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Alberto Zucconi
[email protected]
Presidente Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona (IACP)
www.iacp.it
Segretario Nazionale Coordinamento Nazionale Scuole di Psicoterapia (CNSP)
Segretario SIPSIC
I bisogni di salute
LUMSA 23 Novembre 2016
Un approccio sistematico per
l’accertamento dei bisogni di salute
della collettività è necessario per una
corretta programmazione e erogazione
dei servizi sanitari, per utilizzare
efficacemente le risorse disponibili e
per rispondere ai bisogni della
popolazione.
2
Un “bisogno” di salute può essere definito come la
capacità di trarre beneficio non solo da un
qualsiasi intervento di assistenza sanitaria, ma
anche da modificazioni di tutti i determinanti
sociali ed ambientali che influenzano in modo
rilevante lo stato di salute.
Molti bisogni di salute non possono essere
efficacemente soddisfatti con interventi di tipo
medico.
3
..»Per Promozione della Salute si intende il processo
che consente alla gente di esercitare un maggiore
controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per
conseguire uno stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale l’individuo o il gruppo devono
essere in grado di identificare e realizzare le proprie
aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di
modificare l’ambiente o di adattarvisi..»
(OMS - Carta di Ottawa per la Promozione della Salute, 1986).
4
L’analisi dei bisogni di salute
E’ un metodo sistematico per l’individuazione dei problemi
e dei bisogni di salute della popolazione, per poter attuare
interventi centrati sui bisogni e evidenziare quali sono le
priorità attraverso un approccio epidemiologico e
qualitativo in base a considerazioni cliniche, di costoefficacia e tenendo presente il punto di vista dei cittadini.
Questo processo è anche utile per il monitoraggio e la
promozione dell’equità nell’erogazione dell’assistenza
sanitaria e per affrontare il problema delle diseguaglianze.
5
Ma gli esseri umani vivono in realtà costruite socialmente
I servizi sanitari devono essere progettati e realizzati
persoddisfare i bisogni di salute della popolazione.
Come distinguere i bisogni da desideri o aspettative?
Loss (1990): “A need for health care exists when an
assessor believes that health care ought to be provided”
A chi spetta la valutazione?
Da quale punto di vista vanno misurati e valutati i
bisogni?
A livello clinico? A livello di popolazione? A livello di
decisione-gestione socio-sanitaria?
6
“E’ la capacità di beneficiare di un trattamento
efficace e rappresenta un requisito dell’individuo
che gli consente di raggiungere, mantenere o
ristabilire un accettabile livello di indipendenza
sociale o qualità di vita” (Culyer)
“Che cosa i professionisti sanitari decidono che sia
legittimo che i pazienti chiedano ” (Vissers)
7
Esistono molti buoni motivi per coinvolgere le comunità
locali nelle decisioni che riguardano l’erogazione
dell’assistenza primaria: definire i bisogni solo sulla base
dell’esperienza dei medici di medicina generale potrebbe
essere pericoloso, in quanto la percezione dei bisogni da
parte dei medici differisce da quella dei pazienti e la
domanda è diversa dal bisogno.
Il coinvolgimento delle comunità locali deve essere condotto
correttamente, permettendo la partecipazione al processo
decisionale anche alle persone appartenenti a gruppi di
popolazione svantaggiati, per garantire che venga
rispettato il principio dell’equità nell’assistenza sanitaria.
8
I professionisti della salute attualmente non sono
molto preparati a confrontarsi con il
coinvolgimento pubblico; questo comporta infatti
di lavorare con dei gruppi che rappresentano
diversi interessi della comunità e tutto ciò richiede
grosse abilità e flessibilità.
D’altra parte, le popolazioni locali non sono
abituate ad assumere un ruolo attivo
Per proteggere e promuovere la salute in modo più
efficace e più giusto è necessario promuovere
processi di sensibilizzazione e empowerment di
tutti gli stakeholder
9
L’epidemiologia fornisce strumenti utili per
descrivere i bisogni di salute di una collettività in
rapporto a specifiche malattie.
