Telomeri senescenza invecchiamento rischio di ammalarsi test su lunghezza dei telomeri Telomeri – senescenza- invecchiamento (patologie, cancro ?) Telomeri : porzioni di DNA situate alle estremità dei cromosomi Senescenza: fase della vita cellulare con cessazione della mitosi Invecchiamento : fase terminale della vita alla quale segue la morte possibile coinvolgimento positivo-negativo delle cellule senescenti con la comparsa di tumori, patologie varie ? telomeri Sono sequenze di DNA poste alla estremità dei cromosomi TTAGGG (nell’uomo sono ripetute circa 2500 volte) sembra che abbiano anche la funzione di proteggere i cromosomi dalla frammentazione e dalla fusione durante la mitosi ad ogni divisione mitotica subiscono un accorciamento perdendo circa 50-200 nucleotidi per volta certe cellule (midollo osseo, germinali) possiedono un enzima, telomerasi , che permette di risintetizzare in certa misura, le parti perdute, mantenendo costante la loro lunghezza (il 90% delle cellule cancerose lo possiede e quindi permette la sopravvivenza e proliferazione allungata nel tempo) Quando l’accorciamento del telomero è quasi completo la cellula avendo perduto la sua potenzialità genica, entra in uno stato di senescenza oppure cessa di vivere. Nelle cellule umane , 2500 sequenze, si possono verificare circa 20-50 mitosi prima di giungere alla fase terminale 2500 / 50 (50); 2500 /100 (25) … Ipotesi (1961) legata alla constatazione che le cellule , dopo un certo numero di replicazioni, perdono questa capacità (cellule umane dopo circa 50 replicazioni): diventano senescenti , cessano di vivere deve esserci una specie di orologio interno che presiede a tale comportamento :quale ? Cessando le mitosi, viene meno la possibilità di riparare i danni presenti nell’organismo, mediante sostituzione di cellule nuove: senescenza che porta all’invecchiamento e morte Perché esiste tale comportamento ? Forse per impedire a cellule ormai poco controllabili, con danni accumulati nel patrimonio genomico, di proliferare come cellule tumorali ? Anni 70: forse i telomeri sono coinvolti nel processo di regolazione delle mitosi e quindi della senescenza e invecchiamento ? Osservazioni statistiche su accorciamenti dei telomeri , processo di senescenza e invecchiamento, comparsa di patologie, cancro Sembra esserci un rapporto abbastanza attendibile tra accorciamento dei telomeri e rischio di malattie cardiovascolari, Alzheimer, tumori, mortalità Frequenza di stress da traumi infantili Dieta ricca di acidi grassi omega-3 di origine marina rallenterebbe l’accorciamento dei telomeri Sembra possibile sfruttare la relazione tra lunghezza dei telomeri e possibile rischio di sviluppare un tumore per intervenire con controlli e farmaci prima della comparsa del tumore stesso (abbastanza accertato nei topi) In certi casi , probabile associazione genetica tra accorciamento dei telomeri e rischio di tumore (vescica):scoperta variante genica con possibile coinvolgimento della lunghezza dei telomeri e rischio di tumore: gene partecipa al funzionamento dei globuli bianchi) Ricerca sulla possibilità che le cellule senescenti possano contribuire al processo di invecchiamento, alla difesa dell’organismo, alla comparsa di tumori 1999: ricerca su possibile coinvolgimento di danneggiamento cromosomico e insorgenza del cancro in topi Ceppo di topi modificati privati di proteina che favorisce l’integrità cromosomica: non rivelano particolare predisposizione a sviluppare tumori: si presentano vari sintomi,tra i quali un particolare incurvamento della colonna vertebrale e tendenza morire precocemente proteina normali modificati 2002:osservazione su topi con invecchiamento precoce: mostrano un progressivo incurvamento della spina dorsale (simile ai topi privati della proteina , che invecchiavano precocemente) Alcune cellule erano entrate in senescenza (cessazione di mitosi, aberranti): forse causando