SCHEMA INTERVENTO
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Le patologie psichiatriche
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Trattamenti e Farmaci
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Effetti della patologia sull'organismo
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Effetti della attività fisica sulla malattia mentale
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Programmi di attività fisica nella salute mentale
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Approccio alla persona con disturbo mentale
LE PATOLOGIE PSICHIATRICHE
Patologie stimate presenti fino al 20-25% della popolazione nel corso di un anno e 3041% nel corso della vita
OMS parla di anni di vita con disabilità: il 31% degli anni di vita con disabilità è dovuto a
malattie mentali; se si riferisce all'Europa si sale al 43%
Le patologie gravi:
Schizofrenia: Prevalenza 0,8%; incidenza annuale 0,2 – 0,7 x1000
Dist bipolare: Prevalenza circa 1,5%
Gravi Disturbi di Personalità: 2%
Esordio: 15-24 anni, fino a 35 anni
Cause: multifattoriali biopsicosociali; modelli vulnerabilità stress protezione
Dati discordanti sui danni cerebrali: variazioni (spessore, volume ) materia grigia frontale e
temporale
Prognosi: 30% unico episodio, 30% alternanza benessere e ricadute, 30% graduale
peggioramento (con 10% istituzionalizzato), 10% suicidio
MODELLI STRESS - VULNERABILITA'
Esistono vari modelli “stress-vulnerabilità” (Zubin e Spring, 1977; Strauss e Carpenter,
1981; Neuecheterlein 1987; Ciompi, 1988; Perris 1989).
Per definire meglio il concetto di vulnerabilità individuale, i modelli prendono in
considerazione i possibili fattori neurobiologici (alla base delle anomalie cognitive e
percettive dell’individuo vi sono alterazioni strutturali del cervello, ereditate e/o
acquisite, oppure deficit nell’elaborazione dell’informazione - si può trattare di
alterazioni genetiche, traumi alla nascita, traumi cranici, malattie virali, deficit
neurofisiologici) per poi cercare di comprendere come tali alterazioni interagiscano
con fattori stressanti di tipo sociale (ad es. subire critiche continue o comportamenti
invadenti nel contesto, scarso sostegno o ostilità da parte dell’ambiente,
emarginazione, isolamento sociale...) e con i processi psicologici attraverso i quali un
individuo impara a conoscere l’ambiente e ad interagire con esso. Tutti i modelli
“stress-vulnerabilità” ipotizzano quindi che l’insorgere della patologia non sia
ascrivibile ad un solo fattore (che non può essere considerato di per sé necessario e
sufficiente), ma derivi dalle interazioni continue tra geni, ambiente e processi
intrapsichici. Ma esistono anche fattori protettivi (tra cure anche le terapie) biologici,
psicologici, sociali, ambientali e le abilità di coping.
Le Strategie di Coping sono le modalità (insieme degli sforzi cognitivi e comportamentali
attuati) che definiscono il processo di adattamento ad una situazione stressante
e se è funzionale alla situazione può mitigare e ridurre la portata stressogena
dell’evento, ma, se è disfunzionale ad essa, può anche amplificarla.
RIASSUNTO: Predisposizione (genetica, fattori intrauterini, traumi alla nascita) ----vulnerabilità (danni cerebrali, infezioni, attaccamento, ambiente, apprendimento, stili
di vita) -----fattori scatenanti/esordio/episodio acuto (eventi stressanti, ambiente, uso
di sostanze) --------decorso/esito/prognosi (stigma, isolamento, mancate
cure/istituzionalizzazione)
Sintomi della schizofrenia:
positivi: deliri, allucinazioni, agitazione, disorganizzazione pensiero e linguaggio, bizzarrie
negativi: apatia, abulia, anedonia, anafettività, mancanza di scopi, ritiro sociale
affettivi: sbalzi umore, ansia, depressione
cognitivi: deficit memoria, attenzione, astrazione, concettualizzazione
NB: immagine corporea nelle psicosi: corrosione, disgregazione, abolizione frontiere fra
proprio corpo e l'esterno.
TRATTAMENTI E FARMACI
Trattamenti complessi con colloqui, farmaci, psicoterapia, psicoeducazione, attività di
gruppo, riabilitazione, interventi di supporto a famigliari e contesto,
Ambulatoriali, residenziali e semiresidenziali, lavorativi, di inclusione sociale.