Per l’accertamento dei bisogni di salute, oltre alle
stime della distribuzione di specifiche malattie, è
necessario anche valutare l’efficacia dei servizi
esistenti e sul rapporto costo-efficacia dei vari
interventi.
Williams R, Wright J (1998). “Epidemiological issues in health needs
assessment, BMJ.
10
Le malattie cardiovascolari e le neoplasie sono
responsabili del 70% dei decessi, percentuale che
supera l’80% quando si considera anche il diabete,
le malattie respiratorie e del digerente.
Nei Paesi sviluppati, il 50-60% del carico di malattia
espresso in DALYs è causato da sette fattori di
rischio : tabagismo, ipertensione arteriosa, alcol,
eccesso di colesterolo, sovrappeso, scarso consumo
di f rutta e verdura, inattività fisica.
WHO Europa, 2004
11
CAUSE
Burdenof disease –Daily
Malattie cardiovascolari
Disturbi neuro psichiatrici
Tumori maligni
Malattie dell’apparato digerente
Malattie respiratorie
Disturbi degli organi di senso
Malattie muscolo-scheletriche
Diabete
Malattie del cavo orale
34.421
29.370
17.025
7.117
6.835
6.339
5.745
2.319
1.018
% Di tutte le cause
23%
20%
11%
5%
5%
4%
4%
2%
1%
OMS Europa 2004
12
La relazione sullo stato di salute di una USL, di una
regione o di nazione dovrebbe fornire elementi
conoscitivi sufficienti e idonei a:
– documentare l a frequenza e la distribuzione dei
fenomeni di salute/malattia
– conoscere i bisogni sanitari nella loro genesi,
dinamica e distribuzione
• funzione epidemiologica descrittiva
– individuare i possibili fattori determinanti la
distribuzione dei fenomeni di salute/malattia da
indagare medi ante studi specifici
• funzione epidemiologica analitica
La relazione sullo stato di salute di una USL, di una
regione o di nazione dovrebbe fornire elementi conoscitivi
sufficienti e
idonei a:
– consenti re la valutazione dell’efficaci a e dell’efficienza
degli interventi e dei servizi soci o-sanitari, della loro
accessibilità e del soddisfaciment o dell’ utenza
• funzione valutativa
– identificare le “aree problematiche”, cioè quei fenomeni
sanitari,
quelle aree geografiche o quelle condizioni organizzative
dei servizi, che, in relazione alla l oro rilevanza
epidemiologica, richiedono un intervento prioritari o
• funzione di orientamento alle decisioni
Perché
la Relazione Sanitaria?
.
Se, nel governo delle Aziende Sanitarie la disponibilità di
informazioni sui bisogni di salute della popolazione e sul le
modalità di utilizzazione dei servizi costituisce un presupposto
ormai irrinunciabile alle decisioni di pianificazione,
programmazione ed organizzazione delle attività,
tuttavia, la valutazione dello stato di salute di una popolazione
ha rappresentato e rappresenta tuttora un problema di ordine
teorico e applicativo non indifferente.
Meno del 25% delle ASL adotta e rende pubblica la propria
“Relazione Sanitaria”, prevista fin dal la Legge 833/78
.
• Poco applicato è il principio del “misurare per decidere”.
• Considerando il totale della popolazione coperta da tale
strumento, questa corrisponde a poco più di 17.300.000 abitanti i,
pari al 29,6% della popolazione italiana, con disomogeneità nella
diffusione sul territorio nazionale.
AREA NORDOVEST 16%
NORD-EST 41%
CENTRO 27%
SUD12%
ISOLE 4%
de Belvis AG, Volpe M (2008)
Punti critici dei dati sulla salute in Italia
• scarsa disponibilità di informazioni
• intempestività di quelle disponibili
«ciò che non si misura non si può migliorare» (A. Donabedian)
E la misurazione non è mai un’azione neutrale ……….
18
La salute non è mera
assenza di malattie
ma sviluppo del potenziale
umano
(OMS, 1986)
19
Prendersi cura di tutta la persona,
del suo corpo, dei suoi bisogni
psicologici e sociali è più efficace a
tutti i livelli.
