L’ autonomia della persona nel
processo di invecchiamento
Dott. Antonio Matteazzi
BMW: un’azienda all’avanguardia
Età media operai: oggi 41 aa, nei prossimi anni
47 aa
Recente attivazione linea di assemblaggio
automobili specifica per operai anziani
TEMPI DI LAVORO UGUALI
MIGLIORE QUALITA’ DEL PRODOTTO
Opportunità imprenditoriali
Proposte pubblicitarie
Innovazioni tecnologiche
Innovazioni tecnologiche
Facilitatori
Costruiamo pensando al domani
NON ESISTE UN ANZIANO…
ESISTONO GLI ANZIANI...
PATOLOGI ED ETA’
26
FATTORI CHE INFLUENZANO IL
FENOTIPO DEL SINGOLO ANZIANO
No di patologie presenti - Età
Invecchiamento - Autonomia
Fragilità sociale
Analisi di campione di 1384 anziani residenti a Vicenza
AscoltarVi per capirVi : Analisi dei bisogni assistenziali della popolazione vicentina.
Comune di Vicenza 2007
Badanti
L’invecchiamento
L’invecchiamento fisiologico non può essere
sempre distinguibile dalla patologia.
 normale: presente in tutti gli individui di
una certa età;
 nella norma: comune in molti individui di
una certa età.
Di cosa parleremo …
•Fragilità
•Disturbi della memoria
•Apprendimento
•Vista
•Udito
•Cenni su alcune patologie
Fragilità
• Sindrome biologica caratterizzata da ridotta
riserva funzionale e resistenza agli stress.
• Conseguenza di un declino cumulativo delle
funzioni di organi ed apparati che induce
vulnerabilità con risultati negativi sulle
prestazioni funzionali.
Alterazioni della memoria
• La riduzione della memoria costituisce uno
degli elementi cardinali del processo di
senescenza cerebrale.
• Incapacità a memorizzare nuove situazioni,
parole, nomi, etc. Episodi di "amnesia" per i
nomi di persone familiari, per gli indirizzi,
numeri di telefono.
• Conservata la stabilità del ricordo degli eventi
passati nella loro globalità e successione
cronologica.
Alterazioni della memoria
• La memoria a breve termine è la più colpita,
con deficit sia di immagazzinamento che di
rievocazione
• Generalmente però anche in età più avanzata,
esse non interferiscono con le normali attività
quotidiane, potendo essere facilmente
aggirate da strategie procedurali che il
soggetto mette in atto più o meno
inconsciamente (uso di taccuini, appunti
scritti, associazioni mentali).
Alterazione della capacità di
apprendimento
• Progressiva diminuzione delle capacità di
apprendimento (ad es.: imparare una nuova
lingua) è legata probabilmente al decadimento
delle funzioni di controllo dei processi di
elaborazione dell’informazione.
• I deficit dell’attenzione sono più evidenti quando
sono attive due o più fonti di informazione (effetto
"cocktail party"): l’anziano mostra una incapacità a
separare gli stimoli o ad ignorarne alcuni.
Per esempio…
Funzioni che presentano declino
• Capacità di ricomporre un numero telefonico di dieci cifre,
tenendo in mente dopo un segnale di "occupato".
• Ricordare informazioni ascoltate alla radio mentre si guida.
• Esecuzione di compiti per i quali il soggetto ha a disposizione
un tempo limitato.
Funzioni che non mostrano declino
• Memoria semantica, che si riferisce alla capacità di definire il
significato delle parole ed al patrimonio delle parole
conosciute.
Strategie per ricordare
• concedersi più tempo, rispetto al passato, per imparare cose nuove;
apprendere può richiedere più tempo ed una maggiore
concentrazione;
• predisporre un ambiente adatto per l'apprendimento; la luce deve
essere viva; devono essere eventualmente usati occhiali o
apparecchi acustici. Se si è incerti circa le informazioni ricevute, è
necessario richiedere che queste vengano ripetute;
• non aspettarsi di ricordare fatti o nomi velocemente come nella
giovinezza;
• proporsi di esercitare la memoria facendo mentalmente o ad alta
voce brevi riassunti di letture o di trasmissioni televisive, almeno
una volta al giorno;
• le amnesie talvolta "nascondono" quello che non si vuol ricordare o
che non interessa;
• non esiste alcun "farmaco miracoloso" per la memoria.
Fisiologia&Patologia
Soggetti anziani attivi con moderata
alterazione cognitiva:
• 65- 74 aa: 3%
• 74- 84 aa: 14%
• > 85 aa: >20%
La vista
Vista e Invecchiamento
•Riduzione dell’acuità visiva.
