2.1 La dieta nelle diverse età
e condizioni fisiologiche
pag. 32/1 Sana e corretta alimentazione
Corretta
alimentazione
Mantenimento
della salute
Prevenzione
delle malattie
tipiche dei Paesi
industrializzati
Fondamentale nel
trattamento di
alcune patologie
pag. 32/2 Evoluzione del concetto di salute
pag. 33 Definizioni
Dieta
Regime alimentare, ossia l’insieme degli alimenti che una persona assume
abitualmente. Nel linguaggio comune però questo termine spesso viene impiegato per
identificare le diete dimagranti. Tale accezione non è corretta
Dietologia
Scienza della nutrizione che studia gli effetti degli alimenti sui processi metabolici
dell’organismo
Dietoterapia
Si occupa della nutrizione nelle diverse patologie, ossia dell’applicazione delle diete
come mezzo di cura di malattie o di loro complicanze
Dietetica
Si occupa dell’elaborazione delle diete. Ha quindi un ruolo più applicativo rispetto alla
dietologia e alla dietoterapia
pag. 34 Dieta nell’età evolutiva
Nell’età evolutiva l’organismo si sviluppa fino a
raggiungere pienamente le sue caratteristiche
somatiche e psichiche.
Tale età va dalla nascita ai 18-20 anni e di solito si
suddivide in tre periodi:
- infanzia, dalla nascita fino agli 11-12 anni
- pubertà, dalla fine dell’infanzia all’inizio
dell’adolescenza, ossia fino ai 15 anni circa per i
maschi e fino ai 13 anni per le femmine
- adolescenza, periodo compreso tra la fine della
pubertà e i 18 anni circa
Una sana e corretta alimentazione nell’età
evolutiva crea le condizioni ottimali per uno
sviluppo armonico e per una buona salute in età
adulta.
pag. 35 Raccomandazioni nutrizionali
Fabbisogno energetico: proporzionalmente più elevato che nell’adulto (sp. nei primi 3
anni di vita)
Fabbisogno proteico: 2 g/kg peso corporeo/die (primo anno di vita), poi diminuisce
progressivamente fino a 1 g/kg p.c./die nell’adolescente
Fabbisogno glucidico: 40-45% delle calorie giornaliere nel 1° anno, poi diminuisce
progressivamente (60% delle calorie totali nell’adolescente)
Fabbisogno lipidico: 40% circa fino al 2° anno, poi diminuisce progressivamente (30%
delle calorie totali nell’adolescente)
Fabbisogno idrico: 100 ml/kg p.c./die nel lattante, poi diminuisce gradatamente fino
all’adolescenza (1 ml/kcal/die)
Fabbisogno di micronutrienti: più elevato rispetto all’adulto, specialmente rispetto a
calcio, ferro e acido folico
pag. 36 Dieta del neonato e del lattante
L’accrescimento corporeo nel 1° anno di vita è
molto veloce (alta richiesta di energia e di
nutrienti).
L’alimento ideale per il neonato è il latte
materno.
L’allattamento al seno a richiesta è la forma
ideale di alimentazione per i neonati. L’OMS
consiglia l’allattamento esclusivo al seno per
i primi 6 mesi di vita, ma si può continuare
fino a quando la mamma e il bambino lo
desiderano.
In caso di necessità si ricorre all’allattamento
misto o all’allattamento artificiale.
Se il latte materno non riesce a coprire almeno
il 40% del fabbisogno energetico di solito si
passa all’allattamento artificiale.
pag. 37 Latte materno
La composizione chimica del latte
materno non è costante, varia e si
adegua alle esigenze nutrizionale del
lattante (il latte dei primi giorni è detto
colostro).
– proteine
(– caseina)
– sali minerali
+ lattosio
LATTE UMANO
VS
LATTE VACCINO
anticorpi
specifici
+ AGE
pag. 38 Alimentazione complementare
È anche detta divezzamento o svezzamento.
Consiste nella graduale introduzione di alimenti diversi dal latte nella dieta del lattante.
Età ideale = 6° mese compiuto, perché:
- aumentano le richieste nutrizionali del bambino e il latte da solo non le copre
- l’apparato digerente del bambino è maturo per accogliere cibi solidi
- il bambino è in grado di accettare il cucchiaino
È una tappa di transizione e occorre seguire questi accorgimenti:
- la flessibilità
- la gradualità
- proporre i nuovi alimenti e non imporli
- fare attenzione agli alimenti potenzialmente allergizzanti
pag. 39 Indicazioni per l’alimentazione complementare
L’introduzione di nuovi alimenti può essere fatta
con modalità diverse, secondo usi e costumi della
famiglia.
È comunque consigliato:
- aumentare gradatamente la consistenza e la
varietà dei cibi
- evitare cibi che possono soffocare il bambino
(es. noci, uva)
- proporre i cibi in maniera stimolante (colore,
odore, ecc.)
- rispettare l’appetito del bambino
pag. 40 Dieta del bambino
A partire del 1° anno di vita del bambino l’alimentazione diviene via via più simile a quella
dell’adulto.
A 5 anni il bambino può mangiare di tutto (eccetto bevande alcoliche e nervine).
Le basi della corretta alimentazione si formano nei primi anni di vita nel nucleo familiare.
La scuola, con la mensa, ha un ruolo preventivo ed educativo sul piano nutrizionale.
pag. 41 Basi della corretta alimentazione del bambino
È importante porre attenzione agli apporti di:
- proteine
- vitamine (sp. C, D, gruppo B)
- sali minerali (sp. Ca, Fe, I)
Occorre favorire:
- alimenti vegetali (ricchi di antiossidanti)
- pesce azzurro (ricco di AG della serie ω-3)
- variazione dei cibi
- modalità di cottura semplici
È bene distribuire la quota energetica in 4-5
pasti al giorno (è di particolare importanza la
prima colazione).