20
la medicina moderna ha fatto passi
da gigante nella cura delle malattie
ma non altrettanto nella cura della
persona
21
Una medicina centrata sulla
persona ottiene migliori livelli di
compliance, migliori risultati dei
trattamenti clinici, abbassa il
costo della sofferenza del paziente
e della sua famiglia ed abbassa i
costi economici delle cure.
(David Sobel 2001)
22
Centrarsi sulle persone con un’ottica biopsico-sociale è parte integrante e mezzo
efficace per promuovere la salute ed il
benessere
23
MACROSISTEMA
(Cultura, Convinzioni comuni, Aspettative sociali, ecc.)
ESOSISTEMA
(Agenzie governative, Sistemi economci, Organizzazioni
religiose, ecc.)
MESOSISTEMA
(Tutti i sistemi interagenti della vita quotidiana)
MICROSISTEMA
(Famiglia, Amici, Luogo di Lavoro, ecc.)
PERSONA
(I vari sistemi: Scheletrico, Immunitario, Cardiocircolatorio,
Respiratorio, Cognitivo, Emozionale, Valoriale, Spirituale,
ecc.)
24
.
25
FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE
1. Fattori individuali:
Fattori biologici - tra i quali le predisposizioni genetiche e il
processo di invecchiamento.
Fattori comportamentali - tra i quali l’alimentazione, il
consumo di alcol e sigarette, l’abuso di sostanze
assuefacenti, il tipo di esercizio fisico svolto, le abitudini
sessuali, lo stress, le abitudini del sonno, le attività
ricreative, lo stato civile.
Fattori psicologici - tra i quali le competenze di coping,
l’autoefficacia, la hardiness, l’autostima, le capacità
comunicative e di risoluzione dei problemi.
26
FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE
2. Fattori familiari: tra i quali la solidità della struttura
familiare, l’entità del sostegno emotivo.
3. Fattori socioeconomici: tra i quali lo stato
socioeconomico, l’istruzione, l’accesso alle cure sanitarie e
loro adeguatezza, le condizioni di lavoro, le attività ricreative,
l’adeguatezza delle abitazioni, l'alimentazione, l’esercizio
fisico, la disponibilità di lavoro, la qualità delle relazioni
sociali e del sostegno sociale.
4. Fattori culturali: tra i quali le convinzioni sulla salute, le
abitudini sanitarie, le abitudini alimentari, le
attività sociali, le pratiche sessuali, il genere sessuale e le
aspettative di ruolo.
27
FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE
5. Abitudini di consumo: tra le quali la pubblicità, i costi e la
disponibilità di beni e servizi.
6. Fattori ambientali: tra i quali gli inquinanti atmosferici,
l’inquinamento acustico, la qualità dell’acqua, i
rifiuti chimici e nucleari, la deforestazione, i processi
industriali.
7. Struttura della società: che comprende le leggi, le
normative, il sistema contributivo, la struttura
sanitaria pubblica, i sistemi scolastici, la produzione
industriale, il governo (se democratico o meno), la
disponibilità di lavoro, l’equità sociale, l’accesso alle
informazioni.
28
FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE
Determinanti primari
•
•
•
•
Fattori genetici
Fattori psicologici
Fattori familiari
Stile di vita personale
29
FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE
Determinanti secondari
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Reddito
Ambiente casalingo
Ambiente di lavoro
Servizi sanitari
Opportunità educative
Servizi sociali
Sostegno della comunità
Strutture per il tempo libero
Determinanti terziari
Politiche nazionali su prezzi alimenti, imposte su merci, ecc.
Cultura e società
Trasformazione sociale, Migrazione, Degrado centri urbani
Politiche nazionali su sanità e servizi sociali, comunicazioni, Media, Pubblicità
Educazione sanitaria
Ambiente e risorse naturali
Diritti umani e giustizia sociale
Sistema economico (Produzione, Distribuzione e Impiego)
30
FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE
Determinanti terziari
•
•
•
•
•
•
•
•
Politiche nazionali su prezzi alimenti, imposte su merci, ecc.
