Alberto Zucconi [email protected] Presidente Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona (IACP) www.iacp.it Segretario Nazionale Coordinamento Nazionale Scuole di Psicoterapia (CNSP) Segretario SIPSIC I bisogni di salute LUMSA 23 Novembre 2016 Un approccio sistematico per l’accertamento dei bisogni di salute della collettività è necessario per una corretta programmazione e erogazione dei servizi sanitari, per utilizzare efficacemente le risorse disponibili e per rispondere ai bisogni della popolazione. 2 Un “bisogno” di salute può essere definito come la capacità di trarre beneficio non solo da un qualsiasi intervento di assistenza sanitaria, ma anche da modificazioni di tutti i determinanti sociali ed ambientali che influenzano in modo rilevante lo stato di salute. Molti bisogni di salute non possono essere efficacemente soddisfatti con interventi di tipo medico. 3 ..»Per Promozione della Salute si intende il processo che consente alla gente di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per conseguire uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale l’individuo o il gruppo devono essere in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di modificare l’ambiente o di adattarvisi..» (OMS - Carta di Ottawa per la Promozione della Salute, 1986). 4 L’analisi dei bisogni di salute E’ un metodo sistematico per l’individuazione dei problemi e dei bisogni di salute della popolazione, per poter attuare interventi centrati sui bisogni e evidenziare quali sono le priorità attraverso un approccio epidemiologico e qualitativo in base a considerazioni cliniche, di costoefficacia e tenendo presente il punto di vista dei cittadini. Questo processo è anche utile per il monitoraggio e la promozione dell’equità nell’erogazione dell’assistenza sanitaria e per affrontare il problema delle diseguaglianze. 5 Ma gli esseri umani vivono in realtà costruite socialmente I servizi sanitari devono essere progettati e realizzati persoddisfare i bisogni di salute della popolazione. Come distinguere i bisogni da desideri o aspettative? Loss (1990): “A need for health care exists when an assessor believes that health care ought to be provided” A chi spetta la valutazione? Da quale punto di vista vanno misurati e valutati i bisogni? A livello clinico? A livello di popolazione? A livello di decisione-gestione socio-sanitaria? 6 “E’ la capacità di beneficiare di un trattamento efficace e rappresenta un requisito dell’individuo che gli consente di raggiungere, mantenere o ristabilire un accettabile livello di indipendenza sociale o qualità di vita” (Culyer) “Che cosa i professionisti sanitari decidono che sia legittimo che i pazienti chiedano ” (Vissers) 7 Esistono molti buoni motivi per coinvolgere le comunità locali nelle decisioni che riguardano l’erogazione dell’assistenza primaria: definire i bisogni solo sulla base dell’esperienza dei medici di medicina generale potrebbe essere pericoloso, in quanto la percezione dei bisogni da parte dei medici differisce da quella dei pazienti e la domanda è diversa dal bisogno. Il coinvolgimento delle comunità locali deve essere condotto correttamente, permettendo la partecipazione al processo decisionale anche alle persone appartenenti a gruppi di popolazione svantaggiati, per garantire che venga rispettato il principio dell’equità nell’assistenza sanitaria. 