18_ALDEIDI_E_CHETONI File

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Fondamenti di chimica organica
Janice Gorzynski Smith
University of Hawai’i
Capitolo 18 + Capitolo 19
Introduzione alla chimica del carbonile;
reagenti organometallici, ossidazioni e riduzioni,
addizioni nucleofile al carbonile
Prepared by Rabi Ann Musah
State University of New York at Albany
Copyright © The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.
Fondamenti di chimica organica
Janice Gorzynski Smith
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Introduzione
Due grandi classi di composti organici contengono il
gruppo carbonilico:
[1]
Composti che hanno soltanto atomi di carbonio e di
idrogeno legati al gruppo carbonilico
[2]
Composti che contengono un atomo elettronegativo legato
al gruppo carbonilico
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Aldeidi e chetoni— Addizione nucleofila
Introduzione
Aldeidi e chetoni contengono un gruppo carbonilico. Un aldeide
contiene almeno un atomo di H legato al carbonio carbonilico,
mentre un chetone ha due gruppi alchilici o arilici legati.
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Aldeidi e chetoni— Addizione nucleofila
Nomenclatura di aldeidi
•
•
Se il CHO è legato ad una catena di atomi di carbonio,
bisogna trovare la catena più lunga contenente il gruppo
CHO, e sostituire l’ultima lettera –o del nome dell’alcano
progenitore con il suffisso –ale. Se il gruppo CHO è legato
ad un anello, al nome dell’anello viene aggiunto il suffisso –
carbaldeide.
Numerare la catena di atomi di carbonio o l’anello
assegnando al gruppo CHO il numero 1, ma omettere questo
numero dal nome dell’aldeide. Utilizzare poi tutte le altre
regole di nomenclatura.
Figure 21.1
Three examples of
Aldehyde nomenclature
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Aldeidi e chetoni— Addizione nucleofila
Nomenclatura di aldeidi
•
•
•
Come gli acidi carbossilici, molte aldeidi semplici hanno nomi
comuni che sono ampiamente utilizzati.
Un nome comune per un’aldeide è formato dal nome comune
del composto progenitore aggiungendo il suffisso -aldeide.
Si usano lettere greche per assegnare la posizione dei
sostituenti qualora si utilizzi una nomenclatura di tipo comune.
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Aldeidi e chetoni— Addizione nucleofila
Nomenclatura di chetoni
• Nel sistema IUPAC, tutti i chetoni sono identificati con il
suffisso “one”.
• Trovare la catena di atomi di carbonio più lunga che
contiene il chetone e modificre il nome della catena
cambiando il suffisso da –ano in -one.
• Numerare la catena di atomi di carbonio in modo da
assegnare al carbonio carbonilico il numero più basso.
Applicare quindi tutte le solite regole di nomenclatura.
• Con i chetoni ciclici, numerare il ciclo partendo dal
carbonio carbonilico, ma di solito il numero “1” è
omesso dal nome del chetone. La numerazione al ciclo
si assegna percorrendo il ciclo partendo dal carbonio
carbonilico e proseguendo in senso orario, oppure
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antiorario
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di chimica organica per ottenere la numerazione più bassa.
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Aldeidi e chetoni— Addizione nucleofila
Nomenclatura di chetoni
• Molti dei nomi comuni per i chetoni sono formati
attraverso il nome di entrambi i gruppi alchilici legati al
carbonio carbonilico, in ordine alfabetico, e
aggiungendo la parola “chetone”.
• Tre dei nomi comuni più adoperati per chetoni semplici
non seguono questa convenzione:
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Aldeidi e chetoni— Addizione nucleofila
Nomenclatura di chetoni
Figure 21.2
Two examples of
ketone nomenclature
• Talvolta, i gruppi acilici devono essere considerati dei
sostituenti. I tre gruppi acilici più comuni sono i
seguenti:
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Aldeidi e chetoni— Addizione nucleofila
Due caratteristiche strutturali determinano la chimica e le
proprietà di aldeidi e chetoni.
•
•
Aldeidi e chetoni reagiscono con i nucleofili.
Se il numero di gruppi R attorno all’atomo di carbonio aumenta, la
reattività del composto carbonilico diminuisce come descritto dall’ordine
di reattività:
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Aldeidi e chetoni— Addizione nucleofila
Reazioni di aldeidi e chetoni—Generale
Reazioni al carbonio carbonilico—H
addizionati al carbonio carbonilico.
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e
Nu
sono
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Introduzione
• Il carbonio carbonilico è ibridato sp2, è trigonale planare
ed ha angoli di legame di ~1200. Perciò, il gruppo
carbonilico ha caratteristiche simili a quelle del doppio
legame C=C, ibridato sp2 e trigonale planare.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Introduzione
• C’è tuttavia una caratteristica che rende molto diversi il
legame C=O ed il legame C=C.
