L’identità culturale: Chi siamo?
Identità:
-da ‘idem’: permanenza di un soggetto nel tempo,
sfugge alle variazioni dell’ambiente. Accento posto sul
senso di sé, unicità.
-ha come condizione la capacità umana di riflettere
sulla propria natura e il mondo sociale circostante
attraverso comunicazione e linguaggio. (quindi
importanza dell’autoriflessione)
-È legata alle aspettative riposte nei ruoli sociali
ricoperti di volta in volta. L’attore è in grado di
riconoscere gli effetti della sua azione come propri e di
attribuirseli distinguendosi dagli altri.
-Possono essere identificate identità multiple.
Cultura:
• Nel senso comune ha un’accezione
restrittiva: le arti, la letteratura.
• In sociologia è innanzitutto tutto ciò che
viene trasmesso socialmente piuttosto che
biologicamente. Ambito sociale in cui sono
prodotti significati condivisi. (ne esiste uno
solo?)
• L’elemento simbolico della vita sociale può
essere concettualizzato, identificato e
studiato in modi diversi.
La cultura è una sfera di vita
separata?(Sciolla)
• Per Marx no: la sovrastruttura può essere
intesa solo attraverso la struttura (base
materiale)
• Neanche per Parsons: essa ha un ruolo
cruciale nell’ambito dei significati simbolici
• Anche per Weber la cultura è ‘interna’. Dà
preminenza ai fattori culturali per lo studio
dello sviluppo economico
Cultura (Clarke &Hall, 1976):
• Principi di vita condivisi caratteristici di
particolari gruppi o classi. Le culture sono
prodotte man mano che si elabora il senso
della propria esperienza di ogni giorno. È
vicina perciò al mondo della azioni
pratiche. Poiché il mondo è complesso,
deve assumere forme complesse ed
eterogenee, che talvolta contengono
contraddizioni.
Cultura vs società? (Sciolla)
• La prospettiva culturale fa leva su fattori
culturali specifici per spiegare alcuni
comportamenti rilevanti delle persone, sia
a livello micro che a livello macro.
• Secondo Sciolla, possiamo distinguere il
modello dell’attore socializzato da quello
dell’identità sociale:
• Nel primo i valori condivisi da una collettività si
traducono direttamente in azioni conformi
attraverso il processo di interiorizzazione.
• Nel secondo la connessione tra valori e
comportamenti è meno chiara, mediata dall’
identità sociale. Le credenze normative sono
collegate al comportamento se sono condivise
con un gruppo e definiscono un’identità
convalidata da questo gruppo
Come vengo rappresentato ?
• Orientalismo (E. Said, 1978). Pensa a
come l’Occidente ha ‘prodotto’ l’Oriente.
Per estensione, a come il nord ha
‘prodotto’ il sud, a come l’Italia ha
‘prodotto’ la Sardegna ect ect.
• Come vengono prodotti i discorsi, cioè le
narrazioni sull’altro?
Egemonia:
• Processo attraverso il quale un gruppo
dominante si assicura il consenso dei
gruppi dominati. Il significato è vicino a
quello di ideologia.
• Ciclo dell’egemonia: emergere;
costituzione; rinnovo; declino.
• Si serve di alleanze e compromessi
• Le idee hanno perciò nel mondo moderno
la stessa forza di repressione della cruda
dominazione economica (Gramsci)
Studi culturali:
• Partono dal concetto di egemonia di Gramsci (1891-1937)
• Si ispirano anche alla scuola di Francoforte (anni 40, Horheimer,
Adorno) che aveva sottolineato come i prodotti culturali, compresi gli
intrattenimenti commerciali (cinema, musica, radio…) quanto più
sono standardizzati, tanto più piacciono ad un audience passivo,
senza capacità critica. L’industria culturale si rivela così un mezzo
attivo di controllo sociale, è in grado di tranquillizzare le masse
proponendo catarsi emotiva.
• Prendono corpo nella scuola di Birmingham (Inghilterra, anni ’50),
soprattutto sotto la leadership di Stuart Hall (1932, Giamaica-)
Studi culturali:
• Pensa a come si evolvono le discipline,
alla presunta oggettività delle scienze
• Gli studi culturali sono interdisciplinari;
scomodi; perciò osteggiati
Circuito della cultura: modello
culturale
• La cultura descrive un particolare modo di
vita, esprime precisi significati e valori (R.
Williams)
• Momenti della cultura: rappresentazione;
identificazione, produzione; consumo;
regolamentazione. Vi è un processo
continuo di decodificazione e diffusione.
Il consumo è una fonte di identità?
(Sciolla)
• T. Veblen (La teoria della classe agiata,
1899)
• G. Simmel (1911).Nelle mode agiscono i
principi opposti di differenziazione e
imitazione
• P. Bourdieu (Habitus e stile di vita,1979)
• Cos’è la cultura popolare?
• ……………………………..
Il circuito della cultura
Sony walkman
• Non è solo parte della nostra cultura. È esso stesso
cultura. Possiamo esaminarlo perciò non solo come
oggetto tecnico, ma anche come prodotto culturale.
• Dal suo lancio nel ’79 è sempre più portatile, piccolo,
conveniente. Rappresenta la possibilità di fuga e
intrattenimento. Quale stile di vita propone?
Pierre Bourdieu (1930/2002)
• Parte dal presupposto che la teoria sociale è spesso
disgiunta dall’inchiesta sociale empirica.
• Qual è la relazione tra il comportamento ordinario delle
persone nella vita quotidiana e i discorsi costruiti per
spiegare quei comportamenti?
• La sua biografia è caratterizzata dalla tensione tra la
cultura indigena della sua famiglia (Habitus) e la cultura
da acquisire per comunicare in modo efficiente
nell’ambiente parigino (capitale sociale)
Tre concetti fondamentali per Bourdieu:
• Habitus: sistema di disposizioni durevole e
trasportabile attraverso cui percepiamo,
giudichiamo e agiamo nel mondo.
• Campo: spazio di posizioni strutturato. Arena in
cui agenti e strutture competono per conservare
o potenziare la distribuzione di capitale
esistente.
• Capitale. Il sistema di disposizioni che la gente
acquisisce dipende dalle posizioni che essi
occupano nella società, dal lascito di capitale
che hanno avuto. Può essere sociale,
economico, culturale e simbolico