Spiegare: ricerca delle cause e sintomi
Interpretare: decodificare i segnali ed attribuire un senso
Comprendere: mettersi nei panni di, immedesimarsi
FARMACI
I principali farmaci usati nelle psicosi sono NL, AD, Equilibratori
Agiscono su neurotrasmettitori e recettori a livello cerebrale
Possibili effetti jatrogeni da farmaci:
– s. extrapiramidale, rigidità, acatisia, parkinsonismo
– s metabolica (ipertensione, dislipidemia, diabete),
– sedazione, stanchezza,
– aumento appetito, aumento peso, ritenzione idrica,
– ipotono muscolare,
– iperPRL
EFFETTI DELLA PATOLOGIA SULL'ORGANISMO
La schizofrenia accorcia la vita: toglie circa 25 anni (Kilbaume 2009)
Rischio di patologia organica è maggiore negli schizofrenici che nella popolazione
generale: perchè? (Brown 2000; Mc Creedie 2003; BrJPsych)
Alto tasso di comorbidità
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- Il rischio di malattia coronarica a 10 anni x uomini con psicosi è 10,5% vs 6,4% e
per le donne 7% vs 4,1%
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- Obesità nel 42-60%
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- Sindrome metabolica (ipertensione, dislipidemia, intolleranza glucosio) 22-42%
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- Diabete: 15%
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Anche per molte altre patologie (osteoporosi, infezioni) rischio relativo aumentato di
2-3 volte
PERCHE' ?
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Obesità, sedentarietà
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dieta inappropiata, stili di vita, scarsa igiene, fumo e alcool
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dissociazione e difficoltà di programmazione
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ritiro sociale e minore acceso a controlli internistici periodici
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negazione dei disturbi e scarsa compliance alle cure e controlli
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disturbi jatrogeni (istituzionalizzazione e farmaci)
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condizioni famigliari, economiche, sociali disagiate
EFFETTI DELLA ATTIVITA' FISICA SULLA PATOLOGIA MENTALE
L'attività fisica, con un meccanismo plurifattoriale, ha ruolo sia preventivo che terapeutico
sulla patologie mentali
Dati in letteratura:
Solo il 19% degli uomini e 15% delle donne con psicosi partecipano a almeno 1 sessione
di attività fisica /w
Da una indagine condotta su pazienti, i fattori che impediscono di fare attività fisica sono:
astenia e sedazione, stress e tristezza, ritiro sociale e scarsi stimoli, cattivo tempo
(Faulkner 2007)
HELPS (European network for promoting the health of residents in psychiatric and social
institutions) dal 2009
PHYSICO (Psysical co morbidity) Università di Verona 2011 per le strategie di promozione
della salute
Dagli studi si evidenzia che per avere benefici sulla salute fisica e mentale sono
raccomandate almeno 1h x 3v/w x 12w oppure 150'/w e/o fino a 60'die di attività
moderata (LG NICE -national institute for clinical excellence- 2009)
Per i benefici sulla psicopatologia si possono ottenere:
– maggior controllo dei sintomi ansiosi ed affettivi (risultati simili a farmaci e
psicoterapia),
– diminuzione sintomi positivi,
– miglioramento di quelli negativi (apatia) e cognitivi (simili alla terapia
occupazionale), e minor isolamento sociale
–
prevenzione delle sindromi metaboliche,
– minori variazioni del volume cerebrale (simili ai farmaci)
Per i benefici sulla salute fisica si varia da:
– benefici generali,
– calo di peso (almeno del 5%) ed al suo mantenimento, oltre peso, valutare BMI e
circonferenza addome
– prevenzione dei rischi cardiovascolari;
PROGRAMMI DI ATTIVITA' FISICA NEI SERVIZI SALUTE MENTALE
No intrattenimento. L'efficacia maggiore di un trattamento si raggiunge quando si riescono
a isolare specifici interventi sullo stile di vita su specifici gruppi di pazienti
SHAPE (self health action plane for empowerment):
9 mesi di training + walking + increased exercises + diet + fitness trainer + 1/w results
and motivation + …. yoga, swimming, dance... (Healts Promotion Interventions for
adults with mental illnes, Van Citters, Comm Mental Health 2011)
Contapassi e cardiofrequenzimetri
L'obiettivo finale di ogni attività terapeutica è migliorare la QdiV: incoraggiare, insegnare e
far mantenere stili di vita appropiati
Adesione paragonabile a popolazione generale
ATTENZIONE A:
– disturbi cardiaci; ev. certificato medico
– Reazioni ansiose da tachicardia scambiata per PAD
– Rigidità articolare
ESEMPI CSM SASSUOLO:
– gruppo benessere
– passeggiate, gite
– palestra, piscina
– psicomotricità
– attività sportive
– camminate e tornei
– podistica sassolese
CRITERI
No selettivi
Moderati, vari, piacevoli, stimolanti,
Almeno 6 mesi continuativi, poi richiami
Associati ad alimentazione corretta
Associati a controlli medici
Motivanti e gratificanti
Ambienti consoni
Modificare stile di vita
Ideali x residenze
APPROCCIO AL PAZIENTE PSICHIATRICO
Scarsa motivazione, volontà e compliance
Sintomi positivi e negativi disturbanti ed isolanti
deficit cognitivi (attenzione e concentrazione)
timoroso ed impaurito: nulla scontato, casuale, normale
alla ricerca di significati “nascosti”, “oscuri”
intollerante alla frustazione; risposta immediata al bisogno
No intrattenimento e “istituzionalizzazione”
Si esplorare, evolvere, partecipare
Differenza tra psicotico e RM
BIBLIOGRAFIA
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