• L’atomo di ossigeno, elettronegativo, nel gruppo
carbonilico rende il legame polarizzato, e questo risulta
nel fatto che il carbonio carbonilico è povero di elettroni.
• Il gruppo carbonilico può essere quindi rappresentato
da due strutture di risonanza.
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Reazioni Generali dei Composti Carbonilici
Aldeidi e chetoni reagiscono con nucleofili per formare
prodotti di addizione attraverso un processo a due stadi:
attacco nucleofilo, seguito da protonazione.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reazioni Generali dei Composti Carbonilici
• Il risultato finale è che si rompe il legame , si formano
due nuovi legami , e l’idrogeno H e il nucleofilo Nu
sono addizionati al legame .
• Le aldeidi sono più reattive dei chetoni nell’attacco
nucleofilo, sia per ragioni steriche che elettroniche.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Generalità sulle Ossidazioni e Riduzioni
• I composti carbonilici sono reagenti o prodotti in reazioni di
ossidazione-riduzione.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Riduzione di Aldeidi e Chetoni
• I reagenti più utili per la riduzione delle aldeidi e dei chetoni
sono gli idruri metallici.
• Il trattamento di un’aldeide o di un chetone con NaBH4 o LiAlH4,
seguito da aggiunta di H2O, o di un’altra fonte di protoni,
produce un alcol.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Riduzione di Aldeidi e Chetoni
• Il risultato totale dell’addizione di H:¯ (da NaBH4 o LiAlH4) ed H+
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(dadi chimica
H2O)organica
è l’addizione di H2 al legame Copyright
del carbonile.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
La Stereochimica della Riduzione del Carbonile
• La riduzione con iodruro converte un carbonio carbonilico
ibridato sp2 in un carbonio tetraedrico ibridato sp3.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reagenti Organometallici
• Altri metalli presenti nei reattivi organometallici sono Sn, Si, Tl,
Al, Ti, e Hg. La struttura generale dei tre reagenti organometallici
più comuni è:
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reagenti Organometallici
• Poichè sia Li che Mg sono metalli molto elettropositivi, i reagenti
di organolitio (RLi) e organomagnesio (RMgX) contengono
legami carbonio—metallo molto polari e sono quindi molto
reattivi.Organomagnesium reagents are called Grignard
reagents.
• Nei reagenti organometallici, il carbonio ha carica -.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reagenti Organometallici
• I reagenti organometallici sono basi forti che estraggono
facilmente un protone dall’acqua per formare gli idrocarburi.
• Reazioni simili avvengono con il protone del gruppo O—H degli
alcoli e degli acidi carbossilici, ed i protoni N—H delle ammine.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reagenti Organometallici
• Poichè i composti di organolitio ed i reagenti di Grignard
sono preparati dagli alogenuri alchilici, un metodo a due
stadi converte un alogenuro alchilico in un alcano (o un
altro idrocarburo).
• I reagenti organometallici sono anche forti nucleofili che
reagiscono con atomi di carbonio elettrofili per formare
nuovi legami carbonio—carbonio.
• Queste reazioni sono molto importanti per formare gli
scheletri carboniosi di molecole organiche complesse.
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Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reagenti Organometallici
Esempi di trasformazioni di gruppi funzionali che fanno uso di
reagenti organometallici:
[1] Reazione di R—M con aldeidi e chetoni per formare alcoli
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reazione dei Reagenti Organometallici con Aldeidi e
Chetoni
• Il trattamento di un’aldeide o di un chetone con un
reagente di organolitio o un reagente di Grignard,
seguito da aggiunta di acqua, forma un alcol con un
nuovo legame carbonio—carbonio.
• Questa è una reazione di addizione perchè gli elementi
di R’’ e H sono addizionati al legame .
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reazione dei Reagenti Organometallici con Aldeidi e
Chetoni
• Questa reazione segue il meccanismo generale
dell’addizione nucleofila, cioè l’attacco nucleofilo da
parte di un carbanione seguito da protonazione.
• Il seguente meccanismo utilizza R’’MgX, ma gli stessi
stadi avvengono con i reagenti di litio (RLi) e gli anioni
acetiluro.
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Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reagenti
Queste reazioni devono essere condotte in condizioni anidre per
evitare che tracce di acqua possano reagire con il reagente
organometallico.
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Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Reazione dei Reagenti Organometallici con Aldeidi e
Chetoni
• Questa reazione è usata per preparare alcoli 1°, 2°, e 3°.
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Introduzione alla Chimica del Carbonile; Reagenti
Organometallici; Ossidazioni e Riduzioni
Sommario delle Reazioni dei Reagenti Organometallici
[1] I reagenti organometallici (R—M) attaccano gli atomi
di carbonio elettrofili, e specialmente il carbonio
carbonilico.
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