8 I professionisti della salute attualmente non sono molto preparati a confrontarsi con il coinvolgimento pubblico; questo comporta infatti di lavorare con dei gruppi che rappresentano diversi interessi della comunità e tutto ciò richiede grosse abilità e flessibilità. D’altra parte, le popolazioni locali non sono abituate ad assumere un ruolo attivo Per proteggere e promuovere la salute in modo più efficace e più giusto è necessario promuovere processi di sensibilizzazione e empowerment di tutti gli stakeholder 9 L’epidemiologia fornisce strumenti utili per descrivere i bisogni di salute di una collettività in rapporto a specifiche malattie. Per l’accertamento dei bisogni di salute, oltre alle stime della distribuzione di specifiche malattie, è necessario anche valutare l’efficacia dei servizi esistenti e sul rapporto costo-efficacia dei vari interventi. Williams R, Wright J (1998). “Epidemiological issues in health needs assessment, BMJ. 10 Le malattie cardiovascolari e le neoplasie sono responsabili del 70% dei decessi, percentuale che supera l’80% quando si considera anche il diabete, le malattie respiratorie e del digerente. Nei Paesi sviluppati, il 50-60% del carico di malattia espresso in DALYs è causato da sette fattori di rischio : tabagismo, ipertensione arteriosa, alcol, eccesso di colesterolo, sovrappeso, scarso consumo di f rutta e verdura, inattività fisica. WHO Europa, 2004 11 CAUSE Burdenof disease –Daily Malattie cardiovascolari Disturbi neuro psichiatrici Tumori maligni Malattie dell’apparato digerente Malattie respiratorie Disturbi degli organi di senso Malattie muscolo-scheletriche Diabete Malattie del cavo orale 34.421 29.370 17.025 7.117 6.835 6.339 5.745 2.319 1.018 % Di tutte le cause 23% 20% 11% 5% 5% 4% 4% 2% 1% OMS Europa 2004 12 La relazione sullo stato di salute di una USL, di una regione o di nazione dovrebbe fornire elementi conoscitivi sufficienti e idonei a: – documentare l a frequenza e la distribuzione dei fenomeni di salute/malattia – conoscere i bisogni sanitari nella loro genesi, dinamica e distribuzione • funzione epidemiologica descrittiva – individuare i possibili fattori determinanti la distribuzione dei fenomeni di salute/malattia da indagare medi ante studi specifici • funzione epidemiologica analitica La relazione sullo stato di salute di una USL, di una regione o di nazione dovrebbe fornire elementi conoscitivi sufficienti e idonei a: – consenti re la valutazione dell’efficaci a e dell’efficienza degli interventi e dei servizi soci o-sanitari, della loro accessibilità e del soddisfaciment o dell’ utenza • funzione valutativa – identificare le “aree problematiche”, cioè quei fenomeni sanitari, quelle aree geografiche o quelle condizioni organizzative dei servizi, che, in relazione alla l oro rilevanza epidemiologica, richiedono un intervento prioritari o • funzione di orientamento alle decisioni Perché la Relazione Sanitaria? . Se, nel governo delle Aziende Sanitarie la disponibilità di informazioni sui bisogni di salute della popolazione e sul le modalità di utilizzazione dei servizi costituisce un presupposto ormai irrinunciabile alle decisioni di pianificazione, programmazione ed organizzazione delle attività, tuttavia, la valutazione dello stato di salute di una popolazione ha rappresentato e rappresenta tuttora un problema di ordine teorico e applicativo non indifferente. Meno del 25% delle ASL adotta e rende pubblica la propria “Relazione Sanitaria”, prevista fin dal la Legge 833/78 . • Poco applicato è il principio del “misurare per decidere”. • Considerando il totale della popolazione coperta da tale strumento, questa corrisponde a poco più di 17.300.000 abitanti i, pari al 29,6% della popolazione italiana, con disomogeneità nella diffusione sul territorio nazionale. AREA NORDOVEST 16% NORD-EST 41% CENTRO 27% SUD12% ISOLE 4% de Belvis AG, Volpe M (2008) Punti critici dei dati sulla salute in Italia • scarsa disponibilità di informazioni • intempestività di quelle disponibili «ciò che non si misura non si può migliorare» (A. Donabedian) E la misurazione non è mai un’azione neutrale ………. 18 La salute non è mera assenza di malattie ma sviluppo del potenziale umano (OMS, 1986) 19 Prendersi cura di tutta la persona, del suo corpo, dei suoi bisogni psicologici e sociali è più efficace a tutti i livelli. 