RHABDOVIRIDAE
45-100 X 100-430 nm
Involucro
capside elicoidale
Genoma a RNAss (-) 10-14 kb
GENERE
Lyssavirus
Vesiculovirus
SPECIE
OSPITE
virus della rabbia
VSV *
mammiferi-uomo
mammiferi-uomo-insetti
*Virus della Stomatite Vescicolare
VIRUS della STOMATITE VESCICOLARE
(VSV)
G protein
M Protein
P Protein
N Protein
N
L Protein
P(NS)
M
G
L
Trascrizione e replicazione dei Rhabdovirus
VSV
VSV
ENDOCITOSI
Trascrizione mRNA
Trascrizione vRNA
Assemblaggio e
gemmazione
IL CICLO INFETTIVO DEL VIRUS DELLA RABBIA
3-12 settimane.
Assenza di sintomi
4.Nel cervello, il virus
replica attivamente.
Sviluppo dei sintomi
Il virus è presente nella
saliva dell’animale
3. il virus dai muscoli e dal
tessuto connettivo, entra
nei nervi periferici e migra ,
verso la corda spinale ed il
cervello
5. morte dell’animale
infetto entro 1 settimana
dall’apparenza dei
sintomi (paralisi
respiratoria)
2. il virus penetra nei tessuti
con la saliva infetta
1. l’animale è morso da un animale rabbioso
 Diagnosi post-mortem
Test IF
Corpi del Negri
Vaccino
anti-rabbico
1890- Louis Pasteur
mette a punto un vaccino
contro il virus della Rabbia.
• Passaggi seriali del virus rabbico
selvaggio (virulento) nella corda
spinale di conigli.
1° produzione sperimentale
di vaccino
Nell’uomo
Animali domestici
vaccino ricombinante
vaccino inattivato
è l’unico esempio di vaccinazione post-esposizione
utilizzato in combinazione con sieroterapia
FILOVIRIDAE
MORFOLOGIA: filamentosa a “6” “U”
80 x 800-1000nm
INVOLUCRO pericapsidico
NUCLEOCAPSIDE: elicoidale (50 nm)
GENOMA: RNAss lineare (-)
19 kb
virus Marburg
virus Ebola (vari ceppi)
febbre emorragica
mortalità 88-35%
FATTORE di RISCHIO: P4
Sede di replicazione: citoplasmatica
vescicole intracitoplasmatiche
rigonfiamento dei mitocondri
lisi degli organelli
corpi inclusi citoplasmatici
Meccanismo di replicazione: simile ai
Rhabdovirus
Meccanismo di maturazione: Gemmazione
Recettori e meccanismo di penetrazione:
non ancora identificati
Morfologia sferoidale
o filamentosa:
virus pleomorfici
(approx. 80-120 nm)
INVOLUCRO
proteine HA e NA
(80-120 nm)
7-8
CAPSIDI ELICOIDALI
Genoma a RNAss di polarita’ negativa
segmentato
Emagglutinina (HA)
•Composta da 566 aa e due sub-unità HA1 e HA2 unite da un ponte S-S
•Il taglio delle due sub unità è necessario
per rendere la particella infettiva
•L’ N terminale di HA2 è necessario per la
fusione (peptide fusogeno)
Attività emoagglutinante
Determina il tropismo del virus
SAa2,6Gal
Virus umani: HA226leu
SAa2,3Gal
Virus aviari: HA226gln
Ciclo di replicazione
endocitosi
pH-dipendente
Replicazione citoplasmatica e nucleare
Il complesso della RNA polimerasi RNA-dipendente
PB1 legata al 5’ del segmento di
RNA genomico
- ha attività catalitica (RNA
polimerasi RNA-dipendente)
- non ha attività metil-transferasica
PB2 “ruba” le sequenze 5’-cap
degli mRNA cellulari
La sequenza cap rfunge da primer
per la sintesi degli mRNA virali da
parte di PB1
Vantaggio : Inibizione della sintesi degli mRNA cellulari
Virus Influenzale: passaggio dalla trascrizione degli mRNA
alla replicazione del genoma
I livelli di NP neosintetizzata determinano la transizione della fase
Bassi livelli di NP, sintesi di mRNA
Richiesta di PB2 per legare il cap
Assenza di funzione di PA
Alti livelli di NP, replicazione del genoma
La polimerasi virale acquisisce
la capacità di iniziare la sintesi
di RNA senza “primer”
From Flint et al. Principles of Virology (2000), ASM Press
VIRUS INFLUENZALE
Generi
struttura antigenica delle
proteine NP e M
A
B
sottotipi: struttura
antigenica delle
proteine HA e NA
C
Influenza A - 8 segmenti.
