5° Lezione La morte e l’elaborazione del lutto La salute La salute è uno stato di completo benessere fisico,mentale e sociale dell’uomo e non semplicemente l’ assenza di malattia o di infermità. O.M.S.(1948) Diritti e Doveri LA SALUTE E' UN DIRITTO DOVERE Ogni persona ha il diritto di usufruire dei mezzi più idonei per conservare la salute e migliorarla, per recuperarla in caso di malattia, per eliminare le eventuali conseguenze della malattia Allo stesso tempo ogni individuo deve possedere e adottare uno stile di vita sano, ed in particolare deve conoscere le principali norme igieniche, le strategie di prevenzione, seguire accuratamente le prescrizioni di cura. (Carta di Ottawa,1998) La malattia • L’OMS definisce la malattia quale alterazione della normalità,corrisponde ad una perdita transitoria o permanente della omeostasi e si manifesta quando le capacità di difesa del nostro organismo non sono più in grado di controllare i danni prodotti dagli agenti patogeni. Patologia organica grave • Malattia in stato avanzato che non può essere curata, ma è auspicabile che possa essere condotta ad uno stato di cronicità. • Possono essere considerate tali le malattie oncologiche, ematolologiche, cardiovascolari, neurologiche ecc. Reazioni di fronte alla patologia organica grave Il modello a cinque fasi della Kubler-Ross (1970) Si tratta di un modello a fasi, e non a stadi, per cui le fasi possono anche alternarsi, presentarsi più volte nel corso del tempo, con diversa intensità, e senza un preciso ordine, dato che le emozioni non seguono regole particolari, ma anzi come si manifestano, così svaniscono, magari miste e sovrapposte. Fasi di reazione alla prognosi organica grave FASE DELLA NEGAZIONE O DEL RIFIUTO: il paziente rifiuta la verità e ritiene impossibile di avere proprio quella malattia. FASE DELLA RABBIA: dopo la negazione iniziano a manifestarsi emozioni forti quali rabbia e paura, che esplodono in tutte le direzioni FASE DEL PATTEGGIAMENTO: la persona inizia a verificare cosa è in grado di fare, ed in quali progetti può investire la speranza; riprende il controllo della propria vita cercando di riparare il riparabile. FASE DELLA DEPRESSIONE: il paziente inizia a prendere consapevolezza delle perdite che sta subendo o che sta per subire e di solito si manifesta quando la malattia progredisce ed il livello di sofferenza aumenta. FASE DELL’ACCETTAZIONE: quando il paziente ha avuto modo di elaborare quanto sta succedendo intorno a lui, arriva ad un’accettazione della propria condizione ed a una consapevolezza di quanto sta per accadere. Le tecniche che facilitano la comunicazione Categoria di risposta Definizione Valore terapeutico Ascolto Processo attivo per capire Empatia,riconoscimento,dis ponibilità verso il paziente. Silenzio Periodo di non comunicazione Utile per riflettere e organizzare idee e concetti da esprimere. Riflettere o rispecchiare Rinviare al paziente emozioni, idee e significati che sta comunicando Legittima il vissuto del paziente permettendogli riflessione e consapevolezza Focusing Incoraggiare il paziente a non divagare Dirigere la comunicazione verso aspetti importanti Chiarificare Chiarire il messaggio del paziente,stabilire se il messaggio trasmesso coincide con quello ricevuto Esprime il desiderio di comprendere la comunicazione del paziente Le tecniche che non facilitano la comunicazione Categoria di risposta Definizione Valore terapeutico Falsa rassicurazione (banalizzazione) Utilizzare frasi stereotipate prive di significato nel tentativo di rassicurare il paziente. Nega la paura, i sentimenti, il significato della comunicazione del paziente. Fornire consigli Dire al paziente ciò che deve o non deve fare. Nega la possibilità del paziente di condividere le decisioni con l’operatore. Dare giudizi (risposte moralizzanti) Approvare o disapprovare i comportamenti del paziente,esprimendo i