Cultura e società
Trasformazione sociale, Migrazione, Degrado centri urbani
Politiche nazionali su sanità e servizi sociali, comunicazioni,
Media, Pubblicità
Educazione sanitaria
Ambiente e risorse naturali
Diritti umani e giustizia sociale
Sistema economico (Produzione, Distribuzione e Impiego)
31
FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE
•
The World Health Organization (WHO, 2012) reminds us that the destruction and
pollution of the environment have dire consequences on people’s health:
globally, 23% of all deaths and 22% of disability-adjusted life years (DALYs) are
estimated to be attributed to the environment.
•
In total, the number of deaths linked to the environment amounts to 12.6 million
per year (based on 2012 data).
This burden could be lessened significantly by reducing risks (WHO 2016a).
Unfortunately, the risks and their impact are rising, the latest WHO report in 2016
dramatically shows that 92% of the world’s population lives in places where air
quality levels exceed WHO safety limits, which means that 9 out of 10 people live
in countries with excessive air pollution.
•
•
Every year, 3 million deaths are associated with exposure to outdoor air
pollution. Over 4 million people die prematurely from illness due to household
air pollution (WHO 2016c; WHO 2016d).
32
FATTORI CHE DETERMINANO LA SALUTE
•
There are also other kinds of mounting problems around the world and in
particular in the most prosperous countries. Paradoxically, on the one hand the
world has had since the Second World War an exponential increase in the
availability of material goods, services and connectivity, and on the other hand,
an equally significant increase in the number of people that feel disconnected,
depressed or burdened by narcissism, consumerism, self-exploitation and lack
of meaning (Han, 2014).
•
There is scientific evidence that depression predisposes people to myocardial
infarction (heart attack) and diabetes, both of which conversely increase the
likelihood of depression. Many risk factors such as low socioeconomic status,
alcohol abuse and stress are common to both mental disorders and other noncommunicable diseases. There is also substantial concurrence of mental
disorders and substance use disorders. Taken together, mental, neurological
and substance use disorders exact a high toll; they accounted for 13% of the
total global burden of disease in the year 2004. Depression alone accounts for
4.3% of the global burden of disease and is the single largest cause of disability
worldwide, 11% of all years lived with disability globally, particularly considering
women. The economic consequences of these health losses are equally large
33
(WHO, 2013).
Indicatori del rischio superiore alla norma di essere suscettibili
ai danni dello stress cronico, di ammalarsi più facilmente, di
guarire più lentamente e di morire prematuramente:
" Pessimismo
" Bassa autostima
" Paura del cambiamento
" Basso livello di autoefficacia
" Cattivo contatto con le proprie emozioni
" Incapacità di esprimere i sentimenti
" Difficoltà a chiedere aiuto nelle situazioni di difficoltà
" Gruppo di supporto inesistente o molto ridotto
" Stili di vita insalubri (abuso di tabacco, alcool, farmaci,
droghe; cattiva alimentazione; basso tono muscolare, ecc.)
" Cattiva gestione del tempo
34
“La Promozione della Salute favorisce lo sviluppo
personale
e
sociale
fornendo
informazioni,
istruzione in merito alla salute e migliorandole
competenze utili per affrontare la vita quotidiana.
Così facendo aumenteranno per tutti le possibilità di
esercitare maggiore controllo sulla propria salute e
sui propri ambienti e di operare scelte favorevoli
alla salute”.
OMS - Carta di Ottawa per la Promozione della Salute, 1986
35
La situazione Italiana relativa alla
soddisfazione dei bisogni di salute
può e deve essere notevolmente
migliorata in molti suoi aspetti
36
In molti casi nell’assistenza sanitaria
la conflittualità, la frustrazione e la
conseguente demotivazione ed il
relativo stress sono la norma e non
l’eccezione
37
Ciò deriva principalmente da:
Carenze formative
La formazione attuale è ottima a
livello tecnico ma carente nell’offrire
efficaci strumenti relazionali utili per
gestire i rapporti tra colleghi,
prevenire i conflitti nell’equipe e con i
pazienti e loro famiglie
38
Carenze di Management:
Tutto è oggi divenuto un centro di costo
ma in questo modo le persone non
hanno diritto di esistere con i loro
legittimi bisogni ed il rispetto della
loro Individualità.
Inoltre gli operatori sono spesso
sovraccarichi di lavoro
39
Aspettative irrealistiche da parte
dell’utenza.
