LA POLARIZZAZIONE è possibile però far oscillare la luce in una sola direzione e trasformarla così da non polarizzata a polarizzata linearmente. La luce naturale non è polarizzata in quanto prodotta da da cariche elettriche che oscillano in tutte le direzioni Il PROCESSO DI POLARIZZAZIONE consiste nel far passare la luce non polarizzata attraverso un apposito filtro che ne lascia passare solo la componente iniziale che oscillava nella stessa direzione di polarizzazione del filtro ESPERIENZA:Verifica Legge Di Malus I = I0 2 cos MODO DI OPERARE strumentazione 1)Collocare i polarizzatori tra la sorgente di luce e il fotometro 2)Disporre un polarizzatore con angolo a 90° e ruotare l'altro sino a che la trasmissione di luce sia minima ossia i loro assi perpendicolari fra loro 3)Collocare la lente convergente tra il polarizzatore e la sorgente di luce 4)Partire a registrare i dati dal valore minimo di intensità luminosa (90°) e successivamente diminuire l'angolo sempre di 10° sino ad arrivare a 0° in cui l'intensità luminosa dovrebbe essere massima. dati riscontrati analogico digitale STRUMENTI UTILIZZATI Sorgente di luce puntiforme Banco Ottico Filtri Di Densità Fotometro Polarizzatore Lente Convergente Legge Di Malus 45 INTENSITA' 40 35 30 I = I0 25 20 15 0,00 0,20 0,40 0,60 0,80 COS^2(THETA) 2 cos 1,00 I/I0=cos2 I/I0 1 0,75 0,5 0,25 atteso 0 30 45 60 misurato 0 30 48,5 68 diff % 0 0 7,22 11,76 SPETTRI DI ASSORBIMENTO Si chiama spettro di assorbimento di una sostanza lo spettro prodotto per assorbimento di radiazioni elettromagnetiche per determinate frequenze da parte della sostanza. Per attuare la sperimentazione abbiamo avuto bisogno di: Sorgente luminosa Monocromato re fibra ottica Rilevatore d'intensità IL MONOCROMATORE LA FIBRA OTTICA Rilevatore (sensibilità 0,001 microWatt) COME FUNZIONA? Nella sorgente (una lampada alogena) viene prodotta una luce bianca, la quale passa nel monocromatore. All’ interno del monocromatore c’ è un elemento dispersivo: un reticolo di diffrazione, che grazie a particolari angolature e ad un sistema di specchi scompone la luce bianca nei colori che la costituiscono e inoltre permette di selezionare un solo colore (una sola lunghezza d’ onda). La luce scomposta passa attraverso una fenditura e grazie ad una fibra ottica colpisce il campione e arriva al rilevatore. Variando le lunghezze d’onda, considerate in un intervallo compreso tra 300 e 700 nm, abbiamo prima di tutto raccolto i dati dell’intensità luminosa della sorgente, ottenendo il seguente grafico: 20000 18000 16000 14000 12000 10000 Luce bianca 8000 6000 4000 2000 0 310 330 350 370 390 410 430 450 470 490 510 530 550 570 590 610 630 650 670 690 300 320 340 360 380 400 420 440 460 480 500 520 540 560 580 600 620 640 660 680 700 Successivamente abbiamo interposto fra la fibra ottica e il diodo rilevatore dei vetrini colorati, e abbiamo ripetuto le misurazioni dell’intensità luminosa. 20000 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 Riga 5 Riga 9 Riga 13 Riga 17 Riga 21 Riga 25 Riga 29 Riga 33 Riga 37 Riga 41 Riga 3 Riga 7 Riga 11 Riga 15 Riga 19 Riga 23 Riga 27 Riga 31 Riga 35 Riga 39 Riga 43 Luce bianca Vetro giallo Verde Blu Abbiamo messo in relazione i diversi valori di intensità del vetro giallo e del vetro blu e verde, calcolandone il rapporto (la trasmittanza). Il grafico seguente pone in relazione la trasmittanza in funzione delle lunghezze d’onda. T(λ)=IT(λ)/IO(λ) 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Riga 4 Riga 6 Riga 8 Riga 10 Riga 12 Riga 14 Riga 16 Riga 18 Riga 20 Riga 22 Riga 24 Riga 26 Riga 28 Riga 30 Riga 32 Riga 34 Riga 36 Riga 38 Riga 40 Riga 42 Riga 3 Riga 5 Riga 7 Riga 9 Riga 11 Riga 13 Riga 15 Riga 17 Riga 19 Riga 21 Riga 23 Riga 25 Riga 27 Riga 29 Riga 31 Riga 33 Riga 35 Riga 37 Riga 39 Riga 41 Riga 43 Trasmittanza giallo Trasmittanza verde Trasmittanza blu Questo esperimento mostra come la luce possa essere considerata sia come onda che come particella (i fotoni) di energia E=hn. La materia generalmente è costituita da atomi che si legano mettendo in compartecipazione elettroni di legame. Quando i fotoni colpiscono la materia, gli elettroni di legame fra gli atomi si eccitano e saltano su un livello successivo, e la differenza di energia tra i due livelli è pari all'energia dei fotoni incidenti. Ritornando al loro stato (che è meno energetico), emettono l’energia in più sotto forma di fotoni e noi percepiamo una radiazione.