20 la medicina moderna ha fatto passi da gigante nella cura delle malattie ma non altrettanto nella cura della persona 21 Una medicina centrata sulla persona ottiene migliori livelli di compliance, migliori risultati dei trattamenti clinici, abbassa il costo della sofferenza del paziente e della sua famiglia ed abbassa i costi economici delle cure. (David Sobel 2001) 22 Centrarsi sulle persone con un’ottica biopsico-sociale è parte integrante e mezzo efficace per promuovere la salute ed il benessere 23 MACROSISTEMA (Cultura, Convinzioni comuni, Aspettative sociali, ecc.) ESOSISTEMA (Agenzie governative, Sistemi economci, Organizzazioni religiose, ecc.) MESOSISTEMA (Tutti i sistemi interagenti della vita quotidiana) MICROSISTEMA (Famiglia, Amici, Luogo di Lavoro, ecc.) PERSONA (I vari sistemi: Scheletrico, Immunitario, Cardiocircolatorio, Respiratorio, Cognitivo, Emozionale, Valoriale, Spirituale, ecc.) 24 . 25 FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE 1. Fattori individuali: Fattori biologici - tra i quali le predisposizioni genetiche e il processo di invecchiamento. Fattori comportamentali - tra i quali l’alimentazione, il consumo di alcol e sigarette, l’abuso di sostanze assuefacenti, il tipo di esercizio fisico svolto, le abitudini sessuali, lo stress, le abitudini del sonno, le attività ricreative, lo stato civile. Fattori psicologici - tra i quali le competenze di coping, l’autoefficacia, la hardiness, l’autostima, le capacità comunicative e di risoluzione dei problemi. 26 FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE 2. Fattori familiari: tra i quali la solidità della struttura familiare, l’entità del sostegno emotivo. 3. Fattori socioeconomici: tra i quali lo stato socioeconomico, l’istruzione, l’accesso alle cure sanitarie e loro adeguatezza, le condizioni di lavoro, le attività ricreative, l’adeguatezza delle abitazioni, l'alimentazione, l’esercizio fisico, la disponibilità di lavoro, la qualità delle relazioni sociali e del sostegno sociale. 4. Fattori culturali: tra i quali le convinzioni sulla salute, le abitudini sanitarie, le abitudini alimentari, le attività sociali, le pratiche sessuali, il genere sessuale e le aspettative di ruolo. 27 FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE 5. Abitudini di consumo: tra le quali la pubblicità, i costi e la disponibilità di beni e servizi. 6. Fattori ambientali: tra i quali gli inquinanti atmosferici, l’inquinamento acustico, la qualità dell’acqua, i rifiuti chimici e nucleari, la deforestazione, i processi industriali. 7. Struttura della società: che comprende le leggi, le normative, il sistema contributivo, la struttura sanitaria pubblica, i sistemi scolastici, la produzione industriale, il governo (se democratico o meno), la disponibilità di lavoro, l’equità sociale, l’accesso alle informazioni. 28 FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE Determinanti primari • • • • Fattori genetici Fattori psicologici Fattori familiari Stile di vita personale 29 FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE Determinanti secondari • • • • • • • • • • • • • • • • • Reddito Ambiente casalingo Ambiente di lavoro Servizi sanitari Opportunità educative Servizi sociali Sostegno della comunità Strutture per il tempo libero Determinanti terziari Politiche nazionali su prezzi alimenti, imposte su merci, ecc. Cultura e società Trasformazione sociale, Migrazione, Degrado centri urbani Politiche nazionali su sanità e servizi sociali, comunicazioni, Media, Pubblicità Educazione sanitaria Ambiente e risorse naturali Diritti umani e giustizia sociale Sistema economico (Produzione, Distribuzione e Impiego) 30 FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE Determinanti terziari • • • • • • • • Politiche nazionali su prezzi alimenti, imposte su merci, ecc. Cultura e società Trasformazione sociale, Migrazione, Degrado centri urbani Politiche nazionali su sanità e servizi sociali, comunicazioni, Media, Pubblicità Educazione sanitaria Ambiente e risorse naturali Diritti umani e giustizia sociale Sistema economico (Produzione, Distribuzione e Impiego) 31 FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE • The World Health Organization (WHO, 2012) reminds us that the destruction and pollution of the environment have dire consequences on people’s health: globally, 23% of all deaths and 22% of disability-adjusted life years (DALYs) are estimated to be attributed to the environment. • In total, the number of deaths linked to the environment amounts to 12.6 million per year (based on 2012 data). This burden could be lessened significantly by reducing risks (WHO 2016a). Unfortunately, the risks and their impact are rising, the latest WHO report in 2016 dramatically shows that 92% of the world’s population lives in places where air quality levels exceed WHO safety limits, which means that 9 out of 10 people live in countries with excessive air pollution. • • Every year, 3 million deaths are associated with exposure to outdoor air pollution. Over 4 million people die prematurely from illness due to household air pollution (WHO 2016c; WHO 2016d). 32 FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE • There are also other kinds of mounting problems around the world and in particular in the most prosperous countries. Paradoxically, on the one hand the world has had since the Second World War an exponential increase in the availability of material goods, services and connectivity, and on the other hand, an equally significant increase in the number of people that feel disconnected, depressed or burdened by narcissism, consumerism, self-exploitation and lack of meaning (Han, 2014). • There is scientific evidence that depression predisposes people to myocardial infarction (heart attack) and diabetes, both of which conversely increase the likelihood of depression. Many risk factors such as low socioeconomic status, alcohol abuse and stress are common to both mental disorders and other noncommunicable diseases. There is also substantial concurrence of mental disorders and substance use disorders. Taken together, mental, neurological and substance use disorders exact a high toll; they accounted for 13% of the total global burden of disease in the year 2004. Depression alone accounts for 4.3% of the global burden of disease and is the single largest cause of disability worldwide, 11% of all years lived with disability globally, particularly considering women. The economic consequences of these health losses are equally large 33 (WHO, 2013). Indicatori del rischio superiore alla norma di essere suscettibili ai danni dello stress cronico, di ammalarsi più facilmente, di guarire più lentamente e di morire prematuramente: " Pessimismo " Bassa autostima " Paura del cambiamento " Basso livello di autoefficacia " Cattivo contatto con le proprie emozioni " Incapacità di esprimere i sentimenti " Difficoltà a chiedere aiuto nelle situazioni di difficoltà " Gruppo di supporto inesistente o molto ridotto " Stili di vita insalubri (abuso di tabacco, alcool, farmaci, droghe; cattiva alimentazione; basso tono muscolare, ecc.) " Cattiva gestione del tempo 34 “La Promozione della Salute favorisce lo sviluppo personale e sociale fornendo informazioni, istruzione in merito alla salute e migliorandole competenze utili per affrontare la vita quotidiana. Così facendo aumenteranno per tutti le possibilità di esercitare maggiore controllo sulla propria salute e sui propri ambienti e di operare scelte favorevoli alla salute”. OMS - Carta di Ottawa per la Promozione della Salute, 1986 35 La situazione Italiana relativa alla soddisfazione dei bisogni di salute può e deve essere notevolmente migliorata in molti suoi aspetti 36 In molti casi nell’assistenza sanitaria la conflittualità, la frustrazione e la conseguente demotivazione ed il relativo stress sono la norma e non l’eccezione 37 Ciò deriva principalmente da: Carenze formative La formazione attuale è ottima a livello tecnico ma carente nell’offrire efficaci strumenti relazionali utili per gestire i rapporti tra colleghi, prevenire i conflitti nell’equipe e con i pazienti e loro famiglie 38 Carenze di Management: Tutto è oggi divenuto un centro di costo ma in questo modo le persone non hanno diritto di esistere con i loro legittimi bisogni ed il rispetto della loro Individualità. Inoltre gli operatori sono spesso sovraccarichi di lavoro 39 Aspettative irrealistiche da parte dell’utenza. Scarsa incentivazione per l’impegno e la qualità del lavoro svolto dal singolo operatore sanitario. Cultura dell’accoglienza alla persona molto carente. 