Scarsa incentivazione per l’impegno e la
qualità del lavoro svolto dal singolo
operatore sanitario.
Cultura dell’accoglienza alla persona
molto carente.
40
Una medicina centrata sulla
persona, per essere
realmente tale prende in
considerazione le persone dei
pazienti e le persone degli
operatori della salute
41
Diamo adesso uno sguardo
ai bisogni di salute mentale
42
BURDEN OF DISEASE
• Attualmente nel mondo 450 milioni di persone soffrono di
disturbi mentali (rapporto OMS 2004 sulla salute mentale).
• Tale problematica è responsabile della perdita del 13% degli
anni di vita (DALYs); tale perdita nelle condizioni attuali è
destinata ad aumentare del 15% nei prossimi 15 anni.
• La malattia mentale è causa di un enorme peso per la
società non solo in termini di sofferenza ma anche di i perdite
economiche e di concausa di numerose malattie fisiche
• I bisogni di psicoterapia della popolazione eccedono l’offerta
e le possibilità di accesso della popolazione di tutto il mondo.
43
I disturbi mentali colpiscono circa il 12% della
popolazione mondiale e hanno un forte impatto tanto
a livello sociale quanto a livello economico. Dati
dell’Oms relativi al 2002 mostrano che sono circa
154 milioni le persone che soffrono di
depressione,
25 milioni di schizofrenia
91 di alcoolismo e 15 milioni di tossicodipendenza
Circa 877. 000 morti per suicidio ogni anno
Burden of Mental Disease in Europe 38.2% = 164 milioni di persone
Costi calcolati per le malattie mentali senza contare il disagio mentale
Non c’è consenso unanime su come calcolare tali costi e le cifre disponibili vengono ritenute da
molti ricercatori inferiori alla reale magnitudine del fenomeno.
Alcuni Esempi negli Stati Uniti
Abuso di sostanze ( alcolismo e droghe) affligge 20 milioni di cittadini statunitensi
con un costo di $500 miliardi annui di spese sanitarie, legali, incidenti, perdita di
reddito (Jason & Ferrari, 2010).
Disturbi dell’ansia solo in spese sanitarie $42 miliardi (Greenberg et al., 1999;
Harwood,
Fountain, & Livermore, 1998).
Persone con una diagnosi del DSM-IV guadagnano in media - $16,000di chi non ha
tali problemi con una perdita di $193.2 miliardi di dollari annui (Kessler et al., 2008).
Depressione: un singolo episodio depressivo è correlato in media con la perdita di 5
settimane di perdita di produttività con perdite di $36 miliardi di dollari per le aziende
(Kessler et al., 2006).
45
COSTS of the Burden of Mental Disease in U.S.
Disability and cost associated with mental disorders
Mental disorder
.
GBD disability
weigth
Panic disorder
Social phobia
Simple phobia
Major depressive disorder
Obsessive-compulsive disorder
Drug abuse/dependence
Alcohol abuse/dependence
Personality disorders
Schizophrenia
Bipolar disorder
Dementia (age >65 years)
0.17
NA§
NA
0.35{
0.13
0.25
0.16{
NA
0.53{
0.40{
NA
CPES % severe
SDS disability *
47
36
91
58
47
39#
14#
NA
NA
83
NA
Costs per annum
in billions of U.S. $
30.4
15.7
1.0
97.3
10.6
201.6
226.0
NA
70.0
78.6
76.0
Eaton W.W. et all (2008). The Burden of Mental Disorders. Epidemiol Rev 30 (1): 1-14
46
Burden of Mental Disease in Europe 38.2% = 164 milioni di persone
In passato i metodi per calcolare l’incidenza delle malattie psichiche erano
inaccurati per difetto oggi si calcola che le percentuali siano rimaste più o meno invariate dal 2005 e
che in Europa ne soffra il 38.2% della popolazione
pari a 164.000.000.000 persone ogni anno
e che solo meno di un terzo di coloro che ne hanno bisogno
ricevono una qualche forma di trattamento.