le anomalie riscontrate nei topi oggetto di sperimentazione? Con una seconda modificazione apportata al genoma vengono eliminate le cellule senescenti e rallentato il processo di invecchiamento(2011) Ipotesi: forse rallentando il processo di invecchiamento si riduce il rischio dello sviluppo di certi tumori ? o forse potrebbe favorirlo ? Cfr. ipotesi di Hayflick Ipotesi (1961) legata alla constatazione che le cellule , dopo un certo numero di replicazioni, perdono questa capacità (cellule umane dopo circa 50 replicazioni): diventano senescenti , cessano di vivere deve esserci una specie di orologio interno che presiede a tale comportamento :quale ? Cessando le mitosi, viene meno la possibilità di riparare i danni presenti nell’organismo, mediante sostituzione di cellule nuove: senescenza che porta all’invecchiamento e morte Perché esiste tale comportamento ? Forse per impedire a cellule ormai poco controllabili, con danni accumulati nel patrimonio genomico, di proliferare come cellule tumorali ? Ipotesi: le cellule senescenti potrebbero fornire una difesa contro il cancro? Mutazioni genetiche possono provocare proliferazioni cellulari incontrollate e anomalie tipiche dei tumori: lesioni cellulari varie possono indurre senescenza nelle cellule, forse per evitare che diventino tumorali Cessazione proliferazione 1997 Osservazione: brusco aumento di segnali interni alla cellula che stimolano la mitosi possono indurre la cellula a entrare invece in senescenza (perché ?) Risposta ai segnali: normale mitosi, anomala : senescenza Gli oncogeni, geni modificati che stimolano la proliferazione tumorale, inducono segnali con grande frequenza, stimolanti la mitosi Ipotesi: forse esiste nella cellula un meccanismo anticancerogeno sensibile a segnali stimolanti una crescita incontrollata ( che potrebbe essere tumorale): nel caso venga superato un certo limite potrebbe indurre la senescenza (permettendo la riparazione di eventuali danni e la persistenza in una fase semiquiescente ?) senescente Evita il pericolo di trasformarsi in tumorale:vantaggio Favorisce invecchiamento dei tessuti, privati del rinnovamento mediante la mitosi:svantaggio Possibile mantenere attività secernente che promuove il processo infiammatorio tissutale e potrebbe favorire la crescita tumorale nel tessuto circostante Cellula senescente e possibilità di favorire la proliferazione tumorale ? 2001: cellule senescenti in coltura possono stimolare cellule precancerose nella stessa coltura a formare tumori, molto aggressivi quando vengono iniettati in topi senescente precancerosa tumorale Ipotesi sul meccanismo agente nel fenomeno Ipotesi sul meccanismo agente nel fenomeno La cellula senescente libera molecole che possono indurre altre cellule a proliferare in modo incontrollato (generando tumore) Altre molecole favorirebbero la dissociazione delle fibre proteiche che sostengono le cellule ( forse simili ad enzini usate dalle cellule tumorali per infiltrarsi nei tessuti ?) senescente precancerosa tumorale Molecole che attivano cellule infiammatorie che liberano sostanze che possono favorire i tumori ? Analogie sulla presenza di proteine fibrose nel processo di cicatrizzazione delle ferite e da parte delle cellule tumorali nella loro proliferazione possono far pensare che l’organismo reputi come processo di cicatrizzazione persistente la presenza di proteine coinvolte nella proliferazione tumorale, e non reagisca contro il tumore. Le cellule senescenti sono coinvolte nel processo di cicatrizzazione: quando un tessuto risulta danneggiato, le cellule vicine passano nella fase di senescenza e inducono una risposta infiammatoria, mediata da citochine, che attirano le cellule immunitarie per combattere le infezioni ed eliminare le cellule morte: segue la fase di sostituzione con nuove cellule e la liberazione da parte delle cellule senescenti di enzimi che degradano le fibre proteiche usate