De Marco Antonella Applicazione dell’EMDR nel lutto complicate-resoconto di un caso clinico L’articolo si propone di evidenziare l’efficacia dell’EMDR nei casi di lutto, in particolare quando questo evento implica un trauma psicologico, che interferisce con il normale processo di elaborazione della perdita. Si delinea allora una situazione definita “lutto complicato o traumatico”, che determina una elaborazione complessa dell’evento luttuoso bloccandone la sua risoluzione. Una perdita traumatica sconvolge le capacità di coping della persona e pregiudica le sue facoltà di adattamento, aumentando il disagio e complicando l’elaborazione dell’evento. Laddove il lutto acuto è dominato dal trauma, l’impiego dell’EMDR facilita il passaggio il passaggio attraverso le varie fasi dell’elaborazione del lutto e favorisce l’assimilazione e l’adattamento alla perdita. Ad illustrare quanto enunciato dal punto di vista teorico viene presentato un caso clinico, nel quale un lutto complicato, strettamente connesso a sintomi depressivi, viene sbloccato e ricondotto ad un normale processo di elaborazione grazie all’applicazione dell’EMDR su un solo targhet specifico. La paziente, una giovane donna di 24 anni, presentava un disturbo distimico di gravità moderata, con spunti ansiosi. Non prendeva psicofarmaci. Qualche anno prima le era stato diagnosticato un disturbo di panico con agorafobia e aveva assunto Lexotan per un certo periodo. Sono stati somministrati appositi test psicologici, all’inizio e al termine della terapia finalizzata all’elaborazione del lutto. Un altro re-test è stato fatto a distanza di un anno circa.