I disturbi mentali e neurologici sono ritenuti da molti ricercatori una delle
principali sfide del 21 secolo per la salute pubblica in Europa
…. “Conclusion: In every year over a third of the total EU population suffers from mental disorders.” ….
mental disorders as well as neurological disorders must be considered to be Europe's foremost health
care challenge of the 21st century.”
Wittchen H.U. et all. (2011). The size and burden of mental disorders and other disorders of the brain in Europe. European
Neuropsychopharmacology, 21, 655–679.
47
Burden of Mental Disease in Europe 38.2% = 164 milioni di persone
Ma ci sono molti costi addizionali che non vengono rilevati facilmente e sono i
costi relativi al malessere vissuto nei rapporto con se stessi gli altri e il mondo
Questi costi non sono costi trascurabili, la perdita di benessere, di autostima
di coping ci rendono più suscettibili ad essere più facilmente vittime di
stressori e abbassano le nostre capacità (Merikangas et al., 2007; Druss et al.,
2009).
48
Anche l’OMS afferma che nel campo della salute
mentale, la differenza tra bisogni e offerta di servizi
è enorme.
In tutte le nazioni esiste un divario significativo tra il
numero di persone che ha bisogno di ricevere
cure per disordini mentali ed il numero che riceve i
trattamenti di elezione necessari.
OMS 2009
49
Prevalence of mental disorders in 14 countries
Percentage prevalence of any mental disorder
(95% CI)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
China (Beijing) ........................................................ 9.1 (6.0–12.1)
China (Shanghai)........................................................ 4.3 (2.7–5.9)
Belgium......................................................................12.0 (9.6–14.3)
Colombia ...................................................................17.8 (16.1–19.5)
France....................................................................... 18.4 (15.3–21.5)
Germany ......................................................................9.1 (7.3–10.8)
Italy...............................................................................8.2 (6.7–9.7)
Japan........................................................................... 8.8 (6.4–11.2)
Lebanon..................................................................... 16.9 (13.6–20.2)
Mexico........................................................................ 12.2 (10.5–13.8)
Netherlands ................................................................14.9 (12.2–17.6)
Nigeria ..........................................................................4.7 (3.6–5.8)
Spain............................................................................ 9.2 (7.8–10.6)
Ukraine .......................................................................20.5 (17.7–23.2)
United States of America............................................ 26.4 (24.7–28.0)
•
CI, confidence interval
OMS World Mental Health Survey Consortium
50
Sintomi di depressione
Pool ASL - PASSI 2008
• Nella mappa a lato è riportata la situazione
riguardante la percentuale di persone che
riferiscono di aver avuto sintomi di depressione
nelle Regioni e Asl che nel 2008 hanno raccolto
un campione rappresentativo.
• Mediamente, nell’insieme delle ASL partecipanti
al sistema, l’8% delle persone intervistate ha
riferito sintomi di depressione nelle ultime 2
settimane (10% nelle donne e 5% negli uomini).
• Emergono differenze statisticamente significative
nel confronto tra le Regioni.
• Il Trentino risulta tra le realtà italiane con
prevalenza minore di sintomi di depressione.
Passi: “Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia”
un sistema di monitoraggio della popolazione adulta con un
questionario standardizzato ad un campione rappresentativo
della popolazione tra 18 e 69 anni www.epicentro.iss.it/passi.
51
Progetto ESEMED-WMH campione rappresentativo di una popolazione di circa 47.000.000
Prevalenza dei disturbi mentali in Italia (percentuali pesate ed intervalli di confidenza)
Prevalenza a 12 mesi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Prevalenza nel corso della vita
% (IC 95%)
(lifetime) % (IC 95%)
______________________________________________________________________________________
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Totale
Ogni disturbo mentale
3,9
10,4
7,3
11,6
24,4
18,3
Ogni disturbo affettivo
2,0
4,8
3,5
7,2
14,9
11,2
Ogni disturbo d’ansia
2,2
7,8
5,1
5,5
16,2
11,1
Ogni disturbo da alcool
0,2
0,1
0,1
2,0
0,1
1,0
Depressione maggiore
1,7
4,2
3,0
6,5
13,4
10,1
Distimia
0,7
1,3
1,0
2,3
4,4
3,4
Ansia generalizzata
0,1
0,9
0,5
0,8
3,0
1,9
Fobia sociale
0,6
1,4
1,0
1,6
2,6
2,1
Fobia specifica
0,5
4,6
2,7
2,5
8,6
5,7
DPTS
0,7
0,9
0,8
1,1
3,3
2,3
Agorafobia
0,1
0,7
0,4
0,6
1,7
1,2
Disturbo da panico
0,3
0,9
0,6
0,9
2,2
1,6
Abuso di alcool
0,2
0,0
0,1
1,6
0,1
0,8
Dipendenza da alcool
0,0
0,1
0,0
0,4
0,1
0,3
Diagnosi secondo i criteri sia dell’ICD-IO (OMS, 1993) che del DSM-IV (APA, 1994).