nella impalcatura iniziale. Aspetto positivo e negativo collegato alle funzioni delle cellule senescenti: positivo: limitano la proliferazione di cellule danneggiate che potrebbero trasformarsi in cellule tumorali e partecipano al processo di cicatrizzazione: negativo:offrono alle cellule tumorali una specie di difesa che inganna l’organismo; inoltre una diffusa , debole infiammazione sembra favorire la comparsa di tumori e altre patologie tipo senile. Le cellule senescenti sono coinvolte nel processo di cicatrizzazione: quando un tessuto risulta danneggiato, le cellule vicine passano nella fase di senescenza e inducono una risposta infiammatoria, mediata da citochine, che attirano le cellule immunitarie per combattere le infezioni ed eliminare le cellule morte: segue la fase di sostituzione con nuove cellule e la liberazione da parte delle cellule senescenti di enzimi che degradano le fibre proteiche usate nella impalcatura iniziale. Aspetto positivo e negativo collegato alle funzioni delle cellule senescenti: positivo: limitano la proliferazione di cellule danneggiate che potrebbero trasformarsi in cellule tumorali e partecipano al processo di cicatrizzazione: negativo:offrono alle cellule tumorali una specie di difesa che inganna l’organismo; inoltre una diffusa , debole infiammazione sembra favorire la comparsa di tumori e altre patologie tipo senile. Riduce proliferazione Favorisce cicatrizzazione ? Inganno ? Infiammazione diffusa patologie ? Osservazione: tessuti di topi ed esseri umani piuttosto provati da stress e malattie presentano una frequenza di cellule senescenti piuttosto strana come in tessuti di individui in fase di invecchiamento anziani stressati normali Un marcatore delle cellule senescenti che permette di individuarle e studiarle è una proteina (p16) scoperta nel 1993 che risulta responsabile della cessazione della mitosi quando si sono verificati vari tipi di danni Il livello di p16 aumenta nelle cellule in fase di invecchiamento e induce senescenza in presenza di limitata capacità d proliferare e riparare tessuti danneggiati (tale aumento è particolarmente elevato nelle cellule T del sistema immunitario umano) Mitosi attiva Senescenza, cessa la mitosi T Una restrizione calorica riduce p16 rallentando l’invecchiamento (come già noto da altre ricerche sulla restrizione calorica) Topi anziani con geni per p16 spenti si presentano simili a topi più giovani con capacità di rigenerare cellule pancreatiche, neuroni.. Cellule staminali del sangue con ridotta p16 mantengono più a lungo la loro capacità di generare elementi figurati del sangue Forse la differenza genetica che produce una diversa quantità di p16 in persone diverse potrebbe essere utilizzata per prevedere la probabilità di rischio per patologie di tipo senile Rischio minore ? Rischio maggiore ? esperimento su topi con difetti cromosomici indotti artificialmente che provocano in certi tessuti la senescenza precoce e un gene che induce la morte della cellula in presenza di un farmaco particolare se il gene per p16 risulta attivo: cellule non senescenti, con gene per p16 inattivo risultano immuni. Il trattamento con farmaco, per tutta la vita, ha eliminato le cellule senescenti e ritardato la comparsa di fenomeni degenerativi senili vari che invece si presentavano nei topi non trattati applicazioni possibili ??? Conclusioni e ipotesi di ricerca La lunghezza dei telomeri sembra in relazione con il processo di invecchiamento: deducibile durata della vita ancora probabile in base alla lunghezza dei telomeri ? Le cellule senescenti sembra rappresentino una forma di difesa contro il pericolo di trasformazione tumorale da parte di cellule anziane, danneggiate: interazioni possibili con organismo intero ? Le cellule senescenti possono rappresentare anche un pericolo per l’organismo, favorendo la comparsa di tumori, infiammazione diffusa predisponente a varie patologie ?