40 Una medicina centrata sulla persona, per essere realmente tale prende in considerazione le persone dei pazienti e le persone degli operatori della salute 41 Diamo adesso uno sguardo ai bisogni di salute mentale 42 BURDEN OF DISEASE • Attualmente nel mondo 450 milioni di persone soffrono di disturbi mentali (rapporto OMS 2004 sulla salute mentale). • Tale problematica è responsabile della perdita del 13% degli anni di vita (DALYs); tale perdita nelle condizioni attuali è destinata ad aumentare del 15% nei prossimi 15 anni. • La malattia mentale è causa di un enorme peso per la società non solo in termini di sofferenza ma anche di i perdite economiche e di concausa di numerose malattie fisiche • I bisogni di psicoterapia della popolazione eccedono l’offerta e le possibilità di accesso della popolazione di tutto il mondo. 43 I disturbi mentali colpiscono circa il 12% della popolazione mondiale e hanno un forte impatto tanto a livello sociale quanto a livello economico. Dati dell’Oms relativi al 2002 mostrano che sono circa 154 milioni le persone che soffrono di depressione, 25 milioni di schizofrenia 91 di alcoolismo e 15 milioni di tossicodipendenza Circa 877. 000 morti per suicidio ogni anno Burden of Mental Disease in Europe 38.2% = 164 milioni di persone Costi calcolati per le malattie mentali senza contare il disagio mentale Non c’è consenso unanime su come calcolare tali costi e le cifre disponibili vengono ritenute da molti ricercatori inferiori alla reale magnitudine del fenomeno. Alcuni Esempi negli Stati Uniti Abuso di sostanze ( alcolismo e droghe) affligge 20 milioni di cittadini statunitensi con un costo di $500 miliardi annui di spese sanitarie, legali, incidenti, perdita di reddito (Jason & Ferrari, 2010). Disturbi dell’ansia solo in spese sanitarie $42 miliardi (Greenberg et al., 1999; Harwood, Fountain, & Livermore, 1998). Persone con una diagnosi del DSM-IV guadagnano in media - $16,000di chi non ha tali problemi con una perdita di $193.2 miliardi di dollari annui (Kessler et al., 2008). Depressione: un singolo episodio depressivo è correlato in media con la perdita di 5 settimane di perdita di produttività con perdite di $36 miliardi di dollari per le aziende (Kessler et al., 2006). 45 COSTS of the Burden of Mental Disease in U.S. Disability and cost associated with mental disorders Mental disorder . GBD disability weigth Panic disorder Social phobia Simple phobia Major depressive disorder Obsessive-compulsive disorder Drug abuse/dependence Alcohol abuse/dependence Personality disorders Schizophrenia Bipolar disorder Dementia (age >65 years) 0.17 NA§ NA 0.35{ 0.13 0.25 0.16{ NA 0.53{ 0.40{ NA CPES % severe SDS disability * 47 36 91 58 47 39# 14# NA NA 83 NA Costs per annum in billions of U.S. $ 30.4 15.7 1.0 97.3 10.6 201.6 226.0 NA 70.0 78.6 76.0 Eaton W.W. et all (2008). The Burden of Mental Disorders. Epidemiol Rev 30 (1): 1-14 46 Burden of Mental Disease in Europe 38.2% = 164 milioni di persone In passato i metodi per calcolare l’incidenza delle malattie psichiche erano inaccurati per difetto oggi si calcola che le percentuali siano rimaste più o meno invariate dal 2005 e che in Europa ne soffra il 38.2% della popolazione pari a 164.000.000.000 persone ogni anno e che solo meno di un terzo di coloro che ne hanno bisogno ricevono una qualche forma di trattamento. I disturbi mentali e neurologici sono ritenuti da molti ricercatori una delle principali sfide del 21 secolo per la salute pubblica in Europa …. “Conclusion: In every year over a third of the total EU population suffers from mental disorders.” …. mental disorders as well as neurological disorders must be considered to be Europe's foremost health care challenge of the 21st century.” Wittchen H.U. et all. (2011). The size and burden of mental disorders and other disorders of the brain in Europe. European Neuropsychopharmacology, 21, 655–679. 