Infetta l’uomo e vari animali
Influenza B -
8 segmenti.
Infetta solo l’uomo.
Influenza C -
7 segmenti.
Infetta solo l’uomo.
Sottotipi di
influenza A
La variabilità
Il virus è’ soggetto a continui cambiamenti antigenici
•
• mutazioni che interessano le proteine HA e NA determinano la
comparsa di varianti antigeniche (ANTIGENIC DRIFT)
Epidemiologia dell’influenza
epidemie
pandemie
Ultime Pandemie influenzali
Nome della pandemia
Data
Spagnola
1918-20
Asiatica
1957-58
Hong Kong
1968-69
Morti
50 milioni
1- 1.5 milioni (USA)
0.75 -1 milione (USA)
Sottotipo
H1N1
H2N2
H3N2
Pandemie influenzali
Il ceppo virale ha acquisito la trasmissibilità all’uomo
per alterazioni della proteina HA (riconoscimento di
recettori cellulari umani)
SAa2,6Gal
Virus umani: HA226leu
SAa2,3Gal
Virus aviari: HA226gln
Vaccino anti-influenzale
Ogni anno vengono prodotte 75 milioni di dosi di vaccino anti-influenzale
I virus dopo purificazione,
vengono trattati con:
- formalina
Wv intero inattivato
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- detergenti non-ionici
Sv subvirionici
•Deve essere somministrato ogni anno,
•Il vaccino è costituito da una miscela dei 3 ceppi (due ceppi A e un ceppo B)
più rapprentativi tra i virus isolati durante l’anno precedente
Amantadina
agisce sulla proteina M2
Inibisce la spoliazione del virus dell’Influenza A
meccanismo d’azione: inibitore dei canali ionici M2
Somministrazione
– entro 24-48 ore dall’infezione
– per 10 giorni ad alte dosi
Problemi terapeutici
1) L’amantadina non ha effetto contro i virus
dell’influenza B (i virus dell’Influenza B presentano
canali ionici con proprietà molto differenti)
2) emersione di mutanti virali
3) tossicità per il sistema nervoso centrale
Nuovi farmaci contro il virus influenzale
• analoghi di acido sialico, sostituzione al 4’ OH con un gruppo aminico
o guanidinico (Relenza e Tamiflu)
meccanismo d’azione: il bersaglio è il sito attivo
della proteina Neuraminidasi (NA) virale - regione
molto conservata inibendo
il rilascio dei virus
dell’influenza A e B
Somministrazione
Devono essere assunti molto precocemente
Problemi terapeutici
emersione di mutanti virali
un esempio
di disegno
razionale di
farmaco
particella subvirale
VP6 : sottogruppi
VP4 : attività emoagglutinante antigenici A-G
(VP5 e VP8 )
25 sierotipi P
Vp7 15 sierotipi G
VP1-3 RpRd
VP2 metil e guanil
transferasi
lisosoma
proteasi lisosomiali:
VP4 - VP5 (attività fusogena)
VP8
VP7 uncoating
endosoma
particella subvirale
VP
NS
VP4
acido sialico
viroplasma
LISI
QuickTime™ e un
decompressore
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70% dei vaccinati