propri valori su ciò che è giusto o sbagliato usando parole come “buono” o “cattivo”. Crea dipendenza dall’operatore. Cambiare argomento Dirigere l’interazione in un’area personale piuttosto che seguire il discorso del paziente. Genere ansia e rabbia per il mancato riconoscimento dei sentimenti provati dal paziente. Insuccesso nell’ascolto Non ascoltare il messaggio del paziente, non prestare attenzione. Disinteresse, negazione dell’altro. I bisogni dell’operatore vengono prima di quelli del paziente. Soddisfa bisogni narcisistici di autoapprovazione dell’operatore. Difficile creare un rapporto fondato sulla reciprocità. Mancanza e perdita • Assenza dell’oggetto su cui investire la propria carica energetica positiva o negativa • Necessità di elaborare l’assenza • Ricerca di un oggetto alternativo sul quale investire la propria carica energetica Il lutto Stato psicologico conseguente alla perdita di un oggetto significativo che ha fatto parte integrante dell’esistenza. Si caratterizza per la presenza di uno stato di sofferenza intima spesso imponente, che fa seguito al decesso del congiunto. Lutto anticipatorio Perdita non ancora avvenuta nella realtà, ma anticipata dalla famiglia e, in particolare la minaccia di morte che si prospetta nelle fasi ultime della malattia. Lutto patologico La reazione al lutto fisiologica copre un arco di tempo della durata di 8-12 mesi. Si parlerà di lutto complicato o patologico quando il processo si prolunga. Lutto fisiologico e lutto patologico Lutto fisiologico Lutto patologico Evento di perdita Consapevolezza A volte non evidenziabile Reazione Iniziale intensa, poi variabile Intensa e persistente Umore Labile, tristezza,pianto aumentato dal pensare alla perdita Persistenza di umore depresso Rabbia Spesso espressa Non espressa, rivolta verso sé Ideazione Preoccupazione, stati confusionali e idee suicidarie transitorie Disperazione, senso di inutilità, idee suicidarie persistenti, senso di colpa Comportamento Variabile,ambivalenza tra desiderio di conforto e di solitudine, ritiro dalle attività quotidiane di durata limitata Ritiro pressochè totale, perdita di interesse per tutte o quasi le attività Storia personale Assenza di disturbi psichici pregressi Presenza frequente di altri episodi depressivi pregressi Disturbi del sonno Variabili e periodici Insonnia, risveglio precoce mattutino IL DOLORE Il dolore è una esperienza che coinvolge l’individuo nella sua globalità apportando una CON-FUSIONE TOTALE tra le componenti fisiche, psichiche e relazionali. Il dolore che il paziente narra non coincide con il male che il medico cerca. (Galimberti, 1999) Il dolore fisico (Zanichelli, 1999) Sofferenza Male Algia Spasimo Strazio Tormento Tortura Gli aspetti del dolore Quantitativi Dolore vissuto Dolore Dolore Qualitativi narrato Il dolore vissuto Tangibile Dolore vissuto Corporeo Monopolizzatore Attivatore Direttivo Il dolore vissuto nel paziente Disamina dei sintomi Effetti collaterali Implicazioni nella vita di relazione Deficit comunicativo Assenza di progettualità Il dolore vissuto e l’operatore sanitario Misurabilità Decodificazione Concettualizzazione Concretizzazione Collegabilità Assenza di ripercussione personale Il dolore psicologico (Zanichelli,1999) Afflizione Disperazione Patema Tristezza Sofferenza Strazio Travaglio Angoscia Rammarico Il dolore narrato del paziente Narrazione Attribuzione di significato Consapevolizzazione Condivisibilità Progettualità a breve e medio termine Ripristino relazioni sociali Il dolore narrato e l’operatore sanitario Ascolto Contestualizzazione Categorizzazione Presenza di ripercussione personale per assenza di misurabilità e controllo Qui ed ora Il dolore è sprovvisto di passato e di futuro, vive nel presente. Il desiderio che accomuna il paziente, l’operatore e i familiari è che il presente rapidamente diventi passato e non abbia più futuro.