47 Burden of Mental Disease in Europe 38.2% = 164 milioni di persone Ma ci sono molti costi addizionali che non vengono rilevati facilmente e sono i costi relativi al malessere vissuto nei rapporto con se stessi gli altri e il mondo Questi costi non sono costi trascurabili, la perdita di benessere, di autostima di coping ci rendono più suscettibili ad essere più facilmente vittime di stressori e abbassano le nostre capacità (Merikangas et al., 2007; Druss et al., 2009). 48 Anche l’OMS afferma che nel campo della salute mentale, la differenza tra bisogni e offerta di servizi è enorme. In tutte le nazioni esiste un divario significativo tra il numero di persone che ha bisogno di ricevere cure per disordini mentali ed il numero che riceve i trattamenti di elezione necessari. OMS 2009 49 Prevalence of mental disorders in 14 countries Percentage prevalence of any mental disorder (95% CI) • • • • • • • • • • • • • • • China (Beijing) ........................................................ 9.1 (6.0–12.1) China (Shanghai)........................................................ 4.3 (2.7–5.9) Belgium......................................................................12.0 (9.6–14.3) Colombia ...................................................................17.8 (16.1–19.5) France....................................................................... 18.4 (15.3–21.5) Germany ......................................................................9.1 (7.3–10.8) Italy...............................................................................8.2 (6.7–9.7) Japan........................................................................... 8.8 (6.4–11.2) Lebanon..................................................................... 16.9 (13.6–20.2) Mexico........................................................................ 12.2 (10.5–13.8) Netherlands ................................................................14.9 (12.2–17.6) Nigeria ..........................................................................4.7 (3.6–5.8) Spain............................................................................ 9.2 (7.8–10.6) Ukraine .......................................................................20.5 (17.7–23.2) United States of America............................................ 26.4 (24.7–28.0) • CI, confidence interval OMS World Mental Health Survey Consortium 50 Sintomi di depressione Pool ASL - PASSI 2008 • Nella mappa a lato è riportata la situazione riguardante la percentuale di persone che riferiscono di aver avuto sintomi di depressione nelle Regioni e Asl che nel 2008 hanno raccolto un campione rappresentativo. • Mediamente, nell’insieme delle ASL partecipanti al sistema, l’8% delle persone intervistate ha riferito sintomi di depressione nelle ultime 2 settimane (10% nelle donne e 5% negli uomini). • Emergono differenze statisticamente significative nel confronto tra le Regioni. • Il Trentino risulta tra le realtà italiane con prevalenza minore di sintomi di depressione. Passi: “Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia” un sistema di monitoraggio della popolazione adulta con un questionario standardizzato ad un campione rappresentativo della popolazione tra 18 e 69 anni www.epicentro.iss.it/passi. 