•
52
Quali conseguenze hanno i sintomi di depressione nella loro vita?
•
•
•
•
Fra coloro che hanno riferito i sintomi di depressione,
il 37% ha descritto il proprio stato di salute “buono” o “molto buono”,
versus il 76% delle persone non depresse.
La media di giorni in cattiva salute fisica e mentale nei 30 giorni precedenti
l’intervista è significativamente più alta tra le persone con i sintomi della
depressione.
• Anche la media di giorni con limitazioni di attività e’ significativamente più alta tra
coloro che hanno dichiarato sintomi di depressione.
53
Stime dell’OMS dei trend comparando i dati del 2004 con le proiezioni per l’anno 2030
54
Cost effectiveness of psychotherapy
La psicoterapia ha un rapporto positivo costi/benefici
Jeremy A. Chiles, Michael J. Lambert , Arlin L. Hatch The Impact of Psychological Interventions on Medical Cost
Offset: A Meta-analytic Review CLINICAL PSYCHOLOGY: SCIENCE AND PRACTICE V6 NZ, SUMMER 1999
Dei 91 studi analizzati 90% mostrano un minore utilizzo di cure mediche a seguito di
erogazione di servizi di psicoterapia o altri interventi psicoeducazionali
Comparando i gruppi:
Chi riceveva psicoterapia etc. mostrava un minor utilizzo di cure mediche pari a -15.7%
Chi non riceveva trattamenti psicoteraspeutici etc. un incremento di +12.27%.
Con risparmi calcolati di circa $ 2,205 a persona e basati su un costo ospedaliero
giornaliero di 875 $ ; (Cockerham, 1998)
Tutt’oggi permangono difficoltà nella valutazione accurata del rapporto costi/benefici
Le spese sanitarie occidentali sono in
crescita esponenziale ma NON migliora
la salute dei cittadini
I sistemi del WELFARE
sono in crisi
e si dibattono tra
costi montanti
e problemi di
passività acquisita
dei cittadini
Per attuare delle politiche efficaci
occorrono strumenti efficaci per la
DIAGNOSI dei PROBLEMI
e
La realizzazione degli INTERVENTI
• Per essere efficaci
• abbiamo bisogno di comprendere i
processi di costruzione sociale della
realtà e di promozione del
cambiamento
Centrarsi sulle persone è
parte integrante e mezzo
efficace per promuovere
la salute ed il benessere
Poiché le persone sono la
maggiore risorsa naturale
di una nazione, i professionisti
della salute hanno un
ruolo sociale strategico
La regolamentazione della psicoterapia in Italia
Le ricerche sul rapporto costi benefici della psicoterapia principalmente si
focalizzano sulle variabili relative a:
Utilizzo dei servizi sanitari
Giorni di assenza dal lavoro
Produttività
Queste sono variabili importanti ma ne possono essere aggiunte altre:
•
•
•
L’evidenza dell’efficacia dei trattamenti ( vedi il lavoro molto utile della
task Force 29 dell’APA diretta da John Norcross )
La qualità della formazione degli psicoterapeuti
L’eticità dei trattamenti
CNSP62
La regolamentazione della psicoterapia in Italia
L’eticità dei trattamenti
Perchè l’etica è lo tudio sitematico di ciò che è necessario per promuovere il
benessere umano
•
Etica
•
Evidenza scientifica
•
Valori
Sono variabili significative che concorrono a migliorare o peggiorare il
rapporto costi/benefici di tutti i trattamenti nel campo della salute
Fare trasparenza su queste 3 variabili nell’erogazione dei trattamenti è
importante
CNSP63
La trasparenza di queste variabili
•
Etica
•
Evidenza scientifica
•
Valori
Nelgli ambiti di
Formulazione teoretica
Disegno e gestione dei setting
Formazione e supervisone dei professionisti
Migliorerebbe ulteriormente il rapporto costi/benefici?