Disco dell’alimentazione sana per i
bambini dai 5 ai 12 anni.
pag. 42 Dieta dell’adolescente
Adolescenza = 12-18 anni circa
Lo sviluppo corporeo è differenziato nei sessi, il
punto massimo si raggiunge: a 10-13 anni nelle
femmine e a 12-15 anni nei maschi.
MB maschi > MB femmine
il FET è più elevato nei ragazzi
Oltre all’elevato dispendio energetico, sono alti i
fabbisogni di:
- proteine (~ 1,2 g/kg p.c./die)
- Ca (insufficiente apporto di Ca: rischio
osteoporosi in età adulta)
- Fe (sp. nelle ragazze)
- vitamine
Disco del movimento per bambini e
ragazzi.
pag. 43 Suggerimenti nutrizionali nell’adolescenza
- Mangiare con piacere
- Frazionare la razione alimentare in
4-5 pasti (N.B. non saltare la prima
colazione)
- Variare gli alimenti
- Privilegiare gli alimenti ricchi di
glucidi complessi
- Consumare almeno 5 porzioni di
frutta e verdura al giorno
- Moderare il consumo di grassi
- Consumare gli spuntini con
intelligenza
- Bere molto (sp. acqua)
Ripartizione giornaliera dell’introito energetico totale
per bambini e adolescenti.
pag. 44 Dieta nell’adulto
Adulto = 18-60 anni circa
Consigli nutrizionali riguardo l’assunzione
di nutrienti:
- proteine: 0,9 g/kg/die ~ 10-15%
dell’energia giornaliera (privilegiare quelle
di origine vegetale)
- lipidi: 20-30% dell’energia giornaliera
(limitare AGS e AG trans)
- glucidi: 45-60% dell’energia giornaliera
(dare priorità a quelli complessi), di cui gli
zuccheri semplici dovrebbero essere
limitati a non più del 15% dell’apporto
calorico
- fibra: almeno 25 g/die
- micronutrienti: è sufficiente variare la
dieta
- acqua: ~ 1 g/kcal/die
Distribuzione dell’introito energetico per gli
adulti.
pag. 45 Basi della dieta sana nell’adulto
- Variare il più possibile l’alimentazione
- Mangiare in modo regolare
- Mantenere l’equilibrio e la moderazione
- Mantenere un giusto peso corporeo
- Consumare abbondantemente frutta e verdura
- Basare la dieta su alimenti ricchi di carboidrati
complessi
- Bere molta acqua
- Moderare il consumo di grassi
- Limitare l’assunzione di sale
pag. 46/1 Piramide alimentare
È una figura triangolare all’interno
della quale sono rappresentati i
diversi gruppi di alimenti.
È un semplice sistema grafico di
rappresentazione di una dieta
corretta, ossia basata:
- sulla varietà
- sulla moderazione
- sull’equilibrio
La piramide dello stile di vita settimanale.
pag. 46/2 Quantità benessere di cibo
La piramide alimentare italiana è basata sulla
tradizione alimentare del nostro Paese
Introduce il concetto “QB” = “quantità benessere”,
che riguarda le porzioni di cibo e l’attività fisica da
svolgere
pag. 47 Piramide alimentare giornaliera
La piramide alimentare
giornaliera indica le porzioni di
ciascun gruppo di alimenti che
devono essere consumati in una
dieta salutare.
La piramide alimentare giornaliera.
pag. 48 Dieta in gravidanza
La corretta alimentazione rappresenta il presupposto
essenziale per una giusta evoluzione della gravidanza e
per un normale accrescimento del nascituro.
Aumentano i fabbisogni di energia e di nutrienti,
soprattutto:
- energia ~ 200-300 kcal/die in più
- proteine ~ 1,2 g/kg p.c./die
- calcio e ferro
- acido folico (previene la spina bifida)
- vitamine gruppo B, A, D
Va evitato:
- l’aumento di peso eccessivo per non rischiare
- complicazioni durante la gravidanza e nel parto
- il consumo di alcol (passa attraverso la placenta)
- il consumo di carne/pesce crudi o poco cotti (rischio
toxoplasmosi)
pag. 49 Dieta della nutrice
La donna che allatta ha bisogno di un incremento
energetico e di nutrienti per poter soddisfare le
aumentate richieste per la produzione di latte, in
particolare:
- energia ~ 500 kcal/die in più
- proteine ~ 1,5 g/kg p.c./die
- acqua
- Ca, I, Zn, Cu, Se
- vitamine gruppo B, A, C, D
Va evitato il consumo di:
- alcol (passa nel latte)
- alimenti che possono conferire sapore
sgradevole al latte
- alimenti potenzialmente allergizzanti
pag. 50 Dieta nella terza età
Terza età = dai 60 anni circa in poi
In questa fascia di età diminuisce il
fabbisogno di energia, perché si riducono:
- il metabolismo basale
- l’attività fisica svolta
La diminuzione di spesa energetica è
graduale, ma c’è un calo fisiologico
significativo intorno ai 75 anni di età.
pag. 51 Consigli dietetici nella terza età
La dieta della terza età è simile a quella dell’adulto sano, ma richiede più attenzione per
non incidere negativamente sui problemi tipici dell’età.
Occorre diminuire l’apporto di:
- energia
- lipidi (in particolare AGS e AG trans)
- glucidi semplici
- NaCl
Occorre aumentare lievemente:
- Ca
- proteine
Da ridurre:
bevande alcoliche, dolciumi, grassi, bevande nervine e sale da cucina
Da privilegiare:
ortaggi e frutta freschi, ricchi non solo di acqua, vitamine e sali minerali, ma anche di
antiossidanti e di fibra