•Riduzione da 170 a 140 ° del campo visivo orizzontale.
•Riduzione della visione notturna.
•Aumento della suscettibilità all’abbagliamento.
•Diminuita capacità di discriminare Blu-Grigio.
•Riduzione capacità di percepire il contrasto.
•Rallentamento delle elaborazioni visive.
•Fenomeno delle mosche volanti, nebbiosità, scintillii.
Problemi della vista
Compromissione della vista
Cataratta
Grave maculopatia
Sordità
Stima dei soggetti affetti da ipoacusia
• Ultra 60 anni: 30%
• Ultra 85 anni: 60%
Associazione Italiana per la Ricerca sulla Sordità
Presbiacusia
• Riduzione della capacità uditiva che subentra
con l’età per fenomeni di senescenza
fisiologica.
• La causa più frequente di sordità nell’anziano
è il danno a carico delle cellule neurosensoriali dell’orecchio interno.
Perdita dell’udito
Presbiacusia
• Perdita di parole e non di qualcosa che comunque si
percepisce. L’anziano è spesso inconsapevole.
• La perdita uditiva coinvolge inizialmente le alte
frequenze con difficoltà a percepire il parlato in
ambienti rumorosi e con riverbero.
• Interessa poi le frequenze medio-alte, rendendo
difficoltosa la percezione delle consonanti (t, p. f, s, k,
c) e quindi del parlato.
• Il disturbo si accentua in condizioni di ascolto difficili
per rumore di sottofondo, presenza di riverbero o di
persone che parlano contemporaneamente.
• Fatica a sentire o a localizzare allarmi acustici,
campanelli, etc., con conseguenze talora serie.
Equilibrio
• L’equilibrio è legato al corretto
funzionamento di tre input sensoriali:
– vestibolare
– visivo
– propriocettivo
• Questi input permettono
– l’interazione con l’ambiente esterno
– il corretto assetto spaziale del nostro
– corpo in condizioni statiche e dinamiche
Cause di instabilità
• Modificazioni fisiologiche correlate all’età del
sistema vestibolare.
• Modificazioni senili degli altri sottosistemi
deputati all’equilibrio.
• Cambiamenti sociali nello stile di vita della
persona anziana.
• Assunzione di farmaci per automedicazione e/o
assunzione cronica di farmaci.
• Patologie connesse alla senescenza.
Capacità di muoversi
•
•
•
•
•
tono muscolare a riposo.
resistenza allo stiramento passivo.
atrofia muscolare con deficit di forza.
destrezza e coordinazione.
sensibilità agli arti inferiori per stimoli
tattili e dolorifici
Sarcopenia
Sarcopenia
• Alterazioni dell’innervazione del sistema
nervoso centrale e periferico
• Modificazioni dello stato ormonale
• Effetti infiammatori
• Alterazione del metabolismo
• Ridotta assunzione di proteine
• Ridotta attività fisica
Instabilità della marcia
•
•
•
•
•
•
•
•
Disturbi della deambulazione
Alterazioni dell’equilibrio
Aritmie cardiache
Ipersensibilità del seno carotideo
Ipotensione ortostatica
Riduzione dell’acuità visiva
Alterazioni morfo-strutturali dei piedi
Depressione
Artrosi
•
•
•
•
Malattia reumatica più diffusa.
In Italia ne soffrono oltre 4 milioni di persone.
Interessa per lo più le persone anziane.
E’ patologia di tipo cronico e degenerativo delle
cartilagini articolari
• Causa principale è la perdita di cartilagine
articolare
Artrosi: sintomi
• Dolore con il movimento.
• Limitazione funzionale provocata
dall’ossificazione delle cartilagini e dalla
diminuzione degli spazi articolari.
• Contrattura muscolare da reazione difensiva.
• Sintomi depressivi dovuti al non compiere le
normali attività quotidiane.
Artrosi
Coxartrosi
Osteoporosi
• Alterazione della micro-architettura del tessuto
osseo con una ridotta densità minerale e fragilità
dell’osso
• Le fratture da fragilità costituiscono la complicanza
e interessano prevalentemente il polso, le
vertebre ed il femore
Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS), nel 1990 si sono verificate circa
1.700.000 fratture di femore nel mondo; ne sono
previste 6.300.000 per il 2050.
Effetti dell’osteoporosi
Frattura da osteoporosi
Cadute
Effetti delle cadute
Effetti delle cadute