolare tipo di orbitale atomico. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas ℓ=0 orbitale s ℓ=1 orbitale p ℓ=2 orbitale d ℓ=3 orbitale f 8 CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI 5 Numeri quantici Diagramma dei livelli, sottolivelli e orbitali in un atomo e i corrispondenti numeri quantici fino a n = 4. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 9 5 Numeri quantici CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Il numero quantico magnetico (mℓ) indica il numero di orbitali che si possono trovare in un dato sottolivello e definisce il numero di orientamenti di un orbitale nello spazio. I tre orbitali p lungo i tre assi cartesiani x, y, e z. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 10 5 Numeri quantici CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI I cinque orbitali d. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 11 5 Numeri quantici CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Il numero quantico di spin (ms) non deriva dall’equazione di Schrödinger. Indica la rotazione dell’elettrone attorno al proprio asse e può assumere due valori ms = + ½ oppure ms = − ½ elettrone Due elettroni con spin opposto. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 12 6 L’ordine di riempimento degli orbitali CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI La disposizione degli elettroni negli orbitali di un atomo prende il nome di configurazione elettronica. Negli atomi con più di un elettrone il riempimento degli orbitali atomici procede secondo tre regole. Regola della costruzione successiva: gli elettroni occupano prima l’orbitale s a più bassa energia e, quindi, gli orbitali che seguono ad energia crescente. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 13 6 L’ordine di riempimento degli orbitali CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Le frecce indicano l’ordine di riempimento degli orbitali. Si inizia dall’orbitale 1s e poi si procede seguendo le frecce verso l’alto. © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 14 6 L’ordine di riempimento degli orbitali CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Regola del principio di esclusione di Pauli: nessun orbitale atomico può contenere più di due elettroni; questi devono avere spin opposti. Ad esempio, la configurazione elettronica dell’atomo di elio si può raffigurare con due diverse notazioni: notazione box orbitale notazione standard © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 2 numero di elettroni 1s tipo di orbitale numero quantico principale 15 6 L’ordine di riempimento degli orbitali CAPITOLO 6a. IL MODELLO ATOMICO A ORBITALI Regola di Hund: se sono disponibili più orbitali aventi la stessa energia (orbitali diversi dello stesso sottolivello), detti orbitali degeneri, gli elettroni si dispongono uno per ciascun orbitale con la stessa direzione di spin. Configurazione elettronica dell’azoto 7N: 3s AZOTO N (Z = 7) I tre elettroni dell’orbitale 2p si dispongono secondo la regola di Hund. 2p 2s 1s © Paolo Pistarà © Istituto Italiano Edizioni Atlas 16