51 Progetto ESEMED-WMH campione rappresentativo di una popolazione di circa 47.000.000 Prevalenza dei disturbi mentali in Italia (percentuali pesate ed intervalli di confidenza) Prevalenza a 12 mesi • • • • • • • • • • • • • • Prevalenza nel corso della vita % (IC 95%) (lifetime) % (IC 95%) ______________________________________________________________________________________ Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Ogni disturbo mentale 3,9 10,4 7,3 11,6 24,4 18,3 Ogni disturbo affettivo 2,0 4,8 3,5 7,2 14,9 11,2 Ogni disturbo d’ansia 2,2 7,8 5,1 5,5 16,2 11,1 Ogni disturbo da alcool 0,2 0,1 0,1 2,0 0,1 1,0 Depressione maggiore 1,7 4,2 3,0 6,5 13,4 10,1 Distimia 0,7 1,3 1,0 2,3 4,4 3,4 Ansia generalizzata 0,1 0,9 0,5 0,8 3,0 1,9 Fobia sociale 0,6 1,4 1,0 1,6 2,6 2,1 Fobia specifica 0,5 4,6 2,7 2,5 8,6 5,7 DPTS 0,7 0,9 0,8 1,1 3,3 2,3 Agorafobia 0,1 0,7 0,4 0,6 1,7 1,2 Disturbo da panico 0,3 0,9 0,6 0,9 2,2 1,6 Abuso di alcool 0,2 0,0 0,1 1,6 0,1 0,8 Dipendenza da alcool 0,0 0,1 0,0 0,4 0,1 0,3 Diagnosi secondo i criteri sia dell’ICD-IO (OMS, 1993) che del DSM-IV (APA, 1994). • 52 Quali conseguenze hanno i sintomi di depressione nella loro vita? • • • • Fra coloro che hanno riferito i sintomi di depressione, il 37% ha descritto il proprio stato di salute “buono” o “molto buono”, versus il 76% delle persone non depresse. La media di giorni in cattiva salute fisica e mentale nei 30 giorni precedenti l’intervista è significativamente più alta tra le persone con i sintomi della depressione. • Anche la media di giorni con limitazioni di attività e’ significativamente più alta tra coloro che hanno dichiarato sintomi di depressione. 53 Stime dell’OMS dei trend comparando i dati del 2004 con le proiezioni per l’anno 2030 54 Cost effectiveness of psychotherapy La psicoterapia ha un rapporto positivo costi/benefici Jeremy A. Chiles, Michael J. Lambert , Arlin L. Hatch The Impact of Psychological Interventions on Medical Cost Offset: A Meta-analytic Review CLINICAL PSYCHOLOGY: SCIENCE AND PRACTICE V6 NZ, SUMMER 1999 Dei 91 studi analizzati 90% mostrano un minore utilizzo di cure mediche a seguito di erogazione di servizi di psicoterapia o altri interventi psicoeducazionali Comparando i gruppi: Chi riceveva psicoterapia etc. mostrava un minor utilizzo di cure mediche pari a -15.7% Chi non riceveva trattamenti psicoteraspeutici etc. un incremento di +12.27%. Con risparmi calcolati di circa $ 2,205 a persona e basati su un costo ospedaliero giornaliero di 875 $ ; (Cockerham, 1998) Tutt’oggi permangono difficoltà nella valutazione accurata del rapporto costi/benefici Le spese sanitarie occidentali sono in crescita esponenziale ma NON migliora la salute dei cittadini I sistemi del WELFARE sono in crisi e si dibattono tra costi montanti e problemi di passività acquisita dei cittadini Per attuare delle politiche efficaci occorrono strumenti efficaci per la DIAGNOSI dei PROBLEMI e La realizzazione degli INTERVENTI • Per essere efficaci • abbiamo bisogno di comprendere i processi di costruzione sociale della realtà e di promozione del cambiamento Centrarsi sulle persone è parte integrante e mezzo efficace per promuovere la salute ed il benessere Poiché le persone sono la maggiore risorsa naturale di una nazione, i professionisti della salute hanno un ruolo sociale strategico La regolamentazione della psicoterapia in Italia Le ricerche sul rapporto costi benefici della psicoterapia principalmente si focalizzano sulle variabili relative a: Utilizzo dei servizi sanitari Giorni di assenza dal lavoro Produttività Queste sono variabili importanti ma ne possono essere aggiunte altre: • • • L’evidenza dell’efficacia dei trattamenti ( vedi il lavoro molto utile della task Force 29 dell’APA diretta da John Norcross ) La qualità della formazione degli psicoterapeuti L’eticità dei trattamenti CNSP62 La regolamentazione della psicoterapia in Italia L’eticità dei trattamenti Perchè l’etica è lo tudio sitematico di ciò che è necessario per promuovere il benessere umano • Etica • Evidenza scientifica • Valori Sono variabili significative che concorrono a migliorare o peggiorare il rapporto costi/benefici di tutti i trattamenti