Questa è un’ipotesi degna di essere testata
CNSP64
Altre cause di costi possibili
I professionisti delle relazioni di aiuto sono
sempre e comunque dei professionisti della
promozione del cambiamento?
Esiste il rischio che essi a volte
inconsapevolmente divengano dei professionisti
della promozione del conformismo, del moralismo
e dei pregiudizi tipici della società in cui
operano?
CNSP65
Altri costi potenziali
In che misura coloro che esercitano una professione
di aiuto hanno piena consapevolezza di esercitare un
notevole potere sulle persone alle quali tale aiuto è
rivolto?
In caso affermativo, essi sanno riconoscere da dove
tale potere trae origine?
Sono consapevoli che la loro visione del mondo, le
loro teorie e le loro applicazioni determinano allo
stesso tempo le modalità e i risultati del loro uso del
potere?
CNSP66
Altre possibili cause di costi
Tali categorizzazioni sono la risultante di
variabili diverse: comprendere appieno il
processo di costruzione sociale che ha
generato il concetto di psicopatologia richiede
l'identificazione delle molteplici componenti
non solo biologiche, ma storiche, sociali,
politiche e antropologiche che vanno a
comporre i criteri discriminanti tra ciò che è
normale e ciò che è patologico
CNSP67
L’empowerment è lo strumento più
efficace per promuovere la salute
( OMS )
Abbiamo bisogno di una chiara comprensione dei processi di
costruzione sociale della realtà per potere facilitare efficacemente i
processi della promozione del cambiamento queste sono variabili
necessarie per migliorare il rapporto costi/benefici ed assolvere
pienamente al significato di essere dei professionisti
Cioè professare valori
Essere inconsapevoli dei valori e dell’eticità dei nostre azioni
Ha un costo troppo alto per l’utenza e per noi stessi
E’ di cruciale importanza
ottimizzare l’efficacia e l’efficienza
dei trattamenti.
Per raggiungere tale obiettivo è necessaria una crescente
consapevolezza da parte di tutti gli stakeholders di come
costruiamo socialmente i professionisti della salute
La promessa del campo della Salute Pubblica per il
futuro può essere realizzata attraverso il progresso delle
conoscenze scientifiche su cui basare le decisoni,
attraverso un processo di autoconsapevolezza e
autocorrezione di promozione della giustizia sociale
e coinvogimento e collaborazione attiva con i cittadini.
Public health's promise for the future can be fulfilled by continuing to increase its
scientific base for decision-making, by self-examination and correction, by
advocating and promoting self-examination and correction, by advocating and
promoting social justice and by promoting firm partnerships with the public.
Iris Sahannon (1990). Public Health's Promise for the Future. Am J Public
Health 80:909-912.
LA QUALITÀ NELLA FORMAZIONE Dei PROFESSIONISTI
Se con calma e serenità dedichiamo le nostre energie a migliorare la
formazione dei tutti gli operatori nel campo della difesa e promozione della
salute e del benessere, facendo ricerca su come si promuove la qualità nella
formazione,
Comparando con azioni di benchmarking le buone pratiche italiane con quelle
di tutti gli altri paesi del mondo,
Valutando i rapporti costi/benefici
Collaborando tutti, pubblico e privato
Così facendo diveniamo tutti migliori attraverso la creazione di una cultura di
vera professionalità.
In questo modo i nostri sforzi saranno premiati non solo da risultati tangibili ma
anche dalla soddisfazione profonda di sapere di fare una cosa giusta.
Per informazioni:
Alberto Zucconi
[email protected]
IACP www.iacp.it
CNSP: www.cnsp-scuolepsicoterapia.it
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