nel campo della salute Fare trasparenza su queste 3 variabili nell’erogazione dei trattamenti è importante CNSP63 La trasparenza di queste variabili • Etica • Evidenza scientifica • Valori Nelgli ambiti di Formulazione teoretica Disegno e gestione dei setting Formazione e supervisone dei professionisti Migliorerebbe ulteriormente il rapporto costi/benefici? Questa è un’ipotesi degna di essere testata CNSP64 Altre cause di costi possibili I professionisti delle relazioni di aiuto sono sempre e comunque dei professionisti della promozione del cambiamento? Esiste il rischio che essi a volte inconsapevolmente divengano dei professionisti della promozione del conformismo, del moralismo e dei pregiudizi tipici della società in cui operano? CNSP65 Altri costi potenziali In che misura coloro che esercitano una professione di aiuto hanno piena consapevolezza di esercitare un notevole potere sulle persone alle quali tale aiuto è rivolto? In caso affermativo, essi sanno riconoscere da dove tale potere trae origine? Sono consapevoli che la loro visione del mondo, le loro teorie e le loro applicazioni determinano allo stesso tempo le modalità e i risultati del loro uso del potere? CNSP66 Altre possibili cause di costi Tali categorizzazioni sono la risultante di variabili diverse: comprendere appieno il processo di costruzione sociale che ha generato il concetto di psicopatologia richiede l'identificazione delle molteplici componenti non solo biologiche, ma storiche, sociali, politiche e antropologiche che vanno a comporre i criteri discriminanti tra ciò che è normale e ciò che è patologico CNSP67 L’empowerment è lo strumento più efficace per promuovere la salute ( OMS ) Abbiamo bisogno di una chiara comprensione dei processi di costruzione sociale della realtà per potere facilitare efficacemente i processi della promozione del cambiamento queste sono variabili necessarie per migliorare il rapporto costi/benefici ed assolvere pienamente al significato di essere dei professionisti Cioè professare valori Essere inconsapevoli dei valori e dell’eticità dei nostre azioni Ha un costo troppo alto per l’utenza e per noi stessi E’ di cruciale importanza ottimizzare l’efficacia e l’efficienza dei trattamenti. Per raggiungere tale obiettivo è necessaria una crescente consapevolezza da parte di tutti gli stakeholders di come costruiamo socialmente i professionisti della salute La promessa del campo della Salute Pubblica per il futuro può essere realizzata attraverso il progresso delle conoscenze scientifiche su cui basare le decisoni, attraverso un processo di autoconsapevolezza e autocorrezione di promozione della giustizia sociale e coinvogimento e collaborazione attiva con i cittadini. Public health's promise for the future can be fulfilled by continuing to increase its scientific base for decision-making, by self-examination and correction, by advocating and promoting self-examination and correction, by advocating and promoting social justice and by promoting firm partnerships with the public. Iris Sahannon (1990). Public Health's Promise for the Future. Am J Public Health 80:909-912. LA QUALITÀ NELLA FORMAZIONE Dei PROFESSIONISTI Se con calma e serenità dedichiamo le nostre energie a migliorare la formazione dei tutti gli operatori nel campo della difesa e promozione della salute e del benessere, facendo ricerca su come si promuove la qualità nella formazione, Comparando con azioni di benchmarking le buone pratiche italiane con quelle di tutti gli altri paesi del mondo, Valutando i rapporti costi/benefici Collaborando tutti, pubblico e privato Così facendo diveniamo tutti migliori attraverso la creazione di una cultura di vera professionalità. In questo modo i nostri sforzi saranno premiati non solo da risultati tangibili ma anche dalla soddisfazione profonda di sapere di fare una cosa giusta. Per informazioni: Alberto Zucconi [email protected] IACP www.iacp.it CNSP: www.cnsp-scuolepsicoterapia.it